Cronaca
Altra notte, altri roghi d’auto: famiglie costrette fuori casa dal fumo
Cinque auto distrutte in due paesi, con danni ad altre quattro ed alle vicine abitazioni

In molti lo pensano e tanti lo dicono: gli incendi d’auto in Salento sono talmente all’ordine del giorno da non fare quasi più notizia.
Anche oggi il risveglio è un bollettino di guerra. Sono 5 le macchine bruciate nella notte appena trascorsa, in due Comuni differenti, con altre 4 danneggiate.
A Monteroni sono due le strade interessate. Via Tagliamento e via Cima Undici. Sono intervenuti, poco dopo le ore 2, i vigili del fuoco di Lecce unitamente ad un supporto con autobotte.
Le auto distrutte sono una Opel Meriva, una Lancia Musa, una Audi A4 e una Opel Agila.
Altre quattro sono state danneggiate dall’irraggiamento termico provocate dalle precedenti. Sono una Renault Captur, Dacia, Citroen Picasso, Fiat Punto.
Intaccati anche alcuni prospetti di un’abitazione, un contatore del metano e alcuni infissi. Il fumo della combustione, sprigionato dalle fiamme ha costretto alcune famiglie a ripararsi nei giardini retrostanti.
L’intervento del 115 ha impedito ulteriori danni a persone e cose. Sono in corso le indagini per verificare la natura dell’incendio.
Qualche decina di chilometri più a sud, siamo a Seclì, a bruciare è una Bmw. Sono le 2e15 circa quando arriva una richiesta d’intervento al 115 da via De Nicola.
Qui le fiamme hanno interessato totalmente la autovettura e danneggiato il prospetto e gli infissi di un’abitazione nelle immediate vicinanze.
Indagini in corso anche in questo caso.
Le foto
Arnesano
Presunte frodi con l’accoglienza di migranti: indagini su 3 centri
Si sospettano presenze gonfiate, mancata segnalazione di allontanamenti degli ospiti e numero di personale impiegato inadeguato

Tre centri d’accoglienza con (in passato) centinaia di presenze ed una lunga lista di indagati. Ben 24 rinvii a giudizio richiesti dalla Procura di Lecce per persone che, secondo l’accusa, avrebbero utilizzato il sistema d’accoglienza per mettere in atto una serie di condotte fraudolente, finalizzate ad ottimizzare i profitti ai danni dello Stato ed a favorire alcuni imprenditori.
I centri d’accoglienza salentini nel mirino sono quelli di Ortelle, Santa Cesarea ed Arnesano. Si contesta la inadeguata presenza di personale per la gestione degli stessi, la mancata segnalazione dell’allontanamento di alcuni ospiti (finalizzata alla percezione dei rispettivi rimborsi) e le presenze gonfiate.
Gli indagati compariranno davanti al giudice Francesca Mariano il 6 dicembre prossimo. Parti civili il Comune di Santa Cesarea, il Ministero dell’Interno, l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’economia.
Cronaca
Indagine su bonus edilizi porta GdF nel Basso Salento: maxi sequestro
Dalle consulenze amministrative ai cantieri, poi bonifici e crediti sospetti: lunga lista di indagati in provincia

Non si fermano le indagini sui bonus edilizi: nelle scorse ore sono stati posti sotto sequestro, nel Basso Salento, beni per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro.
Nello specifico, un’azienda di Racale è finita nel mirino della Guardia di Finanza nell’ambito di una inchiesta avviata in Campania.
Da Vallo della Lucania, le fiamme gialle stanno vagliando interventi edilizi messi in pratica per mezzo dell’utilizzo di bonus fiscali. Operazioni sospette per un’azienda che dalle consulenze amministrative è passata, due anni fa, al settore edilizio.
Lente d’ingrandimento in particolare puntata su una serie di lavori che, a cavallo tra il 2021 ed il 2022, avrebbero fruttato diversi milioni di euro di bonus. A ciò, si aggiungono una serie di bonifici ricevuti sotto la casuale donazione che lasciano sospettare una vera e propria partita di giro messa in atto.
Le indagini hanno portato quindi a dei nomi: sul registro degli inquirenti, nel complesso di tutta l’inchiesta, in totale 33 persone. La maggior parte sono salentine e risiedono a Racale, Alezio, Surbo, Lecce, Gallipoli, Taviano e Nardò.
Cronaca
Ex insegnante salentina scomparsa a Roma, risolto il giallo
La donna che vive nella capitale, era svanita nel nulla lo scorso 19 settembre, quando atterrò all’aeroporto di Fiumicino dopo un viaggio a Dublino…

Risolto il giallo della scomparsa di Annarita Rizzo: l’insegnante salentina trovata in ospedale a Roma.
La donna vive nella capitale ed era svanita nel nulla lo scorso 19 settembre, ultima telefonata dall’aeroporto di Fiumicino. Nella notte tra sabato e domenica il ritrovamento al San Camillo, ospedale di Roma, dov’è ricoverata in stato confusionale.
La donna che vive nella capitale, era svanita nel nulla lo scorso 19 settembre, quando atterrò all’aeroporto di Fiumicino dopo un viaggio a Dublino.
L’ultimo contatto dell’ex insegnante con i familiari risaliva al 19 settembre quando comunicò di non essere riuscita a trovare un mezzo per tornare a casa, poi il silenzio e il telefono irraggiungibile.
La donna è stata rintracciata sabato scorso, all’ospedale San Camillo, sempre a Roma, dov’è attualmente ricoverata in stato confusionale.
Non avendo più alcuna notizie i parenti che vivono a Lecce hanno presentato una denuncia di scomparsa presso i carabinieri. Poi nella notte di sabato 23 settembre il ritrovamento in ospedale.
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