Cronaca
Ladri inseguiti dalla polizia sbattono contro furgone: un arresto, una denuncia, due in fuga
Folle corsa sulla statale a bordo di un suv più volte segnalato: avevano ancora guanti e torcia addosso, nel cofano gli “attrezzi del mestiere”

Nel pomeriggio di ieri, al termine di una complessa attività di polizia giudiziaria condotta nel corso di un servizio di controllo del territorio, gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Reparto Prevenzione Crimine “ Puglia Meridionale” di Lecce, in collaborazione con i poliziotti della Sezione Volanti dell’UPG.SP della Questura di Lecce e personale della Questura di Brindisi, hanno tratto in arresto un 46enne di Bari.
L. D., queste le sue iniziali, pluripregiudicato, si è reso responsabile dei reati di di resistenza a pubblico ufficiale, detenzione di arnesi atti allo scasso, lesioni e omissione di soccorso, in concorso con B.A. 54enne di Bari, deferito in stato di libertà, e altre due persone in corso di identificazione.
Intorno alle ore 19 di ieri, gli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” di Lecce, nel corso di un servizio di prevenzione e contrasto dei reati in genere, percorrendo la SS613 superstrada Brindisi –Lecce, direzione Lecce, hanno notato, sulla stessa direzione di marcia, all’altezza svincolo per la zona industriale una autovettura Audi A3 di colore nero, diverse volte segnalata in zone abitate colpite da furti in appartamento, che viaggiava a fortissima velocità con quattro persone a bordo.
Alla vista delle pattuglie, il conducente del veicolo segnalato, ha immediatamente aumentato l’andatura, iniziando una folle corsa col chiaro intento di far perdere le proprie tracce. Gli Agenti pertanto si sono posti all’inseguimento e han segnalato più volte ai quattro di fermarsi, intimando l’alt a mezzo dei dispositivi manuali, luminosi e acustici in dotazione alle autovetture di servizio.
Ciononostante il conducente dell’Audi non ha risposto alle intimazioni di fermarsi e, nel tentativo ultimo di sottrarsi al controllo, non ha esitato – fortunatamente senza riuscirvi – a tentare di speronare i veicoli di polizia che, solo per un caso fortuito, come detto, non hanno finito per incidentarsi. La scellerata condotta si è conclusa allo allo svincolo per Tuturano, quando il conducente dell’Audi, identificato poi in L. D., imboccando a folle velocità la direttrice per il centro cittadino, è andato a sbattere con un furgone che lo precedeva.
Nella collisione gli occupanti del furgone sono rimasti feriti, mentre i quattro occupanti della Audi han provato a darsi a precipitosa fuga a piedi nelle campagne circostanti. Mentre alcuni degli agenti mettevano in sicurezza l’area e assicuravano il normale scorrimento della circolazione stradale sul luogo dove si era svolto il sinistro, gli altri loro colleghi bloccavano B.A. subito, mentre L. D. veniva rintracciato all’interno di alcuni rovi spinosi adiacenti il piano stradale, dove si era nascosto per sottrarsi al fermo di polizia.
Gli altri due occupanti, nonostante le immediate ricerche, son riusciti a far perdere le loro tracce dileguandosi tra le sterpaglie e l’alta vegetazione della campagna circostante. Sul posto, infatti, al fine di ricercare i fuggitivi e attesa la difficoltà di operare all’interno di una vasta area, impraticabile per la presenza di massi e sterpaglie, era stato richiesto l’ausilio dei Vigili del Fuoco di Brindisi. Per il soccorso ai feriti invece richiesto aiuto alla Sala Operativa, immediatamente intervenuta con personale medico del 118 per medicare i tre occupanti del furgone, rimbalzato decine di metri più in là nell’impatto. La donna nel furgone è stata trasportata in Ospedale a Brindisi per ulteriori accertamenti.
