Attualità
Piano anti incendi, ecco cosa non si può fare
Decreto del Presidente Emiliano. Fino al 15 settembre dichiarato lo stato di grave pericolosità per tutte le aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo. Cosa è vietato fare e come comportarsi nel caso si avvisti un incendio
Fino al 15 settembre dichiarato lo stato di grave pericolosità per tutte le aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo della Puglia, fatta salva la possibilità, in caso di necessità contingenti, di posticipare al 30 settembre lo stato di allertamento delle strutture operative della Protezione civile.
Le amministrazioni comunali, nell’ambito del proprio territorio, su cui insistono aree boscate, ovvero situazioni di rischio di incendio boschivo o di interfaccia, possono avvalersi delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile per attività di prevenzione e repressione incendi sulla base di specifici accordi o convenzioni.
Le amministrazioni comunali hanno l’obbligo di aggiornare la Pianificazione Comunale di Protezione Civile relativamente a tutti i rischi presenti sul territorio di competenza e in particolar modo per quello relativo agli incendi boschivi e di interfaccia.
Secondo quanto previsto nell’ordinanza, chiunque avvisti un incendio che interessi o minacci aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all’interno delle predette aree, è tenuto a darne immediata comunicazione alle competenti autorità locali riferendo ogni utile elemento territoriale per la corretta localizzazione dell’evento.
I numeri indicati come preposti a ricevere le segnalazioni sono il 1515 (Comando corpo forestale), il 115 (Vigili del Fuoco), il 113 (Polizia di Stato) e eventualmente quello del locale comando di polizia locale e servizio di protezione civile).
Nel decreto si ricorda che in tutte le aree a rischio di incendio boschivo e/o immediatamente ad esse adiacenti, è tassativamente vietato: accendere fuochi di ogni genere; far brillare mine o usare esplosivi; usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli; usare motori (fatta eccezione per quelli impiegati per eseguire i lavori forestali autorizzati e non in contrasto, fornelli o inceneritori che producano faville o brace; tenere in esercizio fornaci, forni a legna, discariche pubbliche e private incontrollate; fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio; esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo di lanterne volanti dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici; transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate; transitare con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, private e vicinali, gravate dai servizi di pubblico passaggio, fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti; abbandonare rifiuti nei boschi e in discariche abusive.
Vale la pena sottolineare anche che l’accensione e la bruciatura di residui di materiale vegetale derivante dall’attività agricola e forestale è vietata nel periodo compreso tra il primo giugno e il 30 settembre
Nelle zone ad alta densità turistica al fine di mitigare situazioni di rischio (parcheggi e assembramenti di veicoli non autorizzati, accatastamento di rifiuti), i Comuni possono autorizzare nei pressi di aree boscate, parcheggi temporanei a condizione che i gestori pongano in essere misure di prevenzione antincendio (indicazione, segnalazione delle via di fuga, rimozione della vegetazione erbacea e della necromassa, rimozioni di rifiuti), misure di sorveglianza dedicate, nonché dispongano in loco e prontamente utilizzabili attrezzature idonee quali estintori, cisterne di acqua e simili necessari ad estinguere eventuali principi di incendio.
I Comuni devono comunicare alla Sezione Protezione Civile della Regione Puglia il piano degli interventi di prevenzione incendi.
Andrano
Tartufo nero del Salento: al via la nuova stagione della raccolta
L’iniziativa: mappare le aree per valorizzare la tartuficoltura nei terreni degradati dalla Xylella. Tenore: «Obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni, educandole alla responsabilità ambientale»
Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase annuncia la riapertura dei termini per la presentazione delle richieste di autorizzazione alla raccolta dei tartufi per la stagione 2024-2025.
La decisione è stata presa con deliberazione del Comitato Esecutivo, con l’obiettivo di assegnare le ultime otto autorizzazioni disponibili, garantendo il rispetto delle normative nazionali e regionali.
Nel Parco si possono trovare due varietà dei pregiati tuberi: il tartufo nero, noto anche come scorzone (foto in alto), e il tartufo bianco, chiamato bianchetto o marzuolo (foto in fondo all’articolo).
AVVISO PUBBLICO
Le richieste possono essere inviate esclusivamente tramite mail pec all’indirizzo parcootrantoleuca@pec.it, entro e non oltre, le ore 12.00 del 12 dicembre 2024.
Le domande dovranno includere la documentazione completa, come dettagliato nell’avviso pubblico consultabile sul sito ufficiale del Parco.
Nel caso in cui le richieste superino il numero di autorizzazioni disponibili, si procederà con un sorteggio pubblico il giorno 12 dicembre, alle ore 17, presso la sede dell’Ente Parco.
TURISMO INTERNAZIONALE
«La rimodulazione del progetto di valorizzazione del Parco», spiega Michele Tenore, presidente dell’Ente, «mette al centro il ruolo strategico dei giovani, il turismo internazionale e la fruibilità del territorio durante i mesi estivi e oltre, consolidando il Parco come motore di sviluppo per l’economia locale. La raccolta dei tartufi non è solo una tradizione consolidata, ma rappresenta anche uno strumento potente di promozione territoriale, che intreccia economia, sostenibilità ambientale e gastronomia di eccellenza. Il tartufo, infatti, è non solo un prodotto gastronomico pregiato, ma anche un volano che sostiene le filiere agroalimentari locali, attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio enogastronomico del nostro territorio».
RECUPERO TERRENI NEL POST XYLELLA
La riapertura dei termini per la gestione della raccolta ha l’obiettivo di regolamentare e tutelare tale risorsa preziosa, promuovendo una gestione sostenibile che preservi la biodiversità e gli ecosistemi.
