Connect with us

Attualità

Superbonus, gli imprenditori salentini: “Mettiamo fine a questa porcata”

Esasperati: «Non si può cambiare tutto in un “batter di decreto”»; «Cantieri abbandonati, case sventrate,
fornitori inviperiti». «Avvoltoi si presentano alle aziende in difficoltà con offerte capestro»

Pubblicato

il

Quanto sta avvenendo con il Superbonus rischia di mettere in ginocchio tante aziende, grandi medie o piccole che siano.


Abbiamo chiesto ad alcuni imprenditori salentini cosa sta accadendo e cosa significa per loro la recente stretta dettata dal Governo. In un approfondimento che ha dato spazio anche alla CANDE (Class Action Nazionale dell’Edilizia).


«BANCHE MAI A NOSTRO SUPPORTO»


«L’edilizia, soprattutto qui da noi, subito sempre per le decisioni prese dai vari governi», premette l’amministratore di un’azienda di costruzioni dell’hinterland magliese, presente sul mercato dal 1990, con 15 dipendenti e una decina di collaboratori.


«La misura del superbonus», prosegue, «aveva dato un barlume di speranza per rilanciare l’edilizia sulla base di principi ecosostenibili ad ampio respiro, a favore delle aziende e delle famiglie che potevano usufruirne. Anche la nostra azienda, nonostante l’incredulità iniziale, ha avviato diversi progetti utilizzando la misura agevolata. La facilità e la celerità con cui si cedevano i crediti alle banche e dopo pochissimi giorni dalla cessione venivano scontati, ci ha incoraggiato a proseguire e ad accogliere le tantissime richieste pervenute. Tante aziende che si sono improvvisate per usufruire di queste agevolazioni, perché la nostra, con una esperienza ultra trentennale, doveva rimanere fuori?».


Poi cosa è accaduto? «Purtroppo le decisioni del governo sono cambiate e sono diventate sempre più restrittive e peggiorative. Di conseguenza i nostri istituti di credito, al primo sentore di cambiamento, hanno deciso di bloccare ogni tipo di pratica».


Con la conseguenza che «ci ritroviamo con contratti firmati, lavori da completare entro marzo per le villette unifamiliari e entro dicembre 2023 per i condomini e con tutte le spese da sostenere a carico dell’azienda, nonostante un milione e mezzo di crediti sul nostro cassetto fiscale che non possiamo utilizzare».


«Abbiamo costruito negli anni e a gran fatica un curriculum di eccellenza e non possiamo permetterci trascurare la clientela rovinando quanto abbiamo costruito», lamenta l’imprenditore, «ci aspettavamo la chiusura della misura agevolativa ma alla scadenza, non certo durante la corsa».  E sulle banche: «Una delusione il fatto che non hanno mai effettuato delle scelte a supporto della nostra attività, ma sempre ostative. Avrebbero dovuto dare il tempo a noi aziende e alle famiglie che hanno sperato in questa misura, di completare i lavori e gli impegni presi. Non si può cambiare tutto in un “batter di decreto”».

SPAZZATA EREDITA’ DECENNALE


«Rabbia e sconforto anche nelle parole di un artigiano di Ruffano con 33 anni di esperienza: «Tutto ciò che noi piccoli artigiani abbiamo seminato con fatica per decenni è stato spazzato via all’improvviso dal Superbonus. Per colpa di questa misura i prezzi delle materie prime hanno raggiunto livelli senza precedenti e non accennano a calare.


Per fare un esempio, un pannello di quelli che utilizziamo nella mia azienda è arrivato a costare 260 euro, a fronte dei 145 di prima. Fortunatamente non ho ceduto alle sirene del 110% ed ho, sin da subito, rifiutato ogni proposta di lavoro ad esso connessa. L’ho fatto per scelta, perché non confidavo nell’idea del Governo. Il tempo mi ha dato ragione. Il Superbonus ha fagocitato il mercato: una cerchia di grosse aziende ha raccolto tutto il lavoro su piazza, lasciando ai pesci piccoli le briciole. Con i bonus, si è alimentata la legge del ricatto: il cliente ha preteso di imporre il prezzo a chi non ha aderito al 110. Di contro, siamo costretti a fare preventivi a breve scadenza, per causa della costante volatilità dei prezzi dei materiali. È un grande caos, abbiamo perduto la serenità di un tempo ed il piacere di lavorare. I nostri figli, dopo decenni nell’azienda di famiglia, prendono altre strade. Hanno capito che le ditte che abbiamo messo in piedi con passione e professionalità, a causa di quanto elencato, non hanno più un futuro da offrire».


