Attualità
Il mare di Puglia è il più pulito d’Italia: lo dice l’Snpa

Il 99,8% delle acque marino-costiere pugliesi destinate alla balneazione sono classificate come “eccellenti” dal monitoraggio condotto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, rete di coordinamento delle rispettive agenzie regionali. Clicca qui per il report completo.
Primi davanti alla Toscana
La Puglia è al primo posto in Italia tra le regioni costiere per qualità delle acque di balneazione risultate “eccellenti”, seguita da Toscana e Sardegna. È quanto emerge dal lavoro di controllo e monitoraggio condotto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, la rete che coordina le varie Agenzie regionali per l’ambiente presenti sul territorio nazionale tra cui l’Arpa Puglia. Una attività che scaturisce dalla direttiva comunitaria 2006/7/CE, che stabilisce le regole della classificazione in tutta la Comunità Europea delle acque di balneazione nelle quattro classi di qualità: eccellente, buona, sufficiente e scarsa.
I dati relativi al monitoraggio delle acque costiere di balneazione sono stati presentati nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina al Centro regionale Mare di Bari. Hanno preso parte all’incontro il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, il direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, il presidente di Legambiente Puglia, Ruggero Ronzulli. Sono intervenuti il direttore scientifico di Arpa Puglia, Vincenzo Campanaro e il direttore del Centro Regionale Mare di Arpa Puglia, Nicola Ungaro.
“Qualità determinante per il turismo”
“La qualità del mare è determinante per la scelta dei turisti e oggi confermiamo di avere in Puglia il mare più pulito di Italia – ha dichiarato il presidente Emiliano -. Non sempre è stato così, perché ricorderete che la nostra regione in passato era spesso una maglia grigia e qualche volta anche nera da questo punto di vista. Poco alla volta con lo sforzo corale di tutti, comprese le imprese che hanno adottato misure diverse anche innovative, abbiamo raggiunto questo primato. Qui non stiamo tributando il trionfo di qualcuno in particolare, ma di una intera comunità che ha capito che il mare è la sua risorsa più importante in questo momento e con maggiore possibilità di sviluppo. Un grande investimento – ha aggiunto – che la Regione Puglia, il dipartimento e l’Assessorato all’Ambiente, l’Acquedotto pugliese hanno fatto per risolvere tutte le possibili infrazioni europee sulle questioni legate alla depurazione delle acque. Come sapete, abbiamo proposto e ottenuto dal Ministero anche sistemi innovativi nei punti di particolare delicatezza, come Sava e Manduria e speriamo di ottenere anche Nardò. L’acqua perfettamente depurata non solo tutela il mare ma è talmente pulita che potrebbe essere ancora meglio utilizzata per altri usi, in particolare per l’agricoltura”.
“Orgogliosi”
“Il mare di Puglia è il più pulito d’Italia – ha affermato l’assessore Maraschio -. Una bellissima notizia, che ci inorgoglisce e ci investe di nuove responsabilità. Questo dato, frutto anche della generosità della natura, rafforza la consapevolezza che quella intrapresa sia la strada da seguire: investimenti in infrastrutture, tutela dell’ecosistema marino che porta con sé una sterminata prateria di occasioni di crescita sostenibile. Non ce le lasceremo sfuggire”.
Lungo i 1000 km circa di costa pugliese la Regione Puglia ha individuato, ai sensi dell’attuale normativa di riferimento, ben 676 “acque” (tratti) destinate alla balneazione, che corrispondono ad un totale lineare pari a circa 800 km: in particolare sono state individuate 254 acque di balneazione in provincia di Foggia, 46 in provincia di Bat, 78 in provincia di Bari, 88 in provincia di Brindisi, 139 in provincia di Lecce e 71 in provincia di Taranto (gli elenchi di tali acque, distinti per provincia, sono riportati nelle delibere di Giunta regionale dal n. 2465 al n. 2470 del 16 Novembre 2010 e s.m.i.). Arpa Puglia effettua il monitoraggio delle acque di balneazione regionali controllandone la qualità. Durante il periodo stagionale di monitoraggio (tra aprile e maggio di ogni anno), in ogni “punto stazione” sono misurati in campo diversi parametri meteo-marini, mentre in laboratorio sono analizzati i campioni per la determinazione della carica batterica, calcolata rispetto a valori soglia di due parametri microbiologici: “Enterococchi intestinali” ed “Escherichia coli”, indicatori di inquinamento di origine fecale; in relazione ai campioni raccolti, si stima che ogni anno l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente effettui circa 8.500 determinazioni analitiche di laboratorio.
“Sistema monitoraggio efficace”
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti dalla Puglia in tema di balneazione – ha detto Vito Bruno, direttore di Arpa Puglia -. Abbiamo costruito un sistema di monitoraggio diffuso e di alto valore scientifico, e vedere confermato dal Rapporto Nazionale SNPA che la nostra regione ha le acque costiere di balneazione più pulite d’Italia ci rende particolarmente orgogliosi di poter illustrare i dati rilevati. Questo è anche il frutto del prezioso lavoro dei tecnici di ARPA Puglia che hanno continuato a svolgere, in tutti questi mesi, il loro ruolo di controllo del territorio nonostante l’emergenza pandemica e della qualità di elaborazione scientifica espressa dal Centro Regionale Mare, quale Polo di Specializzazione dell’Agenzia istituito nel 2019. Arpa Puglia è attenta anche alla corretta informazione al pubblico e per questo, all’indirizzo web https://www.arpa.puglia.it/pagina2885_balneazione.html è possibile, utilizzando una mappa interattiva, visualizzare la localizzazione geografica delle acque di balneazione nonché dei singoli punti di monitoraggio, a cui sono associati i risultati analitici più aggiornati; alla stessa pagina web sono inoltre riportati i dati, in forma tabellare e sotto forma di bollettino mensile, anche per i periodi precedenti a quello visualizzato”. Proprio in virtù del monitoraggio effettuato, Arpa Puglia ha in disponibilità e elabora una notevole mole di dati, che consente di fornire un quadro sulla situazione annuale e sulla serie storica (quadriennale) a proposito dello stato di qualità delle acque di balneazione pugliesi. “L’ultima classificazione ufficiale – ha spiegato il direttore generale di Arpa Puglia -, relativa al quadriennio 2017-2020, evidenzia come le acque marino-costiere pugliesi destinate alla balneazione abbiano raggiunto la classificazione “eccellente” nel 99,8% del numero totale di punti controllati, che diventa il 99,9% se si considera la complessiva estensione lineare dei tratti costieri sottoposti a monitoraggio (qui l’infografica interattiva).
Questo importante risultato porta la Puglia al primo posto in Italia tra le Regioni costiere per qualità delle acque di balneazione, seguita dalla Toscana e dalla Sardegna (entrambe con qualità “eccellente” nel 98,5% dei casi); tale risultato è inoltre corroborato dal più alto numero dei campioni esaminati, rispetto a tutte le altre Regioni, questo a garanzia della rilevanza tecnicoscientifica del piano di monitoraggio messo in campo dall’Agenzia. Inoltre, la serie storica dei dati nel periodo di applicazione della vigente normativa evidenzia come sia progressivamente migliorata la qualità delle acque di balneazione pugliesi, con il numero di tratti costieri in classe “eccellente” che continua a crescere anche nell’ultimo quadriennio (in evidenza nei grafici successivi)”.
“Grazie anche ad Arpa”
“A questo importante risultato l’Arpa non contribuisce solo in qualità di verificatore finale che accerta le condizioni di balneabilità, ma interviene anche all’interno di una filiera costituita da gestori di impianti, in primis di depurazione dell’Acquedotto Pugliese, degli organi di controllo e di Polizia giudiziaria – ha concluso Vincenzo Campanaro, direttore scientifico di Arpa -. L’Agenzia effettua controlli sugli impianti ed esprime pareri nella fase di autorizzazione e così partecipa ad un circuito virtuoso che si è progressivamente migliorato per arrivare ad ottenere acque eccellenti”.
