Connect with us

Castrignano del Capo

Leuca sogna una nuova Scarciglia

Pubblicato

il

Piscine, spa, case vacanze. Un bar, un ristorante ed un lido. Un Museo del Mare, con uno spazio dedicato alla cultura, alle proiezioni. Ed ancora, un’arena, una torre ed una “Piazza Grande” per la comunità.


La Colonia Scarciglia di Santa Maria di Leuca si trasforma in tutto questo (ed in molto altro) nel “Landscape Redevelopment and Environmental Recovery of Punta Meliso” dell’architetto Toti Semeraro. Un progetto di abbattimento di uno dei più grandi ecomostri del Salento e di ricostruzione di un’opera in totale fusione ed integrazione col paesaggio circostante. Idea che si è aggiudicata il prestigioso premio The Plan Award 2021, riconoscimento di grande prestigio promosso dall’omonima rivista internazionale di architettura con sede a Bologna. Assegnato da una giuria di esperti e tecnici che hanno vagliato oltre mille e 500 progetti da tutto il mondo.


La Colonia Scarciglia


Come si presenta oggi


Prossima a compiere 100 anni, la Colonia Scarciglia è nata in piena epoca fascista alle pendici di Punta Meliso, la scogliera che, assieme a Punta Ristola, abbraccia Santa Maria di Leuca. Fu stazione antitubercolare per i bambini insidiati da patologie polmonari, per la loro rigenerazione fisica e morale. Intitolata a Luigi Scarciglia di Minervino, che sostenne finanziariamente la sua realizzazione, a margine del secondo conflitto mondiale accolse numerosi profughi provenienti dai campi di concentramento. Fino agli anni ’60 fu gestita da un ordine religioso, prima di cadere in rovina e giungere ai nostri giorni quale enorme bruttura ai piedi del faro e della cascata monumentale di Leuca.


La sua storia recente la vede al centro di ridondanti controversie e tentativi di speculazione: gli ultimi lavori, agli albori del nuovo millennio, furono bloccati per abuso edilizio. La costruzione di un albergo di lusso da 72 camere, con annessi centro benessere e Museo del Mare, fu interrotta per mancato rispetto della destinazione d’uso. Nel 2018 è diventata di proprietà del Comune di Castrignano del Capo, che l’ha ereditata dall’Agenzia del Demanio di Puglia e Basilicata. Questo step ha riacceso il dibattito sul suo destino, ripercorrendo il bivio tra i possibili abbattimento e recupero della struttura, ed ha permesso la rimozione dell’imbracatura in ferro che da 15 anni la rivestiva: per ben tre lustri, infatti, la facciata è stata “adornata” da impalcature che han fatto eco ai suddetti lavori bruscamente interrotti. Lo scorso inverno, voci di corridoio la volevano oggetto di interesse da parte di una società milanese. La sua cessione, tuttavia, non potrebbe che avvenire per bando pubblico. Nulla si è mosso, in questi mesi, in tal senso. Ed oggi, fatiscente e pericolosamente incustodita (ormai vi si accede senza incontrare ostacoli), giace in uno dei punti a maggior attrazione turistica dell’intero Salento. Nell’attesa di conoscere il suo destino, la Colonia, in tutta la sua imponenza, continua ad entrare nel toto-futuro di chi la osserva, tra chi la vorrebbe veder sparire e chi la immagina rinascere. E si colloca tra questi ultimi lo studio dell’architetto Toti Semeraro che, attorno ai resti della Scarciglia, ha messo su un progetto di riqualificazione in armonia con l’ambiente circostante: una rinascita della struttura con una sua riduzione volumetrica.


Il progetto premiato


“Landscape Redevelopment and Environmental Recovery of Punta Meliso” riparte proprio dal rudere, ora composto da un’imponente facciata sorretta da un lato dai solai del primo e del secondo piano e dall’altro da una gabbia in pietra. Come si legge nel progetto, che punta sulla formula del project financing, “invece di ripristinare il volume esistente, si prevede di ridurlo drasticamente facendo riapparire la collina, ormai completamente nascosta alla vista, in un intervento dove l’architettura dialoga, si integra, si fonde con il paesaggio: l’obiettivo principale diventa il recupero ambientale di Punta Meliso”.

