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Alessano

Quelle dimissioni che fanno rumore

La consigliera comunale alle pari opportunità, alla digitalizzazione e alla disabilità di Alessano, Chiara Giannì, ha rimesso il suo mandato: «Non sono stata ascoltata. Assenti coesione e la coerenza». Il sindaco Osvaldo Stendardo: «Sorpresi dalle dimissioni, ci spiace»

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di Giuseppe Cerfeda


La consigliera comunale alle pari opportunità, alla digitalizzazione e alla disabilità, Chiara Giannì, dopo tre anni, ha detto basta. Ci ha provato, ma non pensava, evidentemente, di dover lottare come una novella Don Chischiotte contro i proverbiali mulini a vento.


La ormai ex consigliera ha già protocollato la sua decisione e lo ha fatto consegnando una lunga riflessione (ripresa anche in alcuni manifesti affissi in paese), in parte dedicata ai suoi concittadini, che evidenzia molti punti critici che non si fermano ai confini di Alessano e riguardano anche tanti altri comuni ed enti locali nostrani. Soprattutto se si parla di disabilità.


La consigliera dimissionaria Chiara Giannì


Dopo aver ringraziato «tutti ad uno ad uno per aver creduto in me», premette: «Sono una persona emotiva e a volte questa mia emotività viene scambiata per debolezza. Vi posso assicurare che non sono affatto debole: sono caparbia e una grande osservatrice. Dall’inizio del nostro mandato», spiega, «mi ero prefissata alcuni obiettivi, con scadenza ad un anno. Purtroppo non mi è stato possibile realizzarli».


La sua frustrazione è tanta: «Forse sono stata mal capita, fraintesa o semplicemente non sono stata presa seriamente in considerazione. Così ho pensato di aspettare un altro po’ di tempo prima di mollare».


Il tempo di solito è galantuomo, ma solo lui. Altri meno: «Dopo i lavori nel centro storico ho constatato che non tutte le strade sono state rivalutate. Quello che mi rammarica è che ho fatto un’intera campagna elettorale per abbattere le barriere architettoniche del paese e proprio la mia strada, via Storella, è stata lasciata… a metà!».


Poi, donde evitare nuovi fraintendimenti puntualizza: «Non parlo solo per la mia situazione, ma per la mia e quella di tante altre persone. Mancano i fondi? Sarebbe servito un po’ di buon senso per riqualificare il centro storico».


«Purtroppo», riflette amara, «in questi due anni mi sono resa conto del malcontento generale di chi vive nel nostro paese che è meraviglioso, ma a tratti invivibile. Le famiglie e i giovani sono costretti a spostarsi nei paesi vicini per passare una serata tranquilli senza dover per forza fare attenzione alle automobili che attraversano la piazza, incuranti dei passanti. Allora mi chiedo: è possibile che solo ad Alessano sia impossibile chiudere il centro storico al traffico, almeno nei mesi estivi?».


Chiara si dice anche «rammaricata per la chiusura di Villa Potenza, ritrovo da decenni di giovani e famiglie. È possibile che non si sia potuto fare qualcosa per impedirne la chiusura? È possibile che non si possa fare alcunché per rivalutarla?».


La sua analisi è impietosa. Ma c’è dell’altro, che è decisamente peggio e rischia di essere una macchia per un paese storicamente civile e inclusivo come Alessano: «Vedo questo paese addormentato, quasi impotente nella non curanza altrui. In questi anni ho sentito dire che la mia disabilità è stata usata per raccogliere voti. Non solo da una persona, da tante. Cari cittadini, noi disabili abbiamo una testa e un cuore per decidere da quale parte stare. Io mi sono sentita cercata dall’amministrazione Stendardo e per questo sarò sempre grata al sindaco.


Probabilmente non sono stata ascoltata e questa è un’altra storia».


La ex consigliera puntualizza: «Ci ho messo e ci metto tutto il mio impegno, avrei voluto e voglio fare molto di più. C’è tempo per ogni cosa ma questo forse non è il mio momento. Forse i miei progetti devo mandarli avanti da sola. Amo troppo il mio paese per premettere che rimanga… addormentato».

Sul piano personale ricorda: «Il mio obiettivo nella vita era quello di laurearmi in scienze politiche, perché amo la politica, amo la storia ed il bene comune. Ho ottenuto la prima laurea e tra non molto conseguirò la seconda. Cosa ne faccio del mio sapere», si chiede, «se non posso metterlo in pratica?».


La riflessione sul piano politico: «Mancano due cose importantissime: la coesione e la coerenza. Quella coerenza per la quale non è necessario fare promesse se quelle promesse non possono essere mantenute.


Quella coesione che in passato grandi uomini hanno reso possibile nonostante le differenti idee politiche.


Ci elargiamo a grandi studiosi… forse la storia l’abbiamo studiata ma, da essa, abbiamo imparato veramente poco».


