Cronaca
Peppino Basile 15 anni dopo, vietato dimenticare
Fu barbaramente dilaniato da una serie infinita di coltellate, la notte del 15 giugno 2008. Omicidio tuttora rimasto senza colpevoli. Il Comitato “”Pro Basile lo ricorda depositando una corona di fiori
Sono trascorsi 15 anni dall’assassinio di Peppino Basile. Giusto tenere viva l’attenzione su un omicidio rimasto irrisolto e sulla vita di un uomo e politico appassionato che abbiamo avuto la fortuna di conoscere personalmente nelle lunghe chiacchierate in redazione.
Peppino Basile fu barbaramente dilaniato da una serie infinita di coltellate, la notte del 15 giugno 2008.
In prima linea nel ricordare l’ex consigliere comunale e provinciale, il comitato “Pro Basile” per voce di Giovanni D’Agata e Gianfranco Coppola.
«Una storia tragica», ricordano «su cui troppi, anche tra le alte “sfere”, hanno cercato di stendere fumosi veli affinché potesse cadere quanto prima in un oblio» che, grazie a Dio, per l’impegno di chi ancora vuole tenere alta la guardia nella speranza che un giorno possa emergere la Verità, non si è mai compiuto.
Proprio per questo, in occasione della ricorrenza del quindicesimo anno da quella tragica notte, gli amici del Comitato “Pro Basile” hanno deciso di ricordare Peppino la cui terribile fine è rimasta uno dei casi irrisolti degli ultimi anni perché anche la macchina della Giustizia non è riuscita a trovare alcun colpevole.
Ed allora, i suoi amici e i cittadini che hanno aderito al comitato “Pro Basile”, organizzazione costituitasi spontaneamente sin dai primi giorni dopo la morte, hanno deciso di continuare ad onorarne la “Memoria” e anche oggi ricordano «l’Amico, l’Uomo ed il Politico combattivo e passionario rappresentante delle istituzioni».
Alle 17 di questo pomeriggio una delegazione, capofila i membri del comitato, in primis i fondatori Gianfranco Coppola e Giovanni D’Agata (anche nella qualità di presidente dello “Sportello dei Diritti”), parteciperanno ad un momento di preghiera presso la tomba del consigliere nel Cimitero di Ugento ove, come ogni anno, verrà depositata una corona di fiori.
Tutto ciò perché «il ricordo dell’amore e della passione del “Figlio del Popolo” per questo territorio e per i suoi concittadini, ma anche la sua tragica fine e la sua lotta incessante contro il “Sistema”, dovranno sempre essere da esempio soprattutto per le generazioni future. Perché il suo sacrificio non resti invano. Per la Legalità, la Tutela del Territorio e delle Istituzioni. Noi non dimentichiamo e non faremo mai dimenticare».
Cronaca
Due ventenni italiani si accaniscono contro due iracheni: calci, pugni e… ospedale
Uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori tra le immagini pubblicate sui social del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto…
La Polizia identifica e denuncia due giovani per l’aggressione a due cittadini stranieri
Nella serata del 25 ottobre scorso, due giovani cittadini iracheni sono stati vittime di un’aggressione mentre si trovavano all’interno di un noto locale a Lecce.
Secondo quanto denunciato, i due ragazzi sono stati avvicinati da un giovane che, in modo provocatorio e con atteggiamento ostile, li ha accusati di “fissare” lui e il suo gruppo di amici, intimando loro di allontanarsi.
Nel tentativo di evitare lo scontro, i due si sono allontanati dal locale ma sono stati raggiunti dallo stesso ragazzo che poco prima li aveva affrontati che ha colpito al volto uno dei due con un oggetto affilato, provocandogli una ferita allo zigomo.
Contemporaneamente, un altro giovane del gruppo ha aggredito fisicamente anche l’altro ragazzo con calci e pugni, le due vittime sono poi state circondate e malmenate anche quando sono rovinate per terra.
Con grande difficoltà, i due sono riusciti a fuggire e a richiedere aiuto ai familiari che hanno allertato la Polizia e chiamato i soccorsi sanitari, che li hanno accompagnati presso l’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina per le cure del caso.
Successivamente, uno dei due aggrediti ha riconosciuto i presunti autori dell’aggressione tra le immagini pubblicate sui social network del locale e ha presentato denuncia allegando gli screenshot a supporto.
Le indagini condotte dalla Polizia hanno permesso di identificare i due giovani aggressori residenti in provincia di Brindisi, rispettivamente di 22 e 20 anni.
Quest’ultimo ha reso dichiarazioni spontanee, ammettendo le proprie responsabilità nell’aggressione, mentre il secondo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate.
Cronaca
15 anni scomparso da poco. Chi l’ha visto?
Francesco vive a Specchia indossava un giubilo nero con scarpetta ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri
l coordinamento provinciale del Volontariato della Protezione Civile, ha diramato, qualche ora fa, un post dove si chiede di avvisare il 112 nel caso qualcuno vedesse questo ragazzo.
Francesco Romano, di 15 anni, si è allontanato ieri, 18 dicembre 2025, da Santa Cesarea Terme.
Francesco vive a Specchia quando si è allontanato indossava un giubino e scarpe da ginnastica nere, pantalone e tuta di colore chiaro, capelli neri, corporatura esile, altezza un metro e 75.
Non ha denaro con se, si sposta a piedi o chiedendo passaggi. Probabile direzione Potenza.
Cronaca
Quattro arresti e maxi-sequestro di droga
Gli agenti della Squadra Mobile avevano notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi
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Rilevante operazione antidroga che ha portato all’arresto di quattro persone (due pregiudicati e due incensurati) e al sequestro di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.
Nel pomeriggio, personale della Squadra Mobile, impegnato in attività di vigilanza e prevenzione, ha notato movimenti anomali nei pressi di un’abitazione di Tuglie, con l’arrivo ravvicinato di più veicoli e persone che entravano ed uscivano dall’immobile in tempi molto brevi.
Il comportamento osservato, unito all’atteggiamento guardingo dei soggetti e alla presenza di individui già noti alle forze dell’ordine, ha insospettito gli operatori, che hanno deciso di procedere a un controllo più approfondito.
All’uscita dall’abitazione, i quattro uomini sono stati fermanti e identificati, quindi informati delle operazioni di polizia in corso.
La successiva perquisizione personale e domiciliare, ha dato esito positivo.
All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti, nascosti in diversi ambienti: oltre 14 chilogrammi di hashish, suddivisi in numerosi panetti; circa 230 grammi di cocaina; bilancini elettronici e materiale per il confezionamento; denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio.
L’ingente quantitativo di droga sequestrata, unitamente alle modalità di occultamento e frazionamento, ha fatto emergere un’attività di spaccio pronta a rifornire il mercato illecito locale e provinciale.
Le verifiche sono state estese anche ai veicoli e ai domicili dei coinvolti, consentendo di recuperare ulteriore sostanza stupefacente.
Al termine degli accertamenti, i quattro uomini sono stati condotti presso la Questura di Lecce per gli adempimenti di rito.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lecce, gli stessi sono stati arrestati in flagranza e associati presso la Casa Circondariale di Lecce – Borgo San Nicola, in attesa di convalida.
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