Una scelta questa che “riduce l’impatto ambientale ma anche la pressione statica dell’edificio sul terreno. La riduzione del carico strutturale e la sua uniforme distribuzione determinano una significativa attenuazione del pericolo geomorfologico. Dell’imponente volumetria della Colonia è utilizzato solo il piano terra. La parte del corpo principale prospiciente la residenza turistica è adibita alla progettazione di un “Lido” che comprende, oltre a funzioni specifiche quali piscine, fitness, spa e servizi annessi, anche un ristorante e un bar progettati per essere fruibili indipendentemente dal funzionamento del Lido stesso. La restante parte dell’ex Colonia rimane a disposizione del pubblico e viene recuperata come Museo del Mare, proposto come un progetto culturale attivo piuttosto che uno spazio di conservazione di reperti, un luogo che metterà a disposizione tutto ciò che l’intelligenza umana ha proposto in forma creativa sul tema del mare e del viaggio: documentari, film, registrazioni sonore, all’interno di un programma di attività che si svilupperà nello spirito delle indicazioni culturali proposte dalla Puglia Regione”.


Elemento fàtico dell’intero progetto è senz’altro la Torre. “Un elemento di grande valore simbolico, la cui altezza è il ricordo delle dimensioni dell’ex colonia, volume a cui si sceglie di rinunciare. La torre richiama un segno identificativo del paesaggio costiero salentino, ma è anche la porta di accesso al colle sovrastante, che va reso accessibile non solo a piedi, ma anche ampliando, attraverso un restauro botanico, la parte alberata in modo da formare un bosco che con la sua ombra offre riparo dal cocente sole estivo.

Questi percorsi sono progettati con pendenze adeguate per eliminare ogni barriera architettonica, e nel loro sviluppo iniziale danno accesso alla terrazza che si sviluppa sopra il museo e diventa un’arena all’aperto che può essere utilizzata come cinema e ovviamente per altri eventi”.

Ci sono poi gli spazi privati, quelli adibiti a case vacanza. Ben 896mq serviti da una spiaggia privata. “La ristrutturazione degli edifici presenti alle spalle del corpo principale dell’ex Colonia Scarciglia avviene senza modificare i volumi esistenti”, si legge su ThePlan.it, “: variazioni delle aperture delle finestre, pareti esterne rivestite in pietra di recupero simile alla pietra naturale con cui è stato costruito il piccolo edificio laterale esistente, un’adeguata riorganizzazione della distribuzione interna. Sono stati studiati diversi schemi di utilizzo che consentono di realizzare appartamenti di diverse metrature per rispondere efficacemente alle diverse utenze. L’accesso a queste residenze avviene tramite scale e percorsi esterni, con scale e ascensore direttamente dal parcheggio coperto”.

Per il bar-ristorante è prevista una superficie di 310 mq. Il locale andrebbe a servire contemporaneamente la spiaggia e la clientela esterna. Al piano sottostante la preparazione dei cibi è garantita da un’ampia zona cucina, servizio e magazzino su 232 mq, direttamente accessibile dall’esterno e collegata ad un sovrastante ufficio servito da montacarichi.


Ciliegina sulla torta gli spazi pubblici: un museo del mare che si sviluppa su un totale di 655mq, servito da 781mq di parcheggi coperti, pubblici e privati, ​​e concluso con una torre di 54mq che si eleva a 12,5m di altezza. “Situato in prossimità dell’ingresso del complesso immobiliare, è composto da un blocco servizi e da un openspace organizzato con tramezzi mobili, in modo da garantire la massima flessibilità d’uso. La parete fronte mare è costituita da un’ampia vetrata di 164mq che si apre su un terrazzo parzialmente coperto di 7,5m di larghezza. Da qui si snoda la rampa che permette a tutti di accedere, prima all’arena all’aperto sul tetto del museo, poi direttamente alla collina, attraversando il giardino pensile presente sui parcheggi coperti. L’arena all’aperto, uno spazio di 590mq che si sviluppa sul tetto del museo, nasce con l’intento di consentire diverse attività, diventando una una “Piazza Grande” per la comunità. La torre è un elemento fortemente caratterizzante del progetto. La sua altezza, di 12,5 m, è il detrattore ambientale che è stato eliminato per far riapparire la collina che nascondeva. Riprende un elemento presente nel paesaggio costiero: le torri di avvistamento. E crea anche la “porta del colle”, oggi non accessibile al pubblico. Dal basso, la torre rimane sostanzialmente vuota, un pozzo nel cielo. A questo punto ci lasciamo alle spalle il mare e arriviamo a determinare una situazione particolare in cui iniziamo a percepire sempre di più la collina, ma alzando gli occhi scopriamo un grande vuoto, un cannocchiale puntato verso un altro azzurro, che invece l’acqua contiene il cielo. L’arena all’aperto di 590mq che si sviluppa sul tetto del museo, nasce con l’intento di consentire diverse attività, diventando una “Piazza Grande” per la comunità. La rampa principale di accesso prosegue con un sentiero che penetra appena nella torre e da qui prosegue verso la collina, disegnando percorsi le cui pendenze sono tali da non creare alcuna barriera architettonica. Il problema dell’accessibilità”, si legge ancora nella descrizione del progetto, “è un elemento indispensabile del progetto per creare quel “luogo” immerso nella natura che ha guidato ogni scelta compositiva architettonica”.


