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Cronaca

Avvocato nasconde al fisco ricavi per oltre 200mila euro

il professionista era completamente sconosciuto al fisco in quanto evasore totale per gli anni d’imposta dal 2016 al 2022

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Nell’ambito dei controlli fiscali volti a contrastare l’evasione tributaria, disposti dal Comando Provinciale di Lecce, i Finanzieri della Compagnia di Otranto hanno individuato, anche a seguito di una mirata analisi di rischio, un avvocato completamente sconosciuto al fisco in quanto evasore totale per gli anni d’imposta dal 2016 al 2022.


L’attività ispettiva ha consentito di accertare che il predetto professionista, nel corso del periodo preso in esame, ha omesso di dichiarare all’erario consistenti compensi derivanti da prestazioni rese a numerosi clienti.


Al termine dell’attività di controllo, le Fiamme Gialle idruntine hanno quindi ricostruito l’effettivo volume d’affari dell’avvocato, quantificando in oltre 200mila euro i ricavi percepiti in nero durante lo svolgimento della professione legale.

L’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.


Casarano

Casarano, azienda a fuoco nella notte. Danni e paura

I malviventi hanno versato del liquido infiammabile utilizzando due taniche di carburante per accendere il rogo….

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Nella scorsa notte un incendio è stato appiccato ai danni della ditta Til Caff srl, di Casarano, azienda che rifornisce distributori automatici di vivande, con sede nella zona industriale.

Un furgone semi incendiato, un’auto distrutta, un portone gravemente danneggiato, questi i danni provocati.

L’auto distrutta si è scoperto essere stata rubata poco prima.

I malviventi hanno versato del liquido infiammabile utilizzando due taniche di carburante per accendere il rogo. 

Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, e i carabinieri di Casarano.

Alcune informazioni si spera possano darle le videocamere collocate agli ingressi della zona industriale dotate di sistema di rilevamento targhe.

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Campi Salentina

Ruba auto, i carabinieri lo beccano e comincia l’inseguimento

Dopo aver seminato il panico sulla strada è stato raggiunto e fatto scendere dall’auto: non pago ha opposto resistenza, procurando lievi lesioni personali ad un carabiniere.

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Un uomo di 62 anni, di Campi Salentina, dopo aver rubato un’auto, viene intercettato e inseguito dai militari.

Beccato sulla provinciale Porto Cesareo-Torre Lapillo, alla vista della pattuglia il ladro ha accelerato cercando di seminare i carabinieri.

A quel punto è iniziato un inseguimento ad alta velocità ed a sirene spiegate, ma vana è stata la fuga.

Dopo aver seminato il panico sulla strada è stato raggiunto e fatto scendere dall’auto: non pago opposto resistenza, procurando lievi lesioni personali ad un carabiniere. 

Bloccato e arrestato è stato accompagnato in carcere.

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Carmiano

Arrestato latitante della Sacra Corona Unita

Catturato Giovanni Parlangeli, esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano, resosi irreperibile da maggio 2023. Aveva trovato riparo in un casale di campagna tra Taviano e Racale.

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La Polizia di Stato ha catturato Giovanni Parlangeli, pregiudicato 43enne di Magliano (Carmiano), esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano (consorterie criminali di stampo mafioso operanti nei territori di Monteroni e Gallipoli), resosi irreperibile da maggio 2023

Alle prime luci dell’alba è stato tratto in arresto il latitante Giovanni Parlangeli, pregiudicato 43enne, esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano, appartenente alla Sacra Corona Unita.

L’arresto, risultato di un’articolata attività investigativa incardinata presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, è stato eseguito da personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile e della Sisco di Lecce, unitamente a personale della Sezione Tecnologie Applicate alle Investigazioni del Servizio Centrale Operativo e il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

Il latitante è stato destinatario di un provvedimento di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dalla Sezione Riesame del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, in quanto gravemente indiziato, tra gli altri reati, di associazione mafiosa, ed in particolare di essere componente del clan Tornese, nonché anello di congiunzione con il clan Padovano​.

Infatti, da pregresse inchieste giudiziarie, il clan Tornese, anche per una storica alleanza che per motivi di “comparanza” con il clan Padovano, ha esteso la sua influenza nel territorio gallipolino, tramite Parlangeli, il quale, operando come referente dei due clan, ne rappresentava gli interessi in relazione al controllo delle attività economiche sul territorio, sottoposte a pressioni (pizzo) dalle organizzazioni criminali.

Lo stesso inoltre risulta gravemente indiziato in concorso di estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose nei confronti di un operatore economico del territorio, obbligato a corrispondere, sotto pesanti minacce, la somma di oltre 60 mila euro.

Infine, nell’ambito della perquisizione del casale di campagna situato tra Taviano e Racale, in cui Parlangeli aveva trovato riparo, sono stati rinvenuti numeroso munizionamento e documenti falsi validi per l’espatrio.

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