Cronaca
Molestava studenti minorenni: arrestato autista di autobus
Fermato 48enne nel basso Salento: secondo la Procura, 6 suoi compaesani sarebbero vittime di abusi

Violenza sessuale aggravata e adescamento di minori. Con queste accuse un autista di scuolabus della provincia di Lecce è stato tratto in arresto in queste ore dai carabinieri.
È stato il gip del Tribunale di Lecce a disporre il fermo dell’uomo, 48enne del basso Salento, dipendente di una ditta privata.
L’inchiesta a suo carico è partita dalla denuncia del padre di un 16enne che lo scorso maggio avrebbe letto dei messaggi sospetti sul telefono del figlio.
In questi mesi, le forze dell’ordine avrebbero ricostruito elementi sufficienti a ritenere l’autista reo di attenzioni moleste nei confronti degli studenti che ogni giorno trasportava presso vari istituti scolastici della provincia. Dalle parole ai fatti, complimenti, carezze e poi palpatine. Ed in alcuni casi, si teme, andando anche oltre.
In particolare, sarebbero 6 i minori, tutti tra i 14 ed i 16 anni e compaesani dell’uomo (ricordiamo che, a tutela delle presunte vittime, non viene reso noto il paese d’origine dell’arrestato), ad aver patito gli abusi, talora a bordo del mezzo, altre volte in un garage privato.
Spaventoso anche l’arco temporale attenzionato dalla Procura: si teme che l’uomo abbia messo in atto tali comportamenti tra il 2016 ed il 2022.
Cronaca
Bloccata nell’auto in fiamme dopo incidente: muore 32enne
Drammatico sviluppo per un sinistro registrato in mattinata lungo una rampa della tangenziale ovest di Lecce

Ha dell’incredibile l’incidente verificatosi oggi sulla tangenziale ovest di Lecce che è costato la vita ad una donna di Copertino.
Un sinistro che ha visto coinvolte due vetture sulla rampa che conduce verso il “Vito Fazzi” e San Cesario: una Fiat Punto ed una Lancia Ypsilon le protagoniste. Lo scontro però non è la causa diretta della morte di una delle due conducenti coinvolte. Infatti la vittima, S.V., 32 anni, è deceduta nell’abitacolo della Lancia a causa dell’incendio divampato dopo lo scontro.
A margine dell’impatto tra i mezzi, la cui dinamica è in fase di ricostruzione, la donna è rimasta bloccata tra le lamiere, impossibilitata ad uscire. Le fiamme hanno avvolto l’auto e lei è riuscita ad uscire dall’abitacolo quando ormai era troppo tardi.
Sul posto vigili del fuoco e polizia. Vani i soccorsi.
Cronaca
Operaio morto in salumificio di Taurisano: chiesti 12 anni
Prosegue il processo per morte del 53enne che nel 2013 fu schiacciato dall’impastatrice dell’azienda per cui lavorava

A dieci anni dal tragico incidente sul lavoro che costò la vita ad un operaio del noto salumificio “Scarlino” di Taurisano, il pm ha in queste ore chiesto, nel corso del processo, una pena a 12 anni di reclusione per il titolare dell’azienda, Antonio Scarlino.
Il drammatico episodio risale all’agosto del 2013. Quel giorno il 53enne Mario Orlando cadde in una impastatrice mentre era intento a lavarne una vasca. Fu schiacciato dalle pale in movimento: le ferite riportate furono fatali.
Le indagini che sono seguite hanno portato sul banco degli imputati Attilio Scarlino, 60enne di Taurisano, in qualità di amministratore unico dell’azienda; suo fratello Antonio Scarlino, 51 anni, responsabile della sicurezza; Luigi De Paola, 52 anni di Ruffano, capo del reparto di produzione; Antonio Scarlino, 62 anni di Taurisano, operaio manutentore; Massimo Rizzello, 40 anni, operaio manutentore, di Taurisano.
Ci sono poi anche due persone residenti all’estero tra gli imputati: Roberto Vocino, 54 anni, di origini pugliesi ma residente in Germania, in qualità di tecnico della Inotec, azienda produttrice dell’impastatrice; Fred Sprenger, 60 anni tecnico tedesco della medesima azienda.
Nei confronti di tutte queste persone è stata chiesta la condanna a pene comprese tra i 4 e gli 8 anni. Il pm ha chiesto invece la prescrizione del reato per Daniele Carangelo, operaio 46enne di Taurisano.
L’accusa, a vario titolo ed in diversa misura, è di reato di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto; rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro; false informazioni al pubblico ministero e favoreggiamento personale.
Per la Procura, i necessari sistemi di sicurezza della macchina che stritolò il 53enne furono rimossi perché ritenuti troppo costosi.
Il 21 aprile è la data della prossima udienza.
Cronaca
Colpo grosso nella notte: furto in negozio di borse
Ladri di lusso in azione in centro a Lecce: via con diversi pezzi di importanti marchi, sia nuovi che usati

Ladri in fuga a Lecce nella notte con un bottino dal valore di diverse migliaia di euro.
Siamo in centro, in via Oberdan. I malviventi hanno colpito il negozio Vendome Luxury Bags, un rivenditore di borse di alta moda e grandi marchi. Pochi minuti dopo la mezzanotte la spaccata, l’assalto alla merce e subito via indisturbati con il bottino da rivendere sul mercato nero.
L’ammanco è di numerose borse, sia nuove che usate. Considerevole anche il danno patito dal locale. Il tutto è in fase di quantificazione, mentre le forze dell’ordine sono sulle tracce degli autori.
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