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Attualità

Tricase: riaprite quell’incrocio della 167!

Sessanta cittadini di quella zona chiedono che sia disposta l’immediata riapertura della strada che congiunge via Aldo Moro con la zona 167, abbattendo parte del marciapiede costruito; tale opera, dal costo limitato, si rende necessaria al fine di eliminare l’attuale isolamento creatosi

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Per il prossimo Consiglio Comunale del Comune di Tricase, i Consiglieri di opposizione Nunzio Dell’Abate, Pasquale Scarascia, Vito Zocco, Gianluigi Forte, hanno fatto protocollare una interrogazione dove si chiede al Sindaco: “Spiazzati dalla continua mutevolezza di opinione dell’Esecutivo Cittadino su una problematica molto avvertita dai residenti -e non solo- della 167”, premesso che con petizione protocollata in data 10.04.13, una sessantina circa di residenti della Zona 167 criticava fortemente la nuova sistemazione viaria ed in particolare la chiusura del prolungamento di via Aldo Moro superato l’incrocio con via Giulio Cesare; che   I medesimi residenti lamentavano la ghettizzazione dell’intero quartiere con la difficoltà di accedervi e di circolarvi, auspicando una rivisitazione della viabilità partendo dalla riapertura del prolungamento di via Aldo Moro;


che a seguito di specifica interrogazione nella seduta consiliare del 22.04.13, il Sindaco rispondeva che l’idea progettuale del P.I.R.P. presupponeva la chiusura della strada in quanto l’intero quartiere doveva essere rivitalizzato all’interno con edifici, attrezzature e servizi; riferiva che purtroppo queste opere non sarebbero più state realizzate, venendo così meno gli obiettivi originari. Concludeva: si portino a completamento i lavori così come sono, si paghino le maestranze e poi si aprirà la discussione, <se la città riterrà che la soluzione è meglio che rimanga questa, rimarrà questa. In caso contrario la via si potrà aprire. Si tratta di spendere 5.000 euro, non è questione di costo>;


che terminati i lavori, seguiva una seconda interrogazione nella seduta consiliare del 3 ottobre scorso per conoscere i tempi e i modi della discussione; che rispondeva l’Assessore ai Lavori Pubblici, il quale, contrariamente a quanto garantito dal Sindaco, escludeva ogni possibilità di riapertura, dichiarando testualmente: <si è tolta questa strada (prolungamento di via A.Moro) che tendeva a dividere il quartiere e si sono fatte le strade (gli innesti di via Vespasiano e via Costantino) che hanno ridotto l’isolamento. L’eliminazione del prolungato di via A.Moro ha di fatto prodotto una protezione, una utilizzabilità e percezione degli spazi che prima era inimmaginabile. Il progetto è quello, e così rimane>;

che in data 21.11.13, faceva seguito una seconda petizione pubblica con cui sessanta cittadini tornavano a chiedere <1.l’immediata riapertura della strada che congiunge via Aldo Moro con la zona 167, abbattendo parte del marciapiede costruito; tale opera, dal costo limitato, si rende necessaria al fine di eliminare l’attuale isolamento creatosi. 2.che venga rivisto l’originale progetto dell’intero comparto, affinchè si proceda con senso pratico e visione del bello. 3.che si apra la prosecuzione di via Aldo Moro fino all’intersezione di via Lecce, chiudendo al contempo l’attuale pericolosa stradina che viene utilizzata per accedere alla stessa extramurale>;


che i medesimi cittadini richiedevano un incontro con il Sindaco che, dopo diversi rinvii, si teneva nell’aula consiliare un pomeriggio dei primi di dicembre scorso; che nel corso di tale incontro, il Sindaco e l’Assessore ai Lavori Pubblici – quest’ultimo ritornando sui suoi passi – promettevano che, subito dopo le festività natalizie, avrebbero indetto un incontro pubblico con i residenti della zona 167 e, qualora fosse emersa in maniera certa la volontà di riaprire la strada, avrebbero provveduto in tal senso in tempi brevi, attesa l’esiguità dell’intervento, così come avrebbero preso in debita considerazione ogni altra ragionevole istanza;  chiedono al Sindaco e all’Assessore ai lavori Pubblici quale sia la reale volontà dell’Amministrazione, attesa la mutevolezza delle posizioni in merito ed il vano decorso del tempo;  Se e quali misure vorrà adottare l’Amministrazione per venire incontro alle esigenze rappresentate dai cittadini e con che certezza di tempi.


