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Attualità

Peschereccio siciliano a Leuca: «Non potete cacciarci»

Il legale del comandante del peschereccio Eva: «Il rientro a Leuca è stato determinato, esclusivamente, da un guasto al motore del motopesca, ma non è disposto a rinunciare all’attività di pesca ed esserecacciato dalla Puglia e tutelerà in tal caso nelle opportune sedi il suo buon diritto». Confermata, intanto, per domenica 24 ottobre la manifestazione in porto promossa dal Movimento Regione Salento

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Mentre il Movimento Regione Salento conferma la mobilitazione per domenica prossima, prendono posizione anche i pescatori siciliani in questi giorni nell’occhio del ciclone per la cosiddetta pesca a cianciolo praticata nel mare del Capo di Leuca fanno sentire la loro voce.


In particolare con una nota dello studio legale dell’avv. Accursio Piro, in rappresentanza del capitano del motopesca Eva che intende «chiarire la propria posizione rispetto all’esercizio dell’attività professionale di pesca mediante l’utilizzo di reti da circuizione previsto dall’art.4 del DPR 1639/1968, svolta nei giorni precedenti nei mari del Salento».


Il comandante del motopesca precisa che «l’attività di pesca è sempre avvenuta nel pieno rispetto di quanto previsto dagli artt. 4 e seguenti del DPR 1639/1968 per l’esercizio della pesca professionale del cianciolo ed i controlli hanno sempre confermato il pieno rispetto delle regole ed il mancato uso di apparecchiature illegali».


Il comandante si dice «dispiaciuto del fatto che in alcuni giornali online sono stati inseriti dei video e delle immagini non riconducibili al proprio motopesca, o battute di pesca allo stesso non riconducibili, senza chiarire talvolta la circostanza che, invero, si trattasse di immagini di repertorio, contribuendo in tal modo ad incrementare il disappunto ed il malcontento dei pescatori pugliesi» e chiede «la rimozione dei citati video e immagini e/o il chiarimento che si tratti di immagini di repertorio».


Il comandante del motopesca «come cittadino italiano», si legge ancora nella nota, «è dispiaciuto di leggere sui giornali termini come “mattanza”, “incetta”, “depredare”, “razzia” da parte di un peschereccio siciliano che si limita, nel pieno esercizio dell’attività di pesca professionale e dei permessi, a svolgere in acque territoriali italiane, con enormi sacrifici, ciò che è consentito dall’attuale legislazione italiana proprio nel Mare Nostrum, concetto più ampio di Mare Siciliano o Mare Pugliese».


Secondo il legale, «il comandante del motopesca ha subito in questi giorni numerose contestazioni, pur lavorando nel pieno rispetto delle regole e pur svolgendo con grande difficoltà e sacrificio un lavoro che gode della tutela della Nostra Costituzione. Il Comandante, pur potendo svolgere l’attività di pesca nella zona di Leuca, aveva raggiunto a seguito delle proteste e dei successivi chiarimenti, al fine di evitare tensioni, dissapori e per quieto vivere un “accordo” di spostarsi da quel tratto di mare, ma di non lasciare la Puglia. Purtroppo, pur spostandosi a dieci miglia da Leuca ha subito delle turbative durante l’esercizio di attività di pesca anche mediante l’uso di apparecchiature laser e/o appostamenti».


Il comandante precisa che «il rientro a Leuca è stato determinato, esclusivamente, da un guasto al motore del motopesca, ma non è disposto a rinunciare all’attività di pesca ed essere “cacciato” dalla Puglia e tutelerà in tal caso nelle opportune sedi il suo buon diritto».

Infine «auspica che si possa tornare ad un clima sereno e che magari ci possano essere interventi a sostegno di chi onestamente e con sacrificio cerca di lavorare contribuendo nel proprio piccolo alla crescita del Nostro Paese, considerato che l’attività di pesca con la tecnica del cianciolo e l’uso di reti da circuizione è stato preventivamente valutato dagli Organi Competenti rispetto ad eventuali impatti ambientali».