«Il Parco», spiega ancora Tenore, «intende sviluppare specifiche attività per valorizzare il tartufo, non solo come prodotto di alta qualità gastronomica, ma anche come possibile fonte di reddito per le comunità locali. A tal fine, è in programma uno studio con il coinvolgimento di università ed esperti per individuare le aree più adatte alla tartuficoltura, utilizzando essenze micorrizzate, che, oltre a produrre i pregiati tuberi, possano contribuire al recupero di terreni ora degradati dalla Xylella, diventando un investimento paesaggistico e naturalistico di valore».
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Attualità
I 40 anni della Pro Loco Cerceto di Cannole
L’associazione si è sempre distinta per il suo senso di responsabilità e per l’ideazione di iniziative culturali che hanno messo in luce Cannole e le sue ricchezze, dal Parco Torcito alle deliziose municeddhe, dalla storia alle tradizioni locali, fino alla naturale vocazione all’accoglienza
Il 2024 è indubbiamente un anno di grandi traguardi per la Pro Loco Cerceto di Cannole.
Dopo aver ricevuto nei giorni scorsi il prestigioso titolo di Sagra di Qualità per Festa Della Municeddha, la manifestazione gastronomica organizzata ogni anno dal 10 al 14 agosto, chiude l’anno festeggiando un compleanno speciale: 40 anni di attività e di impegno incessante nel campo della valorizzazione e promozione territoriale.
40 anni non sono solo un traguardo, ma anche un punto di partenza per nuove avventure, con la Pro Loco sempre pronta a valorizzare e salvaguardare il patrimonio materiale e immateriale del proprio territorio.
L’associazione Pro Loco, infatti, si è sempre distinta per il suo senso di responsabilità e per l’ideazione di iniziative culturali che hanno messo in luce Cannole e le sue ricchezze, dal Parco Torcito alle deliziose municeddhe, dalla storia alle tradizioni locali, fino alla naturale vocazione all’accoglienza della sua comunità.
L’origine di questo successo risiede nella visione e nella passione dei soci fondatori e di tutti i soci-volontari che ancora oggi portano avanti l’associazione con responsabilità e autentica passione, che oggi si proietta verso il futuro con i giovani della Pro Loco Young, ragazzi che se anche impegnati in attività di studio e lavoro, spesso lontani da casa, sono presenti e propositivi, pronti a raccogliere un testimone prezioso.
Un plauso speciale va al presidente in carica, Oronzo Piccinno, e ai past presidenti, Franco Russo e Giuseppe Russo, che hanno guidato l’associazione attraverso quattro decenni di storia locale, segnando il percorso con creatività e dedizione. Cannole e la sua Pro Loco sono diventate note non solo in Italia, ma anche all’estero, soprattutto grazie alla Festa della Municeddha, che con le sue oltre 100mila presenze ogni anno, è stato inserito nel circuito Grandi Eventi della Regione Puglia
Durante i festeggiamenti per i 40 anni di attività, il sindaco di Cannole, Leandro Rubichi, ha omaggiato la Pro Loco Cerceto con una targa di gratitudine a nome dell’Amministrazione Comunale, riconoscendo il valore e l’impegno dell’associazione nella promozione della cultura e del territorio.
La serata ha visto anche un momento significativo, quando al parroco di Cannole, don Christian Galati, è stata consegnata la tessera di socio ad honorem, simbolo della stretta collaborazione tra la Pro Loco e la comunità locale.
Dopo quarant’anni, la Pro Loco Cerceto di Cannole continua ad essere un esempio di come la passione e l’impegno possano trasformare un piccolo comune in un luogo di grande attrazione culturale e sociale, tracciando la via per un futuro ancora più promettente.
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Attualità
Roma… pizzicata per una notte
L’Orchestra Popolare La Notte della Taranta fa ballare oltre 10mila persone in piazza del Campidoglio in occasione della 14ᵃ edizione di Musei in Musica
Grande successo a Roma per l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta ospite speciale della 14ᵃ edizione di Musei in Musica.
Una festa popolare in piazza del Campidoglio che ha coinvolto decide di migliaia di cittadini romani e di turisti.
Oltre diecimila gli spettatori che hanno raggiunto il colle capitolino per visitare le bellezze del museo pubblico più antico del mondo e per assistere al concerto dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta ballando al ritmo della pizzica salentina.
Un appuntamento trascinante, aperto con l’ipnotica Taranta di Lizzano e proseguito con le hit più amate dal pubblico:Pizzicarella, Pizzica di San Vito e Lu Rusciu de lu mare.
Finale, come da tradizione, con Calinitta.
Ad applaudire i musicisti e danzatori salentini anche il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri e l’assessore alla Cultura della città Massimiliano Smeriglio.
Tanti i protagonisti della serata: dagli interpreti dei canti popolari Antonio Amato, Consuelo Alfieri, Ninfa Giannuzzi e Salvatore Galeanda, ai danzatori di pizzica Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Veronica Calati, Stefano Campagna, Fabrizio Nigro e Marco Martano, per concludere con i musicisti dell’Orchestra diretta dal mandolinista antropologo Peppo Grassi: Alessandro Monteduro (percussioni), Antonio Marra (batteria), Alessandro Chiga e Carlo De Pascali (tamburello), Attilio Turrisi (chitarra battente), Leonardo Cordella (organetto), Nico Berardi (fiati), Giuseppe Astore (violino), Mario Esposito (basso), Roberto Gemma (fisarmonica).
La Taranta ospite diMusei in Musica 2024 è un’iniziativa promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata da Zètema Progetto Cultura in collaborazione con Fondazione Notte della Taranta.
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