Attualità

PNNR, cabina di regia presso la Prefettura a Lecce: avanti tutta!

E’ stata ribadita l’esigenza di continuare nelle azioni di supporto ai Comuni, in considerazione della scadenza prevista nel 2026 per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR, la Cabina proseguirà…

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Nuova riunione della Cabina di Coordinamento. Le buone prassi in campo per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR.

Si è tenuta  ieri, presso la Prefettura di Lecce, una nuova riunione della Cabina di coordinamento per il PNRR, con l’obiettivo di monitorare lo stato di avanzamento degli interventi previsti dalle progettualità del PNRR. 

L’incontro, presieduto dal Viceprefetto Vicario, Maria Antonietta Olivieri, ha visto la partecipazione della Struttura di Missione per il PNRR costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Ragioneria Generale dello Stato e della Ragioneria Territoriale di Lecce, della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, del Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Lecce, delle Unioni dei Comuni e di ANCI Puglia, nonché dei referenti dei Comuni di Campi Salentina, Castrì di Lecce, Cavallino, Corigliano d’Otranto, Gagliano del Capo, Melissano, Muro Leccese, Patù, San Cassiano, Specchia, Squinzano e di Tricase. 

I lavori della Cabina di Coordinamento si sono incentrati sull’esame dello stato di avanzamento delle progettualità interessate e sulla implementazione dei dati su ReGiS, necessaria al raggiungimento dei target previsti dall’Unione Europea, sulla base delle risultanze dei precedenti Tavoli tematici tenutesi in Prefettura con le Amministrazioni centrali titolari dei finanziamenti, i soggetti attuatori e le diverse strutture di coordinamento, avvalendosi, altresì, del supporto del Presidio PNRR della Ragioneria Territoriale dello Stato di Lecce. 

E’ stata ribadita l’esigenza di continuare nelle azioni di supporto ai Comuni, in considerazione della scadenza prevista nel 2026 per la realizzazione di tutte le progettualità inserite nel PNRR, la Cabina proseguirà, nelle prossime settimane, il monitoraggio legato alla valorizzazione di ReGiS. 

Al termine dei lavori, è stata unanimemente condivisa l’esigenza di continuare la positiva attività di collaborazione tra le Amministrazioni interessate, sia centrali che periferiche, al fine di superare le ulteriori criticità e pervenire, entro i termini, alla definizione delle progettualità programmate. 

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Attualità

Quando l’amore per lo sport fa cento

La cifra tonda di Franco Margarito nelle maratone: un atlante mondiale di sfide lungo 24 anni

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di Lorenzo Zito

Cento maratone alle spalle. Una vita di corsa da sportivo non professionista, senza vedere ancora il traguardo. Franco Margarito, 63 anni, già felicemente nonno, di professione geometra e direttore tecnico specializzato in opere pubbliche, di Ruffano, conta la vita in chilometri. La mattina li macina in auto, per lavoro. La sera nei suoi scarpini, che quotidianamente allaccia per “avvicinarsi” alla sua prossima maratona, ai prossimi 42km (e rotti) da correre in qualche angolo del globo, vicino o lontano da casa.

Oggi non appende la casacca al chiodo, ma stappa una bottiglia per festeggiare la cifra tonda. Sportivo da sempre, Franco ha iniziato da ragazzino. Dalla corsa campestre ed il calcio è passato alla corsa su pista, col gruppo sportivo Fiamma Maglie. Poi, l’amore e la corsa lo hanno reso (anche) cittadino tavianese d’adozione: la moglie, Angela Rita Bruno, originaria di Taviano e già assessora del Comune di Ruffano, è anche la ragione per cui lui, 24 anni fa, ha conosciuto l’Atletica Taviano 97. “È diventata la mia seconda famiglia”. Oggi lui ne è una colonna portante.

Con loro, lo scorso 16 novembre, in terra amica, alla 6ª edizione della Maratona della Grecia Salentina, ha segnato il suo traguardo speciale: la sua centesima.

