Cronaca
In trasferta in Salento per rubare negli appartamenti, arrestati
Almeno 3 o 4 giovani donne, non locali, con una scusa, si erano introdotte nelle abitazioni di persone anziane e, mentre una di loro distraeva la vittima, le altre arraffavano soldi, gioielli e finanche documenti d’identità, andando via subito dopo, raggiungendo il complice che li attendeva a bordo dell’auto

Gli agenti della Squadra mobile e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nardò hanno arrestato i presunti responsabili di almeno tre furti in appartamento, commessi nella stessa giornata proprio a Nardò.
Negli ultimi mesi si era registrato un incremento dei furti in abitazione, in particolare nella cittadina neretina, quasi tutti in danno di vittime anziane, spesso presenti in casa e sole.
L’allarme sociale creatosi ha indotto il Questore della provincia di Lecce ad intensificare ulteriormente l’attività di prevenzione e quella investigativa sul fenomeno, particolarmente sentito dalle fasce più deboli della popolazione residente.
Nella giornata di ieri i primi frutti del piano di sicurezza predisposto ed attuato dalle forze di Polizia in campo.
L’allarme è scattato poco dopo le 13, allorquando alcuni cittadini hanno segnalato sul 113 del Commissariato di P.S. di Nardò la presenza di un’auto sospetta che si aggirava nel comune neretino con a bordo alcune donne ed un uomo alla guida.
È immediatamente entrato in azione il piano di controllo predisposto, che ha riguardato non solo il comune interessato ma anche le principali arterie stradali che percorrono il Salento. Così, in breve tempo, l’autovettura sospetta è stata individuata.
È stato dapprima un agente del Commissariato di Nardò, che aveva da poco ultimato il servizio, a segnalarla ai colleghi ed a seguirla sulla provinciale per Gallipoli.
Qui, gli occupanti dell’auto, una Peugeot 208 di colore grigio, risultata noleggiata a Roma, accortisi di essere seguiti, si sono disfatti di un sacchetto di stoffa (si è accertato essere la federa di un cuscino), lanciandolo tra i cespugli(e successivamente recuperato dai poliziotti del Commissariato), dirigendosi poi, a forte velocità, verso nord.
Vana è però stato il tentativo di fuga dei presunti malfattori. Il capillare dispiegamento di pattuglie predisposto dalle Forze di Polizia ha consentito di seguire e fermare l’autovettura a San Donaci, nel Brindisino, dove gli agenti della Squadra mobile di Lecce, approfittando di una sosta, ha monitorato i movimenti dei soggetti ed in sicurezza li ha bloccati, impedendone il tentativo di fuga.
Sottoposti a controllo, i fermati sono stati condotti subito dopo in Questura, a Lecce, per i successivi accertamenti.
Nel frattempo i poliziotti in servizio presso il Commissariato di Nardò hanno acquisito gli elementi indiziari necessari (oltre a recuperare la refurtiva contenuta nella federa di cuscino lanciata tra i cespugli), accertando la commissione di ben tre furti perpetrati in quel Comune, nell’arco di un’ora.
È stato così documentato che almeno 3 o 4 giovani donne, non locali, con una scusa, si erano introdotte nelle abitazioni di persone anziane e, mentre una di loro distraeva la vittima, le altre arraffavano soldi, gioielli e finanche documenti d’identità, andando via subito dopo, raggiungendo il complice che li attendeva a bordo dell’auto.
Acquisiti i sufficienti elementi indiziari per poter procedere, ed informata l’Autorità Giudiziaria, i quattro soggetti fermati, l’uomo, un albanese di 40 anni, e le tre donne, di origine dell’est europeo,nate a Roma, rispettivamente di 19, 22 e 37 anni, sono state dichiarate in arresto e tradotte in carcere per le successive valutazioni del Tribunale di Lecce.
Cronaca
Rapina al Cinema Moderno di Tricase
In due incappucciati nella serata di ieri si sono introdotti nella sala in prossimità di piazza Cappuccini, per poi fuggire con poche dozzine di euro

