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Cronaca

Auto contro camion in cantiere stradale: grave una donna

Corsa in codice rosso in ospedale, feriti lievi invece marito e figli in auto con lei

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Tragedia sfiorata nella notte tra sabato e domenica tra le marine di Ugento. Un’Audi station wagon è finita contro un camion fermo in sosta all’interno di un cantiere stradale lungo la litoranea che collega Lido Marini a Torre Mozza.


A bordo della vettura una famiglia: marito, moglie e due figli. La vettura, per cause non chiare, ha sfondato la recinzione del cantiere finendo per colpire in pieno il camion.

Ferite lievi per tutti gli occupanti, tranne che per la donna, seduta sul sedile anteriore lato passeggero: è stata trasportata in codice rosso in ospedale a Casarano. Sul posto sono intervenuti per i rilievi gli agenti del Commissariato di Taurisano.


Andrano

Castiglione d’Otranto: spara a lupo e lo lascia morire agonizzante

LNDC Animal Protection denuncia e lancia un appello: “Chi sa parli”. L’associazione esprime «profonda indignazione e dolore per il terribile atto di violenza. L’animale, colpito da un’arma da fuoco e lasciato a morire tra atroci sofferenze, rappresenta l’ennesimo esempio di crudeltà gratuita e intollerabile verso creature innocenti»

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Secondo quanto riportato dalle fonti locali, un animale – che sembra essere un lupo – è stato visto in gravi condizioni, con ferite compatibili con un colpo di fucile, e purtroppo non è stato possibile salvarlo.

Quando i Carabinieri Forestali sono giunti sul posto, a seguito di una segnalazione, il corpo dell’animale era stato già rimosso, ma chi l’aveva visto aveva avuto la prontezza di fotografarlo e di fotografare anche il cacciatore che presumibilmente si è reso responsabile di questa atrocità.

LNDC Animal Protection, da sempre impegnata nella difesa dei diritti degli animali, annuncia di aver sporto denuncia presso le autorità competenti, chiedendo che si proceda con celerità nelle indagini e che il responsabile venga individuato e punito secondo quanto previsto dalla legge. «Non è accettabile che episodi del genere continuino a verificarsi nel nostro Paese», afferma Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection, «la violenza contro gli animali è un sintomo di una società che ha perso il rispetto per il prossimo, umano o animale che sia. Continueremo a batterci perché ogni colpevole di tali atti paghi le conseguenze delle proprie azioni».

LNDC invita chiunque abbia informazioni utili a contribuire alle indagini, inviando una e-mail ad avvocato@lndcanimalprotection.org o collaborando con le forze dell’ordine per assicurare il responsabile alla giustizia.

L’associazione sottolinea, inoltre, l’urgenza di rafforzare le misure preventive e punitive per chi si macchia di tali crimini: «La legge italiana prevede pene troppo lievi per chi maltratta o uccide animali», aggiunge Rosati, «per questo torniamo a chiedere che il Parlamento riprenda quanto prima la discussione sulla proposta di legge per il loro inasprimento. Non possiamo più permettere che atti di questo tipo passino inosservati o rimangano impuniti.

LNDC Animal Protection ribadisce il proprio impegno nel promuovere una cultura di rispetto e amore verso tutti gli animali, continuando a operare su tutto il territorio nazionale attraverso campagne di sensibilizzazione, interventi di soccorso e azioni legali.

 

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Cronaca

Si separano, e lui la minaccia a calci e pugni e revenge porn

I fatti risalgono al marzo 2020, in pieno lockdown, lo quando l’uomo cominciò a dubitare della fedeltà della moglie e del fatto che lui fosse il padre del bimbo che la donna portava in grembo….

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Revenge porn e calci e pugni alla ex, 48enne di Gallipoli rinviato a giudizio

Un uomo di 48 anni, di Gallipoli rinviato a giudizio, dal Gip Angelo Zizzari, per revenge porn e maltrattamenti in famiglia.

L’uomo avrebbe minacciato l’ex moglie, dalla quale si erano separati, di diffondere foto e video di scene intime.

I fatti risalgono al marzo 2020, in pieno lockdown, lo quando l’uomo cominciò a dubitare della fedeltà della moglie e del fatto che lui fosse il padre del bimbo che la donna portava in grembo.

Col passare del tempo sono iniziati gli atti intimidatori, a lei ed al compagno, sfociati poi, ad inizio anno, in una vera e propria aggressione. 

L’uomo si sarebbe accanito sulla ex con calci e pugni causandole ferite giudicate guaribili in quindici giorni. Il processo avrà inizio il prossimo 5 febbraio.

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Cronaca

Arrestato pusher, vendeva cocaina e hashish in un parcheggio

NAscondeva la droga tra gli indumenti intimi. Anche qunato rinvenuto dalla perquisizione domiciliare ha confermato l’attività del pusher ristretto ai domiciliari

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Era il pomeriggio di ieri quando l’attenzione degli agenti in servizio di volante è stata attirata da due uomini che, con fare sospetto, confabulavano in maniera ravvicinata, in un parcheggio a Lecce, nei pressi del piazzale dell’area che ospita diversi stabili commerciali di via Gino De Santics, vicino alla Tangenziale Est.

Osservando la scena i poliziotti hanno assistito allo scambio tra i due di un involucro di cellophane a cui seguiva la cessione di banconote da parte dell’altro.

Subito i due sono stati raggiunti dagli agenti che hanno invitato l’acquirente, un 48enne del posto, a consegnare la bustina appena intascata, contenente cocaina (circa 0,3 grammi).

Mentre l’altro uomo, un 52enne anch’egli di Lecce, noto alle forze di polizia, è stato sottoposto a perquisizione personale.

Negli indumenti intimi nascondeva: due involucri di cellophane trasparente contenenti 51 grammi di hashish; in due involucri differenti erano custoditi rispettivamente 6 bustine di cellophane trasparente e 3 nell’altro, tutte contenenti cocaina, per un peso complessivo di 11grammi.

Nel portafogli rinvenute banconote per una somma di 70 euro, poste sotto sequestro perché probabile provento di spaccio.

La perquisizione è proseguita presso il domicilio dell’uomo con l’ausilio di ulteriore personale delle volanti ai quali l’uomo ha consegnato di spontanea volontà una scatola di cartone contenente diversi involucri contenenti differenti quantitativi di cocaina, per un peso complessivo di 54grammi.

Nella scatola anche 52 grammi di hashish, un bilancino di precisione e diverso materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, tre involucri di mennite (200 grammi), comune agente di taglio per la cocaina.

Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro insieme ad uno smartphone in uso al 52enne.

L’uomo stato arrestato in flagranza di reato e su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria posto ai domiciliari è Davide De Rinaldis.

Al cliente contestato l’art. 75 DPR 309/90 per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.

 

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