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Attualità

Pulp Fiction in Redazione: minacce e cartucce per posta

Pervenuta una busta lettera con una cartuccia esplosa e farneticanti minacce contro terzi: «Da decidere solo se alle gambe per rovinarlo per sempre o alla testa per zittirlo una volta per tutte!»

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Nessuno immaginava in redazione che, allo scadere dei nostri 28 anni (precisamente domenica 9 giugno, ricorrerà il 28esimo dalla nostra prima pubblicazione e distribuzione), l’avremmo festeggiata con “i fuochi e le cartucce”.


E così martedì mattina, arrivato in ufficio, mi ritrovo intonsa sulla scrivania una anonima busta gialla, recapitata dal postino, indirizzata al nostro giornale ed al suo Direttore.


Parlare di sorpresa e sgomento è il minimo: all’interno, in bella mostra, dopo una fugace apertura, cade sul tavolo una cartuccia esplosa e un farneticante testo pieno di minacce e sconclusionate accuse.


Quella poco velata è indirizzata ad un imprenditore della zona, al quale gli improperi, i fulmini e le maledizioni vengono indirizzati, vergati in maiuscolo, per dare maggiore enfasi alla minaccia: «È solo un truffatore ignorante nel lavoro, se di lavoro si può parlare, è un cumulo di letame d’uomo».


Chapeau. In quanto a verve ed eleganza costui ne ha pieni i polmoni, come l’iracondia, l’invidia e la rabbia che lo portano a proseguire e dittare: «Pubblicate questo messaggio se proprio ci tenete… visto che il primo avvertimento non lo ha ascolto (?) e continua a rompere il cazzo “cu lu s…” le prossime cartucce saranno cariche per lui…».

A questo punto il messaggio si dà vigore con i puntini di sospensione e, dopo aver ripreso fiato e forza, passa alle minacce ancora più esplicite: «Da decidere solo se alle gambe per rovinarlo per sempre o alla testa per zittirlo una volta per tutte!!!!!».


Dalla redazione ad avvisare le forze dell’ordine è stato un attimo, denuncia e sequestro del materiale probatorio l’obbligo, e dopo le rassicurazioni dei carabinieri, un ventaglio di pensieri ha affollato la nostra mente: fatichiamo a credere possa essere vero; che il nostro  mestiere implica “lo sporcarsi le mani d’inchiostro” va da sé; che la denuncia e l’onestà intellettuale siano l’imprescindibile rotta da marcare la nostra stella polare, ma immaginare che anche alle nostre latitudini qualcuno pensa ancora di poter regolare screzi privati con le minacce e l’intimidazione ce ne corre.


Per ovvie ragioni di tutela non indicheremo l’identità dell’imprenditore coinvolto (quello sarà compito delle forze dell’ordine), quello che faremo invece e chiedere di far girare questo messaggio intimidatorio affinché si “consumi” con il solo passaparola e l’indignazione di tanti (tutti) imprenditori salentini che non ricorrono a mezzucci ignobili per sfogare la loro rabbia, lottano dignitosamente per le loro ragioni, anche magari, dopo un conclamato fallimento.


Il Direttore Luigi Zito


Il farneticante e minaccioso testo giunto in redazione


Attualità

Forno crematorio a Caprarica di Lecce? «Si valutino benefici e costi»

Il consigliere regionale Basile (FdI), a margine della Commissione Ambiente: «Non esiste un’emergenza tumulazioni, quindi, non vedo benefici a fronte dei “costi” ambientali»

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Continua a far discutere la possibile realizzazione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce.

Questa volta registriamo l’intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Dino Basile, a margine della riunione della Commissione Ambiente

«La scelta della cremazione è una scelta personale, a volte dettata anche da motivi economici», premette Basile, «quindi non si può essere a favore o contro la pratica funeraria, ma è evidente che la costruzione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce, una comunità di poco più di 2.200 persone, qualche riflessione su costi e benefici la impone».

Dino Basile (FdI)

«Oggi in Commissione Ambiente», racconta, «non è stato neppure possibile entrare nel merito del possibile inquinamento, perché l’ARPA ha sostenuto di non aver ancora visionato il progetto, ma ci siamo soffermati sugli aspetti legislativi esistenti, ma mai attuati».

Nel 2008, infatti, il Consiglio regionale approvò una legge in in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri, che prevedeva l’adozione di un programma che definiva anche la localizzazione dei forni crematori, in assenza di questa, però, e nonostante siano passati 17 anni, la richiesta di costruire nuovi impianti è andata avanti in molti centri pugliesi, un po’ a macchia di leopardo.