I primi 42km e 195 metri sono stati i più famosi al mondo, quelli della Maratona di New York: era il 6 novembre 2005. Da allora, il mondo si è aperto attraverso lo sport, in un susseguirsi di luoghi, strade e emozioni: Parigi, Milano, Lisbona, Valencia, Barcellona, Roma. E poi Amsterdam, Bruxelles, Firenze, Oslo, Stoccolma, Venezia.

L’elenco è un vero atlante personale. Per citarne solo alcune: Tirana, Budapest, la Collemarathon nelle Marche, il Lago di Garda, Sabaudia. In Puglia il Gargano, Sannicandro, Putignano, Barletta. E ancora le ultra: la 100 km del Passatore, la Pistoia–Abetone, il Gran Sasso, la 50 km del Vesuvio, Rapone, e le 6/8 ore di Lavello, fino al Parco Nord di Milano e alla 6 ore di Roma.

Una geografia fatta di fatica, amicizia e passi lunghi, che trova nella Maratona della Grecia Salentina un simbolo: “È bellissima. Attraversa 9 Comuni. Speriamo che la passione (di chi la pratica e di chi la organizza, come Cristian Bergamo) la preservi a lungo perché, oggi, è un piccolo patrimonio culturale sportivo nostrano”.

Accanto a lui, lungo il percorso, non sono mancati compagni di viaggio: gli amici runner Eliseo Stefano e Marco Marino, e naturalmente l’Atletica Taviano97, con il presidente Sergio Perchia “che da 24 lunghi anni mi vede associato”, ci racconta.

4 ore, 21 minuti e 38 secondi il tempo per chiudere la centesima. Non serve far calcoli per capire che per un maratoneta lo sport non è un optional o un passatempo. È parte integrante della propria vita.

Chi può spiegare meglio, allora, ad un bambino cosa significhi praticare sport? “Fare sport è vita. È al contempo sacrificio e libertà. E, pur essendo la corsa una pratica individuale, è grande opportunità di confronto”.

A casa, nel frattempo, c’è una stanza invasa da cimeli, gadget e medaglie: ogni oggetto racconta un frammento di questa sua storia. Non sono in ordine. “Adesso è ancora il momento di collezionarli. Per catalogarli ci sarà spazio, più avanti”. In agenda c’è già la prossima: la prima edizione della Due Mari a Taranto. Nel cuore le parole di Eugenio Montale: “Amo l’atletica perché è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta”.

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Attualità

Uno contro uno e uno contro zero

Rifiuti elettrici ed elettronici. Quando ne acquistiamo un nuovo elettrodomestico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio; i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono ritirare senza obbligo di acquisto i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli…

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Non tutti lo sanno ma quando acquistiamo un nuovo apparecchio elettronico, ogni negozio (anche online) è obbligato a ritirare quello vecchio.

E, se il negozio è grande e gli apparecchi sono piccoli, questo obbligo vige anche fuori dal momento di acquisto: i rivenditori diventano raccoglitori, e sono tenuti ad avviare il corretto smaltimento dei dispositivi.

La gestione del fine vita dei prodotti tecnologici è semplice, ma, a quanto pare, in pochi lo sanno.

E anche questo rende difficile al nostro Paese raggiungere il target europeo di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici: rispetto all’obiettivo del 65%, infatti, siamo circa al 30% e l’Italia, per chi non lo sapesse è sotto procedura di infrazione.

Come ha riportato il Corriere della Sera, il 91% dei consumatori italiani ha comprato almeno un elettrodomestico nell’ultimo anno, con una media di 5 prodotti ciascuno, e di questi più della metà sono piccoli apparecchi, elettronica da consumo come cavi o adattatori per prese elettriche e prodotti da computer.

Vale quindi la pena ricordare che i negozi di elettronica sono obbligati a ritirare gratuitamente gli elettrodomestici usati secondo la normativa “uno contro uno”, cioè al momento dell’acquisto di un apparecchio nuovo equivalente.

Inoltre, i negozi con una superficie di vendita superiore ai 400 mq devono offrire anche il ritiro “uno contro zero” per i piccoli rifiuti elettrici ed elettronici (con dimensioni inferiori a 25 cm come (come telefoni, tablet, frullatori, asciugacapelli), senza obbligo di acquisto.

 

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