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Cronaca

Maglie: defunti in ostaggio dei vivi

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di Lorenzo Zito


La coscienza popolare insegna che la morte non guarda in faccia a nessuno.


Eppure, a Maglie il trapasso non è sempre una livella, come recitava il grande Totò.


C’è un fenomeno in città che serpeggia sottotraccia e che riguarda la gestione del cimitero comunale, per alcuni migliorabile.


Capita, di tanto in tanto (ma nemmeno così troppo), che i loculi disponibili per le tumulazioni si esauriscano, a danno dei defunti che si ritrovano a dover attendere un posto dove poter riposare in eterno.


I nostri son piccoli centri: ne deriva che, fortunatamente, l’effetto non è quello di alcune grandi città del nostro Mezzogiorno, dove interi depositi si ritrovano a fungere da sale d’attesa per la sepoltura.


Tuttavia, anche a Maglie qualcosa di anomalo perdura, come da noi verificato, dopo che, in questi mesi, più d’una voce si era approssimata a riguardo all’orecchio della nostra redazione.


TRA POLITICA E CONFRATERNITE


L’attuale contesto è figlio di più contingenze.


Una di queste sembra essere una scelta politica intrapresa qualche amministrazione fa.


Circa 15 anni or sono, furono realizzati nuovi loculi e fu pubblicato un bando per la loro cessione ai cittadini attraverso un’azienda privata.


L’appalto fu vinto da una ditta che aveva mandato di cederli in serie (da 3, 6 o 9) a famiglie che volevano riservarsi uno spazio all’interno del cimitero cittadino.


Alcuni anni dopo la vendita in serie fu sciolta, procedendo (sotto l’amministrazione guidata da Antonio Fitto) alla vendita di ciascun loculo singolarmente.


Fu così che tutti i nuovi spazi furono ceduti a privati, lasciando chiaramente quella porzione di cittadinanza che non aveva voluto o non aveva potuto provvedere all’acquisto, sprovvista di una propria nicchia.


«TALVOLTA È CAPITATO»


Eccoci quindi arrivare ai giorni nostri, il cui contesto, per esser al meglio interpretato, necessita anche di una seconda prospettiva.


Quella inerente al ruolo delle confraternite cittadine.


A Maglie esistono quattro confraternite.


La Confraternita della Maria SS. Addolorata; la Fraternità di Maglie dell’Ordine Francescano Secolare di Puglia; la Madonna delle Grazie e quella dei SS. Medici, che peraltro è tra le più grandi di Puglia (oltre 4mila confratelli).


Come accade quasi in ogni Comune, ciascuna confraternita possiede una cappella e dei loculi dedicati ai propri defunti all’interno del cimitero comunale.

Incontrando e dialogando con alcuni rappresentanti di queste, abbiamo avuto conferma di quanto si dice in paese: «talvolta è capitato» che arrivasse qualche chiamata per richiederci la disponibilità di loculi da far utilizzare a persone estranee alle confraternite. Così come talvolta capita che alcuni di questi loculi siano stati assegnati a dei non iscritti (magari negli spazi meno ambiti, come le ultime file della cappella, ci spiega qualcuno), per venire incontro alle richieste che si susseguono. La stessa cronaca lo racconta: la giovane magliese tragicamente scomparsa a Napoli lo scorso dicembre, in seguito all’incendio che ha colpito il B&B dove alloggiava, è stata tumulata tra i defunti della Fraternità di Maglie dell’Ordine Francescano Secolare di Puglia, pur non essendone consorella.


Ecco allora che, leggendo tra le righe, qualcuno si spinge finalmente oltre e trova il coraggio di darci la sua lettura: da un lato, le confraternite vengono utilizzate come stampella per sopperire alla carenza di loculi pubblici; dall’altro, le stesse sono diventate l’approdo prediletto di chi, non volendo finire nella lotteria delle sepolture e non essendo disposto ad acquistare un loculo tutto per sé, si iscrive alla confraternita per pensare alla morte con meno patemi.


