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Cronaca

Corruzione, Fiamme Gialle di nuovo in Tribunale

Indagati il giudice Alessandro Silvestrini presidente nella sezione Commerciale e fallimentare, il geometra Antonio Fasiello ed Eusebio Mariano, imprenditore di Surbo. Il giudice: «A dispetto del presunto regalo del pesce, che non ricordo di aver mai ricevuto, non adottai tali atti… Dimostrerò – l’assurdità di tale impostazione accusatoria ed ho già chiesto alla Procura di Potenza di essere immediatamente indagato»

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Si torna a parlare di corruzione in seno al Tribunale leccese.


La Guardia di Finanza di Gallipoli in seguito ad un’inchiesta aperta dalla Procura di Potenza ha eseguito una perquisizione e sequestrato dispositivi elettronici in casa di tre iscritti al registro degli indagati.


Si tratta del giudice Alessandro Silvestrini presidente nella sezione Commerciale e fallimentare, del geometra Antonio Fasiello e di Eusebio Mariano, imprenditore di Surbo.


Il reato contestato ai tre è corruzione impropria in atti giudiziari.


L’indagine in atto riguarda presunte anomalie in una procedura trattata dalla sezione fallimentare. Al centro degli approfondimenti degli inquirenti un presunto dono per il giudice, si tratterebbe di un… pesce. Tutto da vagliare, insomma, a partire dagli approfondimenti che saranno condotti nei prossimi giorni.

Ovviamente la vicenda abbisogna di approfondImenti e verifiche e, soprattutto, non è assolutamente collegata all’altra inchiesta che coinvolge il giudice Pietro Errede, anche lui della Fallimentare. In quel caso oggetto delle indagini è la nomina di consulenti con presunti condizionamenti nelle decisioni adottate. Condizionamenti, secondo l’accusa consistiti in favori, vantaggi e regali.


Sono state eseguite anche perquisizioni nelle abitazioni di Silvestrini, Fasiello e Mariano: prelevati atti che riguardano le misure di prevenzione citate nell’informativa e facenti del fascicolo d’inchiesta. Si fa riferimento in particolare alla vicenda del resort di Torre dell’Orso “Barone di mare” facente capo alla famiglia Mazzotta.


In merito il giudice Alessandro Silvestrini ha reso pubblica una sua nota: «Ho appreso da qualche giorno di essere indagato per corruzione impropria in atti giudiziari. Secondo la Procura di Potenza (…) un geometra, che è mio amico e vicino di casa da circa quaranta anni e che ha lavorato nello stesso ufficio di mia moglie per circa dieci anni, mi avrebbe regalato un pesce, per sollecitare il compimento da parte mia di atti assolutamente dovuti e non discrezionali. Tutti gli atti della procedura», – aggiunge il giudice Silvestrini, «sono regolarissimi e gli atti per i quali è stata formulata la contestazione consistono nell’autorizzazione del curatore a comparire davanti al notaio per trasferire l’immobile a chi se lo era aggiudicato partecipando ad una gara telematica e nell’autorizzazione a cancellare i gravami relativi all’immobile da trasferire. Si tratta di atti non soltanto dovuti, ma addirittura scontati, che il giudice deve necessariamente emettere, per non incorrere in omissione di atti di ufficio». Poi sottolinea come anche dagli atti risulti che «a dispetto del presunto regalo del pesce (che non ricordo di aver mai ricevuto), io non adottai tali atti, per cui a distanza di circa dieci giorni il cancelliere fu costretto a portare sulla mia scrivania in ufficio la pratica in questione, affinché io finalmente la prendessi in considerazione».


Il Giudice passa infine al contrattacco: «Dimostrerò certamente l’assurdità di tale impostazione accusatoria ed ho già chiesto alla Procura di Potenza di essere immediatamente interrogato. Nel frattempo, l’indagine ed il conseguente strepitus (per l’ennesima volta non si comprende chi abbia divulgato la notizia: gli organi di PG che mi hanno notificato l’atto – da me interpellati – hanno dichiarato che la Procura di Potenza non ne ha autorizzato la divulgazione) mi hanno già arrecato un grave pregiudizio: quello di ritardare ulteriormente la decisione del Csm sulla nomina del presidente del Tribunale di Lecce».


Casarano

GDF, controlli antidroga. Individuati 46 soggetti: 18 deferiti e 28 segnalati

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato. Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran…

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GDF LECCE: CONTROLLI ANTIDROGA IN TUTTO IL TERRITORIO SALENTINO. OLTRE 40 SOGGETTI SEGNALATI.

Le Fiamme Gialle di Lecce proseguono, in tutto il territorio salentino, nelle attività di prevenzione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito di appositi controlli, coadiuvati anche dai “Baschi Verdi”, che si sono sviluppati lungo le principali strade della provincia, le stazioni ferroviarie e degli autobus, nei porti turistici, nelle discoteche e altri luoghi di intrattenimento, sono stati sequestrati circa 5 kg di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina e cocaina.

Inoltre, sono sono stati individuati 46 soggetti, di cui 18 deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per spaccio, e 28 segnalati alla locale Prefettura quali consumatori di sostanze stupefacenti.

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato.

Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran.

L’attenzione sul fenomeno continuerà durante il periodo estivo per contrastare il mercato illecito e conseguente arricchimento indebito della criminalità.

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Castrignano del Capo

Castrignano del Capo: arrestato spacciatore, era ai domiciliari

Il 56enne del posto Filippo Costanzo è stato trovatop in possesso di droga e per lui si sono aperte le porte del carcere leccese di Borgo San Nicola

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I carabinieri della Stazione di Castrignano del Capo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il provvedimento riguarda Filippo Costanzo, 56 anni, sempre di Castrignano del Capo.

Il 56enne era stato fermato dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano nel novembre scorso e sottoposto ai domiciliari.

questa volta è stato fermato dai carabinieri  e sempre per detenzione ai fini di spaccio.

Solo pochi giorni fa infatti, gli uomini dell’Arma avevano proceduto al controllo dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dando seguito ad una perquisizione domiciliare.

In tale circostanza è stato trovato in possesso di grammi 6 di marijuana già confezionata e pronta per essere ceduta.

A seguito di ciò l’uomo è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria quale detentore di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, mentre quanto rinvenuto è stato invece sottoposto a sequestro.

Ieri mattina, quindi, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza e per l’uomo, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.

 

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Cronaca

Incidente sulla Cutrofiano – Maglie

Fiat Punto finisce fuori strada e va sbattere contro un muretto a secco. L’uomo alla guida soccorso dai passanti prima e dai sanitari del 118 dopo non corre pericolo di vita

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Sembra quasi un miracolo che nessuno si sia fatto male seriamente, nell’incidente avvenuto sulla strada che collega Cutrofiano a Maglie.

Ciò che si presentava alla vista dei primi passanti dal luogo del sinistro faceva, infatti, temere il peggio

Una Fiat Punto è finita fuori strada ed ha terminato la sua corsa contro il muretto a secco nelle condizioni che potete verificare dalla foto in alto.

L’uomo alla guida è stato immediatamente soccorso dagli stessi passanti che poi hanno allertato i soccorsi.

Sottoposto alle cure dei sanitari del 118, questi ultimi hanno confermato che non corre pericolo di vita.

L’uomo è stato comunque trasportato in ospedale.

Da verificare le cause del sinistro dopo i rilievi delle autorità competenti.

 

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