Nel corso della perquisizione effettuata dagli agenti all’interno dell’Audi A3, nel cofano posteriore sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro i seguenti arnesi atti allo scasso:
nr. 1 sollevatore idraulico a carrello in metallo con portata di 2 tonnellate;
nr 1 flessibile;
nr. 3 dischi per flessibile;
nr. 1 prolunga di cira 10 metri;
nr. 1 corda di circa 8 metri con ad una estremità inserito un moschettone in acciaio;
nr. 1 nastro isolante;
nr. 1 piede di porco di circa 45 cm;
nr. 1 piede di porco di circa 30 cm;
nr. 2 cacciaviti a taglio di circa 40 cm.;
nr. 1 cacciavite a taglio di circa 30 cm;
nr. 1 cacciavite a croce di circa 18 cm;
nr. 3 walkytalkie;
nr. 1 navigatore satellitare marca TOM TOM.
L. D., conducente dell’autovettura, all’atto dell’arresto si presentava ancora con i guanti in tessuto infilati alle mani e, in un borsello, una torcia.
Quest’ultimo è stato tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce mentre B.A. denunciato a piede libero, per tutti i reati ascritti in rubrica in concorso con altre due persone in via di identificazione da parte della Squadra Mobile di Lecce che procede.
Cronaca
In trasferta per rubare in discoteca, 18enne napoletano arrestato a Taviano
È ritenuto responsabile di ricettazione e furto con strappo, consumati all’interno della discoteca “Vega”. Non individuati gli altri “trafsertisti” che erano con lui

Durante la scorsa notte, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato un diciottenne di Napoli, incensurato, ritenuto responsabile di ricettazione e furto con strappo, consumati all’interno della discoteca “Vega” di Taviano.
Attorno alle 2,15 della notte il diciottenne ha strappato una collana d’oro dal collo di un altro avventore mentre questi era intento a ballare.
Essendosi accorta dell’accaduto, la vittima si è rivolta immediatamente al personale della sicurezza che, a sua volta, ha informato gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Gallipoli che, in quel preciso momento, si trovavano all’esterno della discoteca per un controllo del territorio.
Intervenuti all’interno della discoteca, i poliziotti hanno immediatamente individuato l’autore del furto e gli hanno chiesto di restituire la collanina appena rubata.
Dopo averla consegnata, gli operatori hanno eseguito una perquisizione personale, grazie alla quale sé stato possibile ritrovare altre due collane d’oro nascoste negli indumenti di quest’ultimo, probabilmente rubate con le modalità modalità ad altri ignari avventori.
Durante le fasi dell’arresto, il ragazzo ha riferito agli agenti di essere giunto in provincia di Lecce dal capoluogo campano, nella serata di ieri, senza aver prenotato alcun luogo di soggiorno presso strutture ricettive, poiché sarebbe stata sua intenzione ripartire oggi stesso.
Il 18enne, dunque, sarebbe probabilmente giunto in terra salentina assieme a suoi coetanei, non individuati, al solo fine di compiere furti e ripartire il giorno dopo, nel collaudato schema criminoso tipico dei ladri trasfertisti.
Una volta accompagnato negli uffici del Commissariato e sentito il P.M di turno, il giovane è stato dichiarato in stato di arresto.
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Campi Salentina
Otranto e Campi, serata pericolosa
Droga e fuga in auto tra la folla, intervengono i Carabinieri con due interventi distinti ma emblematici, che raccontano due facce dell’illegalità sul territorio: da un lato la coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti in un’abitazione rurale, dall’altro una fuga pericolosa nel cuore di un centro abitato

Nelle campagne di Otranto, i militari della locale Stazione hanno dato seguito a un’attività info-investigativa che da alcuni giorni si stava sviluppando in modo discreto. Segnalazioni, movimenti insoliti in una contrada poco frequentata e una serie di riscontri raccolti sul campo avevano spinto i Carabinieri a concentrare l’attenzione su un casolare.