Le sorti della struttura


Questo progetto ed il prestigioso riconoscimento ottenuto rappresentano uno scossone che, una volta tanto, potrebbe far scrollare di dosso, alla Colonia, decenni di impasse. Lo sa bene l’architetto Semeraro, originario di Padova e trasferitosi nel Salento da tempo, che nelle parole a commento della sua opera non manca di sottolineare l’importanza del luogo in cui si colloca: nel punto d’incontro simbolico tra due mari, nonché alla fine della via Francigena. L’immagine di una nuova Colonia Scarciglia, fiore all’occhiello per la ricettività locale e simbolo di architettura in armonia col paesaggio circostante, ha già stuzzicato la politica locale, che ha accolto di buon grado l’idea. Per il dirimere il futuro dell’opera, fondamentali saranno i prossimi mesi che attendono le elezioni amministrative nel Comune di Castrignano del Capo ed un pronunciamento della magistratura. La questione relativa alla proprietà della Colonia è tutt’altro che risolta: la Provincia ne rivendica ancora la paternità. Sarà questo il prossimo scoglio che farà arenare ancora Punta Meliso?


Lorenzo Zito


Le foto del progetto da ThePlan.it





Castrignano del Capo

Castrignano del Capo: fuori altri due

Il sindaco Petracca ha revocato gli incarichi all’assessora a Cultura, Politiche Sociali e Politiche Giovanili Giulia Chiffi ed al consigliere con delega a Patrimonio e Ambiente Roberto Calabrese

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Tra terremoto e rimpasto, continua a tremare la Giunta di Castrignano del Capo.

Dopo le dimissioni da assessora di Katya Pizzolante, giunte improvvisamente qualche giorno fa, il primo cittadino Petracca ha revocato ieri gli incarichi all’assessora a Cultura, Politiche Sociali e Politiche Giovanili Giulia Chiffi ed il consigliere con delega a Patrimonio e Ambiente Roberto Calabrese.

Chiffi ha commentato così l’accaduto:

“Ieri il sindaco ha deciso di revocare la mia delega assessorile. Non è questo il momento per entrare nei dettagli, ma ci sarà il tempo per spiegare tutto, per fare chiarezza, raccontare i traguardi raggiunti e mettere a nudo le criticità dell’amministrazione. Per ora, desidero solo condividere con voi una riflessione a caldo, sulla fine di un incarico che in questi anni mi sono portata addosso come una seconda pelle. Almeno in attesa di comprendere le argomentazioni ufficiali del sindaco a sostegno della sua legittima, ma discrezionale, scelta. Non posso non pensare ai progetti che ho realizzato e a quelli che ancora stavo realizzando o immaginando. Alcuni innovativi e forse impensabili per il nostro territorio. Penso agli spazi restituiti alla comunità, al LUG, a La Cornula, alla Biblioteca. Penso al milione di euro di servizi per il sociale, all’assistenza domiciliare gratuita per anziani e disabili, alle consulenze psicologica e logopedica gratuite per tutti, al trasporto sociale per il mare, ai pasti caldi per i bisognosi, agli aiuti alimentari, ai laboratori pensati per l’inclusione sociale. Penso alla valorizzazione di Purgianella, alle mille iniziative di promozione della lettura. Al primo Festival di Filosofia a Leuca che si terrà il prossimo weekend. A proposito, non mancate! La mia uscita di scena, insieme agli amici e colleghi Katya Pizzolante e Roberto Calabrese, segna, dice il sindaco, l’eliminazione delle conflittualità che minano l’efficienza amministrativa. Purtroppo, queste conflittualità le ho subite fin dall’inizio. Quando le mie proposte si bloccavano in giunta, quando non c’erano le risorse per i bagni accessibili in biblioteca, quando un laboratorio teatrale per ragazzi era considerato inutile, quando la posta indirizzata a me era assegnata ad altri, quando gli uffici ignoravano le mie richieste. Eppure, nonostante tutto, ho resistito. Ho resistito per senso di responsabilità, per il dovere verso i cittadini, che mi hanno dato mandato di servirli. Ho affrontato ogni difficoltà con la convinzione che stavamo costruendo qualcosa di significativo. Comunque, non finisce qui il mio impegno politico-amministrativo. Continuerò a essere al servizio della comunità come consigliere comunale, insieme a Katya e Roberto, con la stessa passione e dedizione di sempre. Da una prospettiva diversa, ma guardando sempre nella stessa direzione. Il sostegno del mio partito, Fratelli d’Italia, che mi ha manifestato vicinanza e supporto, rafforza ulteriormente la mia determinazione. Il giudizio finale, scevro da interessi e pregiudizi, non resta che ai cittadini”.

