Cronaca
Sorpresa a Ruffano: spunta un lupo nelle campagne
di Lorenzo Zito
Faccia a faccia con il lupo. Ma non quello cattivo.
Sorpresa stamattina a Ruffano a pochi metri dal centro abitato.
Un nostro lettore, alle prime ore del mattino, se lo è ritrovato dinanzi in località Pizzuti.
Tra l’erba alta della campagna ruffanese, nella contrada che conduce verso Specchia, il lupo si è immobilizzato al momento dell’incontro ravvicinato. Al punto da farsi fotografare.
Lupacchiotti salentini
Non è così raro come possa sembrare incontrare un lupo in Terra d’Otranto. Anzi, le loro apparizioni si sono intensificate a partire dal marzo scorso. Dopo il primo lockdown totale, infatti, è stato accertato che tanti animali, in assenza dell’uomo, si siano spinti oltre i loro canonici confini di “sicurezza”.A ridosso della scorsa estate ne sono nati dei casi, rimbalzati caoticamente sulla stampa, con un paio di aggressioni e la cattura di un piccolo cane-lupo in zona Otranto. Peraltro, è difficile trovarsi a tu per tu con un vero e proprio lupo: spesso si tratta di canidi, talvolta più simili ad un cane che ad un lupo.
Il lupo è davvero pericoloso?
Al netto delle fiabe, che lo dipingono come animale da cui tenersi alla larga, il lupo è più schivo e diffidente che ostile. Abituato a vivere in branco, non attacca l’uomo se non si sente in pericolo. In questi anni, le difficoltà di sopravvivenza per questa specie, nel nostro territorio, si sono accentuate. Altro elemento, questo, che ha spinto alcuni esemplari ad inoltrarsi in prossimità dei centri abitati in cerca di cibo.È importante però ricordare che il lupo non va aggredito né, assolutamente, cacciato. Chiunque dovesse avvistarne uno in un luogo che ritiene non usuale alla sua presenza, come ad esempio un centro abitato, può contattare le autorità preposte che interverranno a tutela dell’animale e della gente del posto.
La presenza del lupo non ci deve allarmare ma rincuorare. Il suo ritorno sarebbe simbolo di salute per il nostro territorio. Il lupo in passato ha sempre popolato la nostra terra (non a caso diventando anche mascotte della squadra di calcio del Lecce) e la disabitudine a vederlo in giro è dovuta proprio alla sua progressiva scomparsa, causata dalla crescita demografica e dall’espansione urbana.
Cronaca
La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina
Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…
I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.
La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.
Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.
L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.
Cronaca
Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali
Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…
“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.
È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.
“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.
Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.
Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.
Cronaca
Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati
Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.
I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie.
Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.
Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente.
Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci
e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.
Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.
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