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Cronaca

Nel Canale d’Otranto con 3 milioni di droga sul gommone: arrestati

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Intervento delle vedette veloci del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari nelle acque di San Cataldo.

Impegnate a contrastare i traffici illeciti via mare diretti in Puglia, in collaborazione con il Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto, specializzato in operazioni a largo raggio nonché “Local Coordination Center” per l’operazione internazionale THEMIS 2020 coordinata dall’”European Border and Coast Guard Agency” (Frontex), le fiamme gialle hanno intercettato un gommone carico di marijuana e hashish.





L’azione delle motovedette





Sorpreso in piena notte, il natante si muoveva ad alta velocità verso la costa salentina. A bordo due scafisti.




Una vedetta veloce del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, impiegata anche con compiti di Polizia del Mare, dopo un breve inseguimento, ha fermato, a poche miglia dalla costa, l’imbarcazione con il suo carico di droga.





A bordo, circa 3 quintali di marijuana e 10 kg di hashish che al mercato clandestino avrebbero fruttato circa 3 milioni di euro.
Il gommone utilizzato per l’illecito traffico, di circa 6 metri, è stato sottoposto a sequestro, mentre i due scafisti, di nazionalità albanese, arrestati per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
L’operazione aeronavale portata a termine durante la notte è un esempio della sinergia tra la componente aeronavale del Corpo, i mezzi Frontex e i Reparti territoriali delle Fiamme Gialle, nonché della stabile e consolidata collaborazione con le Autorità di Polizia albanesi, per il tramite del Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza di stanza a Durazzo, che sta consentendo, grazie anche ai proficui rapporti di collaborazione con le varie Procure della Repubblica, di contrastare efficacemente i sodalizi criminali che gestiscono il traffico internazionale di sostanze stupefacenti.






Cronaca

Omicidio colposo, l’ipotesi di reato per la morte di Emanuela di Maglie

Secondo le indagini il corpo della giovane è stato trovato a pochi passi dalla porta d’ingresso della stanza: Emanuela, forse, resasi conto dell’accaduto, aveva cercato di mettersi in salvo prima che il fumo invadesse tutti gli ambienti…

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L’ipotesi di reato, contro ignoti, è di omicidio colposo.

Parte da qui l’indagine della Procura di Napoli che mira a fare piena luce sulla magliese, Emanuela Chirilli, la giovane donna che avrebbe compiuto 28 anni poco prima di Natale.

Emanuela, rimasta vittima durante un incendio sviluppatosi in una casa vacanze di Napoli, giorni fa, è stata uccisa dal fumo asfissiante, provocato, probabilmente, dal corto circuito o dal malfunzionamento di una presa nella sauna accanto alla stanza dove soggiornava.

Secondo le indagini il corpo della giovane è stato trovato a pochi passi dalla porta d’ingresso della stanza: Emanuela, forse, resasi conto dell’accaduto, aveva cercato di mettersi in salvo prima che il fumo invadesse tutti gli ambienti.

Per fare chiarezza sull’accaduto, si spera che l’autopsia serva a dare risposte sulle cause della morte; inoltre, ci si affida anche alle testimonianze, alle immagini delle telecamere di sorveglianza e agli ultimi messaggi del cellulare della ragazza.

Emanuela aveva frequentato l’Istituto professionale Falcone e Borsellino di Galatina.

Stando alle informazioni rilasciate dal sindaco di Maglie, Ernesto Toma, Emanuela aveva avuto una vita complicata, la giovane era stata seguita dai servizi sociali fino all’età di 18 anni.

Si racconta che amasse molto i bambini e che da qualche tempo si era resa indipendente e viveva da sola.

Aveva, poi, frequentato un corso di formazione professionale per diventare tecnico per la cura e l’assistenza all’infanzia e poter lavorare in asili nido e scuole materne.

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Cronaca

Arresto per un 28enne per detenzione e spaccio di droga

un giovane ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio ed un 66enne segnalato alla Autorità Giudiziaria

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Lotta allo spaccio di stupefacenti. I Carabinieri hanno arrestato un giovane 28enne salentino.

Nel corso della nottata, i Carabinieri di Gallipoli hanno eseguito una importante operazione che ha portato all’arresto di un giovane 28enne salentino, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari nel comune di Galatina, hanno proceduto al controllo del giovane che ha da subito assunto un atteggiamento che ha destato l’attenzione dei Carabinieri, tanto da indurli a procedere ad una perquisizione personale, poi estesa anche al suo domicilio.

Nel corso delle operazioni, presso l’abitazione del giovane, i Carabinieri hanno rinvenuto 780 grammi circa di sostanza presumibilmente stupefacente del tipo “marijuana”, una pianta di cannabis indica con infiorescenza, un bilancino di precisione e materiale vario utilizzato per il confezionamento. 

Durante la perquisizione è stata rinvenuta anche la somma di euro 340,00 in banconote di vario taglio, ritenuta dagli investigatori provento di una presumibile attività di spaccio.

Nello stesso contesto operativo, è stato segnalato alla Autorità Giudiziaria, un uomo 66enne, salentino, che, nel corso di analoga attività di polizia, è stato trovato in possesso di grammi 5 circa di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento.

Tutto lo stupefacente rinvenuto, unitamente al denaro contante, è stato quindi sottoposto a sequestro.

Al termine delle operazioni, il giovane 28enne è stato arrestato e, come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

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Cronaca

Scontro all’incrocio: spavento a Gagliano del Capo

Coinvolti un furgone ed una utilitaria: sfondato muro di cinta di una abitazione, illesi i protagonisti

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Gran botto in pieno centro abitato nel pomeriggio di oggi a Gagliano del Capo.

All’incrocio tra via Margherita di Savoia, via Commendatore Domenico Daniele e via Duca D’Aosta si sono resi protagonisti di un sinistro, poco dopo le 16e30, un furgone di marca Peugeot ed una Hyundai I20.

Quest’ultima è finita contro il muro di cinta di una privata abitazione, sfondandola. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase per individuare le responsabilità dell’accaduto.

Grande spavento per i coinvolti, fortunatamente senza gravi conseguenze.

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