Continua a Leggere

Castrignano del Capo

Maxi blackout, tre centri del Capo al buio: la situazione

Pubblicato

il

Ancora blackout nel Capo di Leuca. Questa sera son ben tre i Comuni rimasti senza corrente.

Al buio Gagliano del Capo, Castrignano del Capo e Patù.

Sin dalle 21 circa si sono palesati i primi problemi sulle linee elettriche ENEL.

Secondo primi riscontri si tratterebbe di un guasto che avrebbe riguardato tre fasi della linea principale.

Al lavoro diverse squadre di tecnici per il ritorno alla normalità.

Attorno alla mezzanotte la notizia che passa per le pagine social del Comune di Gagliano: Enel comunica che la risoluzione del problema è attesa in circa tre ore.

La situazione è poi rientrata nella notte.

Continua a Leggere

Appuntamenti

Lutto a Castrignano del Capo, annullato concerto

ConfiMare continuerà regolarmente domani 𝐌𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟑 𝐋𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 presso la 𝐓𝐨𝐫𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐥𝐢𝐠𝐧𝐚𝐧𝐨 con lo spettacolo 𝑂𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑎 𝐷𝑢𝑘𝑒 𝐸𝑙𝑙𝑖𝑛𝑔𝑡𝑜𝑛 – “𝐴 𝑃𝑜𝑟𝑡𝑟𝑎𝑖𝑡 𝑜𝑓 𝐷𝑢𝑘𝑒”

Pubblicato

il

A causa di una luttuosa agonia che ha colpito la comunità prospicente Piazza Mercato a Castrignano del Capo, l’Amministrazione Comunale ha deciso di 𝐚𝐧𝐧𝐮𝐥𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐫𝐭𝐨 di oggi “𝐼 𝑅𝐸𝑀𝐸𝑀𝐵𝐸𝑅 𝐹𝑅𝐸𝐷” – 𝐿𝑎𝑟𝑟𝑦 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑜 𝑆𝑤𝑖𝑛𝑔𝑡𝑒𝑡.

La programmazione del festival ConfiMare continuerà regolarmente domani m𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟑 𝐋𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 presso la 𝐓𝐨𝐫𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐥𝐢𝐠𝐧𝐚𝐧𝐨 con lo spettacolo 𝑂𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑎 𝐷𝑢𝑘𝑒 𝐸𝑙𝑙𝑖𝑛𝑔𝑡𝑜𝑛 – “𝐴 𝑃𝑜𝑟𝑡𝑟𝑎𝑖𝑡 𝑜𝑓 𝐷𝑢𝑘𝑒 e m𝐞𝐫𝐜𝐨𝐥𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟒 𝐋𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 presso la 𝐂𝐚𝐬𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐋𝐞𝐮𝐜𝐚, a partire dalle 21:30 con doppio spettacolo:  “𝐼 𝑅𝐸𝑀𝐸𝑀𝐵𝐸𝑅 𝐹𝑅𝐸𝐷” – 𝐿𝑎𝑟𝑟𝑦 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑜 𝑆𝑤𝑖𝑛𝑔𝑡𝑒𝑡.

A seguire “𝐿𝑒 𝑚𝑖𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑒 𝑖𝑛 𝑚𝑢𝑠𝑖𝑐𝑎 𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒” – 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑅𝑜𝑠𝑖𝑛𝑖 𝑇𝑟𝑖𝑜.

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus