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Cronaca

In piazza contro l’Università islamica

“Fronte comune” spinge sul fatto che la fondazione che creerà l’ateneo è una associazione, che pertanto non ha vincoli di trasparenza fiscale. E ci si prepara ad una raccolta firme

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Continua a far parlare la nascente Università islamica con sede a Lecce. Dopo l’ufficialità dell’avvio del progetto, voluto e portato avanti da Giampiero Khaled Paladini, sono arrivate immediate le prime iscrizioni per prender parte alle lezioni che partiranno in autunno.


Una anteprima dell'ateneo

Una anteprima dell’ateneo


Già 50 in pochi giorni gli scritti ai corsi di lingua araba e di teologia (che potranno essere avviati senza l’accreditamento del Miur), studenti pronti a convergere a Lecce anche da altre province, come Bari, Taranto e Potenza. Lo scoppiettante avvio ha immediatamente sollevato la questione spazi: la fondazione ha disposizione degli immobili che verranno utilizzati come aule, ma si teme possano presto essere insufficienti.


In tutto ciò, chi è contrario alla realizzazione dell’ateneo musulmano, che prevede tra le altre cose anche una moschea al suo interno, non sta di certo a guardare. “Fronte comune” di Monteroni ha infatti annunciato di avere in programma una raccolta firme, con tanto di gazebo in piazza, per opporsi alla nascita dell’Università islamica su territorio salentino. Il fronte del “no” farà leva sulla poca trasparenza sui fondi che ne deriverebbe: la fondazione che si occupa della creazione dell’ateneo è una associazione, pertanto non è iscritta ad un registro delle imprese e non dovrà rendere pubblici i dati su patrimonio, attività e bilancio.

“Chi sono i soci? Da dove arriveranno i 45 milioni necessari alla realizzazione delle strutture? Ed i 35 all’anno necessari alla gestione?”: queste le principali domande che “Fronte comune” si pone e gira alla comunità salentina, col fermo scopo di mobilitarla contro la nascente università.


admin-ajax (1)Paladini scocciato ripete: “Abbiamo dato risposta già numerose volte, negli ultimi 5 mesi, a questi interrogativi. Per l’ultima volta ricorderemo che Digos, Prefettura ed organi competenti, saranno i primi a sapere dell’arrivo di fondi, se e quando questi arriveranno”. E piccato aggiunge: “Qui si pensa solo ai soldi”, provocando la controparte sulla presunta mancanza di argomentazioni culturali.


Castrignano del Capo

Crolla un pezzo di chiesa a Salignano

Cedimento nel santuario dedicato a San Giuseppe, sulla via per Leuca, dove appena pochi giorni fa si era tenuta la festa in onore del santo

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La chiesa seicentesca di San Giuseppe a Salignano, frazione di Castrignano del Capo, ha ceduto questa mattina, ritrovandosi con una profonda spaccatura da cima a fondo sulla sua facciata.

La chiesa era in queste settimane oggetto di ristrutturazione, proprio per via del rischio crollo che era stato recentemente riscontrato.

Qui, appena pochi giorni fa, lo scorso 19 marzo in occasione della giornata in onore del santo cui la stessa chiesa è intestata, si era tenuta la tradizionale festa.

Il luogo di culto, da secoli amata ed apprezzata meta di pellegrinaggio, si trova alle porte del paese, sulla strada che conduce a Santa Maria di Leuca.

La ditta impegnata nei lavori di restauro fortunatamente in questi giorni non era sul cantiere, contingenza che ha scongiurato il verificarsi di gravi incidenti.

Sono intervenuti sul luogo la polizia locale, gli amministratori comunali e i vigili del fuoco del distaccamento di Tricase che hanno messo in sicurezza la zona. Non è stato necessario prestare soccorso a persone, in quanto, fortunatamente, non era presente nessuno all’interno della struttura al momento del crollo.

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Cronaca

Ugento: carburante agricolo rivenduto in nero

Denunciato titolare del libretto fiscale di controllo utenti motori agricoli e i cinque acquirenti

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Ad Ugento i Finanzieri della Compagnia di Gallipoli hanno individuato un imprenditore titolare del libretto fiscale di controllo utenti motori agricoli che ha rivenduto il carburante agricolo in nero a persone che non avevano i titoli per acquistarlo.

Sono stati sequestrati oltre 20mila litri di prodotto petrolifero agevolato, serbatoi utilizzati per lo stoccaggio, un impianto di erogazione professionale completo di elettropompa di adduzione con contatore volumetrico e pistola erogatrice, nonché un furgone impiegato per le “consegne a domicilio”.

Tutto il kit per la rivendita, per intenderci.

Le Fiamme Gialle hanno, pertanto, proceduto a denunciare alla locale Procura della Repubblica l’imprenditore agricolo ed i cinque acquirenti.

In corso ulteriori indagini volte alla compiuta ricostruzione dell’illecito ed alla quantificazione dell’accisa evasa.

 

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Cronaca

Felloniche, sigilli a complesso turistico di lusso

Guardia di Finanza sequestra complesso turistico realizzato illegalmente nella marina di Patù su un’area di circa 6.100 mq sottoposta a vincolo paesaggistico. Erano stati realizzati, senza i necessari pareri e nulla osta delle autorità competenti per la tutela dei vincoli ambientali, 12 alloggi, ciascuno dotato di vasca idromassaggio, strutture ombreggianti frangisole e reception. Segnalate all’autorità giudiziaria 5 persone

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I Finanzieri della Sezione Operativa Navale di Gallipoli, coordinati dal Reparto Operativo Aeronavale di Bari, nei giorni scorsi hanno portato a termine un’operazione di servizio volta al contrasto dell’abusivismo edilizio e demaniale, in una zona di notevole interesse paesaggistico nella marina di Felloniche, località del comune di Patù.

In ottemperanza al decreto preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica di Lecce, è stata sequestrata un’area, estesa circa 6.100 mq., che comprende un complesso immobiliare composto da 12 alloggi, ciascuno dotato di vasca idromassaggio, strutture ombreggianti frangisole e reception, destinato alla ricettività turistica di lusso.

Dai controlli sarebbe emerso che la società proprietaria della struttura, avrebbe proceduto a diversi interventi edilizi senza alcun titolo valido e senza i necessari pareri e nulla osta delle autorità competenti per la tutela dei vincoli ambientali.

Le Fiamme Gialle, in stretto coordinamento con la locale Procura della Repubblica, hanno segnalato cinque persone coinvolte nelle attività illecite.

  • foto di repertorio
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