I NUOVI USURAI


L’indagine sui crediti bloccati ci porta nel Capo di Leuca da un’azienda edile sul mercato da anni che conta una decina di operai e, come accaduto a tutte le latitudini, si è gettata a capofitto nell’affaire 110%. Il costruttore, appena abbiamo chiesto come va, come uno spumante, è sbottato: «Male! Da quando, a novembre del 2021, hanno pubblicato il decreto antifrode, si è bloccato tutto: tutti gli attori in campo hanno cominciato a rifiutare i nostri crediti e da allora sono cominciati i guai». Quindi anche voi avete crediti fiscali incagliati? «Si, in totale sono 290mila euro, di cui 170mila rateizzati in 10 anni ed il resto in 4 anni».  La situazione di stallo rischia di compromettere tutto: «Dal blocco ci ritroviamo con i cantieri abbandonati, le case sventrate, i fornitori inviperiti e non sappiamo cosa ci aspetta in futuro». Che ruolo hanno avuto le banche?  «Hanno scontato a chi hanno voluto, creando figli e figliastri; hanno posto limiti e preferenze, a quello si ed a quell’altro no, secondo convenienza e non coscienza! Non si capisce quale logica abbiano adottato».  Poi, cosa gravissima, allarmante e preoccupante, è che «grazie a questa situazione sono comparsi tanti avvoltoi (usurai, NdA) che, con richieste assurde e percentuali altissime si sono presentati in azienda («a me sono arrivati a chiedere di trattenere fino l’80%! sui crediti bloccati») e, senza vergogna e senza ritegno, hanno cercato di portare a casa la nostra fatica, il nostro guadagno ed il nostro futuro». L’imprenditore si augura che «i miei colleghi non si siano trovati in condizioni capestro, fra l’incudine ed il martello, e non abbiano accettato tali condizioni».


Ed oggi? «Stiamo lavorando, quanto basta, con i privati, grazie a loro riusciamo almeno a galleggiare in attesa che qualcosa si sblocchi. Almeno con queste comande riusciamo a pagare l’essenziale per poter continuare a vivere. Parlo della cassa edile, degli stipendi, dei fornitori, basta che un Durc sia irregolare e, come sapete, non si riesce più a lavorare. Viviamo alla giornata, insomma, spero tanto che questa porcata finisca presto e che ci restituiscano fiducia e lavoro».


Infine l’imprenditore invita i suoi colleghi e gli altri protagonisti dell’edilizia ad iscriversi all’Associazione C.A.N.D.E. e partecipare alla Class Action Nazionale dell’Edilizia (leggi a pagina 9): «Ho trovato un pool di persone preparate in grado di sostenere la nostra causa e tutelare le piccole e medie imprese, tecnici e professionisti del settore ma anche i cittadini. L’obiettivo, ovviamente e quello di sbloccare la libera circolazione dei crediti fiscali maturati dai principali bonus edilizi»


Attualità

Luminarie Parisi nello spot di Natale di Poste Italiane

Torquato Parisi: “Questa luce nasce dalla nostra terra e dal lavoro delle mani. Quando riesce ad arrivare così lontano, smette di essere solo nostra e diventa patrimonio condiviso”…

Pubblicato

il

Le Luminarie Parisi 1876, storica realtà artigiana salentina con sede a Taurisano, sono partner di Poste Italiane per lo spot natalizio 2025 La sera dei Miracoli”, girato in Puglia, tra Lecce e Monopoli e attualmente in onda sulle reti nazionali.  Non un punto di arrivo, ma uno dei tanti traguardi di un percorso che vede l’artigianato  salentino delle Luminarie Parisi 1876 misurarsi da tempo con scenari sempre prestigiosi.

