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Cronaca

Morte giovane donna incinta: procura dispone autopsia

Aperto fascicolo per fare luce sul decesso all’ospedale Vito Fazzi della 24enne guineana in stato interessante

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La 24enne guineana, al quarto mese di gravidanza, come raccontato da questo sito, è deceduta il 14 giugno. Il marito ha presentato un esposto, l’esame autoptico si svolgerà domani.


Riscontrandone l’esposto, il Pubblico Ministero della Procura di Lecce, dott.ssa Rosaria Petrolo, ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario, per il momento contro ignoti, per fare chiarezza sulla morte a soli 24 anni di Aissatou Bah, la guineana, residente da alcuni mesi a Monteroni, al quarto mese di gravidanza, deceduta, dopo aver perso anche la bambina che aveva in grembo, lo scorso 14 giugno all’ospedale Vito Fazzi.


Il sostituto procuratore ha altresì disposto l’autopsia sulla salma della giovane che sarà fondamentale per chiarire le cause del decesso e verificare eventuali responsabilità da parte dei medici che l’hanno seguita: l’incarico sarà conferito giovedì 23 giugno, alle 16, presso gli uffici della Procura leccese, ai consulenti tecnici dott. Roberto Vaglio, medico legale, e dott. Salvatore Silvio Colonna, specialista in Anestesia e Rianimazione, che procederanno subito dopo.


Alle operazioni peritali parteciperanno anche i medici legali dott. Aldo Di Fazio e dott. Maurizio Scarpa, quali consulenti tecnici di parte messi a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., unitamente all’avv. Daniele D’Elia del foro di Taranto.


Aissatou Bah era in stato interessante, era entrata nel quarto mese, portava in grembo una bambina, ma, come ha riferito il coniuge nella denuncia querela presentata lo stesso giorno del decesso negli uffici della Squadra Mobile di Lecce, ultimamente non stava bene, accusava nausea, vomito e inappetenza, tanto che in tre occasioni era stato richiesto l’intervento del 118: i sanitari l’avevano sottoposta a domicilio agli accertamenti di routine, ma l’avevano rassicurata sostenendo che si trattava dei classici malesseri collegati alla gravidanza.

Dopo l’ennesima chiamata al 118, però, il 25 maggio, la giovane è stata ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Vito Fazzi per controlli più approfonditi, ma qui le sue condizioni sono progressivamente peggiorate . Finché, il 10 giugno, la giovane ha perduto la bambina: il coniuge pensava che i medici l’avessero fatta abortire per salvarla, avendogli prospettato questa eventualità, ma la Direzione sanitaria ha poi precisato che l’interruzione di gravidanza sarebbe avvenuta naturalmente a causa delle critiche condizioni di salute della mamma.


Anche dopo l’aborto la situazione non è migliorata, il marito non ha più potuto parlare con la consorte, trasferita prima in Neurologia e poi in Rianimazione, fino al tragico epilogo del 14 giugno quando, alle 11,53, ha ricevuto dall’ospedale la telefonata che lo informava del decesso della “sua” Aissatou.


Il ventottenne si è precipitato all’ospedale, accompagnato da un collega di lavoro, e ha chiesto spiegazioni ai medici, ma gli stessi sanitari non sarebbero stati in grado di fornirgli delle risposte esaustive sulle cause della morte, non a caso il direttore del reparto di Rianimazione avrebbe richiesto il riscontro diagnostico, cioè l’autopsia interna.


Per fare piena luce sui fatti, però, il marito ha deciso di affidarsi ai legali dello Studio 3A il cui esposto ha portato all’apertura di un fascicolo di inchiesta da parte della Procura per capire cosa sia successo alla moglie e alla creatura che portava in grembo e per accertare se le cure prestate in ospedale siano state adeguate o non sussistano profili di responsabilità da parte dei sanitari.


Casarano

GDF, controlli antidroga. Individuati 46 soggetti: 18 deferiti e 28 segnalati

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato. Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran…

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GDF LECCE: CONTROLLI ANTIDROGA IN TUTTO IL TERRITORIO SALENTINO. OLTRE 40 SOGGETTI SEGNALATI.

Le Fiamme Gialle di Lecce proseguono, in tutto il territorio salentino, nelle attività di prevenzione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito di appositi controlli, coadiuvati anche dai “Baschi Verdi”, che si sono sviluppati lungo le principali strade della provincia, le stazioni ferroviarie e degli autobus, nei porti turistici, nelle discoteche e altri luoghi di intrattenimento, sono stati sequestrati circa 5 kg di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina e cocaina.

Inoltre, sono sono stati individuati 46 soggetti, di cui 18 deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per spaccio, e 28 segnalati alla locale Prefettura quali consumatori di sostanze stupefacenti.

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato.

Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran.

L’attenzione sul fenomeno continuerà durante il periodo estivo per contrastare il mercato illecito e conseguente arricchimento indebito della criminalità.

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Castrignano del Capo

Castrignano del Capo: arrestato spacciatore, era ai domiciliari

Il 56enne del posto Filippo Costanzo è stato trovatop in possesso di droga e per lui si sono aperte le porte del carcere leccese di Borgo San Nicola

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I carabinieri della Stazione di Castrignano del Capo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il provvedimento riguarda Filippo Costanzo, 56 anni, sempre di Castrignano del Capo.

Il 56enne era stato fermato dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano nel novembre scorso e sottoposto ai domiciliari.

questa volta è stato fermato dai carabinieri  e sempre per detenzione ai fini di spaccio.

Solo pochi giorni fa infatti, gli uomini dell’Arma avevano proceduto al controllo dell’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dando seguito ad una perquisizione domiciliare.

In tale circostanza è stato trovato in possesso di grammi 6 di marijuana già confezionata e pronta per essere ceduta.

A seguito di ciò l’uomo è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria quale detentore di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, mentre quanto rinvenuto è stato invece sottoposto a sequestro.

Ieri mattina, quindi, i carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza e per l’uomo, al termine delle formalità di rito, si sono aperte le porte della Casa Circondariale “Borgo San Nicola” del capoluogo salentino.

 

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Cronaca

Incidente sulla Cutrofiano – Maglie

Fiat Punto finisce fuori strada e va sbattere contro un muretto a secco. L’uomo alla guida soccorso dai passanti prima e dai sanitari del 118 dopo non corre pericolo di vita

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Sembra quasi un miracolo che nessuno si sia fatto male seriamente, nell’incidente avvenuto sulla strada che collega Cutrofiano a Maglie.

Ciò che si presentava alla vista dei primi passanti dal luogo del sinistro faceva, infatti, temere il peggio

Una Fiat Punto è finita fuori strada ed ha terminato la sua corsa contro il muretto a secco nelle condizioni che potete verificare dalla foto in alto.

L’uomo alla guida è stato immediatamente soccorso dagli stessi passanti che poi hanno allertato i soccorsi.

Sottoposto alle cure dei sanitari del 118, questi ultimi hanno confermato che non corre pericolo di vita.

L’uomo è stato comunque trasportato in ospedale.

Da verificare le cause del sinistro dopo i rilievi delle autorità competenti.

 

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