Confermata, intanto, per domenica 24 ottobre, dalle ore 10,30, la manifestazione organizzata dal Movimento Regione Salento presso il Porto di Santa Maria di Leuca).


Saranno presenti cariche istituzionali, dirigenti, e militanti del movimento.


«È giunta l’ora di porre un freno, con regole chiare e precise, alla tecnica della cianciola con cui i pescatori siciliani arrivano nel mare salentino depredandolo al limite di ogni regola. Sarà un momento utile per esternare il palese disagio dei pescatori locali e per far notare i possibili danni che questa tecnica, a lungo andare, rischia di causare nella zona in cui si pesca con la cianciola».


A tal proposito il Movimento Regione Salento si appella ai decisori facendo riferimento al D.P.R. 1639/68, secondo cui “Il Capo del Compartimento, al fine della tutela delle risorse biologiche del mare, sentita la commissione consultiva locale per la pesca marittima, può stabilire ogni altra disposizione circa la località di esercizio, i periodi di tempo e i tipi degli strumenti pescherecci per la pesca con fonti luminose nelle acque del compartimento”.


In quest’ottica il presidente del movimento Paolo Pagliaro, consigliere regionale, ha presentato già un’interrogazione urgente all’assessore regionale alla caccia e pesca.


Attualità

Casarano, nuove frontiere all’ITE De Viti De Marco

Tra STEM e internalizzazione venti percorsi di orientamento e formazione gratuiti per oltre trecento studenti…

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Avviato l’ambizioso Piano di potenziamento delle competenze nelle discipline STEM ed in quelle multilinguistiche presso l’Istituto Tecnico Economico “A. De Viti De Marco di Casarano.

Sono 20, infatti, i Percorsi di orientamento e formazione gratuiti che, grazie ai fondi PNRR, coinvolgono oltre trecento studenti dell’Istituto in attività laboratoriali nel campo scientifico, tecnologico, ingegneristico, matematico e multilinguistico.
Un maxi-laboratorio di costruzione del futuro, capace di trasmettere ai giovani la curiosità, il fascino dell’immaginazione ed il gusto della ricerca nelle discipline tecnico-scientifiche e nelle lingue straniere.

Esperienze, queste, facilitate dalla disponibilità della più innovativa aula immersiva, del laboratorio chimico digitale e di quello informatico polifunzionale, di cui si è dotata recentemente la scuola grazie ai fondi PNRR.
Ampio il ventaglio di attività, che va dai percorsi logico-matematici per padroneggiare le tecniche risolutive dei TOLC-E e Test di ingresso dell’Università, alla programmazione di microcontrollori con la piattaforma Arduino; dalla sintassi del linguaggio di programmazione, all’interfacciamento con hardware esterno e realizzazione di prototipi funzionanti.

Da segnalare, inoltre, le attività di creatività digitale con stampa 3D di prodotti digitali o quelle di applicazione delle STEM in Ambiente, Industria, Economia, Salute.
Analisi di casi studio ed esempi di innovazione tecnologica con intelligenza artificiale, robotica, big data, blockchain impegneranno, inoltre, studenti e studentesse, al pari della Business Intelligence o gestione dei diversi regimi contabili attraverso l’utilizzo di software professionali avanzati.
Le Certificazioni informatiche, invece, riguarderanno oltre all’ICDL base quella IT Security, mentre per quelle linguistiche di Inglese e Spagnolo si punta sulle Cambridge e DELE.

Mirare a Nuove frontiere esplorando le opportunità di carriera universitaria ed occupazionali nei settori STEM e multilinguistici è, quindi, la più recente sfida che, grazie ai finanziamenti del PNRR – Mission 4, terrà impegnati studenti e studentesse dell’I.T.E. A. De Viti De Marco nei prossimi mesi, perché, citando Mark Strand, possiamo ben dire che “Il futuro non è più quello di una volta”.

