Cronaca
“La Trinità a Tricase”
I consiglieri di opposizione dopo i sigilli al nuovo parcheggio dell’ospedale: “Inammissibile che il sindaco sia contemporaneamente anche il Capo Settore dell’Ufficio Tecnico e ingegnere che esercita la libera professione”
Dopo aver appreso la notizia del sopralluogo della Guardia di Finanza nel nuovo parcheggio dell’ospedale di Tricase dove hanno riscontrato una irregolarità nell’area di 3mila metri quadrati circa che sarà destinata alla sosta delle auto dei dipendenti del “Cardinale Panico” (si tratta di in particolaredi una struttura, una sorta di gabbiotto con annesso bagno, che dovrebbe ospitare il custode del parcheggio e che sarebbe stata realizzata in difformità con il progetto originario) ci vanno giù pesante i consiglieri di opposizione Nunzio Dell’Abate, Gianluigi Forte, Vito Zocco, Pasquale Scarascia e Guerino Alfarano.
“Antonio Giuseppe Coppola, dipendente del Comune di Tricase con la qualifica di Capo Settore dell’Ufficio Tecnico, da tempo in aspettativa per mandato elettorale”, attaccano, “esercita attività libero professionale di ingegnere, nell’ambito dello stesso Comune di Tricase, vietata dalla legge e dal regolamento comunale, versando da anni in una situazione di gravissima incompatibilità e conflitto di interessi. Non lo diciamo noi, ma l’Ispettorato per la Funzione Pubblica che gli ha contestato la violazione, irrogato una pesante sanzione amministrativa ed invitato il Segretario del Comune di Tricase ad avviare, in danno del dipendente Coppola, il procedimento disciplinare che in tali casi prevede il licenziamento in tronco”.
“Si dà il caso”, continuano, “che il dipendente comunale ed ingegnere libero professionista Antonio Giuseppe Coppola sia anche il Sindaco di Tricase. E si dà il caso che i suoi lavori a Tricase da ingegnere (progetti, varianti, dichiarazioni di conformità, ecc) siano esaminati e approvati da chi è suo collega, per essere incardinato nel medesimo ufficio tecnico comunale, e contestualmente nominato a responsabile del settore tecnico, con i relativi maggiori emolumenti, a mezzo di decreto a firma del sindaco Antonio Giuseppe Coppola; decreto che in qualunque momento può essere revocato o non rinnovato dallo stesso sindaco”.
“Apprendiamo”, aggiungono allacciandosi all’attaulità, “che a Tricase la Guardia di Finanza ha sequestrato, in quanto privo del permesso di costruire, un edificio, il cui progettista e direttore dei lavori risponde al nome dell’Ing. Antonio G. Coppola. Eloquente la sua dichiarazione riportata dai giornali: “Già domani l’autorizzazione verrà concessa dagli uffici comunali preposti”. Insieme a lui, anche noi non abbiamo dubbi che il permesso in sanatoria sarà rilasciato in tempi record! Chissà se tutti gli ingegneri di Tricase, in casi simili, abbiano il privilegio di poter rispondere con questa certezza. A Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione”, concludono, “si rizzerebbero i capelli se venisse a Tricase. È ora che qualcuno la smetta di ritenersi assistito dal privilegio dell’impunità e decida se perseguire l’interesse pubblico oppure gli interessi personali”.
Cronaca
Truffa nei confronti degli anziani, arrestati due napoletani
Le indagini sono scaturite dai Carabinieri i di Lecce e Galatina. Le vittime, entrambe anziane, hanno subito tentativi di raggiro da parte degli arrestati, che si sono spacciati per figure autoritarie al fine di ottenere illeciti profitti.
I Carabinieri di Lecce Santa Rosa, con il supporto dei Carabinieri di Napoli Poggioreale, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Lecce, a carico di due soggetti, partenopei, entrambi già detenuti presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale, a maggio 2024, in virtù di un precedente provvedimento cautelare emesso dalla Procura di Ancona.
Le indagini sono scaturite da attività investigative condotte dai Carabinieri i di Lecce Santa Rosa e Galatina, a seguito di due episodi di truffa avvenuti in Galatina e Lecce.
Le vittime, entrambe anziane, hanno subito tentativi di raggiro da parte degli arrestati, che si sono spacciati per figure autoritarie al fine di ottenere illeciti profitti.
Ad ottobre 2023, i malfattori hanno contattato telefonicamente un’anziana di 83 anni, ingannandola con il pretesto di un presunto arresto del nipote per mancato pagamento di alcune tasse, inducendola a consegnare gioielli di valore stimato tra i 30.000 e i 40.000 euro a un sedicente direttore delle poste, presentatosi presso la sua abitazione.
A febbraio 2024, hanno tentato un’operazione simile con un’altra anziana donna di 92 anni, facendole credere di parlare con un Carabiniere, persuadendola a consegnare gioielli per un valore di circa 12.000 euro.
In questo caso, però, il tentativo di truffa è fallito grazie all’intervento della figlia dell’anziana che, giunta presso l’abitazione della madre (insieme a due ragazzi) che, udite le urla della giovane, bloccavano i 2 presunti truffatori, riprendevano il borsello contenente la refurtiva, e lo riconsegnavano all’anziana.
Attualmente, i due uomini restano ristretti presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale, in attesa delle ulteriori determinazioni da parte dell’Autorità Giudiziaria.
Le indagini continuano per accertare eventuali ulteriori responsabilità e per garantire la sicurezza della comunità.
I Carabinieri invitano la popolazione, in particolare le persone anziane e i loro familiari, a prestare la massima attenzione a possibili tentativi di frode e a contattare le Forze dell’Ordine in caso di situazioni sospette.
Per ulteriori informazioni o per segnalare un sospetto, i cittadini possono contattare il numero di emergenza 112, operativo tutti i giorni 24 ore su 24, o recarsi nella caserma dei Carabinieri più vicina.
Sul sito istituzionale dell’Arma www.carabinieri.it , nella sezione “In vostro aiuto” – “Cose di tutti i giorni” – “Contro le truffe” – si può trovare un video e un’ampia area in cui sono descritte le più frequenti modalità utilizzate dai malintenzionati e tutti i consigli da mettere in pratica.
Cronaca
Dritta fuori strada: auto finisce sulla piazza a Tricase
L’incidente in serata in zona ospedale: alla guida una donna, illesa
Singolare incidente in serata a Tricase, in prossimità dell’ospedale.
Una vettura è finita fuori strada andandosi a schiantare contro le aiuole di piazza Cardinale Panico.
Alla guida un’anziana della zona, che fortunatamente non ha patito serie conseguenze.
Per cause non chiare, l’auto che conduceva, un vecchio modello di Nissan Micra, è andata dritta in corrispondenza della rotatoria che gira attorno alla statua del Cardinale.
L’impatto è stato tale da mettere fuori uso la macchina. Per la rimozione, infatti, si è reso necessario l’intervento di un carro attrezzi.
Cronaca
Riproduzione illecita dei canali Sky, Dazn, in quattro nei guai
L’attività investigativa, valorizzata da mirate indagini bancarie e puntuali perquisizioni locali e personali, hanno permesso di ricostruire il valore dei proventi illeciti ammontante in oltre 500.000 euro, in seguito reinvestito nell’acquisto di beni mobili e immobili al fine di occultarne l’illecita provenienza…
I finanzieri di Lecce nell’ambito delle attività svolte a contrasto della pirateria audiovisiva digitale, hanno concluso un’indagine che ha disvelato un sistema di frode messa in opera da 4 soggetti tramite il sistema di streaming illegale IPTV – cd. ‘pezzotto’.
Le indagini, coordinate dalla locale Procura e condotte dalla Polizia Economico- Finanziaria di Lecce, grazie anche al prezioso apporto dei finanzieri specializzati “Computer Forensics Digital Analyst”, hanno consentito di rilevare che il principale indagato, attraverso l’utilizzo di una piattaforma internet, in qualità di reseller, in assenza di accordo con il legittimo distributore, ritrasmetteva e diffondeva servizi criptati, prevalentemente di tipo ‘sportivi’, previa decodificazione.
Si tratta, in sintesi, di una procedura informatizzata attraverso la quale viene decodificato il segnale delle pay-tv e ceduti a dei ‘resellers’, che si occupano di rivenderli sul territorio di competenza a clienti compiacenti al fine di poter visionare, in maniera del tutto illegale, i programmi criptati di alcune delle più note piattaforme digitali quali Sky, Mediaset Premium, Netflix e Dazn.
Gli utenti finali pagavano il corrispettivo pattuito effettuando ricariche su carte postepay riconducibili agli odierni indagati, elargendo una somma di gran lunga inferiore rispetto al reale canone dovuto al fornitore del servizio televisivo.
L’attività investigativa, valorizzata da mirate indagini bancarie e puntuali perquisizioni locali e personali, hanno permesso di ricostruire il valore dei proventi illeciti ammontante in oltre 500.000 euro, in seguito reinvestito nell’acquisto di beni mobili e immobili al fine di occultarne l’illecita provenienza.
Su disposizione del Giudice del Tribunale di Lecce, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro preventivo di 5 beni immobili e 2 autovetture, di cui una d’epoca, riconducibili al principale indagato, il quale insieme a tre soggetti sono stati segnalati all’inquirente Autorità per le ipotesi di reato di cui alla legge sulla protezione del diritto di autore e per il reato di autoriciclaggio.
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