Connect with us

Cronaca

Così truffavano le banche nel Salento

Guardia di Finanza: sgominata associazione per delinquere che truffava banche società finanziarie e assicurazioni. Quattro persone arrestate

Pubblicato

il

Al termine di complesse indagini coordinate dallaProcura della Repubblica ed eseguite dalla Guardia di Finanza di Lecce, è stata data esecuzione ad unordinanza applicativa della misura degli arresti in carcere ed ai domiciliari nei confronti di quattro persone, tre uomini ed una donna, componenti di un sodalizio criminale specializzato in truffe ai danni di società finanziarie, banche e compagnie assicurative nel territorio salentino.


L’operazione, denominata “Camaleonte”, condottdai finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Lecce, ha permesso di portare alla luce un elaborato sistema criminale votato alla commissione di reati contro il patrimonio, attraverso la falsificazione di documenti ed atti pubblici, attivo nella Provincia di Lecce ma con interessi anche nel brindisino.


In particolare, le Fiamme Gialle salentine hanno sviluppato le indagini partendo dalla ricostruzione delle vicende legate ad un mutuo ipotecarioerogato dalla filiale del Monte dei Paschi di Siena di Galatina in favore di una persona presentatasi quale agente della Polizia di Stato ma le cui generalità, in realtà, appartenevano ad uno sportivo, un ex fantino di origine toscana, defunto nel 2014.


Il mutuo erogato dalla banca, per un importo di 100 mila euro a fronte di una fittizia operazione di compravendita immobiliare, abilmente orchestrata, è stato spartito tra i componenti dell’organizzazione ed è rimasto naturalmente insoluto, non essendo più l’istituto di credito truffato in grado di rintracciare il fantomatico agente di polizia.


Proprio tale vicenda, dunque, ha consentito agli investigatori di risalire alle modalità operative dell’organizzazione, arrivando a delineare l’esistenza di un gruppo ben organizzato, stabilmente dedito alla contraffazione di documenti di identità, buste paga e certificazioni amministrative mediante l’uso di dati anagrafici falsi o appartenuti a soggetti già defunti (molti dei quali ex sportivi), al fine di trarre in inganno istituti di credito, assicurazioni e società finanziarie.

Le truffe sono state orchestrate anche grazie alla compiacenza di dipendenti delle società truffate, che volontariamente omettevano l’esecuzione dei necessari controlli sui documenti esibiti presso la banca, consentendo così al principale esponente dell’associazione per delinquere di portare a compimento il proposito criminoso.


L’organizzazione si è poi resa attiva realizzando anche una truffa nei confronti di una nota società di assicurazioni mediante attivazione dinumerosissime false polizze vita a carico di soggetti inesistenti, con il proposito di incassare la provvigione prevista per l’agente sottoscrittore, che, in qualità di componente effettivo della banda, ha contribuito a presentare presso un’agenzia brindisina i documenti falsi che gli altri complici avevano predisposto, anche mediante tecniche di “digital editing,preoccupandosi poi, una volta incassata la provvigione, di spartire i guadagni così ottenuti.


I complessivi accertamenti condotti dai militari mediante attenta analisi dei documenti, tramite l’incrocio dei dati emersi, spesso seguendo e filmando gli spostamenti dei componenti della banda, hanno permesso di verificare come gli arrestati abbiano alterato non meno di 160 contratti di assicurazione vita nonché truffato il Monte dei Paschi di Siena ottenendo un mutuo di 100 mila euro e compensi di provvigioni assicurative per circa 130 mila euro.


Le indagini, infine, hanno consentito non solo di rivelare le condotte illecite tenute, ma anche di contestualizzare le stesse nell’ambito del tessuto imprenditoriale salentino, collegando le attività degli arrestati con le dinamiche criminose ai danni di società finanziarie della zona, connotate dal medesimo modus operandi tutte riconducibili ai componenti del sodalizio criminale ora assicurati alla giustizia.


Attualità

Castro: Dal Mare. Storie di Vite e di Eroi

Una stele in memoria dei finanzieri di mare Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola caduti in servizio il 24 luglio del 2000

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Nell’ambito delle iniziative organizzate per il 250° Anniversario di Fondazione del Corpo, si è tenuta nella marina di Castro la cerimonia di inaugurazione della nuova stele che l’amministrazione comunale di Castro ha inteso realizzare per commemorare e valorizzare la figura dei Finanzieri di mare Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola, scomparsi prematuramente il 24 luglio del 2000.

Tale iniziativa, promossa dal Comando Provinciale della Guardi di Finanza unitamente al Reparto Operativo Aeronavale di Bari, ha lo scopo di mantenere sempre vivo il ricordo di chi ha perso la vita durante l’espletamento del servizio, nonché di far conoscere alle nuove generazioni coloro che sono giunti all’estremo sacrificio per la collettività.

Alla cerimonia erano presenti: i genitori e i parenti più stretti delle due Medaglie d’Oro al Valor Civile; il sindaco di Castro Luigi Fersini; il Comandante Regionale Puglia Generale D. Fabrizio Toscano; una rappresentanza delle Sezioni A.N.F.I. della provincia di Lecce e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma; il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, Generale B. Armando Franza; il Comandante Provinciale di Lecce, Colonnello Stefano Ciotti; la giudice Francesca Maria Mariano.

L’iniziativa, a cui hanno assistito anche le autorità provinciali e alcuni studenti delle scuole di Castro, è stata denominata “Dal Mare. Storie di Vite e di Eroi”.

L’evento, culminato con gli “onori ai Caduti”, è proseguito con una breve esibizione della Fanfara della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari e si è concluso sulle note dell’Inno Nazionale.

Castro non dimentica

«La Città di Castro ha voluto rendere onore ai due ragazzi», ha postato il sindaco Lugi Fersini, «inaugurando una nuova stele disegnata dal maestro Raffaele Capraro e realizzata dal laboratorio di Mauro Capraro. Castro non dimentica chi ha donato la propria vita per la sicurezza di tutti noi!».

Quel 24 luglio 2000…

I Finanzieri di mare De Rosa e Zoccola, all’alba del 24 luglio 2000, imbarcati su una vedetta impegnata in un’operazione di contrasto al traffico di migranti nelle acque del Canale d’Otranto, si posero all’inseguimento di un gommone albanese dal quale erano appena sbarcate numerose persone.

Durante le concitate fasi dell’operazione, rese più rischiose in quanto svolte nottetempo, i finanzieri persero tragicamente la vita allorquando gli scafisti albanesi, per evitare la cattura, si gettarono in acqua e, bloccando i comandi, lanciarono deliberatamente la loro potente imbarcazione contro l’unità navale della Guardia di Finanza che, pertanto, fu speronata.

Gli efferati criminali furono poi catturati, processati e condannati con sentenza definitiva per omicidio volontario.

Continua a Leggere

Cronaca

Ancora fiamme nel Salento: incendiati un bar a T.S. Giovanni ed un’auto a Gallipoli

Escalation di incendi e paiono tutti dolosi. Dopo le tre autovetture bruciate l’altra notte a Torre San Giovanni, questa volta è toccato ad un bar all’ingresso della marina di Ugento. E, a Gallipoli, è stato divorato dalle fiamme un SUV

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Inizia a destare preoccupazione l’escalation di incendi, all’apparenza sempre dolosi, che negli ultimi giorni hanno interessato diversi centri del Salento.

Gli ultimi due a Gallipoli e Torre San Giovanni già teatro, appena un giorno prima, di un attentato incendiario ai danni di tre vetture, tutte di proprietà della famiglia di un professionista del posto.

Proprio all’ingresso della marina di Ugento sono dovuti intervenire i vigili del fuoco dei distaccamenti di Ugento e Tricase per domare le fiamme che si erano sviluppate all’interno di un bar di una stazione di servizio.

L’esercizio commerciale è andato quasi completamente distrutto (vedi foto in alto) e solo il pronto intervento dei caschi rossi ha evitato guai peggiori perché in loco vi erano delle bombole di gpl che sono state subito allontanate e messe in sicurezza.

Danneggiata anche una serra, posta nelle vicinanze del bar.

Ci sarebbe pochi dubbi sulle origini dell’incendio: gli investigatori propendono per il dolo.

Sempre nella notte, era l’1,30 circa, a Gallipoli, in via Agrigento, il fuoco ha completamente inghiottito un’Audi Q5 intestata a un 46enne del posto.

I vigili del fuoco intervenuti sul posto hanno solo potuto evitare che le fiamme si espandessero e creassero altri problemi. Anche qui pochi dubbi: l’incendio sarebbe doloso.

Il susseguirsi di tanti avvenimenti ravvicinati, ovviamente, lascia pensare che qualcosa stia accadendo. Alle forze dell’ordine il compito cercare di capire cosa e chi ci sia dietro tali episodi. Perché ora la preoccupazione è latente.

Continua a Leggere

Cronaca

Torre Suda: calci e pugni alla compagna incinta che perde il suo bimbo

Arrestato 32enne che dopo una lite per futili motivi ha colpito ripetutamente la convivente provocandole l’aborto al terzo mese

Pubblicato

il

 Segui il canale il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Ancora violenza tra le mura domestiche.

Questa volta, se possibile, le notizie lasciano ancora più esterrefatti per la brutalità dell’aggressore e per le contingenze del caso.

I militari dell’Arma hanno arrestato nella flagranza di reato un 32enne, originario del posto, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia.

In particolare, i carabinieri sono intervenuti a seguito di una segnalazione al 112 (Numero Unico Emergenze) per una lite tra un uomo e una donna, in un appartamento di Torre Suda, marina di Racale.

Giunti sul posto, hanno accertato che una donna aveva avuto una lite per futili motivi con il proprio compagno.

Quest’ultimo, al culmine della discussione, l’ha colpita con calci e pugni, provocandole vari ematomi.

Accompagnata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Gallipoli per le cure del caso, alla donna è stata accertata l’interruzione della gravidanza in atto, al terzo mese. Costatato ciò e dopo un’immediata attività info-investigativa da parte dei militari dell’Arma, coordinata dalla Procura della Procura di Lecce che conduce le indagini, l’uomo è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.

Resta alta l’attenzione dei Carabinieri nei casi di violenza di genere e si inviato tutte le vittime a segnalare e denunciare tempestivamente eventuali aggressioni o comportamenti violenti subiti.

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus