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Cronaca

Taviano: quanti furti!

Allarme rosso. Città saccheggiata dai topi di appartamento. Il sindaco Portaccio chiede giustizia alla forze dell’ordine

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Ormai è allarme rosso nella città dei fiori: più di 40 furti, in meno di tre mesi e il governo cittadino, nella persona del sindaco Carlo Portaccio, chiede maggiore controllo alle forze dell’ordine.


topo appartamentoCase svaligiate di tutto punto, trafugati monili d’oro, servizi di argenteria, banconote tenute in cassaforte, motocicli, scooter, computer, macchine digitali, bici di nuova generazione, ricordini da cerimonia, telefonini cellulari, e soprattutto, quando il caso, attacchi diretti alla persone in pieno giorno. Taviano sul piano della delinquenza e micro – criminalità vive uno dei suoi momenti più bui. La comunità è stanca e chiede maggiore controllo alle forze dell’ordine a cui chiede di non limitarsi a posti di blocchi mentre la città resta in preda ai criminali. In questi ultimi giorni presa di mira in particolare la centralissima via Umberto I, a pochi metri dal corso centrale, dove, in una sola notte sono state violate e trafugate tre abitazioni con danni ingenti alle famiglie. I criminali notte tempo hanno sfondato i portoni centrali di accesso e, senza alcun timore, si sono intrufolati negli stabili portando via tutto il possibile: bottino, probabilmente da smerciare sui mercati locali del crimine in cambio di droga. Così i residenti di Via Umberto I, Graziella Stamerra e Fabrizio Fazzi: “Siamo distrutti, in poche ore hanno portato via tutti i nostri ricordi, i sacrifici di tanti anni di lavoro. Questi delinquenti hanno approfittato del fatto che noi l’estate viviamo al mare, sono entrati con tutta calma e hanno fatto man bassa. Ci hanno letteralmente gettato nella disperazione: i danni ammontano a circa cento mila euro. Abbiamo parlato con le forze dell’ordine, non sanno che pesci prendere contro questi criminali seriali, non sanno come fermarli. Troviamo tutto ciò paradossale: la città pare libera in mano a tossici e mascalzoni senza scrupoli. Sono momenti difficili dove nessuno per omertà spende una parola di conforto. Noi intanto siamo violentati nella nostra intimità”.


Il sindaco Portaccio ha intanto promesso battaglia a questi delinquenti di nuova generazione: “Mi farò promotore verso le forze dell’ordine per un maggiore controllo del territorio comunale e, se necessario, adirò a tutti gli organi istituzionali competenti. Non possiamo restare inermi di fronte a tanta violenza sociale. Dobbiamo essere dalla parte dei cittadini e difendere i loro diritti. Mi spiace molto per quanto accaduto, mi sento vicino a tutte queste famiglie colpite da atti criminali, assicuro che l’organo politico farà quanto di sua competenza. Siamo una città onorabile”, conclude il primo cittadino, “non possiamo lasciarla in mano a questi delinquenti figli del crimine”.

Giuseppe Aquila


Alessano

Utilitaria si ribalta, feriti due giovani

Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita

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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.

Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.

Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.

I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.

Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.

Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.

Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.

Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.

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Cronaca

Marchi contraffatti, sequestro e denunce

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Nel sud Salento due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio di capi riportanti marchi di noti brand di moda

Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Otranto hanno svolto controlli mirati nei confronti di alcune persone di nazionalità estera dedite alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti riportanti marchi di noti brand di moda.

Dalle indagini è risultato che due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio nell’area del sud Salento.

L’intervento ha consentito di sottoporre a sequestro, oltre alle due autovetture in uso agli indagati, 1.330 prodotti ritenuti contraffatti, tra cui giubbotti, felpe, zaini e altri capi di abbigliamento, riportanti noti marchi come Prada, Louis Vuitton, K-way e Balenciaga.

Se immessi in commercio, i capi di abbigliamento sottoposti a vincolo, avrebbero fruttato migliaia di euro di profitti illeciti, contribuendo ad alimentare l’industria del falso.

I due soggetti, di nazionalità rumena, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria, per le ipotesi delittuose di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e per il reato di ricettazione.

Le indagini proseguiranno con il fine di individuare e disarticolare la catena logistica, organizzativa e strutturale dell’intera filiera, contrastando una condotta illecita che alimenta i circuiti sommersi dell’evasione fiscale, del lavoro nero e della criminalità organizzata.

La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.

 

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Attualità

Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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