«Siamo artigiani del Sud da generazioni e mai avremmo immaginato di arrivare fin qui», commenta Rocco Parisi. «Vedere il nostro lavoro all’interno di uno spot televisivo che parla a tutto il Paese è un’emozione che va oltre le parole».

Sulla stessa linea Torquato Parisi: «Questa luce nasce dalla nostra terra e dal lavoro delle mani. Quando riesce ad arrivare così lontano, smette di essere solo nostra e diventa patrimonio condiviso. La partnership con Poste Italiane, realtà storicamente vicina agli italiani e simbolo del Paese, rafforza ulteriormente il valore di questo nuovo traguardo».

Lo spot La sera dei Miracoli racconta la storia di Filippo, un bambino che spedisce un pacco speciale, carico di ricordi, al nonno scomparso. Un gesto semplice che diventa metafora di un legame che resiste al tempo e alla distanza, valorizzando il ruolo dei servizi postali come strumento di prossimità e relazione. Le immagini restituiscono scorci autentici del territorio pugliese, tra atmosfere notturne e luci natalizie.

Con questa collaborazione, Poste Italiane sceglie la Puglia, valorizzandone i territori e le competenze artigiane all’interno di uno scenario nazionale che riconosce ancora una volta nella nostra tradizione un patrimonio di valore condiviso.

Continua a Leggere

Attualità

Stomeo, non sarò io il prossimo candidato sindaco

Voglio contribuire a un progetto che dia nuova linfa civica alla nostra comunità. Un percorso che metta al centro la partecipazione, il dialogo…

Pubblicato

il

Riceviamo e Pubblichiamo

PER UNA NUOVA STAGIONE POLITICA A MELPIGNANO

Amo profondamente la mia comunità. Ad essa e al benessere dei suoi cittadini, ho dedicato gli anni più intensi e fecondi del mio impegno politico: cinque anni da assessore comunale, dieci da sindaco e cinque (fino ad oggi) da capogruppo della minoranza consiliare.

Che grande privilegio essere al servizio dei miei concittadini!

In questo avvincente percorso di rappresentanza pubblica, ho compreso quanto sia essenziale creare le condizioni per una concordia stabile tra le diverse anime della comunità, favorendo uno sviluppo equo e solidale. Ho così imparato quanto sia impegnativo, ma allo stesso tempo gratificante, aiutare la comunità a riconoscere i propri reali bisogni, a bilanciare gli interessi contrastanti e a costruire ponti per superare le distanze tra le diverse posizioni.

Non nascondo di aver commesso errori: per ingenuità, per eccesso di entusiasmo o, a volte, per non aver ascoltato abbastanza. Tuttavia, rivendico di aver agito con onestà intellettuale e passione. Lo affermo con la serenità di chi si rimette al giudizio dei fatti, visibili a chiunque abbia un cuore onesto per guardare.

Anche dall’opposizione, il mio impegno è rimasto incrollabile. Insieme ai colleghi Luigi Montinaro, Antonio Sicuro e al gruppo di Melpignano Civica, abbiamo garantito un presidio democratico rigoroso: difendendo gli interessi di tutti e stimolando la maggioranza, perché l’obiettivo finale deve sempre essere il bene comune, non la battaglia di parte.

Oggi, però, sento il bisogno di guardare oltre. Voglio contribuire a un progetto che dia nuova linfa civica alla nostra comunità. Un percorso che metta al centro la partecipazione, il dialogo e la voce libera di tutti i cittadini. Melpignano ha bisogno di costruire opportunità concrete per l’azione collettiva, in cui ognuno senta di poter contare e di poter contribuire con fiducia e libertà alla vita pubblica.

Quindi, lo dico con estrema chiarezza: non sarò io il prossimo candidato sindaco.

Sosterrò invece chi vorrà proporre ai melpignanesi un nuovo patto civico. Metto a disposizione la mia esperienza e la mia capacità di ascolto, non per indicare la rotta, ma per sostenere il viaggio.

Sarò al fianco di chi crede in un futuro fondato sulla trasparenza, sul rispetto per tutti, per una Melpignano che sappia dare valore alle differenze di opinione.

