Cronaca
Lettera minatoria con proiettile per Stefanazzi e Delli Noci
Al deputato di origini tricasine recapitato a casa un plico con lettera anonima e bossolo. Coinvolto anche l’assessore Regionale
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Alzarsi la mattina e ritrovarsi nella cassetta della posta un proiettile accompagnato da una lettera intimidatoria: noi della redazione de “il Gallo” conosciamo benissimo la sensazione per esserci già passati.
La stessa disavventura è toccata al deputato tricasino del Partito Democratico, Claudio Stefanazzi.
È stato recapitato presso la sua abitazione un plico anonimo contenente un proiettile e una lettera intimidatoria, redatta con l’uso di un normografo, con chiari riferimenti alle ultime elezioni amministrative leccesi.
Stefanazzi si è detto «sinceramente disorientato e preoccupato».
Ma, altresì, «sicuro che le autorità sapranno gestire nel migliore dei modi questo complicato momento».
Siamo poi venuti a sapere che le minacce giunte a casa Stefanazzi coinvolgono anche Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia.
Gli inquirenti lo hanno convocato presso la Questura di Lecce e informato direttamente che l’episodio di intimidazione che ha raggiunto l’on. Stefanazzi coinvolge anche lui.
La lettera intimidatoria fa riferimento esplicito all’assessore regionale in merito alle elezioni amministrative della città di Lecce. «
Ho provveduto a depositare la mia denuncia sia per quanto accaduto in questa occasione, sia per i precedenti messaggi intimidatori», ha fatto spaere Delli Noci, «e proseguirò a denunciare ogni messaggio e commento diffamatorio o intimidatorio sui social».
Qualunque sia il nostro orientamento politico, è chiaro come, quanto accaduto, sia inaccettabile e come la “prassi” di intimidazioni con proiettile recapitati a casa, stia diventando una pessima abitudine, una deriva preoccupante.
Anche se i politici entrati nel mirino di questi lestofanti, così come facemmo noi quando la vicenda ci coinvolse direttamente, hanno già rassicurato che andranno avanti con la schiena dritta.
Chi utilizza questi metodi mafiosi (non c’è altro modo per definirli), non può averla vinta. Mai!
Cronaca
Tragica viglia di Natale per un ottantenne
Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…
Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.
Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.
Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.
Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.
I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.
Cronaca
La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina
Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…
I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.
La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.
Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.
L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.
Cronaca
Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali
Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…
“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.
È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.
“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.
Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.
Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.
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