Descrizione e percorsi

Nr. 4 PERCORSI DI LOGICA – MATEMATICA –  Potenziamento delle capacità logico-deduttive, di ragionamento logico-matematico,  per padroneggiare l’approccio e le tecniche risolutive dei quiz di logica (TOLC-E,  Test di ingresso per l’accesso all’Università);

–   Traduzione di problemi aritmetici in rappresentazioni geometriche o grafiche;

–    lezioni fenomeniche su argomenti di trigonometria, statistica, probabilità, matrici e sistemi lineari per agevolare le studentesse e gli studenti durante la transizione scuola -università o scuola –lavoro, con riferimento, in particolare, alle discipline STEM.

–   analisi matematica per applicare il calcolo differenziale e lo studio di una funzione nel campo dell’Economia.

Nr. 1 PERCORSO DI CODING/ARDUINO

 

–  programmazione di microcontrollori attraverso la piattaforma Arduino. Dalla sintassi del linguaggio di programmazione, all’interfacciamento con hardware esterno e realizzazione di prototipi funzionanti.

–   sviluppo di semplici progetti elettronici e comprensione della logica alla base dei sistemi embedded.

Nr. 1 PERCORSO DI CREATIVITÀ DIGITALE/STAMPA 3D –  creazione di prodotti digitali originali attraverso esperienze per lo sviluppo di competenze cognitive, digitali e soft skills.

 

 

Nr. 2 PERCORSI DI INFORMATICA

 

– Le principali aree di applicazione delle STEM in Ambiente, Industria, Economia, Salute;

– Le STEM nel Mondo Reale: come la tecnologia ha trasformato settori come l’agricoltura, la medicina, la produzione industriale;

–  Analisi di casi studio ed esempi di innovazione tecnologica come intelligenza artificiale, robotica, big data, blockchain;

– competenze digitali per il conseguimento della Certificazione ICDL base e ICDL IT Security;

Nr. 1 PERCORSO DI BUSINESS INTELLIGENCE E CONTROLLO DI GESTIONE D’IMPRESA

 

–  competenze nel funzionamento dei processi della “Business Intelligence” per la gestione e analisi dei dati, con l’obiettivo raccogliere, ordinare e analizzare dati da vari database e fogli di calcolo per migliorare la comprensione dei processi aziendali e supportare la gestione delle risorse e la competitività aziendale.
Nr. 3 PERCORSO DI ECONOMIA

 

–  gestione degli adempimenti correlati ai diversi regimi contabili attraverso l’utilizzo di software professionali che evidenzino le diverse modalità di tenuta delle contabilità aziendali. Sviluppo di competenze di progettazione, implementazione e gestione di un software gestionale di contabilità, di magazzino e di fatturazione.

– Gestione della contabilità aziendale attraverso un evoluto software di gestione e rilevazione delle operazioni di un intero esercizio, dall’apertura dei conti di un’azienda in funzionamento alla redazione delle scritture di assestamento e di epilogo e chiusura conti, fino alla redazione del bilancio di esercizio e alla produzione di tutti gli elaborati contabili previsti dalla normativa civilistica e fiscale.

 

NR. 4 PERCORSI

DI TUTORAGGIO PER L’ORIENTAMENTO AGLI STUDI E ALLE CARRIERE STEM

 

 – Attività interattive, uso dell’Intelligenza Artificiale (AI) come tecnologia per creare contenuti digitali innovativi e momenti di coinvolgimento per studenti e famiglie, per favorire la consapevolezza delle opportunità nelle carriere STEM, contrastare stereotipi di genere e pregiudizi legati alle STEM, essere consapevoli di come l’AI stia cambiando il mondo del lavoro.

– strumenti pratici per scegliere percorsi di studio e professioni STEM, partendo dai cinque framework europei

2 PERCORSI COMPETENZE LINGUISTICO-COMUNICATIVE

 

Percorsi finalizzati a sostenere gli esami per le Certificazioni Linguistiche di Lingua Inglese e di Lingua Spagnolo dal livello B1 ai livelli più alti del QCER
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Indipendenza alimentare ieri. E oggi?

