Cronaca
Schiusa di Caretta Caretta: in 79 sul “sand carpet”
La forza della vita che supera le difficolta e la schiusa delle uova di Caretta caretta nell’Amp di Porto Cesareo diventa uno spettacolo unico in pieno giorno tra due ali di folla festanti sulla spiagge delle Dune uno degli arenili più frequentati del litorale costiero cesarino. Erano le 16 di una domenica più che settembrina, agostana, quando un improvviso smottamento di sabbia è stato il segno evidente ed attesissimo che l’evento, atteso sin dal 5 luglio scorso, giorno in cui gli omini dell’Area Marina Protetta Porto Cesareo avevano grazie ad una segnalazione di alcuni bagnanti e preso al volo e rilanciato dal personale dello stabilimento balneare delle Dune, aveva messo in luce una nidiata di uova di tartaruga “caretta-caretta” sull’arenile libero attaccato al noto Lido.
Da quel giorno e sino ad oggi 6 settembre, è stato un continuo susseguirsi di impegni, collaborazioni ed eventi info formativi. In primo piano l’Amp del presidente Remì Calasso e del direttore biologo Paolo D’Ambrosio, dei suoi professionali collaboratori con in prima piano il faunista il dottor Giacomo marzano, gli operatori del Lido Le Dune, attivi protagonisti, dei volontari de Cea – Centro Educazione Ambientale Porto Cesareo – e del locale circolo Legambiente che hanno vegliato ed organizzato sinergicamente ogni dettaglio.
La storia, davvero unica ed eccezionale, ha quindi messo di fronte alla vista di villeggianti e turisti non solo un nido di tartarughe marine con oltre un centinaio di uva, ma anche la paziente, rispettosa e composta attesa durata oltre 60 giorni. La cronaca della giornata, vissuta i diretta sui social, ed immortalata da centinaia di telefonini ha avuto due round per il momento il primo prima alle 18 con la nascita di 72 tartarughine, il secondo poco dopo le 19 quando dalla nido coperto dalla sabbia ne sono sbucate altre 7.
Come ogni storia di vita anche per questa infatti, ora sarà la natura a fare il suo corso. Le tartarughine adesso nuoteranno per diversi giorni verso il largo, senza nemmeno cibarsi, dove condurranno una vita pelagica sino alla maturità sessuale. Solo dopo, spinte dall’istinto riproduttivo ritorneranno sottocosto dove si accoppieranno e magari ritorneranno a deporre sulla stessa spiaggia dove sono nate. Anche per questo l’uomo dovrà garantire per le generazioni future (umane e rettili) la salvaguardia dell’ecosistema spiaggia.
Un ringraziamento d’obbligo al locale Ufficio Marittimo Torre Cesarea guidato dal comandante Massimiliano Colazzo sempre presente con i suoi uomini ed alla direzione ed al personale dello stabilimento le Dune.

Cronaca
Ordigno di sabato sera in pieno centro
La bomba artigianale con oltre un chilo di polvere pirica era stata piazzata in uno dei luoghi più frequentati della vita notturna leccese. La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime. Già individuato colui che l’ha piazzata, un 31enne di Melendugno che è stato arrestato
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Poteva finire davvero male vista la dimensione dell’ordigno, con oltre un chilo di miscela pirica piazzato nel centro dei luoghi di vita notturna di Lecce.
Per quell’esplosivo è finito nei guai un 31nne di Melendugno che è stato arrestato dalla polizia.
Ora è indagato per porto abusivo di armi e tentata pubblica intimidazione.
L’attività investigativa della Digos della Questura di Lecce ha preso avvio dopo l’allarme scattato lo scorso 16 novembre in piazzetta Santa Chiara, dove gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico erano intervenuti per il ritrovamento di un ordigno artigianale inesploso.
Grazie alle immagini della videosorveglianza dell’intero centro cittadino, alle testimonianze di alcuni presenti e al riconoscimento diretto degli investigatori degli avventori della zona, gli investigatori hanno tempestivamente ricostruito la vicenda, giungendo all’individuazione e all’identificazione del responsabile.
Gli artificieri della Polizia di Stato, dopo aver messo in sicurezza l’area, hanno accertato che il manufatto conteneva oltre un chilo di miscela pirica.
La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime, considerando l’elevata affluenza della zona nelle ore serali, specie di sabato sera.
L’operazione rientra nel piano di rafforzamento dei controlli disposto dal Questore di Lecce, volto a garantire maggiore sicurezza nei luoghi più frequentati della vita notturna.
Cronaca
Quattro deferimenti per il nuovo parcheggio privato di Tricase Porto
L’intervento dei carabinieri sarebbe stato realizzato in violazione a quanto previsto dalla concessione comunale e dalle leggi paesaggistiche
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Ne avevamo già parlato sulle colonne del nostro giornale prima dell’estate. In città non si parlava d’altro, tanto da spingere il sindaco Antonio De Donno, a rilasciare, sempre su il Gallo, alcune note sulla situazione parcheggi a Tricase Porto.
Oggi il sequel di quelle puntate: la Guardia forestale ha denunciato 4 persone per aver estirpato alberi e arbusti in zona vincolata, sempre al Porto, nell’area che sorge a due passi dalla chiesa di San Nicola.
Quattro persone: il proprietario dell’area, il direttore dei lavori e due imprenditori titolari della ditta esecutrice, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per abusi nei lavori di realizzazione di un parcheggio pubblico nella marina di Tricase Porto.

Nel caso in specie, la realizzazione di un parcheggio pubblico, per decongestionare la viabilità litoranea dai massicci afflussi di turismo balneare durante la stagione estiva.
Proprio per il carattere temporaneo (stagionale) di tali opere, è previsto però che non venga modificato lo stato dei luoghi, tanto più se in modo permanente, e che al termine del periodo vengano ripristinate le condizioni iniziali.
Così, evidentemente, non avrebbe potuto essere per il parcheggio pubblico di Tricase Porto, dove, invece, era stato realizzato un grande piazzale con la posa ed il livellamento, su terreno agricolo, di materiale litoide stabilizzato, previa estirpazione della vegetazione, alberi ed arbusti della macchia mediterranea, con delimitazione delle piazzole di sosta.
Quest’ intervento dei Carabinieri Forestali si inserisce nella più ampia azione di contrasto, denominata “Operazione Another Brick”, che, anche con l’ ausilio di droni ed elicottero, mira ad accertare e sanzionare tutte quelle situazioni di abusi edilizi e di violazioni alle normative di tutela paesaggistica e delle aree naturali, che si sono rilevate numerose in tutto il Basso Salento.
Cronaca
Assalti ai bancomat, ANCI Puglia: «Ministro dell’Interno intervenga»
Dopo i tanti episodi verificatisi anche in Salento: «Attivare strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale e azione straordinaria e immediata per rafforzare presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini»
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La Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio, ha scritto al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per sollecitare un intervento urgente sul fenomeno degli assalti ai bancomat, sempre più frequenti e diffusi sul territorio regionale.
Dopo quanto avvenuto due giorni fa a San Ferdinando di Puglia, nella notte scorsa si è verificato un nuovo atto criminoso a Veglie, solo l’ultimo degli episodi verificatisi in Salento, l’ennesimo di una lunga serie che ormai interessa in maniera sistematica l’intero territorio.
Questi episodi generano un diffuso senso di insicurezza nelle comunità locali, provocano gravi danni materiali alle attività economiche e agli enti coinvolti e comportano disservizi e disagi che colpiscono soprattutto le categorie più fragili della popolazione, come anziani, donne e persone con disabilità.
I sindaci, «pur collaborando con le Prefetture e apprezzando l’impegno delle Forze dell’Ordine» sottolineano la «grave carenza di risorse e strumenti a disposizione dei Comuni per fronteggiare un fenomeno che ormai costituisce una vera e propria emergenza».
ANCI Puglia chiede al Ministero dell’Interno di attivare: una strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale; un’azione straordinaria e immediata per rafforzare la presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini.
Per la Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio: «È fondamentale assicurare alle comunità pugliesi la percezione concreta della legalità e della presenza dello Stato, oggi più che mai necessarie per ristabilire la fiducia, la sicurezza e la tutela dei cittadini e delle istituzioni locali».
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