«Difficile, nel caso di Caprarica», aggiunge il consigliere regionale, «limitarsi a sollecitare l’attuazione di una legge regionale, che pure è necessaria. In questo caso ci sarebbe da chiedersi: se i costi di dover sopportare nelle vicinanze del centro abitato i fumi (anche controllati) della cremazione siano giustificati a fronte di una situazione dove non vi è un’emergenza tumulazione, visto che mi risulta che vi siano loculi a sufficienza per ospitare nuovi decessi».

Insomma, peer dirla come Basile, sarebbero giustificati solo laddove vi è un’emergenza: «Faccio un esempio: io non sono favorevole (tout-court) ai dissalatori, perché andrebbe fatta una programmazione ma, di fronte a un’emergenza, per alleviare la sete degli agricoltori, sarei favorevole anche alla costruzione. In questo caso, però, chiediamocelo: vi è un’emergenza?».

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Attualità

Seconda Giornata della Legalità a Marittima

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Riceviamo e pubblichiamo

🎗 2^ GIORNATA DELLA LEGALITÀ 🎗
📍 Presso il giardino della Bottega Equo-Solidale Marittima
📅 18 Luglio 2025
🕣 Ore 20:30

Ci ritroviamo insieme per ricordare la Strage di Via D’Amelio e per rinnovare il nostro impegno collettivo per la giustizia, la memoria e la legalità.

🌱 Interverranno: 🔹 Avv. Francesco Capezza – Responsabile presidio Libera di Casarano
🔹 Nadia Rizzello – Presidente Associazione Angelica Pirtoli

✨ Al termine della serata, condivideremo un piccolo rinfresco con prodotti provenienti dalle terre confiscate alla mafia – un gesto semplice, ma potente, che parla di riscatto e speranza.

Vi aspettiamo per fare memoria, costruire coscienza, e tessere insieme una comunità più libera.

📬 Info: esmarittima@libero.it
📞 338 7768095

Con il patrocinio della Pro Loco Acquaviva Marittima, del Comune di Diso e del Coordinamento Libera Lecce.

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Attualità

Terzo Settore, c’è la legge regionale

Ritenuta una delle più evolute d’Italia per principi e valori. Gli oltre 8.600 enti, 45mila operatori e 250mila volontari, hanno ottenuto il riconoscimento di attori primari nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni

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Giornata storica quella di ieri per il Terzo Settore pugliese!

Con l’approvazione della Legge regionale, a detta di molti, una delle più evolute d’Italia per i principi e i valori che in essa sono inverati, il Terzo Settore, con i suoi oltre 8.600 enti, gli oltre 45mila operatori e 250mila volontari, ha ottenuto il riconoscimento di attore primario nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni.

Si potranno, finalmente, superare approcci emergenziali e categorizzanti e restituire centralità alle persone, ai loro affetti, alle reti di riferimento, e soprattutto al diritto di progettare la vita di individui e comunità, secondo i propri tempi, desideri e condizioni.

Questa legge proietta il Terzo Settore dentro una più ampia dimensione del welfare.

Esso diventa principio attivo nel legare le relazioni tra cittadini, istituzioni, attori economici e territori in un’alleanza generativa, fondata sulla corresponsabilità e sull’amministrazione condivisa.

Il Forum del Terzo Settore Puglia esprime profonda soddisfazione per un traguardo che impegna i volontari a contribuire con ancora maggiore convinzione alla definizione delle linee guida sull’amministrazione condivisa, quale strumento fondamentale per rendere la legge pienamente attuativa e realmente trasformativa.

Perché, insomma, non resti solo una delle tante buone intenzioni o promessa non mantenuta.

Al Forum del Terzo Settore della Puglia aderiscono: ACLI, A.D.A., Adiconsum,  AGESCI, AICS, ANFFAS,  ANOLF, ANPAS, ANSPI, ANTEAS, ARCI, ASC, ASI, AUSER, AVO, CNCA, Comunità Emmanuel, Confcooperative Federsolidarietà, Consorzio Opus, CRI Croce Rossa Puglia, CSAIN, CSEN, CSI, ENDAS, Fidas, GRUPPI Vincenziano, Italia Nostra, Legacoop Sociali, Legambiente, MCL Movimento Cristiano Lavoratori, MODAVI, UISP, Uneba, UNPLI Pro Loco Puglia.

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