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riceviamo e pubblichiamo, di Salvatore Brigante

Raggiungere l’indipendenza alimentare è un obiettivo che tutti da sempre si pongono, ma ci sono tanti elementi che lo ostacolano. Spesso si creano in modo spontaneo delle isole felici che riescono in un modo quasi naturale ad arrivare a questo traguardo.

Qualsiasi tipo di indipendenza sappiamo che non è ben vista dai poteri forti, tipo le multinazionali e industrie agroalimentari che boicottano le piccole realtà e la piccola economia per meri vantaggi di pochi. Per esempio con l’appropriarsi dell’esclusiva dei semi a volte appartenenti a piccole entità, in modo scorretto, o sostituendoli con nuovi semi ibridi nati in laboratorio.

Ma lasciamo la parte tecnica a quelli che ci lavorano e manipolano il tutto al soldo delle multinazionali e a quelli che sulla carta dovrebbero risolvere i problemi ma guardano soprattutto a come incrementare ricchezza a chi già la ha.

Un diritto di qualsiasi essere è vivere bene e sano a lungo godendo in modo semplice e spontaneo di quello che il pianeta ci mette generosamente a disposizione. Tra i bisogni primari c’è il cibo, un luogo dove vivere bene e socializzare in modo sano. Oggi il cibo viene sopperito con facilità in qualsiasi stagione sugli scaffali dei supermercati che gonfiano in maniera smisurata le casse già piene di gente dai poteri forti mondiali. Ma questo non può far tornare i sapori di una volta, di un’arancia che ti schizza negli occhi e nelle narici e ti entra nell’anima, o il sapore e il profumo del pane fresco sfornato da poco, o di pomodori di macisa su una frisa con olio d’oliva o salsa essiccata al sole, accompagnata da un bicchiere de mieru.

Amo spesso parlare di scorci di vita vissuti, anche di obiettivi raggiunti, a volte inconsapevolmente o per bisogno. Mi piace ricordare un tempo, verso la fine degli anni ’60 o inizio ’70, periodo in cui vivevo con i nonni a Caprarica di Tricase dove il tempo sembrava essersi fermato. I miei nonni, nati nell’800, mi parlavano di genti, guerre mondiali, faide, amori, di un altro modo di vivere e regolare l’economia. La fame dopo la seconda guerra mondiale era una piaga. Il piano Marshall non fu sufficiente a far ripartire l’economia, specie al sud che come sempre si dovette arrangiare o improvvisare. Quindi le famiglie, che erano numerose, si attrezzarono, con acume e lungimiranza, per avere un tetto e un fabbisogno alimentare, coltivando i terreni in base alle loro caratteristiche.

Nel caso dei miei nonni materni, loro producevano grano, frutta, verdura abbondante, legumi, carni di colombi e conigli, etc. Spesso si barattava il cibo in eccedenza con vino o altri alimenti. Le famiglie erano numerose, delle piccole comunità, e i figli venivano al mondo a volte con cadenza annuale e spesso erano manodopera per l’economia familiare, un costo alto per loro. In questo modo molte famiglie si avvicinarono all’indipendenza alimentare in quanto, avendo vissuto i travagli delle guerre mondiali, si premuravano ad avere cibo a disposizione.

Mi ricordo che dire “ho fame” era qualcosa che a molti non piaceva ascoltare perché ricordava il periodo della guerra. Spesso a cadenza mensile o quindicinale ci si alzava presto per fare il pane, un evento a cui tutta la famiglia partecipava fino al trasporto al forno vicino, dove veniva cotto. Ero io l’addetto a salire sul granaio, ben nascosto tra le mura spesse, ad un’altezza di minimo due metri. Mi sollevavano da terra, avevo le vertigini e anche un po’ di paura ma quando entravo nel granaio, il profumo del grano mi invadeva di tante sensazioni e già pensavo allu ’ndoru che usciva dal forno, al pane croccante, ai biscotti, alle frise.