«Non prendiamoci in giro», commenta un esponente di una delle quattro confraternite, che preferisce restare anonimo, «in tanti oggi si uniscono alle confraternite non certo per fede, ma proprio per avere la certezza (in cambio di un obolo contenuto) di una sepoltura degna, all’interno di un contesto decoroso, come quello delle nostre cappelle, piuttosto che negli spazi pubblici, lasciati al degrado».


Controtendenza nella controtendenza, oltre al picco di devozione registrato a mo’ di indulto, si segnala anche un altro fenomeno: in un periodo storico in cui le famiglie tendono a perpetrare la sepoltura dei propri cari (anche ben oltre i 30 anni), sempre di più sarebbero a Maglie i confratelli che, per ottenere uno spazio all’interno delle cappelle, procedono alla dissepoltura di famigliari mancati da lungo tempo per far spazio ai propri cari defunti recentemente.


Da un lato quindi i loculi privati, già ceduti ai cittadini che si sono potuti permettere un posto da cui osservarsi nell’aldilà. Dall’altro le confraternite, che dispongono di una riserva di loculi, a volte croce ed altre delizia. A ciò si aggiunga un’altra informazione che, tra i denti, sfugge alle chiacchierate intercorse in questi giorni, sempre con alcune delle suddette confraternite: non di rado, vengono effettuate delle sepolture temporanee, nell’attesa di traslare la salma in loculi idonei non appena se ne presenti la possibilità.


«UN BISOGNO, NON UN’EMERGENZA»


Ma quando si presenta questa possibilità?


Lo dice, implicitamente, il sindaco facente funzioni, Antonio Fitto – già primo cittadino della città tra il 1997 e il 2000 – oggi subentrato in qualità di consigliere comunale più anziano, a seguito della sospensione del sindaco uscente Ernesto Toma, attualmente agli arresti domiciliari per presunti reati contro la pubblica amministrazione, come emerso da recenti inchieste giudiziarie.


«Non parlerei di emergenza», ci spiega Fitto, «al più di qualche estemporanea criticità. L’ultima volta in cui ricordo che una salma abbia dovuto attendere per la tumulazione risale al 2023».


«La nostra amministrazione», continua, «ha già previsto risorse da destinare alla costruzione di nuovi loculi. Attività non ancora partita solo per via di un avvicendamento negli uffici comunali, che ha rallentato l’iter. L’intenzione», ammette infine, «è quella di non dover più inseguire le estumulazioni».


L’AGO DELLA BILANCIA


Sono quindi le estumulazioni il vero ago della bilancia.


L’unico elemento in grado di garantire nuovi posti ai nuovi defunti.


L’idea del Comune per venir meno a questa dinamica, tuttavia, sembra quella di replicare le misure di qualche anno fa: «Realizzeremo dei nuovi loculi a schiera, che saranno messi in vendita. In questo modo, il Comune potrà rientrare delle somme investite».


Emerge insomma un dato evidente: i loculi disponibili sono terminati, e oggi si “insegue” l’estumulazione per fare spazio. E se è vero che presto si procederà alla realizzazione di nuovi loculi, è altrettanto vero che questi verranno messi in vendita.


Ciò significa che, una volta acquistati da cittadini ancora in vita – desiderosi di garantirsi uno spazio per il futuro – il ritorno alla situazione attuale è più che un rischio.


Sul tema ha preso parola anche il gruppo consigliare all’opposizione, Maje Noscia, affermando che «la gestione del cimitero va completamente ripensata, anche adottando un nuovo Piano Regolatore Cimiteriale. Le attuali criticità sono figlie anche della scelta compiuta dall’amministrazione nel 2010, all’epoca guidata da Antonio Fitto, che ha ritenuto affidare in concessione ad un’impresa privata i lavori inerenti alla realizzazione delle opere di urbanizzazione del cimitero (la cui cattiva esecuzione dei lavori è sotto gli occhi di tutti), in cambio del diritto del privato a realizzare e vendere 21 edicole funerarie, oltre che circa 700 singoli loculi».


