Connect with us

Attualità

Protesta studentesca: in migliaia nelle piazze

Una mobilitazione trasversale ha interessato, stamattina, numerosi istituti della provincia e della regione che hanno protestato contro l’attuale modello di scuola avanzando due proposte

Pubblicato

il

Democrazia, diritto allo studio, trasporti, edilizia scolastica e spazi sono stati i temi centrali della prima mobilitazione studentesca dell’autunno, lanciata dall’Unione degli Studenti a livello nazionale, con una straordinaria attivazione su tutto il territorio pugliese.


Le piazze di numerosi centri, anche in provincia di Lecce, si sono riempite di giovani studenti. Il motivo è spiegato in queste parole di Nunzio Nardulli, coordinatore della Rete della Conoscenza Puglia: “Nella nostra regione studiare è un lusso per pochi, come dimostrano i dati sulla dispersione scolastica e il calo delle immatricolazioni: non possiamo accettare che solo chi ha soldi per trasporti, libri e tasse possa iscriversi a scuole e università. La mancanza di investimenti strutturali in diritto allo studio e trasporti ha determinato una situazione drammatica per migliaia di studenti pugliesi: abbiamo presentato in Regione delle richieste precise in merito, esigendo che questi vengano riconosciuti come temi prioritari da parte delle istituzioni regionali e locali”.


unnamed-2


Oggi, nonostante la pioggia che ha colpito da nord a sud la nostra regione,  più di 10 mila studenti pugliesi sono scesi in piazza sotto lo slogan “Ora basta! Decidiamo Noi!””, ha dichiarato Nicolò Ceci, coordinatore dell’Unione degli Studenti Puglia: “Contestiamo gli effetti della Buona Scuola, una riforma che ha legittimato l’autoritarismo dei dirigenti, che ha reso ordinario lo sfruttamento dell’alternanza scuola-lavoro, incoraggiato dalla competizione sfrenata, riducendo gli spazi di democrazia e il potere decisionale della componente studentesca all’interno delle scuole. Abbiamo dimostrato che non siamo disposti ad accettare alla condizione delle scuole e delle città nella nostra regione: a chi crede che sia normale studiare in edifici che cadono a pezzi, salire ogni giorno su pullman o treni sovraffollati, costosi e poco sicuri, spendere centinaia di euro per poter frequentare la scuola, abbiamo risposto con la forza delle nostre rivendicazioni”.

Una delegazione di studenti ha portato le rivendicazioni in Consiglio Regionale, dove l’Assessore alla Formazione ha preso l’impegno politico di portare avanti due proposte degli studenti: il comodato d’uso gratuito per la metà degli studenti del primo e secondo anno delle scuole superiori e il finanziamento di un bando per progetti studenteschi autogestiti con la finalità di abbattere la dispersione scolastica. Inoltre gli studenti universitari hanno ottenuto la certezza sulla copertura totale delle borse di studio degli aventi diritto e la sicurezza rispetto all’ erogazione tempestiva delle stesse.


unnamed-1


In tutte le piazze pugliesi i manifestanti hanno messo in campo delle iniziative per prendere già da subito posizione come studenti contro la riforma costituzionale che sarà oggetto del Referendum del 4 dicembre. “Questa riforma costituzionale è in linea con le precedenti riforme propinate da questo governo nazionale che non hanno fatto altro che ridurre gli spazi di democrazia e i diritti fondamentali della popolazione”, ha aggiunto Nardulli.


Attualità

L’ultima coda d’estate è in arrivo. Punte massime fino a 30°

Tuttavia entro il weekend anche su queste aree l’alta pressione dovrebbe espandersi in modo più deciso, garantendo una pressoché totale stabilità atmosferica…

Pubblicato

il

I prossimi giorni di autunnale avranno ben poco sull’Italia, il Sud, e in particolare Calabria e Sicilia, risentiranno ancora per qualche giorno della circolazione ciclonica isolata sullo Ionio  con occasione per qualche rovescio o temporale;il tutto in un contesto a tratti ventoso per Tramontana, Maestrale o Grecale con mari mossi o molto mossi.

Tuttavia entro il weekend anche su queste aree l’alta pressione dovrebbe espandersi in modo più deciso, garantendo una pressoché totale stabilità atmosferica contestualmente ad un rialzo termico e a un’attenuazione del vento.

ANCORA IN COMPAGNIA DEL CALDO ANOMALO, NON SOLO IN ITALIA; SULLE ALPI ZERO TERMICO OLTRE I 4000M

Assisteremo ad un flusso di aria decisamente calda e umida di diretta estrazione tropicale fin sul cuore dell’Europa ma le cui propaggini raggiungeranno anche Baltico e Russia.

Al Sud da una fase attuale talora sotto media, si tornerà al più lievemente sopra media. Inutile sottolineare come questa nuova fase calda non potrà che esasperare la sofferenza dei ghiacciai alpini, con zero termico che per diversi giorni si attesterà sui 4000-4400m, come in piena estate.

Al Sud la formazione di depressioni mediterranee favorisce una dilatazione di queste parentesi più fresche e sottomedia, ma anche qui presto o tardi si torna sopra la media.

A QUANDO UN CAMBIAMENTO?

Ad oggi non si intravedono sostanziali cambiamenti dell’assetto barico, almeno fino ai primi di ottobre, con anticiclone dominante (al netto delle residue note instabili al Sud).

Dopo il 3-4 ottobre si potrebbe assistere a un affondo di aria più fredda e instabile dal Nord Europa.

Continua a Leggere

Attualità

Trevisi: è nato intergruppo parlamentare “Giovani Universitari in Parlamento”

Ne fanno parte politici di diversi schieramenti, tra cui membri di Fratelli d’Italia, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Azione – Italia Viva, Alleanza Verdi e Sinistra, coadiuvati da numerosi studenti delle principali università

Pubblicato

il

E’ nato ieri, a Roma, su iniziativa del senatore salentino, Antonio Trevisi (M5s), il primo intergruppo parlamentare “Giovani Universitari in Parlamento” (Gup), una nuova realtà apartitica per portare le istanze dei giovani alle istituzioni.

Ne fanno parte politici di diversi schieramenti, tra cui membri di Fratelli d’Italia, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Azione – Italia Viva, Alleanza Verdi e Sinistra, coadiuvati da numerosi studenti delle principali università.

L’evento tenutosi presso, la Sala Caduti di Nassiriya del Senato è, secondo le intenzioni del fondatore, “una realtà trasversale per dare maggior rilievo alle proposte dei giovani sui temi dell’istruzione, occupazione giovanile, partecipazione democratica e sostenibilità per il futuro delle nuove generazioni. I giovani possono mettere a disposizione le loro idee e il loro sapere e offrirci un prezioso contributo. Da questa sinergia non possiamo che guadagnarci tutti”.

Erano presenti, fra gli altri,  oltre a Trevisi, Mario Tozzi, autore e conduttore televisivo Rai e primo ricercatore presso l’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR, il deputato Francesco Battistoni, il senatore Michele Fina, Riccardo Ramadori, specializzando presso la Luiss e coordinatore dell’Intergruppo, Gabriele Gusso, specializzando presso la Sapienza e coordinatore dell’Intergruppo.

Molto spesso i movimenti giovanili si impegnano in azioni di protesta”, queste le note della presentazione, “senza un’adeguata offerta di proposte costruttive. Tale atteggiamento purtroppo non rappresenta la volontà dei numerosi giovani disposti ad impegnarsi per sviluppare idee, iniziative e proposte per il futuro del nostro Paese. Giovani Universitari in Parlamento mira a creare un importante ed unica opportunità di scambio, discernimento e confronto tra i giovani, le istituzioni e politici di ogni partito per formarsi tramite iniziative che preparino i giovani alle sfide che il nostro Paese deve affrontare“.

Alcuni dei principali temi che verranno affrontati nelle attività dell’Intergruppo sono la sostenibilità e la transizione energetica, l’istruzione e la formazione, l’occupazione giovanile e la partecipazione politica.

Continua a Leggere

Attualità

Kissing Gorbaciov

Al cinema: andata e ritorno dal 1988, quando da Melpignano partì il tour che squarciò la cortina di ferro tra Occidente e Urss, a suon di rock e punk. l racconto di quel viaggio fino ad oggi, con chi quel concerto lo creò e gli diede vita

Pubblicato

il

Arriva sul grande schermo Kissing Gorbaciov, il nuovo progetto firmato dalla casa di produzione indipendente SMK Factory, per la regia di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, in collaborazione con AAMOD – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico.

In anteprima assoluta al 64.  Festival dei Popoli (Firenze, 4-12 novembre), Kissing Gorbaciov da fine novembre inizierà il suo viaggio nei cinema di tutta Italia distribuito da OpenDDB.

Tutto inizia nel 1988 nel Salento, a Melpignano.

Qui per la prima volta dei gruppi rock sovietici si esibiscono oltre cortina in quello che la critica musicale ha definito “il primo sbarco ufficiale della nuova armata musicale sovietica”. Gorbaciov era stato eletto nel marzo dell’85 come presidente del PCUS e, all’alba della prossima caduta del muro di Berlino, ci si trovava in un momento in cui, sia la Storia che le storie di chi era sul palco, stavano cambiando per sempre.

Nasce così il progetto “Idi di Marzo”: saranno sei le band sovietiche ad arrivare in Salento per una due giorni di concerti il 23 e 24 luglio del 1988.

Ma il concerto di Melpignano sarà solo un antipasto di quanto sarebbe accaduto da lì a pochi mesi, quando una folta delegazione formata dalle band CCCP – Fedeli alla Linea (nella foto grande in alto), Litfiba, RATS, Mista & Missis, i giornalisti Alba Solaro, Gino Castaldo, Francesco Costantini e gli organizzatori Sergio Blasi e Antonio Princigalli, si reca all’aeroporto di Roma per imbarcarsi su un pericolante Aereoflot e raggiungere l’Unione Sovietica per una settimana di concerti tra Mosca e Leningrado.

Kissing Gorbaciov ripercorre questa storia, avvenuta in un momento di smottamenti epocali, che pochissimi conoscono e di cui esistono rarissime testimonianze d’archivio.

Attraverso le testimonianze dei diretti protagonisti, i racconti, gli archivi inediti ed esclusivi e la ricostruzione di quegli incredibili giorni, il documentario copre più di 3.500 km tra Melpignano e San Pietroburgo, passando per la rossa Emilia e Mosca, per scoprire l’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi, fino ad allora divisi, attraverso una lingua che non ha bisogno di interpreti: la musica, la forza del rock, il linguaggio del punk.

 

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus