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Cronaca

Porto Selvaggio: sanzioni a turisti sporcaccioni

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Tempi duri per chi ha scelto l’area del parco di Porto Selvaggio per le proprie “scorribande” contro l’ambiente.





L’amministrazione comunale di Nardò, negli ultimi giorni, ha alzato il livello di attenzione e quindi, inevitabilmente, i controlli a tutela dei preziosi contesti naturalistici del parco, ma ovviamente anche di tutto il territorio. Un’attività mirata affidata a Polizia Locale, Guardie Zoofile Agriambiente e Guardie Ecologiche Volontarie Endas.
Nella giornata di ieri, proprio gli agenti di Polizia Locale, guidati dal comandante Cosimo Tarantino, e le Guardie Zoofile Agriambiente, coordinate da Antonio Russo, nel corso di un servizio di monitoraggio del territorio, hanno individuato nella macchia in zona Cicora, una coppia di turisti (lui di origine tedesca, lei italiana) a bordo di un camper che stava svuotando abusivamente il contenuto del serbatoio (acque “bianche”) del mezzo in un terreno. La sanzione per la coppia di turisti, prontamente identificati, ammonta a 160 euro.





Sempre nella giornata di ieri, nell’ambito di un servizio mirato a scovare coloro che non smaltiscono i rifiuti in maniera corretta, le Guardie Ecologiche Volontarie Endas hanno individuato un’altra coppia di turisti provenienti da Gallipoli proprio mentre depositavano un sacco di spazzatura all’interno di un bidocino di un’utenza domestica. Il fatto è avvenuto sulla strada provinciale n. 112 che conduce a Sant’Isidoro. “Non sapevamo come disfarci dei rifiuti” è stata la giustificazione della coppia, che è stata identificata e ora rischia una sanzione sino a 500 euro, ai sensi dell’ordinanza n. 40.




In un’altra zona, sempre nel cuore del parco di Porto Selvaggio, le Guardie Zoofile Agriambiente, nel corso di un normale servizio di perlustrazione della costa, hanno individuato la carcassa di un bovino in avanzato stato di decomposizione. I successivi accertamenti hanno consentito di risalire alla provenienza dell’animale. Lo smarrimento dello stesso era stato denunciato dai proprietari che avevano perso le sue tracce qualche mese fa. La carcassa è stata trovata nei pressi di una “spunnulata”, evidentemente il bovino non è riuscito ad uscire dal fosso dopo esservi finito all’interno. Il recupero, non facile, è stato effettuato dallo stesso proprietario che ha anche proceduto al corretto smaltimento.





Infine, nei pressi della Palude del Capitano, le Guardie Zoofile Agriambiente hanno rinvenuto un ammasso di rifiuti abbandonati con cinque sacchetti all’interno dei quali c’era anche la carcassa di una pecora morta. Le pronte verifiche all’interno dei sacchetti hanno consentito di rinvenire elementi identificativi del presunto autore degli abbandoni, che ora rischia una sanzione sino a 500 euro, sempre ai sensi dell’ordinanza n. 40.
“Puntuali come orologi svizzeri – nota l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – i nemici di Porto Selvaggio si moltiplicano con l’approssimarsi dell’estate. Ignoranza e superficialità portano a comportamenti che sono pericolosi per l’ambiente e in particolare per i delicati e preziosi equilibri dell’area del parco. Grazie alla Polizia Locale, alle Guardie Zoofile e alle Guardie Ecologiche staremo con il fiato sul collo di questi incivili. Questo vale come avvertimento per tutti, Portoselvaggio e ogni lembo del nostro territorio non si toccano e nessun comportamento nocivo sarà tollerato”.






Cronaca

Prima il litigio, poi spara alla compagna

Ha fatto partire tre colpi nella sua direzione mentre lei si trovava nel suo giardino. Solo la scaltrezza ed il rapido chinarsi ha scongiurato il peggio ed evitato che la donna venisse colpita. Arrestato per tentato omicidio il 42enne che ha esploso i tre colpi di pistola

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I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce unitamente ai colleghi della Stazione di Lecce Santa Rosa hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un 42enne leccese, già noto, per tentato omicidio ai danni della propria compagna, una 31enne, anche lei salentina.

Essenziale per l’arresto l’esame dei filmati delle telecamere presenti in zona oltre che alle testimonianze raccolte, sia della vittima che di altre persone.

Ad allertare i Carabinieri al numero di emergenza 112 è stata la stessa vittima.

La donna ha riferito ai militari di essere stata oggetto di colpi di arma da fuoco, esplosi in sua direzione, dal proprio compagno convivente.

Secondo il racconto della donna, l’uomo è giunto presso la sua abitazione a bordo di un’utilitaria; dopo essere sceso dal veicolo, condotto da un conoscente, ha impugnato un’arma da fuoco e fatto partire tre colpi nella sua direzione mentre lei si trovava nel giardino antistante l’abitazione.

Solo la scaltrezza ed il rapido chinarsi ha scongiurato il peggio ed evitato che la donna venisse colpita.

Dopo aver sparato l’uomo, in violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di P.S. cui già da tempo era sottoposto, si è allontanato dal suo domicilio e, al fine di eludere le indagini, si è recato presso l’ospedale di Lecce dove è stato rintracciato e bloccato dagli uomini dell’Arma.

Dall’attività di indagine condotta dai Carabinieri è emerso inoltre che la donna, già nel corso del pomeriggio avrebbe avuto un diverbio, scaturito da futili motivi, con il proprio compagno che si è poi allontanato, sfociato in violenza fisica, tanto da richiedere le cure mediche presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Nel corso della lite la donna sarebbe stata anche minacciata di morte.

Al termine dell’attività di indagine il 42enne è stato arrestato e, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica del capoluogo salentino, condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.

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Sant’Isidoro: sequestrati pattini ormeggiati abusivamente

Erano destinati al noleggio non autorizzato in una zona protetta. Denunciati i responsabili

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In un’operazione di tutela ambientale la Capitaneria di Porto di Gallipoli, insieme all’Area Marina Protetta “Porto Cesareo” e all’Ufficio demanio della Città di Nardò, ha sequestrato, a Sant’Isidoro, una quindicina di pattini ormeggiati abusivamente e destinati al noleggio non autorizzato in una zona protetta.

L’intervento ha portato al sequestro e alla custodia giudiziaria dei natanti ed all’emissione di due denunce penali e relativi verbali ai responsabili dell’abuso.

L’operazione ha consentito di restituire alla libera balneazione oltre 5mila metri quadri di specchio acqueo di elevatissimo valore ambientale e paesaggistico.

L’attività continuerà anche nei prossimi giorni al fine di recuperare e portare a smaltimento i corpi morti abusivi impiegati per legare i natanti e al sequestro di ulteriori unità presenti in altri tratti di costa.

Si è trattato di un’azione significativa di ripristino della legalità e del decoro in una marina e in un tratto di costa al centro negli ultimi anni di importanti interventi di riqualificazione, a cominciare ovviamente dell’intervento di rigenerazione urbana del lungomare nell’ambito del Pnrr.

«Il demanio e le aree costiere più importanti dal punto di vista ambientale e paesaggistico», sottolinea l’assessore al Demanio e alle Aree protette Andrea Giuranna, «devono essere difese da intrusioni e azioni di sostanziale occupazione illegittima, come l’ormeggio di pedalò. Norme alla mano, ma in verità ancora prima facendo riferimento al buon senso, è necessario intervenire per liberare il demanio e tutelare i contesti, come spesso abbiamo fatto in passato. A Sant’Isidoro, negli ultimi anni, sono stati investiti diversi milioni di euro per la sua riqualificazione e questa operazione non è altro che un modo per continuare la strategia di difesa e recupero di una marina splendida».

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Cronaca

Fiamme alte nella zona industriale tra Tricase e Miggiano

Al momento l’incendio è sotto controllo e le squadre rimangono sul posto per l’estinzione di alcuni focolai e per mettere in sicurezza l’area

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Dalle ore 13,40 di oggi i Vigili del Fuoco sono impegnati con numerose squadre nel territorio di Miggiano dove un incendio ha interessato un’ampia area di macchia mediterranea e alcuni uliveti.

È uno dei tanti incendi che stanno interessando nella giornata di oggi la provincia di Lecce.

Una situazione di emergenza che vede impegnate praticamente tutte le squadre del comando provinciale e che ha portato ad una richiesta di supporto da parte dei colleghi di altre regioni: sono in arrivo in questi momenti squadre di vigili del fuoco da Pescara ed da Ancona.

A Tricase le fiamme si sono propagate all’interno dell’area industriale, in via Monti del Sala, e hanno investito una tettoia in lamiera adibita a deposito di legname, all’esterno di un fabbricato adibito a lavorazione di profilati in legno per cornici.

Nel suo percorso l’incendio ha lambito alcune abitazioni e la linea ferroviaria ma è stato contenuto prima che compromettesse tali strutture.

Oltre ai Vigili del Fuoco sono state impegnate 4 squadre di protezione civile accorse in ausilio.

Al momento l’incendio è sotto controllo e le squadre rimangono sul posto per l’estinzione di alcuni focolai e per mettere in sicurezza l’area.

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