Quando i militari dell’Arma hanno deciso di intervenire, tutto è apparso chiaro: in una delle stanze e nel terreno adiacente, un 40enne del posto, già noto alle forze dell’ordine, aveva avviato una piccola ma attiva coltivazione di marijuana.
Sono state infatti rinvenute quattro piante, in differenti stadi di crescita, insieme a 3,5 grammi di hashish e oltre 5 grammi di marijuana già essiccata e confezionata in bustine, pronte per l’immissione sul mercato.
Durante la perquisizione, ben nascosti tra gli effetti personali, sono stati rinvenuti 500 euro in banconote di vario taglio, ritenuti provento di attività di spaccio.
Il tutto è stato sequestrato, mentre le sostanze saranno inviate al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti (LASS) di Taranto per i necessari esami chimico-tossicologici.
Al termine delle formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, presso la stessa abitazione.
Qualche ora più tardi, ma a oltre 70 chilometri di distanza, a Campi Salentina la situazione è precipitata in modo diverso, ma non meno preoccupante.
Una pattuglia del NORM della Compagnia Carabinieri, durante un regolare servizio di pattugliamento serale, ha intimato l’Alt a un monovolume sospetto.
Il conducente, un 41enne del posto, già conosciuto alle forze dell’ordine e privo della patente di guida, invece di fermarsi, ha tentato la fuga.
L’inseguimento si è snodato tra le vie del paese, mettendo a rischio l’incolumità di automobilisti e pedoni.
La corsa si è conclusa nel punto più delicato: la villa comunale, in quel momento affollata da famiglie, bambini e anziani che stavano godendo della frescura della sera.
Con grande professionalità, i Carabinieri sono riusciti a intercettare e bloccare il veicolo, evitando il peggio.
Ma l’uomo ha reagito con violenza e resistenza, tentando di sottrarsi all’identificazione e provocando lesioni a uno dei militari dell’Arma, costretto a ricorrere alle cure mediche presso l’ospedale di Copertino, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di tre giorni.
Sottoposto a controlli, l’uomo ha rifiutato di sottoporsi all’etilometro e drug test per cui è stato anche denunciato per tale violazione.
Intanto, è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce nel rendere pubblici questi due episodi, ha rinnovato l’invito ai cittadini a collaborare segnalando situazioni sospette e a fare rete con le istituzioni per tutelare la sicurezza collettiva.
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Cronaca
Intascava ricavi Lotto: condannato ex titolare ricevitoria a Tricase

La Corte dei Conti della Puglia ha condannato un 45enne, ex titolare di una ricevitoria del lotto a Tricase, al risarcimento di 31mila e 500 euro in favore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per danno erariale, oltre al pagamento degli interessi legali, della rivalutazione monetaria e delle spese processuali.
La vicenda risale al 2022, quando l’uomo, concessionario della tabaccheria (oggi non più attiva), non ha versato gli incassi del gioco del lotto relativi a due settimane di giugno, nonostante i ripetuti solleciti dell’ADM.
Il mancato pagamento ha portato alla revoca della concessione e successivamente all’apertura di un procedimento per responsabilità contabile.
Secondo quanto accertato dalla Procura regionale, l’uomo avrebbe intenzionalmente trattenuto le somme, provocando un arricchimento personale e un danno diretto alle casse pubbliche. Una compagnia assicurativa ha coperto parzialmente l’importo dovuto, ma è rimasta una scopertura di oltre 31mila euro.
Nel frattempo, il Tribunale di Lecce ha già condannato il 45enne in sede penale a 1 anno e 10 mesi di reclusione per peculato, ritenendo provata l’appropriazione indebita dei proventi del gioco.
In sede contabile, l’uomo non si è costituito in giudizio né ha presentato difese. La Corte dei Conti ha pertanto accolto le richieste della Procura, condannandolo al risarcimento e al pagamento delle spese di giustizia.
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