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Casarano

Docente positiva al Covid a Casarano, ma non si prospetta rinvio lezioni

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Una docente del terzo polo scolastico di Casarano sarebbe risultata positiva al Covid. I locali scolastici nelle scorse ore sono stati sanificati urgentemente ma l’evento non comporterebbe il rischio di un ulteriore ritardo nell’inizio delle lezioni.





La notizia si è diffusa in paese in giornata ed ha portato ad una serie di dubbi proprio in merito al rischio di un ulteriore rinvio dell’inizio dell’anno scolastico.




Telerama ha intervistato in merito il referente regionale dell’Associazione Nazionale dei Presidi, Roberto Romito, che molto pragmaticamente ha spiegato che “una positività non è la fine del mondo. Ci sono anche un’altra serie di situazioni irrisolte in alcuni istituti scolastici (in merito alla disponibilità di banchi o spazi per il rispetto delle norme Covid) che farebbe pensare alla necessità di un rinvio dell’inizio dell’anno scolastico. Ma bisogna partire. C’è necessità di garantire le lezioni in presenza e un ulteriore ritardo, per giunta, porterebbe gli studenti a correre il rischio di perdere l’anno scolastico”.


Appuntamenti

Concentus Paci: voci in coro per la pace a Casarano

Appuntamento a domani a Casaranello

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“Concentus Pacis: le nostre voci per un Natale di pace”. È questo il titolo della manifestazione che si svolgerà lunedì 11 dicembre 2023, a Casarano, nella splendida cornice della Chiesa di Santa Maria della Croce (Casaranello).

L’evento, che avrà luogo alle ore 17:30, è organizzato dal Liceo Docet, in collaborazione con Archeo Club Casarano, il patrocinio del Comune di Casarano e dell’Università del Salento.

I canti sono affidati al Trio Santa Cecilia, mentre il reading teatrale è a cura degli studenti che apprendono le lingue classiche con il Metodo Ruggiero, diretti dal regista ed attore Marco Antonio Romano. Ad accompagnarli saranno le musiche dell’arpista Federica Cataldi. 

La serata si aprirà con i saluti del Magnifico Rettore dell’Università del Salento Prof. Fabio Pollice, del Sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo, della Dirigente del Liceo Docet Lucia Saracino, e del Presidente dell’Associazione “Archeo Club Casarano” Alessandro De Marco.

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Alezio

Casarano: oggi l’intitolazione di una piazzetta a don Antonio Minerba

«È stata una persona sempre disponibile verso il prossimo, in special modo verso i giovani e i più deboli», sottolinea il primo cittadino, «una testimonianza concreta del suo pieno sacerdozio, anche al di là della sua parrocchia».

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Nonostante siano trascorsi soltanto tre anni dalla scomparsa dell’amato sacerdote don Antonio Minerba, l’amministrazione comunale di Casarano si è prodigata ad ottenere una deroga alle disposizioni di legge in materia di intitolazione di toponimi a personaggi deceduti.

«Sin dal primo momento di quel luttuoso evento del 22 ottobre 2020», ricorda il sindaco Ottavio De Nuzzo, «abbiamo sempre avuto in animo di porre in essere un’iniziativa mirata a far ricordare perennemente ai casaranesi la stupenda figura di don Antonio senza necessariamente attendere i dieci anni prescritti».

«È stata una persona sempre disponibile verso il prossimo, in special modo verso i giovani e i più deboli», sottolinea il primo cittadino, «una testimonianza concreta del suo pieno sacerdozio, anche al di là della sua parrocchia».

Infine l’annuncio: «La Prefettura di Lecce ha concesso la richiesta autorizzazione per l’intitolazione al nostro sacerdote di un sito cittadino, pertanto, sono lieto di invitare tutti alla cerimonia di intitolazione a suo nome».

Cerimonia che avrà luogo in via Corsica, in quella che diventerà “piazzetta don Antonio Minerba”, sabato 9 dicembre, a partire dalle ore 10.

Don Antonio fu ritrovato senza vita il 22 ottobre 2020, nella sua abitazione in via Garibaldi ad Alezio.

La scoperta nella tarda mattinata, mentre i genitori lo attendevano per pranzo ad Aradeo, suo paese d’origine.
Il sacerdote, in seguito ad un malore, un infarto, è caduto sbattendo il capo.

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Appuntamenti

Casarano: i Giganti omerici di Luigi Micaletto

Domani a palazzo d’Elia la presentazione del libro del noto artigiano casaranese, come lo ha definito lo stesso autore: una raccolta di pensieri, racconti, aneddoti e poesie

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L’arte si sà, ha mille modi di esprimersi e non c’è mai una scala di valori fra di essi.

C’è però una caratteristica che accomuna tutti i tipi di arte ed è la sensibilità che la genera.

Puoi infatti usare le mani impugnando martello e scalpello o i pennelli ed i colori o anche una macchina fotografica o da ripresa o semplicemente una penna ed un foglio bianco ma se non hai la sensibilità artistica puoi essere al massimo “solo” un buon artigiano o un buon tecnico.

Domani (giovedì 7 dicembre), in un palazzo d’Elia a cui la bellezza di questa arte è stata ridonata e che ora sta pian piano diventando esso stesso un contenitore di arte, verrà presentato il libro “Giganti omerici”.

A realizzare questo lavoro, che è una raccolta di pensieri, racconti, aneddoti e poesie, come lo ha definito lo stesso autore, è stato Luigi Micaletto.

A Casarano Luigi Micaletto è sicuramente già conosciuto è rinomato ma “solo” per essere un affermato imprenditore edile: non uno di quelli squali in giacca e cravatta in giro solo per banche e notai ma un imprenditore che ama ancora sporcarsi le mani ed uno dei pochi in grado ancora di assemblare e tirar fuori dai tufi le voltea stella” o “a botte”, così come erano in grado di fare i nostri nonni.

Sicuramente un artigiano nel suo lavoro ma con una delicatezza realizzativa che lascia subito intendere che non c’è solo tecnica ma anche quella sensibilità artistica di cui parlavamo prima.

E la conferma di ciò è proprio questo libro: una raccolta appunto di pensieri che spesso hanno preso la forma di poesia e che nascono semplicemente osservando la quotidianità, o la natura o la bellezza di un sorriso… proprio come solo gli artisti fanno.

Presenteranno il volume due suoi amici di eccezione che con quella sensibilità artistica hanno anch’essi frequentazioni quotidiane, come l’architetto Franco Guerriero e Francesco Danieli (che i più conoscono come “mesciu cicciu”).

Appuntamento quindi a palazzo d’Elia, alle ore 18,30, per partecipare ad un racconto di versi, dolce, pacato e solare come il sorriso del suo autore.

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