Attualità
Passaggio del collare all’Inner Wheel Club di Tricase S.M. di Leuca
Anna Rita Musio è la nuova Presidente: «Continueremo a essere un faro di speranza e di aiuto concreto, promuovendo iniziative di solidarietà, inclusione e sostegno

Il nuovo anno I.W.2025-2026 per Inner Wheel Club di Tricase S.M. di Leuca è iniziato ufficialmente lo scorso 11 luglio.
La simbolica cerimonia di rinnovo delle cariche che accomuna tutti gli Inner Wheel Club del mondo è avvenuta con il rito del Passaggio del collare nella Masseria Aia Nova in Tricase.
Il clou della serata ha visto la consegna del collare da parte della Presidente uscente Mariangela Martella alla Presidente incoming Anna Rita Musio.
La cerimonia si è onorata della presenza della Presidente del Consiglio Nazionale Inner Wheel Italia, Amelia Vella Sales (alla sua prima uscita pubblica), della Vice Governatrice del Distretto 210 Italia, Enza Calciani Loiudice, della Chairman Internazionale Inner Wheel Distretto 210 Italia, Anna Maria Piceci D’Agnano, di numerose altre autorità dell’Inner Wheel, del Rotary International e dei Lions Club, nonché di diverse cariche civili che continuano ad attestare con la loro presenza il legame con il Club.
Ai saluti istituzionali, espressi a nome di tutte le socie dalla Segretaria uscente Anna Baglivo, è seguito il discorso di commiato della uscente Mariangela Martella durante il quale ha ricordato ai presenti, con entusiasmo, le tappe salienti del suo anno di servizio alla guida del Club ed in particolare ha brevemente illustrato gli esiti positivi del monitoraggio dei percorsi educativi effettuati in collaborazione con le esperte di Animenta per il service “NutriMenti’’, ringraziando i sei istituti scolastici coinvolti. Non meno importanti gli altri service intrapresi, alcuni dei quali avranno continuità nel nuovo anno appena iniziato.
La Presidente di nuova nomina, Anna Rita Musio, nel suo discorso di insediamento ha esposto a grandi linee la sua visione progettuale, in continuità con la uscente, ispirata dagli orientamenti internazionali di Kay Morland, da quelli nazionali di Amelia Vella Sales e da quelli distrettuali della Governatrice Trofimena Forte.
La neo Presidente ha evidenziato come l’obiettivo principale delle azioni del Club rimanga quello di essere un faro di speranza e di aiuto concreto, promuovendo iniziative di solidarietà, inclusione e sostegno.
Permarrà l’impegno a rafforzare le collaborazioni con enti, associazioni e istituzioni locali e sarà ancora data particolare attenzione ai giovani, come ha suggerito la Presidente del Consiglio Nazionale Amelia Vella Sales, «nella convinzione che il seme del cambiamento deve essere piantato fin dalla tenera età, perché è in questa fase che si costruiscono le basi per un futuro fatto di rispetto e valori etici».
Inoltre facendo proprio il motto della Presidente Internazionale Kay Morland “Step up and lead by example“, farsi avanti e dare il buon esempio, ha espresso l’invito, rivolgendosi alle socie del club, a non aspettare che siano gli altri a prendere l’iniziativa, ma a essere loro le prime a fare un passo avanti, a mostrare con il loro esempio la strada da seguire.
Esprimendo «gratitudine e consapevolezza della notevole responsabilità nel ruolo di guida del Club», Anna Rita Musio, ha presentato agli ospiti la sua squadra di socie investite di nuovi incarichi.
«La forza del nostro club», ha sottolineato, «risiede nella partecipazione attiva di tutte noi, nella collaborazione, nel sostegno reciproco e nell’unione di tutte le nostre energie».