Le prossime elezioni amministrative sono alle porte e abbiamo l’opportunità di costruire insieme una nuova stagione di progresso e benessere per la nostra Melpignano. Torniamo a essere protagonisti della nostra vita in comune: possiamo volerlo, sapremo farlo.

Ivan Stomeo

Continua a Leggere

Attualità

Come sarà il tempo a Natale?

Il passaggio di questa perturbazione innescherà una circolazione depressionaria tra l’Iberia e il Nord Africa che nel corso del fine settimana si avvicinerà alle nostre regioni meridionali…

Pubblicato

il

PRIMA INTENSA PERTURBAZIONE IN ARRIVO, RISCHIO FORTE MALTEMPO MARTEDI’ –

“L’anticiclone, responsabile di clima molto mite, stabilità atmosferica ma anche nubi basse, nebbie e qualità dell’aria scadente in molte zone dello Stivale, già nel corso di lunedì inizierà a indebolirsi da Ovest, stante l’ingresso di una nuova intensa perturbazione.” Lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Manuel Mazzoleni, che spiega: “Quest’ultima già entro sera porterà un peggioramento su Sardegna, medio-alto versante tirrenico e parte del Nordovest. Ma sarà martedì che interesserà in maniera decisa lo Stivale con fenomeni anche di forte intensità tra Nordovest, versante Tirrenico, Sicilia e Ioniche meridionali, con accumuli localmente anche oltre i 60/70mm e rischio nubifragi su Liguria di Levante e Toscana occidentale.”

“Oltre alla pioggia la neve tornerà a interessare le Alpi centro-occidentali, mediamente oltre gli 800-1100m, a tratti sin verso i 300/500m sul basso Piemonte e sull’entroterra ligure di Ponente con il ritorno della dama bianca anche a Cuneo. Il tutto sarà accompagnato da forti venti di Libeccio/Scirocco che spazzeranno buona parte dei nostri mari con rischio mareggiate su Liguria, medio-alto versante Tirrenico, Sicilia meridionale e sui versanti ionici.

Tra mercoledì e giovedì la perturbazione tenderà gradualmente ad allontanarsi, favorendo un lento e graduale miglioramento che, tuttavia, non durerà molto.”

DEPRESSIONI IN ARRIVO NEL PROSSIMO WEEKEND

“Il passaggio di questa perturbazione innescherà una circolazione depressionaria tra l’Iberia e il Nord Africa che nel corso del fine settimana si avvicinerà alle nostre regioni meridionali, sospinta da una nuova intensa perturbazione in avvicinamento dall’Europa nordoccidentale. L’azione congiunta dei due sistemi porterà così venerdì un nuovo peggioramento tra Isole Maggiori ed Estremo Sud.

Nel corso del fine settimana, pur con le dovute incertezze dettate dalla distanza temporale, il peggioramento si farà strada al Sud, sulle regioni tirreniche e al Nordovest, mentre rimarranno ancora ai margini del peggioramento il Nordest e le regioni adriatiche.”

SETTIMANA SANTA ANCORA INCERTA, MA CON RISCHIO MALTEMPO E NEVE A MEDIO-BASSA QUOTA

“La tendenza vede così un nuovo probabile peggioramento del tempo a inizio della settimana che ci traghetterà al Santo Natale. Tra lunedì e martedì il maltempo dovrebbe coinvolgere tutto lo Stivale con fenomeni localmente ancora intensi e nevicate sui settori alpini a quote medio-alte, mentre la Vigilia potrebbe vedere ancora locale maltempo al Centro-Sud e all’estremo Nordest”, precisa il meteorologo di 3bmeteo: “Da Natale in poi la situazione resta ancora molto incerta. Tuttavia i modelli intravedono l’irruzione di correnti più fredde dall’Europa nordorientale, convogliate sullo Stivale da un robusto anticiclone in rinforzo sui Paesi scandinavi. La seconda parte della settimana di Natale potrebbe così presentarsi a tratti ancora instabile e via via più fredda, con temperature che torneranno sotto le medie del periodo, in particolar modo al Nord, dove la neve potrebbe spingersi sino a quote collinari o localmente anche più in basso.” conclude Mazzoleni di 3bmeteo.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti