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Cronaca

Appicca fuoco a bosco: fermato operatore protezione civile

Dà fuoco e fugge in auto: scatta custodia cautela per 53enne accusato di incendio boschivo doloso

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Ha dell’incredibile quanto accaduto in Salento qualche giorno fa.





Una fototrappola dei carabinieri ha immortalato (video a fine articolo) un uomo mentre dà fuoco ad un’area boschiva lungo la strada Palmariggi-Cannole, e non nel territorio di Tricase, come inizialmente riportato a causa di un refuso nel comunicato diffuso dall’Arma.





Si tratta di un 53enne di Uggiano La chiesa, operatore della Protezione Civile di Palmariggi. Ripreso lo scorso 2 agosto mentre, alle 9 del mattino, causa un rogo che ha distrutto 1,5 ettari di vegetazione, prima di allontanarsi poi a bordo di una Peugeot.





Un gesto che ha ancora più dell’assurdo se si pensa che lo stesso è quotidianamente impegnato, proprio in qualità di operatore di protezione civile, in operazioni antincendio. Operazioni che negli ultimi mesi hanno dovuto far fronte ad incendi di grande portata.





Tra luglio ed agosto sono intervenuti numerose volte i Canadair di Lamezia Terme per arginare il fenomeno degli incendi che sta falcidiando il Salento, distruggendo macchia mediterranea, boschi, ulivi ed ettari ed ettari di verde, anche in aree protette, come il Parco Otranto-Bosco di Tricase-Santa Maria di Leuca, ripetutamente colpito e, pochi giorni fa, ridotto in cenere nella zona di Torre del Sasso (tra Tricase Porto e Marina di Andrano).





I carabinieri forestali del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare forestale di Lecce e della stazione di Otranto che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Lecce, hanno condotto le indagini, a partire dal posizionamento della fototrappola sino al riconoscimento del soggetto, proseguono nel lavoro d’inchiesta.





Tecnica MEF





La tecnica applicata dai carabinieri è quella del cosiddetto MEF: metodo delle evidenze fisiche, col quale si possono identificare i potenziali punti di innesco.





Il 53enne protagonista dell’episodio in oggetto è stato sottoposto a custodia cautelare. È accusato del reato di incendio boschivo doloso.




Il lavoro di queste ore delle forze dell’ordine dovrà non solo stabilire con certezza l’uomo ripreso fosse realmente intenzionato a dare fuoco alle fiamme, ma dovranno anche stabilire se la stessa mano possa essere la causa delle decine di incendi registrati in zona.





Tricase in subbuglio





La notizia, questa mattina, ha subito creato grande scalpore a Tricase. Tutti gli organi di stampa, infatti, rifacendosi al comunicato ricevuto, parlavano di area boschiva in quel di Tricase. Al punto da far scattare la caccia all’uomo tra i volontari della locale protezione civile.





Interpellato dalla nostra Redazione, il presidente della Prociv Tricase (la protezione civile con sede a Tricase), Cristian Legari, aveva nel frattempo chiarito: “Non si tratta di un operatore della nostra associazione“.





Lor. Zito


















Alessano

Auto contro moto, violento scontro ad Alessano sulla statale 275

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Brutto incidente sulla strada statale Maglie-Leuca con coinvolgimento di due mezzi.

Il sinistro è avvenuto poco dopo mezzogiorno nel territorio di Alessano, a poche decine di metri dal campo sportivo comunale.

Dai primi elementi che trapelano dal posto, sono entrati in collisione un’auto ed una moto. Quest’ultima ha avuto la peggio, con evidenti danni patiti.

Soccorsi sul posto, coadiuvati dalla polizia locale. Non è nota la dinamica. Le condizioni delle persone a bordo dei mezzi, fortunatamente, non si sono rivelate gravi.

Il tratto di strada interessato è noto per aver registrato in passato altri incidenti, anche mortali.

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Cronaca

Giovane 33enne salentino muore a Zurigo. Si trovava in Svizzera per lavoro

Giovane professionista salentino muore a causa di un malore improvviso mentre si trova all’estero per lavoro. Tutti i tentativi di soccorrerlo si sono rivelati vani, il decesso sembra sia avvenuto…

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Muore a causa di un malore mentre si trova all’estero, in Svizzera, per lavoro.

Alcuni giorni fa Andrea Malagnino, 33enne, giovane architetto di Ugento, a Zurigo per lavoro, si trovava in un ristorante della città e, secondo gli accertamenti medico-legali, a causa di un improvviso malore si è accasciato a terra nel bagno.

Tutti i tentativi di soccorrerlo si sono rivelati vani, il decesso sembra sia avvenuto per un arresto cardiocircolatorio improvviso.

In giornata la salma del giovane Andrea farà ritorno in città, e venerdì 29, alle 16.30, saranno celebrati i funerali.

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Cannole

Inseguito, prova a speronare i carabinieri ma finisce contro un muro

Folle corsa nella notte tra domenica e lunedì da Cannole a Borgagne: il conducente aveva con sè della droga ma non la patente e l’assicurazione

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Una folle corsa nella speranza di sfuggire ai carabinieri si è conclusa contro un muro, dopo vari tentativi di speronamento ai danni della pattuglia dell’Arma.

Tutto ha avuto inizio a Cannole, dove un uomo alla guida di una Audi A3 alla vista dei militari che gli avevano intimato l’alt ha premuto sull’acceleratore anziché arrestare l’auto .

Convinto di poter far perdere le sue tracce, si è allontanato a tutto gas, ma si è ritrovato presto l’auto d’ordinanza alle spalle. Determinato a non farsi identificare, ha dato vita ad un inseguimento che ha attraversato più centri abitati, provando anche a speronare più volte la pattuglia della Compagnia dei carabinieri di Maglie che lo tallonava.

La folle corsa è terminata contro un muro, oltre 10 chilometri più in là, nel territorio di Borgagne (Melendugno). Qui il conducente dell’Audi è stato identificato: si tratta di un uomo di Castrignano de’Greci. Aveva con sè dei piccoli quantitativi di cocaina ed hashish. Privo di patente, perchè revocata, guidava un mezzo non assicurato.

Per lui è scattato l’arresto.

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