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Cronaca

Torre Pali: sblocco e redistribuzione dei sedimenti di sabbia sequestrati

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Sono stati avviati i lavori di sistemazione e redistribuzione, lungo l’arenile di Torre Pali, dei sedimenti di sabbia sottoposti a sequestro lo scorso anno dalla Procura. Lo annuncia il sindaco di Salve, Francesco Villanova, dalla pagina Facebook del Comune.





“Il sequestro”, scrive Villanova, “è stato revocato grazie all’impegno solerte dell’Amministrazione Comunale, che ha prontamente sollecitato gli enti interessati affinché la questione trovasse una soluzione adeguata e definitiva.

E’ stato, infatti, autorizzato l’intervento di ripascimento della spiaggia attraverso il riutilizzo della sabbia, dopo aver fatto eseguire le analisi batterio-chimiche della stessa, che era stata rimossa per liberare le foci del canale. I lavori iniziati nella notte proseguiranno nei prossimi giorni. E’ stato così conseguito,- continua il sindaco- per la prima volta nella storia amministrativa di Salve, un duplice risultato: un notevole risparmio economico a vantaggio delle casse comunali, dal momento che l’intervento è stato finanziato, per una somma pari a 41.480,00 euro, dal Consorzio Ugento li Foggi; il rafforzamento, l’ampliamento e il livellamento dell’arenile, in virtù del nuovo ripascimento, eseguito nel pieno rispetto delle linee guida della Regione e con l’elaborazione di un apposito progetto comunicato agli organi competenti e dopo aver acquisito le relative autorizzazioni”.

Il tutto “nel segno della legalità e dell’impegno concreto, tenace, non curante delle inutili strumentalizzazioni di parte e rivolto al bene del patrimonio paesaggistico, nonché della collettività, come si è sempre fatto dal giorno dell’ insediamento”, concludono dal Comune, aggiungendo che “corre l’obbligo di ringraziare per l’ottimo risultato conseguito i responsabili del Consorzio Ugento li Foggi, nelle persone del Dott. Borzillo, del Commissario Caputo, dell’Ing. Silvia Palumbo e del Geom. Angelo G. Lanza”.

















Copertino

Una Ferrari ed un’Audi di lusso contrabbandate senza permessi. Coppia nei guai

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale…

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I finanzieri di Porto Cesareo hanno proceduto al sequestro preventivo di due autovetture di lusso per contrabbando di veicoli immatricolati Extra UE.

L’inchiesta trae origine da autonomi accertamenti svolti dalle fiamme gialle salentine con la collaborazione degli organi collaterali svizzeri, per il tramite del Centro di Cooperazione di Polizia e doganale di Chiasso.

In particolare, nel corso delle attività sono stati raccolti utili elementi probatori a carico di due coniugi residenti in Copertino, i quali, a decorrere dall’anno 2023, avrebbero introdotto ed utilizzato all’interno del territorio italiano, una Ferrari I F8 Tributo e una Audi D Q8 50 Tdi, in assenza dei requisiti di legge.

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale di ammissione temporanea per cui è previsto l’esonero del pagamento dei diritti di confine (dazi ed iva), che nel caso di specie sono stati quantificati in oltre 85 mila euro, in quanto gli stessi non hanno mai risieduto, ovvero intrattenuto interessi di tipo economico con lo Stato elvetico.

Per tale ragione i due soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria inquirente per le ipotesi di reato di ‘contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali’ e le due autovetture sono state sottoposte a vincolo penale.

I provvedimenti in parola, sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari.

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Casarano

Vendevano orologi contraffatti spacciandoli per veri. Sequestrati e denunciati

Contestualmente alla perquisizione sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.

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GDF NUCLEO SPECIALE TUTELA PRIVACY E FRODI TECNOLOGICHE: CONTRAFFAZIONE ONLINE PERPETRATATA TRAMITE “LINK NASCOSTI”.

I Finanzieri di Roma, hanno eseguito la perquisizione personale, informatica e locale disposta dalla Procura del Tribunale di Milano nei confronti di 15 soggetti, che commercializzavano online prodotti contraffatti, segnatamente orologi di prestigiosi marchi.

L’operazione, che ha preso avvio da un’analisi svolta in collaborazione con Assorologi (Associazione Italiana Produttori e Distributori di Orologeria), ha portato a individuare un meccanismo di frode conosciuto come “Hidden Links”, in base al quale il venditore abusivo non inserisce, nel proprio canale di vendita, immagini che riproducono il bene contraffatto bensì riporta immagini prese da siti ufficiali di noti brand dell’orologeria, cui viene associato un mero codice identificativo, che sarà utilizzato, sui canali social, per perfezionare la vendita illecita.

Il sistema di frode è particolarmente insidioso in quanto le pagine web “vetrina” di per sé appaiono del tutto regolari e perciò in grado di eludere anche i possibili controlli da parte dei gestori delle piattaforme.

Contestualmente alla perquisizione, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Milano su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, con il quale sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.

All’esito delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro numerosi device (smartphone, PC, tablet) contenenti le tracce telematiche delle attività illecite poste in essere.

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Cronaca

Brutto scontro sulla 275: coinvolti Apecar e auto

Soccorsi sul posto e traffico direzione Lecce canalizzato in una corsia opposta

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Violento scontro in mattinata sulla strada statale Maglie-Leuca tra Scorrano e Muro Leccese.

Il sinistro è avvenuto nel tratto in cui la statale 275 si dipana nel famigerato rettilineo a quattro corsie di marcia prive di guardrail centrale. Nella carreggiata in direzione nord.

Protagoniste una berlina Peugeot ed un Apecar. I mezzi, dopo lo schianto, sono rimasti sulla strada, impedendo il transito di altri veicoli, appositamente deviato dalle forze dell’ordine utilizzando una delle corsie opposte.

Soccorsi sul posto i coinvolti. Le loro condizioni non sono al momento meglio specificate.

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