Chiara Giannì è demoralizzata ma non si è ancora arresa. Non può permetterselo: «Lo devo alla mia famiglia, a mio padre e a mia madre che mi hanno insegnato sempre e nonostante tutto ad avere coraggio e rispondere sempre con educazione. Lo devo, però, ancora di più a me stessa, se voglio che qualcosa cambi; se voglio che l’integrazione non sia solo facciata e una giornata all’annoda dedicare. Chi è disabile lo è ogni giorno e ogni giorno combatte. Abbiamo il diritto di farci sentire e, chi di dovere ha il… dovere di ascoltarci».


Nonostante le dimissioni, non smette di «sperare in un futuro migliore nel quale veramente il bene comune venga prima delle poltrone».


IL SINDACO: «SORPRESI E AMAREGGIATI»


Il sindaco di Alessano Osvaldo Stendardo


Della vicenda si è detto molto amareggiato anche il sindaco Osvaldo Stendardo: «Le dimissioni ci hanno colto di sorpresa e il rammarico è tanto. Perché Chiara è una persona intelligente e capace».


Detto per inciso che l’amministrazione, anche in caso di passaggio della consigliera all’opposizione non avrebbe comunque avuto problemi di numeri e che la maggioranza resta salda, il primo cittadino precisa: «Ho cercato di chiamarla più volte per parlarle direttamente ma non mi ha risposto… Purtroppo non si può tornare indietro e saremo costretti a procedere con la surroga e sostituirla perché le dimissioni, una volta protocollate, purtroppo, sono irrevocabili e non sono ammessi ripensamenti».


«Mi spiace», insiste Stendardo, «perché per noi, per me, resta una brava persona con cui vi era un buonissimo rapporto. La sua è stata una scelta personale e non possiamo entrare nel merito. Al prossimo consiglio la ringrazierò per il lavoro svolto e le confermerò la mia stima».


La consigliera ha, però, denunciato poca coesione e poca coerenza. «No, questo non lo consento. La nostra è una maggioranza molto compatta ed anche la consigliera dimissionaria ha condiviso tutte le scelte fatte dall’amministrazione, compresa quella del centro storico».


Quello dei diritti delle persone con disabilità è sempre un tema delicato. Lei ritiene Alessano un paese inclusivo? «Ci mancherebbe! Noi il nostro è il paese di don Tonino Bello, non esiste! E non potrebbe essere diversamente. Anche per questo sono rimasto amareggiato dalla decisione di Chiara che, comunque, resta una persona squisita e, a nome mio e  della maggioranza, la ringrazio per tutto quello che ha fatto».


Alessano

A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni

Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118

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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.

Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.

Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.

Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.

Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’OspedaleCardinale Panico” di Tricase.

Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.

Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.

Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.

*In alto foto di repertorio

 

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Alessano

Motorsport Scorrano: piccoli talenti crescono e…vincono

Grandi soddisfazioni da Mattia Brogna, 9 anni, di Montesardo e Andrea D’Amico, 15 anni, di Taviano

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I giovani piloti della Motorsport di Scorrano vincono nella “Coppa Italia Karting 7^ zona – Trofeo Rok Cup Sud”.

In particolare, due talenti della scuderia scorranese si sono distinti nelle competizioni kartistiche nazionali con grande soddisfazione in casa della Motorsport.

Il sodalizio presieduto da Santino Siciliano ha ottenuto la vittoria ad opera di 2 suoi alfieri nella Coppa Italia 7^ zona con Mattia Brogna, 9 anni, di Montesardo (frazione di Alessano) e nel “Trofeo Rok Cup Sud” con Andrea D’Amico, 15 anni, di Taviano.

Mattia Brogna, forte di 3 vittorie in finale su 6 gare totali, è alla sua prima effettiva stagione agonistica nella categoria Mini Gr. 3 Under 10 ed ha sbaragliato la concorrenza conquistando il gradino più alto del podio con un vantaggio di ben 38 punti sul secondo posto.

Il giovanissimo driver seguito dal team CMT di Fasano, il prossimo anno salirà di categoria gareggiando nella Mini Gruppo 3.

A dicembre è prevista la sua partecipazione al prestigioso “Trofeo karting Ayrton Sennaa Sarno (Salerno), presso il Circuito Internazionale Napoli.

Andrea D’Amico, al debutto assoluto nei kart, in questa stagione ha corso nella categoria Rok Senior, sotto le bandiere del team DS Racing di Martina Franca ed ha corso tutta la stagione in crescendo con il grande exploit nell’ultima gara, piazzandosi in testa rispettivamente nelle qualifiche, in prefinale ed in finale.

Con i punti conquistati è balzato al comando della classifica generale con un vantaggio di 14 punti sul secondo e si è portato a casa il Trofeo Rok Senior.