Accanto, in una muraglia, c’era ‘u cammarinu, un deposito con contenitori di terracotta pieni di fichi secchi a volte con dentro mandorle e noci, ’na poscia de fiche si usava dire allora scherzando, come se non valessero niente, invece ci davano tanta energia e forza per i nostri giochi e lavori. C’era il vino e l’olio, l’oro verde. Quasi tutti i pomeriggi si andava a raccogliere l’erba per i conigli, spesso ricevevo in compenso un gelato comprato al bar di zio Cosimo, costava cinque lire. Le macchine, nel sud del sud, non erano ancora numerose. C’era la Topolino, le Balilla e dopo le Fiat 500, qualche 850, qualche 1100 Fiat. Noi piccoli facevamo collezione dei numeri delle targhe, le scrivevamo su dei fogli, era uno dei nostri giochi preferiti. Quando la targa era irriconoscibile la chiamavamo streusa.

Ancora esisteva un mondo medioevale e nei borghi le persone venivano identificate, oltre che con soprannomi, con i mezzi di locomozione che usavano: “chiro cullu sciarabbà” o “chiru cullu traìnu” o “chiru culla sciarretta” o “chiru cullu cavaddu stallone”. Sfrecciavano per le vie del paese veloci, con lo sguardo fiero: “hop hop hop… ah ah ah…” sempre con lo scudiscio che sibilava nell’aria mentre trasportavano le merci. Lo sterco dei cavalli veniva raccolto dagli addetti e utilizzato per concimare le campagne pietrose che davano cibo ricco di sapori dalle caratteristiche organoelettriche uniche, come unici sono i sapori e i venti del sud impregnati di salsedine.

In molti siamo andati via, lasciando le nostre terre, forse sperando in un avvenire migliore. Lo abbiamo trovato? O forse abbiamo lasciato quello che tutti adesso stanno cercando ma non lo sapevamo? Un mondo fiabesco con il piacere delle rinunce, un mondo unico che la trasformazione del pianeta ci ha regalato, forse abbiamo cercato altrove la ricchezza che già avevamo. Forse è troppo tardi per ricominciare.

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Calcio balilla in piazza: grande successo a Nardò

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Si è svolta domenica 20 gennaio a Nardò, presso il Chiostro dei Carmelitani, la seconda edizione di “Calcio balilla in piazza”. Un torneo amatoriale che ha ospitato venti coppie con la vittoria finale del team “La gente a parlare”, composto da Salvatore Murrone e Pierluigi Montinari; hanno completato il podio Ivano Vantaggiato e Ivano Greco, seguiti da Michele Rizzo e Luigi Vetere, campioni in carica della prima edizione.

Ospite a Nardò, nelle vesti di giudice d’onore, Luigi Natali, campione della Nazionale Italiana di calcio balilla, categoria veterani, nel 2024. Presente anche Antonio Serravezza, presidente della LILT Lecce: per sostenere la prevenzione nella lotta contro i tumori è stata infatti organizzata una raccolta solidale.

“Ringrazio tutti i partecipanti – ha dichiarato il Presidente del Consiglio comunale con delega allo Sport, Antonio Tondo – per lo spirito di amicizia e condivisione in cui si è svolto l’evento. Ancora una volta, Gianni Guagnano e i suoi collaboratori hanno saputo unire sport e beneficenza in una piacevole giornata”.

“Anche la seconda edizione – ha aggiunto lo stesso Guagnano, organizzatore dell’evento – ha raccolto consensi e partecipazione, di questo siamo molto felici. Il supporto dell’Amministrazione comunale, in particolare di Antonio Tondo, sempre vicino e sensibile ad ogni iniziativa delle associazioni neretine, è stato fondamentale per la buona riuscita dell’evento”.

Il torneo di calcio balilla è stato organizzato da Step Up di Gianni Guagnano con la collaborazione del Presidente del Consiglio comunale con delega allo Sport, Antonio Tondo, e del Presidente della Consulta comunale dello Sport, Tony De Paola. Con il supporto dei collaboratori Gianluigi Re, Anthony Avantaggiato e Luigi Sanasi.

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