Cronaca
Bimba caduta in un pozzo
Taviano: salvata dai carabinieri e vigili del fuoco insieme ad un vicino che per salvare la bimba aveva provato a calarsi nel pozzo ma vi era rimasto incastrato

Lunghissimi minuti di terrore ieri sera a Taviano dove una bimba di sei anni è precipitata in un pozzo.
La chiamata al 112 è arrivata intorno alle 20 di ieri sera da via Ponchielli, dall’abitazione di un uomo di 44 anni del posto dove, poco prima, per cause accidentali, la figlioletta del proprietario era caduta in un pozzo.
A quanto pare la bimba, per gioco e per curiosità, aveva sollevato il coperchio finendo per caderci dentro.
In attesa dei soccorsi, un vicino di casa, un uomo di 37 anni, appreso quanto è accaduto ha provato a fare da solo ma una volta calatosi nel pozzo è rimasto incastrato.
Oltre ai carabinieri, nel piazzale antistante l’abitazione dov’è il pozzo, sono arrivati anche i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli e gli uomini del reparto Saf (Speleo alpino fluviale)
che, utilizzando una scala, hanno tirato fuori prima la bimba che si trovava a circa 6 metri di profondità epoi l’uomo che aveva tentato di soccorrerla.
La piccola fortunatamente è sempre rimasta cosciente ed ha riportato solo alcune escoriazioni ed una contusione.
È stata comunque trasportata dal personale 118 presso l’ospedale “V. Fazzi” di Lecce, dove è tuttora ricoverata in osservazione presso il reparto di pediatria.
Illeso anche il 37 enne vicino
Cronaca
Materiale esplosivo nello scantinato di un condominio!
Gli agenti delle volanti della Questura di Lecce hanno arrestato un ventinovenne leccese per detenzione illegale di esplosivi

Nella serata di ieri gli agenti in servizio serale di volante, in una zona periferica della città, hanno notato due auto e quattro individui all’esterno di esse che sostavano in un piazzale.
Fermatisi per un controllo sulle autovetture e sulle quattro persone, hanno identificato un 28enne leccese, con diversi precedenti di polizia e un avviso orale emesso dal Questore della provincia di Lecce e un ragazzo di 22 anni neretino, incensurato; gli altri due individui provenivano dalla zona del catanzarese, un 44enne con precedenti ed un 24enne originario del Marocco incensurato, che giustificavano la loro presenza sul territorio esibendo la fattura attestante la cessione di uno dei due veicoli oggetto di controllo, l’Audi, al 28enne leccese a titolo di noleggio.
I poliziotti procedendo alla perquisizione delle autovetture hanno rinvenuto nel bracciolo della Renault una somma di 3.850 euro di cui gli occupanti dell’auto non sono riusciti a dare spiegazioni.
Considerate precedenti indagini condotte in quella zona, gli agenti sono risaliti ad un deposito situato proprio nelle vicinanze della area di sosta dei quattro ragazzi e segnalato come possibile deposito di materiale pirotecnico.
Il magazzino era utilizzato in modo abusivo proprio da parte del ventottenne leccese.
Il ragazzo, invitato ad accompagnare gli agenti per un controllo al suo interno, ha fornito le chiavi del locale per permettere agli agenti di procedere.
All’interno del deposito venivano rinvenuti 5 cartoni contenenti 1.455 manufatti artigianali esplodenti.
Fatti intervenire quindi gli artificieri che, dagli accertamenti esperiti, hanno stimato la presenza nel seminterrato di una quantità di circa 44 kg di miscela pirotecnica.
Inoltre tutto il materiale esplodente era ubicato nello scantinato di pertinenza di un condominio, accostato al muro dove, nelle vicinanze vi era la presenza di un gruppo elettrogeno, contravvenendo così a qualsiasi norma di sicurezza e mettendo in grave pericolo la sicurezza pubblica.
Pertanto il giovane è stato accompagnato presso gli uffici della Questura per gli ordinari adempimenti e tutto il materiale posto sotto sequestro.
Il ventottenne è stato arrestato e su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Lecce e accompagnato presso la locale Casa Circondariale.
Per i due uomini residenti nella provincia di Catanzaro il Questore ha emesso provvedimento di allontanamento con foglio di via obbligatorio della città di Lecce di un anno per il ragazzo di origine marocchina incensurato e di 2 anni per il 44enne con diversi precedenti.
Cronaca
Lavoro nero e altre irregolarità: controlli e sanzioni
I controlli hanno interessato quindici aziende, tra cui imprese edili, aziende metalmeccaniche e attività commerciali varie sparse su tutto il territorio della provincia

Cinque lavoratori in nero, inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, mancata valutazione dei rischi, mancata sorveglianza sanitaria e non conformità dei requisiti sugli ambienti di lavoro.
Sono queste le maggiori irregolarità rilevate nel corso dei vari controlli eseguiti in questi giorni dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, con il supporto dei militari appartenenti ai reparti territoriali dell’Arma oltre che con l’ausilio dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
I controlli hanno interessato quindici aziende, tra cui imprese edili, aziende metalmeccaniche e attività commerciali varie – alcune delle quali gestite da cittadini di nazionalità cinese – sparse su tutto il territorio della provincia di Lecce, con conseguenti irrogazioni di sanzioni amministrative e ammende per un totale di circa 80mila euro oltre alla sospensione di cinque di esse.
L’attività svolta rientra nei controlli finalizzati a prevenire e reprimere fenomeni di sfruttamento del lavoro e di quello sommerso oltre a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori.
Cronaca
Furti a Tricase, il comunicato dei carabinieri
Insospettiti da tale atteggiamento hanno fermato l’uomo e, nel corso della identificazione, è stato trovato in possesso di euro 125…

Dopo decine di “colpi” perpetrati ai danni di tanti commercianti di Tricase (che tanto stanno agitando l’area del Sud Salento – citiamo dal comunicato dei CC), ieri – come già riportato da queste colonne – , i Carabinieri di Tricase hanno arrestato, in flagranza di reato, un giovane mentre con fare sospetto si allontanava da una tabaccheria posta in via Roberto Caputo, in pieno centro a Tricase.
L’attenzione dei militari, che in quel momento transitavano nelle immediate vicinanze della rivendita, è stata attirata da un giovane che si allontanava di corsa una volta uscito dall’attività commerciale.
Insospettiti da tale atteggiamento hanno fermato l’uomo e, nel corso della identificazione, è stato trovato in possesso di euro 125, nonché un coltello da cucina con lama di circa 25 centimetri.
Le immediate indagini avviate dai Carabinieri hanno permesso di individuare il giovane di Specchia quale presunto autore della rapina perpetrata in danno della citata rivendita di tabacchi.
Il giovane si è presentato all’interno della tabaccheria travisato da cappuccio, ed ha minacciato la titolare con un coltello inducendo l’anziana a consegnargli l’incasso della giornata: circa 125 €.
La somma di danaro è stata recuperata e restituita alla proprietaria, mentre il coltello è stato sottoposto a sequestro.
Al termine della tempestiva attività di P.G., il giovane è stato arrestato e, su disposizione del P.M. condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.
Non è dato sapere se è lo stesso autore delle diverse e svariate spaccate e furti messi a segno a Tricase nell’ultimo mese.
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