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Attualità
Fotovoltaico: «Fermiamo l’invasione delle campagne»
La CIA Puglia a Emiliano: «Tavolo tecnico urgente. Campagne pugliesi sempre più invase da mega impianti e pannelli neri che tolgono suolo all’agricoltura. Dal 2006 al 2023, in Italia gli impianti fotovoltaici a terra hanno occupato 16.147 ettari di terreni». Nella provincia di Lecce il maggior consumo di quantità di suolo, ben 39.739 ettari

CIA Agricoltori Italiani di Puglia, attraverso una lettera ufficiale firmata dal presidente Gennaro Sicolo indirizzata al presidente della Regione Puglia, ha inoltrato formale richiesta a Michele Emiliano per la convocazione urgente di una riunione con i responsabili di tutti gli uffici regionali competenti sulla questione fotovoltaico.
«L’obiettivo», spiega Sicolo, «è modificare la legge regionale inerente alle autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici sui terreni agricoli. Bisogna fermare l’invasione indiscriminata dei pannelli a danno delle produzioni agricole».
LA BATTAGLIA CIA
Lo scorso 9 maggio destò scalpore l’indignata e vibrante denuncia proprio di Gennaro Sicolo su quanto stava avvenendo ed è poi realmente successo a Bitonto, dove 2mila olivi di pregio, in piena salute e assolutamente produttivi, sono stati espiantati per far posto a un mega impianto fotovoltaico che si estende su 15 ettari.
Nella sede Finoliva proprio a Bitonto, il 21 maggio CIA Puglia si è fatta promotrice di un incontro con Michele Emiliano a cui è stata consegnata una proposta per la modifica delle legge regionale sugli impianti fotovoltaici.
La proposta, elaborata da Massimo Fragassi, responsabile dell’Ufficio Legislativo di Cia Puglia, s’incardina soprattutto su tre punti: considerare il suolo agricolo produttivo come bene comune da preservare e utilizzare per le colture; riservare la realizzazione di nuovi impianti in zone industriali, cave dismesse e su edifici pubblici; limitare l’utilizzo di suoli agricoli ai terreni incolti da almeno cinque anni.
Inoltre, secondo CIA Puglia, occorre che le amministrazioni locali possano finalmente avere voce in capitolo nel processo autorizzativo, facendo valere le caratteristiche e la tutela del territorio, in modo che non vengano concesse autorizzazioni che presentino profili di inidoneità.
CONSUMO DI SUOLO
Il 9 giugno, a Bari, CIA Puglia, con un incontro al quale sono intervenuti l’assessore regionale Donato Pentassuglia e il presidente della Commissione agricoltura Francesco Paolicelli, ha denunciato l’insostenibile situazione inerente al crescente consumo di suolo in tutte le province pugliesi.
La Puglia è la prima regione del Sud e la terza in Italia per potenza fotovoltaica installata con 3.768 MW (dati aggiornati al 31 dicembre 2024); la prima in assoluto per numero di pale eoliche e per quantità di energia del vento generata nel 2024 con 6.392,50 GW/h in un solo anno.
Il Tacco d’Italia è al quinto posto tra le regioni del Bel Paese per suolo consumato con l’8,27% (rapporto ISPRA 2024). Per quanto riguarda le province, secondi i dati più recenti, in Puglia nel 2023 è stata la provincia di Lecce a consumare la maggiore quantità di suolo, ben 39.739 ettari; a seguire Bari (37.275), Foggia (28.149), Taranto (23.747), Brindisi (19.989) e BAT (11.105).
Al livello comunale, però, le tre città pugliesi che nel 2023 hanno consumato più suolo sono: Lucera (24,59 ettari), Cerignola (22,67 ha), Ostuni (19,39 ha).
Dal 2006 a tutto il 2023, in Italia gli impianti fotovoltaici a terra hanno occupato 16.147 ettari di terreni, rappresentando il 12,5% del consumo di suolo complessivo.