Giovani e (forse) inesperti, nella serata di ieri un paio di ragazzi hanno tentato una rapina in uno dei cinema di Tricase, rincasando a mani vuote.
Erano le 22 circa quando hanno fatto ingresso nel cinema Moderno, in pieno centro abitato, a pochi passi da piazza Cappuccini. Incappucciati, hanno intimato al cassiere, dopo averlo fatto stendere sul pavimento, di consegnargli l’incasso.
Loro malgrado, avevano fatto male i conti: il cinema era vuoto ed in cassa c’erano poche decine di euro.
Con questi in tasca, son fuggiti facendo perdere le loro tracce e, fortunatamente, non seminando ulteriori danni a cose o persone.
Indagano sull’accaduto i carabinieri della locale Compagnia, che giunti sul posto hanno raccolto le testimonianze dei presenti.
Del fatto si discute animatamente questa mattina in paese, così come sui social: indignazione e preoccupazione i sentimenti principali per un momento che, per Tricase, viene definito infelice e di decadenza sociale e morale.
Anche qualche voce della politica locale si è espressa. Dall’opposizione, il consigliere Giovanni Carità ha commentato con una battuta: “Tricase è un’isola felice, disse qualcuno pochi mesi fa, parlando di sicurezza, furti, microcriminalità. In fondo, quando non sai, non vuoi o non puoi affrontare i problemi, la soluzione più semplice è non vederli…“.
Casarano
Casarano: spacciava pasticche blu, arrestato
La polizia di stato arresta un uomo con 62 pasticche di anfetamina

Gli agenti del Commissariato di P.S. di Taurisano hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo anfetamina F.C. 24enne di Casarano poiché trovato in possesso di 62 pasticche del peso complessivo di 22,5 gr.
Alle ore 17,30 di ieri , gli agenti del Commissariato di P.S. di Taurisano impegnati in un servizio di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti, notavano un giovane mentre si aggirava con fare sospetto nei pressi della stazione ferroviaria di Casarano.
Gli operatori, insospettiti del suo comportamento, decidevano di fermare l’uomo per un controllo di polizia.
Il giovane, identificato per F.C., nel corso del controllo è stato trovato in possesso di 62 pasticche di colore blu che teneva nel taschino della camicia che indossava, ben occultate in una busta di cellophane trasparente all’interno di un pacchetto di sigarette marca Wiston. Le pasticche, del peso complessivo di gr. 22.5, al narcotest sono risultate essere del tipo ù“anfetamine”.
L’uomoù veniva tratto in arresto e come disposto del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, accompagnato presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari.
Cronaca
Cocumola: ritrovato l’anello di San Nicola
Era stato rubato da una statua votiva all’interno della chiesa nello scorso mese di agosto. Autore dl furto incastrato dalle telecamere

I carabinieri della Stazione di Minervino di Lecce hanno rinvenuto l’anello trafugato da una statua votiva all’interno della Chiesa di San Nicola Vescovo, ubicata nella frazione di Cocumola.
Grazie ai loro sforzi e alla collaborazione della comunità, l’oggetto prezioso è stato recuperato.
Le indagini, avviate subito dopo la scoperta del furto, avvenuto lo scorso mese di agosto, hanno rivelato la presenza di segni di effrazione alla statua votiva, che aveva subito danni significativi.
L’anello, parte integrante del patrimonio religioso locale, era un dono di grande valore sentimentale, consegnato dai fedeli in segno di devozione.
L’immediato intervento dei Carabinieri, supportato da un’attenta analisi delle telecamere di sorveglianza e da un’attività di ricerca in tutta l’area, ha portato alla luce importanti elementi che hanno consentito di ritrovare l’anello nella disponibilità di una persona, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti.
Fondamentale per le indagini è stato l’impianto di videosorveglianza installato nel luogo di culto.
L’oggetto sacro, simbolo della devozione religiosa della comunità cocumolese, è stato restituito al parroco della Chiesa di San Nicola Vescovo, e posto nuovamente sulla statua omonima.
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