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Carmiano

Spari e pestaggio: tutta la verità

Tre arrestati a Copertino: hanno sparato, senza colpirlo, contro un pregiudicato e poi lo hanno aggredito e picchiato. La ricostruzione integrale del raid criminale

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Hanno fatto irruzione nella sua casa rurale di Copertino, hanno prima sparato due volte, senza colpirlo, e poi hanno pestato il proprietario.


Per questo sono stati arrestati  Bruno Guida, 42 anni di Leverano; Peppino Vadacca, 44 anni di Carmiano; Matteo Niccoli, 22 anni, anche lui di Carmiano.


La vittima dell’aggressione è Paolo Panzanaro, 46enne pregiudicato di Copertino. Fu arrestato nel 2015 nel cosentino, in Calabria, quando fu beccato dalla polizia insieme ad un complice con due chilogrammi di cocaina addosso,


Al momento dell’aggressione e degli spari era in compagnia del figlio 19enne, Michael Antonio. Fortunatamente  i proiettili hanno terminato la loro corsa sulle pareti della casa e né Panzanaro né il figlio sono stati colpiti.


È andata così


Sono le 11 del 2 ottobre, quando in Contrada Olmo della campagna copertinese, presso la casa rurale dove risulta domiciliato Panzanaro con la propria famiglia, giunge un gruppo di 4 persone a bordo di un’autovettura BMW di colore scuro.


Ne scaturisce dapprima una colluttazione con il proprietario di casa, poi uno dei 4 tira fuori dai pantaloni una pistola di piccolo calibro, verosimilmente una calibro 7,65 e vengono esplosi 2 colpi all’indirizzo del proprietario di casa, il quale, fortunatamente, non è stato colpito. In seguito, la vittima, veniva colpita al volto con il calcio della pistola, subendo un trauma al setto nasale giudicato guaribile in 5 giorni di prognosi.






Gli aggressori tutti a volto scoperto, non avevano fatto i conti con le telecamere di videosorveglianza presenti all’esterno dell’abitazione della vittima e con la conoscenza particolareggiata di quel contesto territoriale e delle persone che in esso vi gravitano da parte del Lgt CS Salvatore Giannuzzi, Comandante della Tenenza di Copertino, e del Lgt CS Gabriele Luperto, Comandante della Stazione di Carmiano.





I carabinieri hanno acquisito immediatamente le immagini dell’accaduto. Si tratta di immagini non molto nitide contenenti però alcuni elementi investigativi chiave che con gli opportuni approfondimenti investigativi, come narrati nelle storie de “I Racconti del Maresciallo” di Mario Soldati, fatti di chiacchierate con la gente del posto e confermate dalla capillare conoscenza del territorio da parte dei carabinieri dei due presidi dell’Arma, hanno consentito di fare chiarezza su quanto accaduto ed aprire scenari sul possibile movente del tentato omicidio che sembrerebbe ruotare attorno al mondo degli stupefacenti.






Il primo ad essere riconosciuto dagli investigatori è stato Bruno Guida, già conosciuto alle forze dell’ordine. Questi è stato trovato presso la propria abitazione con gli stessi indumenti utilizzati nel corso dell’azione delittuosa.


Successivamente, i carabinieri di Carmiano hanno suggerito le possibili generalità degli altri componenti del commando armato. Nel contempo, i militari della Tenenza di Copertino hanno sviluppato ulteriori approfondimenti e cercato conferme su altri importanti elementi emersi sul conto delle persone individuate nelle immagini (uno di questi infatti era stato notato con un vistoso tatuaggio all’avambraccio sinistro).


Panzanaro, il figlio e la moglie, tutti testimoni oculari, hanno riconosciuto inequivocabilmente da questi particolari e altri complessivamente raccolti, gli altri autori del raid criminale. Vadacca e  Niccoli sono stati ritrovati in tarda serata nei luoghi solitamente frequentati dagli stessi e successivamente tratti in arresto in flagranza di reato.


A sostegno del castello accusatorio, stamattina all’alba, è stata rinvenuta anche la BMW utilizzata per l’aggressione e nella disponibilità di uno degli arrestati


I tre arrestati, già dietro le sbarre, dovranno rispondere di tentato omicidio in concorso, lesioni personali aggravate e detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo.


Sono tuttora in corso le ricerche del quarto elemento della banda. Per quanto attiene al movente, non si esclude che lo stesso sia da rintracciare verosimilmente nel mondo degli stupefacenti e nei trascorsi giudiziari di Panzanaro.


A tutti i carabinieri che hanno operato ed ai loro comandanti è arrivato stamane il plauso del Comandante Provinciale dei carabinieri di Lecce, Col Giampaolo Zanchi, che si è complimentato con loro per la brillante operazione di servizio condotta, la sagacia investigativa evidenziata, la professionalità e rapidità di intervento con cui l’Arma ha contribuito a ripristinare efficacemente la sicurezza di quell’area.


 


 


Carmiano

87enne ritrovato in casa con il coltello nel petto

In casa con lui, nel momento del fattaccio, sembra ci fosse solo la moglie, anche lei 87enne, ma con seri problemi di deambulazione.

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Domenica delle Palme da dimenticare, ieri a Carmiano: un uomo di 87 anni, che abitava in via Montenotte, è stato trovato morto, si chiamava Espedito Tornatora.

L’uomo è morto a causa di una coltellata all’altezza del cuore: dalle indagini dei carabinieri, che avevano ipotizzato un omicidio al culmine di una lite familiare, dopo aver sentito i parenti sembra stia prendendo sempre più piede l’ipotesi del suicidio..

In casa con lui, nel momento del fattaccio, sembra ci fosse solo la moglie, anche lei 87enne, ma con seri problemi di deambulazione.

Dalla ricostruzione dei fatti, l’anziano dopo una lite legata a motivi sanitari, nonostante le apparenze iniziali che suggerivano un omicidio, sembra sia andato in cucina e si sia conficcato il coltello all’altezza del cuore.

Sarà l’autopsia e l’esame delle impronte digitali a togliere ogni dubbio sulla vicenda.

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Carmiano

Donna rapinata, arrestato marito!

Un raptus di gelosia: insegue la moglie che era in auto con un amico, la raggiunge in un tabacchino e dopo una colluttazione, le strappa di mano il telefonino. Alla fine il 24enne, che la moglie già in passato aveva denunciato compagno per violenze domestiche, salvo poi ritirare la querela, e sato arrestato ed ora è ai domiciliari

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Una donna, in auto con un amico, viene inseguita e rapinata dal… proprio marito.

È quanto avvenuto ieri pomeriggio nel centro abitato di Carmiano dove i Carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina, hanno arrestato un 24enne con l’accusa di rapina.

Erano da poco passate le 15quando la donna era a bordo di un’autovettura alla cui guida vi era un suo amico con cui si era incontrata per ragioni lavorative.

La circostanza è stata notata dal marito che, in preda ad un raptus di gelosia, quasi speronava la vettura dei due.

La donna (che già in passato aveva denunciato il compagno per violenze domestiche, salvo poi ritirare la querela), per cercare di sfuggire all’ennesima violenza e per paura di essere raggiunta dall’uomo, ha trovato rifugio all’interno di una tabaccheria.

Il marito ha raggiunto la donna da cui ha preteso la consegna del proprio telefonino cellulare.

Al suo diniego è scaturito un forte litigio seguito da una colluttazione.

L’uomo è riuscito a strapparle dalle mani il cellulare guadagnando poi l’uscita dall’attività commerciale.

La colluttazione tra i due è continuata anche fuori dalla rivendita, prima che la donna allertasse i Carabinieri.

Intervenuti celermente, gli uomini dell’Arma hanno ricostruito la dinamica degli eventi ed intercettato l’uomo che, nel frattempo, aveva raggiunto un paese vicino.

Ai Carabinieri ha riferito di aver agito per rabbia, di essersi liberato del telefonino dopo averlo reso inutilizzabile e di averlo gettato in aperta campagna.

Al termine delle formalità di rito il giovane è stato arrestato e come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari presso l’abitazione dei propri genitori.

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Campi Salentina

Estorceva continuamente denaro ad imprenditore, arrestato

Fermato 47enne. Fin dal 2016 le vittime hanno versato oltre 135 mila euro nelle mani dell’uomo non denunciando per timore di eventuali ritorsioni

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I Carabinieri del NOR – Sezione Operativa della Compagnia di Campi Salentina, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Carmiano, hanno arrestato in flagranza di reato il 47enne Tony Saponaro per estorsione continuata a danno del titolare di un’impresa impegnata nel settore delle onoranze funebri e di un suo collaboratore.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce, immediatamente informata dei fatti, sono state prontamente avviate a seguito della denuncia presentata dalle vittime, esasperate dalle continue e reiterate minacce poste in essere ad ogni rifiuto di corrispondere la somma di denaro richiesta.

L’attività investigativa dei Carabinieri della Sezione Operativa ha consentito così di individuare un uomo, che in più occasioni, secondo il racconto delle vittime e gli elementi di prova a riscontro raccolti dai militari dell’Arma, aveva estorto soldi per prestazioni lavorative mai effettuate. Fin dal 2016 le vittime hanno versato oltre 135 mila euro nelle mani dell’uomo non denunciando per timore di eventuali ritorsioni.

Questa mattina, durante l’ennesimo pagamento, i Carabinieri sono intervenuti e hanno bloccato il presunto estorsore.

Al momento del fermo l’uomo aveva ancora addosso il denaro estorto.

Il 47 è stato arrestato e dovrà rispondere dell’accusa di estorsione continuata.

Come disposto dal Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato sottoposto alla misura cautelare in carcere presso la casa Circondariale del capoluogo salentino.

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