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Cronaca

Galatina, sequestrata cava abusiva

Il presunto autore dell’illecito smaltimento dei rifiuti, amministratore di una società a responsabilità limitata operante nel settore edile, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Lecce per attività di gestione di rifiuti non autorizzata

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Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, nell’ambito di un servizio finalizzato alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica, hanno sequestrato nel comune di Galatina, un appezzamento di terreno di oltre 25.000 mq adibito a discarica di rifiuti speciali non pericolosi.


In particolare, i finanzieri della Compagnia di Gallipoli, attraverso mirati servizi di perlustrazione e puntuali rilevamenti video-fotografici, hanno individuato una cava della profondità di circa 24 metri per una volumetria di oltre 600.000 metri cubi, destinata all’illecito interramento di cumuli di materiale inerte miscelato con rifiuti di vario tipo (mobili, infissi, elettrodomestici, conci di tufo, manufatti in cemento, ferro, legno, materiale isolante, fresato d’asfalto ed altro).


Il presunto autore dell’illecito smaltimento dei rifiuti, amministratore di una società a responsabilità limitata operante nel settore edile, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Lecce per l’ipotesi delittuosa di ‘attività di gestione di rifiuti non autorizzata’.

Sono in corso riscontri, da parte dei finanzieri, sia di natura fiscale anche finalizzati al calcolo relativo all’evasione del tributo speciale, cosiddetta “ecotassa”, come da accordo di programma stipulato dalla Guardia di Finanza con la Regione Puglia, sia in merito alla classificazione dei rifiuti rinvenuti.


L’attività portata a termine dalle Fiamme Gialle salentine conferma l’impegno profuso dal Corpo nella salvaguardia dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei cittadini e si propone di fronteggiare il fenomeno delle attività illecite in materia di discariche abusive, nonché di perseguire l’attività di vigilanza e prevenzione degli illeciti a tutela dell’intero paesaggio.


Casarano

Brutto incidente nel centro di Casarano: un codice rosso

Coinvolte due auto in via Corsica: un suv finisce contro il concessionario Renault, ma è una 500 ad avere la peggio, con la conducente ferita seriamente

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Attimi di paura in pieno centro abitato questo pomeriggio a Casarano dove si è registrato un brutto incidente stradale.

Il sinistro è avvenuto in via Corsica ed ha visto coinvolte due vetture. Rocambolesco l’impatto tra una Fiat 500 ed un suv Range Rover. Con la prima vettura a patire le conseguenze peggiori ed il suv che è invece finito contro il concessionario Renault che si trova sul posto.

Necessario l’intervento del 118 che ha preso in carico una donna, residente a Gallipoli ma di origini albanesi: si tratta della conducente della 500. La malcapitata è stata trasportata in codice rosso per via di una sospetta frattura del bacino.

 

Le forze dell’ordine, una volta effettuati i rilievi, hanno lavorato al ripristino della sicurezza dell’area ed alla rimozione dei mezzi interessati.

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Cronaca

Travolto da auto e lasciato sull’asfalto: muore 82enne di Patù

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Travolto da un’auto in corsa che non si è fermata a soccorrerlo: è morto così, nella serata di ieri, un anziano originario di Patù.

La vittima è Teodoro Taurisano, 82 anni. Il fatto è accaduto a Brindisi attorno alle 19e30, in via Palmiro Togliatti.

La vittima

Vani i soccorsi del 118 per l’anziano, lasciato per terra dal pirata della strada che lo ha travolto.

Polizia Locale e Polizia di Stato si sono subito attivate per risalire al responsabile e nel giro di poche ore hanno trovato auto e presunto conducente.

Il mezzo era stato abbandonato in campagna: lo avevano immortalato sul luogo del sinistro alcune telecamere installate in zona. Si tratta di un vecchio modello di Lancia Ypsilon, finito sotto sequestro.

In carcere ci è finito invece Andrea Porcelluzzi: nelle immagini lo si vedrebbe scendere dalla vettura dopo l’impatto per poi risalirvi e darsi alla fuga dopo averne compreso la gravità.

Risponde di omissione di soccorso ed omicidio stradale.

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Arnesano

Presunte frodi con l’accoglienza di migranti: indagini su 3 centri

Si sospettano presenze gonfiate, mancata segnalazione di allontanamenti degli ospiti e numero di personale impiegato inadeguato

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Tre centri d’accoglienza con (in passato) centinaia di presenze ed una lunga lista di indagati. Ben 24 rinvii a giudizio richiesti dalla Procura di Lecce per persone che, secondo l’accusa, avrebbero utilizzato il sistema d’accoglienza per mettere in atto una serie di condotte fraudolente, finalizzate ad ottimizzare i profitti ai danni dello Stato ed a favorire alcuni imprenditori.

I centri d’accoglienza salentini nel mirino sono quelli di Ortelle, Santa Cesarea ed Arnesano. Si contesta la inadeguata presenza di personale per la gestione degli stessi, la mancata segnalazione dell’allontanamento di alcuni ospiti (finalizzata alla percezione dei rispettivi rimborsi) e le presenze gonfiate.

Gli indagati compariranno davanti al giudice Francesca Mariano il 6 dicembre prossimo. Parti civili il Comune di Santa Cesarea, il Ministero dell’Interno, l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’economia.

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