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Cronaca

Vaccino sbagliato a neonato di Tricase, denuncia dello Sportello dei Diritti

Nel distretto socio sanitario di Gagliano del Capo (dispensario di Tricase) inoculato il vaccino anti-papillomavirus (HPV) ad un neonato: doveva essere sottoposto a richiamo del prevenar (pneumococco) e vaxelis (difterite-pertosse-polioemofiloinfuenza-epatiteb)

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Presunto caso di malasanità segnalato nel Capo di Leuca dallo Sportello dei Diritti di Lecce.


”Noi dello “Sportello dei Diritti” siamo sempre molto accorti nel valutare la moltitudine di presunti casi di malasanità che pervengono alla nostra attenzione prima di avviare azioni riparative in favore di pazienti e familiari eventualmente vittime di errori sanitari”, premette Giovanni D’Agata, “ma quello che ci è stato segnalato in data odierna è un fatto che merita la giusta attenzione anche pubblica”.


Alla fine di agosto 2022 ad un neonato di un mese e mezzo veniva somministrato il vaccino prevenar (pneumococco) ed il vaxelis (difterite-pertosse-polioemofiloinfuenza-epatiteb).


Il richiamo veniva fissato per i primi di novembre.


Sta di fatto che in tale sede e quindi al 4° mese al piccolo sarebbe stato somministrato il vaccino anti-papillomavirus (HPV) (gardasil9) prescritto per i bambini di 12 anni, invece di quelli che dovevano essere oggetto del richiamo.

Questo sarebbe accaduto nel distretto socio sanitario di Gagliano, dispensario di Tricase.


Ad oggi il bambino sta bene, ma “lo stato di assoluta incertezza ed il non conoscere gli effetti di un grossolano errore” ha gettato nello sconforto e disperazione la famiglia tricasina, la quale ha presentato, per il tramite del suo difensore avvocato Ivan Mangiullo, denuncia querela per valutare qualsiasi tipo di responsabilità e far perseguire gli eventuali colpevoli di quella che non sarebbe una semplice svista ma che appare come grave errore sanitario.


“Ovviamente”, ha aggiunto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, “ci auguriamo che il piccolo non abbia riportato alcuna conseguenza negativa, ed in ogni caso, monitoreremo l’evolversi della situazione auspicando che l’ASL Lecce voglia intervenire prontamente per chiarire l’episodio e riparare ogni danno eventualmente patito e patendo dal bambino e dai suoi familiari”.


Andrano

In bici lancia mattoni contro auto in corsa: paura sulla Andrano-Tricase

La denuncia di una donna della zona che, con la foto della sua vettura danneggiata, mette in guarda tutti anche sui social

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Un’esperienza di quelle che difficilmente si dimenticano ed una doppia denuncia: dalla querela in caserma all’appello all’attenzione sui social.

La malcapitata protagonista è una donna, vittima del lancio di pietre da parte di un uomo al momento non meglio identificato.

L’episodio si è verificato nei giorni scorsi sulla provinciale che collega Andrano a Tricase passando per la zona del Mito.

Qui, un uomo di colore avrebbe scagliato dei conci di tufo contro una Mini in transito, guidata proprio dalla suddetta donna, originaria di Marittima (Diso).

Secondo quanto denunciato dalla stessa sui social, l’uomo, in sella alla bici, avrebbe atteso il passaggio della sua auto per poi provare a colpirla, invadendo anche la sua corsia di marcia e mettendo a repentaglio la propria stessa incolumità.

Nella foto, condivisa per mettere in guardia quanti più utenti Facebook possibile, si vedono chiaramente i danni patiti dall’auto, con il parabrezza in pezzi.

I carabinieri sono al lavoro sull’accaduto.

Il comportamento dell’uomo è dettato da ragioni non note: la donna non lo conoscerebbe personalmente, elemento questo che fa prendere in considerazione anche una possibile situazione di disagio di natura psichica.

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Cronaca

Frantoio oleario sottrae al fisco 2.400mila euro. Beccato

Le verifiche condotte dalle Fiamme Gialle hanno preso avvio dalle risultanze delle “banche dati” in uso al Corpo, nonché da informazioni acquisite sul territorio

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GDF LECCE: CONTROLLI NEL SETTORE OLEARIO. SCOPERTO FRANTOIO IN PIENA ATTIVITA’ SCONOSCIUTO AL FISCO.

I finanzieri di Porto Cesareo hanno individuato un ‘frantoio oleario’, di Veglie, sconosciuto al Fisco perché non aveva presentato le dichiarazioni fiscali e omesso di versare le imposte dovute.

Le verifiche condotte dalle Fiamme Gialle hanno preso avvio dalle risultanze delle “banche dati” in uso al Corpo, nonché da informazioni acquisite sul territorio nei confronti di aziende che svolgono l’attività di molitura delle olive, in concomitanza con l’avvio della stagione della raccolta.

Pertanto i finanzieri hanno intrapreso una specifica attività ispettiva di carattere fiscale che, a seguito dei riscontri effettuati, ha permesso di ricostruire, attraverso l’esame della documentazione acquisita, ricavi integralmente sottratti a tassazione per oltre 2.400.000 euro.

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Cronaca

Frodi ai danni dello Stato per oltre un milione di Euro

Le indagini hanno anche ipotizzato che lo stesso professionista, attraverso la sottoscrizione di false Dichiarazioni Sostitutive presentate all’INPS, avrebbe consentito a 53 soggetti di percepire indebitamente il sussidio economico del reddito di cittadinanza…

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GDF: IPOTIZZATE FRODI AI DANNI DELLO STATO PER OLTRE UN MILIONE DI EURO PER FALSE ASSUNZIONI DI BRACCIANTI.

I Finanzieri di Lecce hanno scoperto oltre 90 soggetti che avrebbero richiesto ed ottenuto indebitamente benefici previdenziali ed assistenziali.

In particolare, le indagini delle Fiamme Gialle di Gallipoli hanno permesso di individuare un imprenditore agricolo di Nardò che, in stretta sinergia con un professionista, dal 2016 al 2021, avrebbe fittiziamente assunto 39 falsi braccianti avviando le relative posizioni contributive al solo fine di far ottenere indebitamente indennità previdenziali per un ammontare di oltre 300 mila euro.

Le indagini hanno anche ipotizzato che lo stesso professionista, attraverso la sottoscrizione di false Dichiarazioni Sostitutive presentate all’INPS, avrebbe consentito a 53 soggetti di percepire indebitamente il sussidio economico del reddito di cittadinanza, per un importo stimato in 800 mila euro. Per tale ragione il professionista è stato segnalato alla Direzione Provinciale I.N.P.S. per il recupero delle somme già erogate.

D punto di vista fiscale i Finanzieri, al termine dei controlli di natura finanziaria, hanno constatato ricavi sottratti a tassazione per oltre 800 mila euro.

Gli autori delle ipotizzate frodi sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, nonché per gli illeciti in materia di reddito di cittadinanza.

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