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Attualità

Sinergia tra ricerca e mondo agricolo per il Salento post-xylella

Nella sede di Coldiretti Lecce incontro tra ricercatori da tutta Italia e agricoltori per analizzare i progetti in corso

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Ricerca di cloni di Leccino più resistenti a Xylella, dispostivi nanotech per far arrivare a destinazione le cure, l’utilizzo della sanse per uso alimentare, serre idroponiche, ioni metallo in grado di penetrare nella pianta, la tecnica degli innesti per la sostituzione di varietà suscettibili al batterio da quarantena.


Coldiretti Lecce ha chiamato all’appello ricercatori e docenti universitari per presentare le sette idee progettuali (tre già avviate) è partner, per la rigenerazione agraria del Salento e la lotta a Xylella fastidiosa.


Un “faccia a faccia” tra scienziati e mondo agricolo durante il quale gli studiosi hanno illustrato le ultime novità riguardo ad alcuni tra i progetti di ricerca più importanti in corso (Nanotool, Biocodiro e Passata d’Oliva) ed è stato avviato un confronto sui quattro gruppi di lavoro impegnati nella stesura di progetti di ricerca nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei).


Coldiretti Lecce ha sentito da subito la necessità di far diventare questo territorio un laboratorio a cielo aperto”, ha detto il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno, alla platea di studiosi e agricoltori, “abbiamo lavorato per creare una rete di ricercatori non solo pugliesi ma da tutta Italia convinti che solo da una virtuosa collaborazione tra gli enti di ricerca potranno nascere le soluzioni per salvare il nostro patrimonio olivicolo e per disegnare scenari e ipotesi di rigenerazione ambientale e agricola. Sentiamo tutta la responsabilità di consegnare alle nuove generazioni un territorio altrettanto bello rispetto a quello che abbiamo ereditato dai nostri predecessori”.


Un momento di confronto importante”, ha aggiunto Giuseppe Brillante, direttore di Coldiretti Lecce, “in cui abbiamo messo attorno ad un tavolo studiosi e agricoltori per fare incontrare le soluzioni della ricerca con le aspettative del mondo agricolo. Come Coldiretti Lecce ci facciamo promotori di una forte interlocuzione affinché le soluzioni prospettate dalla ricerca siano le risposte che gli agricoltori attendono per ripartire dall’emergenza xylella”.






L’agronomo Giovanni D’Amato (Coopolio Salento) ha presentato il progetto Biocodiro, ovvero l’impiego di ioni e chelati da far assorbire in via radicale alla pianta per attenuare i sintomi del Codiro.


Gianluca Bleve e Giovanni Mita dell’Ispa Cnr Lecce hanno spiegato il progetto Passata d’oliva, uno studio che ha trasformato la sansa da prodotto di scarto e dunque costo per gli olivicoltori a prodotto alimentare biologico di grande valore nutrizionale.


Francesca Baldassarre del team del professor Giuseppe Ciccarella (Università del Salento) ha invece illustrato lo stato dell’arte del progetto Nanotool, che prevede la messa a punto di una nuova generazione di fitofarmaci a base di nanoparticelle di ossido di rame e ossido di zinco.


Riflettori poi sui gruppi operativi (una sinergia tra ricercatori e agricoltori) che stanno mettendo a punto i progetti nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione.


Il professor Angelo Corallo (Università del Salento) ha illustrato il progetto “TyTo Alba” che studia modelli di parchi agricoli multifunzionali ad alta valenza paesaggistica ed il progetto “Simple” per l’elaborazione di un sistema di serre idroponiche automatizzato per la coltivazione a pergolato (attualmente esistono solo sistemi per coltivazioni verticali e orizzontali).


Il professor Vito Nicola Savino, del centro di ricerca “Basile Caramia” ha spiegato il progetto Biosavex (sempre nell’ambito del Pei) che ha come obiettivo l’individuazione di germoplasma di ulivo resistente all’infezione. In particolare lo studio si occuperà dell’individuazione di germoplasma di Leccino iper resistenti a xylella con prove in laboratorio e in campo (il Leccino è una cultivar che presenta una grande variabilità intravareitale). Sempre il professor Savino ha illustrato il progetto Sogesom, dedicato allo sviluppo della tecnica agronomica degli innesti per la sostituzione delle varietà suscettibili a xylella fastidiosa.


All’incontro hanno partecipato anche il professor Riccardo Gucci, dell’Università di Pisa e Susanna Bartolini, della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, anche loro impegnati nei progetti di ricerca targati Coldiretti Lecce.


Gli occhi dell’Italia e dell’Europa sono puntati sulla Puglia”, ha detto il professor Gucci, “le soluzioni che saranno prospettate per questo territorio saranno importanti per tutto il mondo visto che xylella è un problema causato dalla globalizzazione, una fitopatia che arriva con la movimentazione delle piante ornamentali e causa scenari di distruzione paurosi come quelli sotto i nostri occhi nel Salento. Noi speriamo di poter contribuire con i nostri lavori a dare nuove speranze agli olivicoltori”.


Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

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Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

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Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

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Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

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