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Cronaca

Marina di Salve: noleggio di attrezzature da spiaggia non autorizzato

Servizi straordinari di controllo del territorio della Polizia di Stato: denunciati per occupazione abusiva di suolo del demanio pubblico tre esercenti facenti capo ad un hotel e a due chioschi fronte mare; sequestrati ombrelloni, lettini e supporti per ombrelloni

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In linea con le strategie condivise in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Questore della Provincia di Lecce Giampietro Lionetti ha disposto un servizio straordinario di controllo del territorio effettuato dal personale del Commissariato di Polizia di Taurisano coadiuvato dalla Polizia Locale di Salve.

Le attività di controllo si sono concentrate sui siti balneari dove possono emergere situazioni di abusivismo, che vedono interessate porzioni di spiaggia libera con l’insediamento di veri e propri stabilimenti non autorizzati, infatti, sono state eseguite ispezioni a esercizi pubblici al fine di verificare la regolarità di autorizzazioni e licenze.

I servizi mirati a ripristinare la legalità hanno interessato la zona delle marine ricadenti nel territorio di Taurisano nello specifico è stata battuta palmo a palmo la marina di Salve dove gli agenti della Polizia di Stato insieme alla Polizia locale hanno effettuato i controlli di tipo amministrativo che hanno permesso di portare alla luce le attività abusive di tre esercenti che effettuavano servizio di noleggio di attrezzature da spiaggia, facenti capo ad un hotel e a due chioschi fronte mare, che al termine dell’attività  ispettiva sono stati denunciati per occupazione abusiva di suolo del demanio pubblico; sono stati contestualmente sequestrati tra ombrelloni, lettini e supporti per ombrelloni complessivamente 50 pezzi di attrezzature da spiaggia.

Durante l’attività operativa sono stati effettuati due posti di controllo, identificate 42 persone e controllati 24 veicoli.

La polizia locale ha posto particolare attenzione al controllo dei ciclomotori e motocicli.

  • foto in alto di repertorio

 

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Cronaca

Incidente in moto d’acqua: 21enne in codice rosso

Corsa in ospedale da Torre Vado a Tricase per giovane turista, finito poi sotto i ferri

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di Lor. Zito

Tragedia sfiorata nel mare di Torre Vado e corsa in ospedale per un giovane turista.

Era il pomeriggio di oggi quando dala marina di Salve è partita una chiamata ai numeri d’emergenza per un incidente in moto d’acqua.

Il malcapitato protagonista è un 21enne che sta trascorrendo le proprie vacanze in Salento. A richiedere l’intervento dei soccorsi alcuni presenti in spiaggia che hanno assistito al misfatto.

La situazione è apparsa da subito critica, al punto da far accorrere sul posto una ambulanza del 118 di Tricase in codice rosso. Assieme al personale sanitario sono intervenuti anche la Capitaneria di Porto ed i Carabinieri.

Il ragazzo è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale Cardinale Panico di Tricase. In serata, per lui, si è reso necessario un intervento chirurgico.

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Cronaca

Incidente tra Surano e Nociglia: traffico in tilt sulla 275

Questo pomeriggio, dopo le 17, più mezzi sono rimasti coinvolti in uno scontro. Risultano feriti. Lunghissime code in ambo i sensi di marcia

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Un incidente stradale sulla statale 275 ha provocato il ferimento di alcune persone e delle lunghissime code in ambo i sensi di marcia.

Il sinistro è avvenuto al confine tra i territori di Nociglia e Surano, sul tratto rettilineo già noto in passato per numerosi incidenti, anche mortali.

Questo pomeriggio, dopo le 17, più mezzi sono rimasti coinvolti in uno scontro.

Si tratta di due Peugeot e di una Fiat Seicento.

Necessario l’intervento di ambulanza e auto medica.

A seguire anche di un carro attrezzi.

Le forze dell’ordine, oltre ai rilievi, hanno dovuto gestire il forte traffico in entrambi i sensi di marcia.

Compito tutt’altro che semplice: chilometri di code si sono create in pochi minuti tanto da nord quanto da sud.

Molti mezzi hanno dovuto fare inversione per aggirare il punto del sinistro passando dai centri abitati.

La viabilità è stata infatti deviata, non potendo permettere il transito dal luogo dove si è verificato l’incidente. ​

Al momento le condizioni dei coinvolti non sono meglio specificate.

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