Cronaca
Mattia: la tristezza del giorno dopo
Un incidente sulla pista della Porsche a Nardò è costato la vita al 36enne Mattia Ottaviano di Tuglie. I sindacati chiedono si faccia finamlmente qualcosa ape rla sicurezza sul lavopro. Il comunicato del Nardò Technical Center: «Siamo vicini alle famiglie coinvolte»
È il momento della riflessione quello del giorno dopo la tragica morte sul lavoro di Mattia Ottaviano, 36 anni di Tuglie, deceduto sulla pista del Nardò Technical Center, il centro di proprietà Porsche dove si collaudano nuovi prototipi di veicoli.
Il driver era a bordo di una moto Ducati Panigale quando ha impattato contro una Porsche Panamera, condotta da un altro collaudatore uscito illeso dall’incidente. Nulla da fare invece per il povero Mattia.
Uno scarno comunicato dal Nardò Technical Center: «Esprimiamo il nostro profondo dolore per il tragico incidente verificatosi durante i test e siamo vicini alle famiglie coinvolte», si legge, «in linea con le procedure standard per questi eventi, le autorità hanno avviato ufficialmente gli accertamenti. Siamo impegnati a collaborare attivamente con loro».
Per Ada Chirizzi, segretario generale della Cisl Lecce e Maurizio Longo segretario generale Fim CISL Lecce, «In attesa che le autorità competenti appurino quanto si è verificato e i profili di responsabilità», ribadiscono, «la necessità di maggiore sicurezza, maggiore formazione, maggiori controlli su ogni posto di lavoro».
Alla luce degli eventi drammatici che si stanno susseguendo in questi giorni sul territorio nazionale e nel Salento i sindacalisti ritengono «quanto mai necessario richiedere la convocazione urgente dell’Osservatorio Provinciale sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro istituito presso la Prefettura di Lecce».
«Cos’altro bisogna attendere che accada perché vengano assunti provvedimenti drastici?», si chiede Mauro Fioretti, coordinatore della Uil Lecce, «È ora di dire basta! Mobilitiamoci tutti affinché la sicurezza sul lavoro sia davvero una priorità per il Governo. Servono misure di prevenzione serie, formazione, più fondi per potenziare i controlli ed introdurre un sistema di premialità per le aziende virtuose che investono in Sicurezza».
Quel che è certo che è davvero dura sapere che un proprio caro è uscito per fare il suo dovere, per recarsi al lavoro, e non farà più ritorno a casa.
Castrignano del Capo
Castrignano del Capo: arrestato spacciatore, era ai domiciliari
Il 56enne del posto Filippo Costanzo è stato trovatop in possesso di droga e per lui si sono aperte le porte del carcere leccese di Borgo San Nicola
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I carabinieri della Stazione di Castrignano del Capo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento riguarda Filippo Costanzo, 56 anni, sempre di Castrignano del Capo.
Il 56enne era stato fermato dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano nel novembre scorso e sottoposto ai domiciliari.
questa volta è stato fermato dai carabinieri e sempre per detenzione ai fini di spaccio.
Solo pochi giorni fa infatti, gli uomini dell’Arma avevano proceduto al controllo dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dando seguito ad una perquisizione domiciliare.
In tale circostanza è stato trovato in possesso di grammi 6 di marijuana già confezionata e pronta per essere ceduta.
A seguito di ciò l’uomo è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria quale detentore di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, mentre quanto rinvenuto è stato invece sottoposto a sequestro.
Ieri mattina, quindi, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza e per l’uomo, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.
Cronaca
Incidente sulla Cutrofiano – Maglie
Fiat Punto finisce fuori strada e va sbattere contro un muretto a secco. L’uomo alla guida soccorso dai passanti prima e dai sanitari del 118 dopo non corre pericolo di vita
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Sembra quasi un miracolo che nessuno si sia fatto male seriamente, nell’incidente avvenuto sulla strada che collega Cutrofiano a Maglie.
Ciò che si presentava alla vista dei primi passanti dal luogo del sinistro faceva, infatti, temere il peggio
Una Fiat Punto è finita fuori strada ed ha terminato la sua corsa contro il muretto a secco nelle condizioni che potete verificare dalla foto in alto.
L’uomo alla guida è stato immediatamente soccorso dagli stessi passanti che poi hanno allertato i soccorsi.
Sottoposto alle cure dei sanitari del 118, questi ultimi hanno confermato che non corre pericolo di vita.
L’uomo è stato comunque trasportato in ospedale.
Da verificare le cause del sinistro dopo i rilievi delle autorità competenti.
Cronaca
Rocambolesco incidente nel centro abitato di Tricase
Incidente stradale con cappottamento nel centro abitato di Tricase (le foto a fine articolo).
Due le vetture protagoniste del sinistro ad un incrocio in via Vespasiano, in prossimità della zona 167.
Si tratta di una Alfa Romeo Giulietta e di una Fiat Panda. Pochi minuti dopo le 16 l’incidente che ha visto la Panda ribaltarsi e restare capovolta sull’asfalto.
Una chiamata ai numeri di soccorso ha portato sul posto un’ambulanza ed il personale della Polizia Locale.
Una delle persone coinvolte è stata soccorsa dal 118. Fortunatamente nessuno dei protagonisti sarebbe in condizioni critiche.
La Polizia Locale, oltre a gestire il traffico, si è occupata dei rilievi utili alla ricostruzione della dinamica e delle responsabilità del sinistro.
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