Passerà già da subito in auto prendendo parte il 9 e 10 novembre prossimi alla Fiorio Cup in quel di Ceglie Messapica, selezionato per correre sui kart cross insieme ai campioni del mondo e italiani dei rally.

Mentre il prossimo anno lo ritroveremo in Formula X a pilotare una Formula Abarth su tutti i circuiti italiani.

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Alessano

Sguardi sul mondo: studenti del “G. Salvemini” a lezione di futuro

Irlanda, Malta e Spagna: un progetto PCTO che apre le porte dell’Europa agli studenti dell’Istituto di Alessano

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Tre gruppi di studenti dell’Istituto I.I.S.S. “G. Salvemini” di Alessano hanno partecipato a un’esperienza unica nell’ambito del Progetto di Competenze Trasversali e Orientamento (PCTO), viaggiando in tre destinazioni europee diverse: Irlanda, Malta e Spagna.

In ogni Paese, i ragazzi hanno avuto modo di sviluppare competenze linguistiche e professionali, esplorando culture diverse e vivendo esperienze educative ed innovative.

DUBLINO, IRLANDA: TRA CULTURA E AZIENDE INTERNAZIONALI

Il primo gruppo ha trascorso un periodo di formazione a Dublino (foto in alto), città dinamica e sede di grandi aziende tecnologiche come Google e TikTok.

Tra lezioni di inglese orientate al “speaking” e visite a siti iconici, gli studeni hanno avuto modo di scoprire attrazioni come il Trinity College e il Phoenix Park, nonché le tradizioni locali.

La visita alla Guinness Storehouse e il tour di Glendalough sono stati momenti salienti, con un’immersione nella cultura e nei paesaggi irlandesi.

«È stata un’esperienza indimenticabile. Non solo ho migliorato il mio inglese, ma ho anche scoperto un mondo di opportunità nel settore tecnologico grazie alla visita alle sedi di aziende internazionali come Google», racconta Gloria Zingarello, una delle studentesse del gruppo di Dublino, «il tour alla Guinness Storehouse e l’escursione a Glendalough ci hanno mostrato anche il lato tradizionale e naturalistico dell’Irlanda, che mi ha affascinato».

MALTA: INGLESE E SOSTENIBILITÀ

Il secondo gruppo ha scelto Malta, dove ha approfondito l’inglese con un focus particolare sul linguaggio economico.

Durante il soggiorno, gli studenti hanno visitato il centro EcoHive, dedicato al riciclo e alla sostenibilità, e il “Limestone Heritage” per conoscere il patrimonio calcareo dell’isola.

Le attività hanno incluso anche un tour della fabbrica di birra Farsons e visite ai siti storici di Valletta e Mdina, che hanno regalato ai ragazzi una profonda comprensione della cultura maltese.

«L’esperienza a Malta è stata straordinaria. Non mi aspettavo che il tema della sostenibilità fosse così radicato nelle loro attività», spiega Manuel Iacobelli, uno degli studenti del gruppo maltese, «EcoHive ci ha fatto capire quanto sia importante il riciclo per l’ambiente, e il tour di Valletta ci ha immersi in una storia antica e affascinante».

Studenti del “Salvemini” a Malta

SALAMANCA, SPAGNA: STORIA, LINGUA E ARTIGIANATO

Infine, il terzo gruppo ha scelto la Spagna come meta, immergendosi nella lingua e nelle tradizioni di Salamanca. Ogni giorno, gli studenti hanno partecipato a lezioni di spagnolo, e nel tempo libero hanno esplorato la città, visitando il Museo dell’Art Nouveau e il Museo Taurino. L’esperienza si è arricchita con una visita a una fabbrica di chitarre, in cui hanno appreso le tecniche artigianali, e con un’escursione a Madrid, dove hanno ammirato monumenti iconici come la Fontana di Cibele e il Palazzo Reale.

Così Alessia, una studentessa che ha vissuto l’esperienza spagnola: «Salamanca ci ha accolto con il suo fascino senza tempo. Imparare lo spagnolo in una città così ricca di storia e arte è stata un’esperienza che porterò sempre con me. Ogni giorno c’era qualcosa di nuovo da scoprire: dalle lezioni al museo di chitarre fino al tour letterario per le vie della città. Questo viaggio mi ha aperto la mente su una cultura straordinaria».

Queste esperienze internazionali hanno spalancato ai ragazzi dell’IISS Salvemini le porte di nuove culture e prospettive, alimentando in loro non solo le competenze linguistiche e professionali, ma anche una rinnovata curiosità verso il mondo.

Grazie a questo ambizioso progetto di PCTO, l’istituto non si è limitato a insegnare materie e lingue, ma ha seminato nei suoi studenti la voglia di esplorare, conoscere e costruire il proprio futuro con uno sguardo aperto e senza confini.

Studenti del “Salvemini” a Salamanca

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