«L’agricoltura in Puglia è la prima industria a cielo aperto della regione: è la nostra storia, il nostro futuro, è la nostra identità e dobbiamo preservarla», conclude Sicolo, «Per questo motivo abbiamo chiesto al presidente Emiliano la convocazione urgente di una riunione operativa che affronti concretamente la questione».
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Attualità
Siate accorti!
Prevenzione e contrasto delle truffe agli anziani. Presentazione dello spot pubblicitario realizzato nell’ambito del progetto “TuteliAMOCI”

Continuano le sinergie interistituzionali e le partnesrship pubblico private volte a contrastare e ad arginare il così triste quanto dilagante fenomeno delle truffe perpetrate in danno delle persone più anziane, categoria vulnerabile e sempre più esposta al rischio di raggiri criminali.
Presentati, presso la Sala Conferenza Stampa del Museo MUST di Lecce, i contenuti informativi afferenti al progetto “TuteliAMOCI”, realizzato dal settore della Polizia Locale e Protezione Civile e del settore Welfare del Comune di Lecce, grazie anche ai finanziamenti stanziati dal Ministero dell’Interno e che ammontano, per la corrente annualità, a 28 mila euro.
L’incontro, aperto alla cittadinanza e svoltosi alla presenza dei vertici delle Forze di Polizia, dei rappresentanti degli Ambiti Territoriali Sociali della provincia e dei direttori delle Caritas diocesane, ha visto la partecipazione del Prefetto di Lecce Natalino Manno, della sindaca di Lecce Andiana Poli Bortone, dell’assessore alla Polizia Locale Giancarlo Capoccia, del Comandante della Polizia Locale Donato Zacheo, dell’Ispettrice della Polizia Locale Luisella Gallucci, nonché del noto regista locale Alessandro Valenti, autore dello spot pubblicitario proiettato in anteprima assoluta.
Quest’ultimo, realizzato e prodotto da Scirocco Films e con musiche di Alessandra Contini, rappresenta, in chiave empatica, il dramma che si consuma a seguito di una telefonata truffaldina, con un accento posto sulla sensazione di impotenza e umiliazione chiaramente leggibile negli occhi della signora, magistralmente interpretata dall’attrice Caterina Quarta.
Lo spot, destinato ad essere ampiamente diffuso dalle emittenti televisive Rai3, Telenorba, Telerama e Antenna Sud, quali media partners dell’iniziativa, nonché proiettato in apertura degli spettacoli che si svolgeranno presso il Cinema Multisala Massimo e il Teatini Cinema – DB D’Essai di Lecce, rimarca, altresì, l’importanza del “denunciare”.
A tal proposito, il Commissario Straordinario del NUE Gen. Refolo ha rammentato come risulti già attivo in Puglia il Numero Unico Emergenza 112, quale strumento di riferimento da contattare immediatamente in caso di tentativi di truffa, per segnalazioni o denunce, nonché la correlata App “Were are you”, scaricabile gratuitamente sugli smartphone e che consente di effettuare chiamate silenziose in grado di geolocalizzare il dispositivo e, dunque, identificare immediatamente il luogo i ncui ssi ta consumando il reato.
Il Prefetto di Lecce si è dichiarato «molto soddisfatto delle azioni sin ora poste in essere, frutto anche della rete creata tra Prefettura, Amministrazione Comunale, Polizia Locale, Forze dell’Ordine e Rotary Club, Caritas Diocesane ed Ambiti Sociali di Zona», il cui obiettivo primario e comune è quello di «raggiungere, per mezzo delle massive campagne informative, il maggior numero di persone anziane che, vittime di questo triste fenomeno, subiscono, oltre a più o meno ingenti danni economici, anche delle evidenti ripercussioni di carattere psicologico».
È dunque essenziale essere accorti, denunciare e ristabilire la fiducia verso le istituzioni.
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