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Cronaca

Taurisano: calci e  pugni al barista

“Qui comando io”. 25enne evaso dai domiciliari arrestato dalla Polizia dopo aver terrorizzato il gestore del bar e i clienti

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Botte al barista perché “qui comando io” fino all’arrivo della Polizia che gli ha stretto le manette intorno ai polsi. La serata di ordinaria follia ha avuto luogo in un bar di Taurisano dove J. M., 25 anni, infischiandosene di rispettare il regime degli arresti domiciliari ai quali era sottoposto, è entrato assumendo un atteggiamento da boss di periferia, servendosi da sè della birra e offrendone anche agli altri clienti con la pretesa di non pagare.


“Qui comando io” avrebbe riferito a muso duro al gestore del bar. Che ovviamente non è rimasto a guardare ma ha fatto in modo di avvertire o far avvertire la polizia. Quando il 25enne ha compreso che era in arrivo la “cavalleria” ha cominciato a dare in escandescenze gettando per aria bottiglie di birra (per fortuna senza colpire gli astanti) e scalciando su suppellettili e arredamento. Passando poi alle vie di fatto proprio col barista, finito oggetto di calci e pugni. Fino al tentativo di fuga accompagnato dalla fin troppo chiara minaccia: “Te la farò pagare. Mi hai denunciato ed io ti uccido”.


Gli agenti intervenuti sul posto, una volta raccolte informazioni ed allontanitisi per cercarlo, lo hanno ritrovato poco dopo proprio nel bar: come se nulla fosse accaduto si era presa un’altra birra e, in replica alle rimostranze del titolare, ha ricominciato ad inveire contro di lui, lanciandogli una bottiglia di vetro addosso, prendendolo per il collo, scaraventandolo per terra e colpendolo ancora con pugni e calci. Fino a tirargli addosso un tavolino e colpire per errore la figlia del barista che era lì vicino. Rientrati i poliziotti lo hanno fermato e visto che non riuscivano a riportare alla ragione l’aggressore, probabilmente in preda ai fumi dell’alcol,  hanno chiesto l’intervento del 118, con i sanitari che hanno somministrato al 25enne dei tranquillanti.


Subito dopo per lui, già recidivo per evasione dai domiciliari, si sono aperte le porte del carcere.

 


 


Cronaca

Racale, sequestrata piantagione di marijuana… in un bunker!

Con l’aiuto del cane antidroga “Roma”, la Guardia di Finanza svela un bunker sotterraneo con una piantagione di marijuana ricavato nel terreno rustico di pertinenza dell’abitazione

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I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce hanno eseguito un’operazione finalizzata alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti nel Comune di Racale.

I finanzieri sono, infatti, riusciti ad identificare e trarre in arresto in flagranza di reato due soggetti per detenzione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le fiamme gialle della Compagnia di Gallipoli, composte da 10 militari, hanno disvelato un’attività di vendita al dettaglio di droga, ponendo sotto sequestro 28 dosi di cocaina e 2 dosi di marijuana, 3 bilancini di precisione e ancora bicarbonato di sodio necessario alla miscelazione/taglio della sostanza e vario altro materiale atto al confezionamento.

Le contestuali attività di perquisizione svolte anche con l’ausilio delle unità cinofile del Gruppo di Lecce e, in particolare, del cane antidroga di nome “Roma”, hanno permesso di disvelare un bunker sotterraneo di circa 15 mq e dell’altezza di circa 2,5 metri, destinato alla coltivazione di una piantagione di marijuana ricavato nel terreno rustico di pertinenza dell’abitazione, sopra al quale era stato collocato un camion non marciante in evidente stato di disuso, a sua volta coperto lateralmente da pannelli per mascherarne meglio l’ingresso.

Al nascondiglio si accedeva attraverso una botola ricavata sul pianale del mezzo dove era stata collocata una scala in legno.

Il locale era stato adibito ad una vera e propria aerea/serra di coltivazione, con materiale isolante, ventilatori, pompe di calore, soffiatori, riflettenti, lampade UV e termostato digitale.

Al termine dell’intervento venivano sottoposte a sequestro, oltre a quanto già sopra indicato, un totale di 49 piante di marijuana, in parte già raccolte, con un’altezza oscillante tra i 60 cm e i 100 cm, traendo nel contempo, su disposizione della Procura della Repubblica di Lecce, agli arresti domiciliari i due presunti autori delle condotte delittuose.

Sono in corso, sotto la direzione della competente A.G., accertamenti volti alla completa ricostruzione dei fatti.

L’operazione rientra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti messo a punto dalla Guardia di Finanza di Lecce ed evidenzia il costante impegno delle Fiamme Gialle nell’azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, per la salvaguardia della legalità e la tutela della salute dei cittadini.

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Campi Salentina

Corriere espresso ma di droga! Arrestato

La Polizia di Stato, al termine di un prolungato inseguimento nel centro abitato di Veglie, ha arrestato un uomo di Campi Salentina, corriere di una nota ditta di consegne porta a porta

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Gli agenti del Commissariato di P.S. di Nardò hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 40enne di Campi Salentina per detenzione ai fini di spaccio di hashish e marijuana, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali dolose a Pubblico Ufficiale.

Durante il servizio di prevenzione e controllo del territorio, disposto dal Questore di Lecce e svolto del comune di Veglie, gli agenti del Commissariato di P.S. di Nardò, insospettiti dall’alta velocità tenuta da un furgone di un corriere espresso, si ponevano al suo inseguimento.

Il conducente, accortosi del sopraggiungere delle pattuglie, anziché fermarsi, aumentava la velocità, cercando di guadagnare la fuga.

Eseguendo manovre a zig-zag, il corriere, al fine di eludere il controllo di Polizia, ha finanche investito uno degli agenti in borghese.

La spericolata corsa proseguiva poi per le vie del paese, in quell’orario molto trafficate. Guidando sempre a forte velocità, l’uomo alla guida del mezzo si disfaceva, gettandola fuori dal finestrino, di una sacca di colore bianco.

La fuga, continuata dapprima per le vie del paese e successivamente sulla provinciale per Carmiano, veniva interrotta dalla pattuglia postasi all’inseguimento, dopo che più volte l’autista aveva cercato, senza riuscirci, di speronare l’auto degli agenti.

Nel contempo altri operatori del Commissariato sono riusciti a recuperare la busta di cui il malvivente si era disfatto, contenente circa 1,6 kg di stupefacente, in particolare hashish e marijuana.

Al termine della vicenda, l’uomo è stato tratto in arresto e, giuste intese con il Sostituto Procuratore della Repubblica di Lecce di turno, tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce a disposizione dell’A.G. per l’accertamento delle responsabilità.

 

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Cronaca

Incendio brucia auto di carabiniere nella notte

Il mezzo, di proprietà di un militare in servizio a Tricase, era parcheggiata alla periferia di San Cassiano

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Incendio d’auto nella notte a San Cassiano, dove ha preso fuoco una vettura di proprietà di un carabiniere.

Il rogo, attorno alle 2, ha distrutto una Fiat Panda intestata ad un militare in servizio presso la stazione di Tricase.

Il mezzo era in sosta in via Toti, in una zona periferica del paese. Si trovava qui, lontano dal luogo di residenza del proprietario, a causa di un guasto.

I vigili del fuoco hanno domato l’incendio e cercato eventuali tracce di dolo: nulla, al momento, è stato individuato in questo senso.

 

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