Andrano
Emergenza rifiuti: Federconsumatori e Italia Nostra parte civile
Accolte le richieste delle due associazioni nella seconda udienza sulla regolarità delle procedure di gestione dell’emergenza rifiuti 2009- 2011 nei 21 Comuni della ex Aro6. Tra gli imputati anche l’ex presidente Silvano Macculi

Si è tenuta la seconda udienza del procedimento iniziato lo scorso 4 marzo per stabilire la regolarità delle procedure di gestione dell’emergenza rifiuti dell’estate del 2009 ed adottate fino al 2011, per i 21 Comuni della ex Aro6.
Secondo la tesi accusatoria, l’impiego di tali procedure avrebbe prodotto un aumento esponenziale dei costi per oltre un milione di euro a carico dei 21 Comuni della ex Aro6. Gli imputati in questo processo sono Silvano Macculi, nel ruolo di Presidente del Consorzio stesso e Fernando Bonocuore, responsabile tecnico in materia di rifiuti per il funzionamento del Consorzio ATO LE/2 (per entrambi l’accusa è di abuso d’ufficio in concorso), e Fabio Walter Perrone, amministratore di fatto della società Tecnoecologia Srl con sede a Galatina (per i reati, tra gli altri, di truffa aggravata e frode nelle pubbliche forniture).
I consiglieri di minoranza del Comune di Botrugno, del Movimento Civico ApertaMente, avevano invitato, nei mesi scorsi, i Sindaci e l’intera Aro7 a “valutare l’opportunità di costituirsi parte civile a tutela e in rappresentanza dei propri cittadini”. A maggioranza, i Sindaci decisero di non accogliere la proposta, riservandosi di “valutare un’eventuale causa civile solo qualora il processo veda confermata la tesi dell’accusa”. Duro il commento di “ApertaMente”: “Considerando che costituirsi parte civile in un processo penale non ha lo stesso peso di una futura, eventuale, incerta causa civile, si denota la mancata assunzione di responsabilità degli attuali amministratori, che in questo modo hanno deciso di delegare tale compito ai loro successori”.
La “forte volontà e l’auspicio”, espressi anzitempo dai consiglieri di minoranza del Comune di Botrugno, “che si agisca in ogni caso nell’interesse dei cittadini, nel rispetto delle finanze pubbliche e divincolati da contorte logiche politiche”, si è però concretizzata nella seconda udienza.
Il Giudice ha infatti accolto la richiesta di costituzione di parte civile di due associazioni: Federconsumatori e Italia Nostra, respingendo le eccezioni sollevate dai difensori degli imputati.
Le associazioni portano come motivazioni il danno ambientale e il danno economico, in quanto “una cattiva gestione di tutta la filiera comporta proporzionalmente una ricaduta finale sui cittadini in termini di maggior costo del servizio ricevuto”.
La prossima udienza è stata fissata per il 23 settembre 2015.
I Comuni interessati dalla richiesta sono i seguenti: Andrano, Botrugno, Castro, Cutrofiano, Diso, Giuggianello, Giurdignano, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Otranto, Poggiardo, San Cassiano, Sanarica, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Spongano, Supersano, Surano, Uggiano La Chiesa.
Andrano
Andrano e il tifo per il Lecce: una sede giallorossa intitolata alla first lady
Taglio del nastro… rosa, domani alle 19 in piazza Maria S.S. delle Grazie, alla presenza di Marina D’Arpe e del Presidente Saverio Sticchi Damiani

Il direttivo di Andrano Giallorossa 1908 inaugurerà domani una sede ufficiale intitolata a Marina D’Arpe, moglie del Presidente dell’U.S. Lecce, Saverio Sticchi Damiani.
L’appuntamento è alle 19, in piazza Maria S.S. delle Grazie.
Al taglio del nastro… rosa, saranno presenti la first lady, Marina D’Arpe e il presidente del Lecce, come sempre presente sul territorio quando si tratta di ribadire i valori dello sport, rinsaldando il legame tra squadra, territorio e comunità.
Seguirà il taglio del nastro “rosa”.
Coordineranno la serata
Pino GRECO (Nuovo Quotidiano di Puglia)
Valentina Martella presidente di Andrano Giallorossa 1908 e Pino Greco di Nuovo Quotidiano di Puglia.
Andrano
Castiglione d’Otranto: il mistero di Era e Argo
Labrador Scomparsi: l’appello dell’associazione “Noi come loro” e della famiglia adottante: “Aiutateci a ritrovarli!”

Il 20 giugno, in una calda mattina a Castiglione, frazione di Andrano, Era e Argo, due Labrador, affettuosi e vivaci, escono accidentalmente dal loro giardino, senza più fare ritorno.
Era, femmina dal mantello cioccolato, e Argo, maschio color miele chiaro, sono inseparabili.
Ma da quel giorno sono spariti nel nulla.
UNA CORSA SENZA RITORNO
I loro padroni, componenti di una famiglia del posto, non si danno pace da quel 20 giugno.
I due cani, regolarmente microchippati e iscritti all’anagrafe canina, non hanno lasciato traccia.
Era indossava un collare nero, Argo uno azzurro – dettagli che possono aiutare chi dovesse avvistarli a riconoscerli.
Eppure, nonostante i volantini affissi, i post sui social e le ricerche con drone e termocamere, nessun indizio concreto è emerso.
Dove Sono Finiti?
C’è chi sospetta che qualcuno li abbia presi con sé, ignaro del fatto che abbiano una famiglia che li cerca disperatamente.
Oppure, forse, si sono allontanati troppo e non riescono a tornare.
Come è possibile che nessuno li abbia visti?
Due Labrador di taglia media, socievoli e abituati alla presenza umana, sono difficili da non notare.
L’associazione Noi Come Loro si unisce all’appello: «Se li avvistate, anche solo per un attimo, contattateci immediatamente».
Anche una foto sfocata o un video da lontano potrebbero essere fondamentali per restringere il campo delle ricerche.
Il numero da chiamare per eventuali segnalazioni è 3288317664
SPERANZA SEMPRE VIVA
La famiglia non smette di cercarli, passando in rassegna campagne, strade secondarie e persino i boschi vicini.
Ogni suono, ogni movimento fa sobbalzare il cuore: «Era e Argo devono tornare a casa. Se li avete visti, se sapete qualcosa, non esitate. La loro storia potrebbe finire bene, ma serve l’aiuto di tutti».
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Andrano
Un abbraccio al mare
L’associazione A-Mare guida una giornata di bellezza e speranza a Marina di Andrano. Esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana. L’immagine più potente: sub non vedenti si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi

Ci sono gesti che non fanno rumore, ma che sanno farsi sentire nel profondo.
Gesti che parlano il linguaggio del cuore, della cura, dell’impegno autentico.
Quella vissuta oggi a Marina di Andrano è stata molto più di una semplice pulizia dei fondali: è stata un’esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana.
A guidare questa intensa giornata è stata l’associazione A-Mare, punto di riferimento per chi crede che l’ambiente marino non sia solo un paesaggio da ammirare, ma un bene prezioso da proteggere.
Con passione, competenza e uno spirito contagioso, l associazione A-Mare ha saputo coinvolgere un’intera comunità, trasformando un’iniziativa ecologica in un momento di rinascita condivisa.
Accanto a loro, con entusiasmo e dedizione, gli studenti dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase – indirizzo Nautico: ragazzi che hanno scelto di sporcarsi le mani per ripulire il mare, ma che in realtà lo hanno fatto per seminare qualcosa di molto più grande – responsabilità, consapevolezza, futuro.
In acqua, tra la luce filtrata dalle onde, una scena che resterà impressa in chiunque l’abbia vista: sub non vedenti, guidati da istruttori ASBI Albatros, si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi.
Un gesto di straordinaria potenza simbolica, che ha emozionato e fatto riflettere.
Perché quando l’inclusione si unisce all’impegno, si crea bellezza. Autentica.
Fondamentale il supporto di tante realtà locali: la Pro Loco, il Comitato Porto, il Comune di Andrano e anche la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, presenti per garantire sicurezza e sorveglianza durante tutta l’operazione.
Un lavoro di squadra, un’unione di forze che ha mostrato cosa può nascere quando si collabora per il bene comune.
Quella di oggi non è stata soltanto una giornata ecologica. È stata una storia da raccontare.
Un abbraccio collettivo a un mare ferito, ma ancora capace di accogliere e restituire emozioni.
È stata una promessa: che la bellezza può tornare, se scegliamo di costruirla insieme.
A Marina di Andrano, il mare ha sorriso.
E con lui, chi ha creduto che anche il più piccolo gesto, fatto con il cuore, possa cambiare il mondo.
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