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Cronaca

Vasi di marijuana in casa: arrestato 53enne

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Arresto a Porto Cesareo nella serata di ieri.





I carabinieri hanno sorpreso P. D., 53enne, con una perquisizone domiciliare.




L’uomo è stato trovato in possesso di:
− venti involucri contenenti 40,7 grammi di marijuana.
− una vaschetta in plastica contenente 435 grammi di marijuana.
− 16 piante in vaso di cannabis indica di varia altezza.
− un bilancino di precisione;
− contanti per € 260,00;
− materiale vario per il confezionamento.





Espletate le formalità di rito, l’uomo è ststo tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa di citazione diretta a giudizio.


Cronaca

Rubò cellulare ferendo la vittima, arrestato 31enne

Fermato dagli agenti della Polizia di Stato, dovrà rispondere di rapina aggravata

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I fatti sono avvenuti a Lecce il 15 aprile scorso.

Erano circa le ore 20, i poliziotti rispondevano alla telefonata di un uomo che chiedeva aiuto poiché, poco prima, un connazionale lo aveva aggredito e gli aveva sottratto il cellulare.

Gli agenti della Sezione Volanti giunti sul posto hanno rintracciato al vittima che ha riferito come, qualche minuto prima una persona di sua conoscenza, armata di un coccio di bottiglia di vetro, lo avesse colpito sull’avambraccio sinistro e gli avesse rubato il telefono cellulare.

Attraverso la descrizione fornita, i poliziotti sono riusciti a rintracciare il responsabile del gesto, fermarlo ed  identificarlo.

L’uomo, un 31enne di origine senegalese, già noto alle forze di polizia,  appena capito di non avere più possibilità di farla franca, ha estratto dalla  tasca il cellulare e lo ha consegnato spontaneamente alla polizia.

La vittima ha sporto denuncia per i fatti accaduti e, per la ferita riportata, stato assistito dal personale sanitario del 118 che lo ha accompagnato presso il locale nosocomio.

Informato il P.M. di turno, il 31enne senegalese è stato arrestato e associato presso la locale casa circondariale “Borgo San Nicola”.

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Cronaca

Droga e soldi a casa, in carcere due spacciatori

Andirivieni di assuntori di sostanze stupefacenti. Nelle loro abitazioni rinvenuti oltre un chilo di hashish, 30 grammi di cocaina, 100 grammi di marijuana e 22mila euro in contanti

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Alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Stazione di Porto Cesareo, nell’ambito di un’attività d’indagine tesa a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio, hanno eseguito una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura della Repubblica di Lecce, nei confronti di due salentini residenti nel comune rivierasco.

Le indagini scaturite a seguito di alcune segnalazioni acquisite durante i servizi di controllo del territorio svolti dai militari dell’Arma, hanno permesso di cristallizzare il presumibile modus operandi.

I Carabinieri hanno accertato che nei pressi delle abitazioni occupate da sospettati di spaccio, vi era un insolito andirivieni di assuntori di sostanze stupefacenti, tanto da indurre gli uomini dell’arma ad approfondire ulteriormente i controlli e procedere a perquisizione domiciliare.

Nel corso delle attività di polizia svolte dai militari, in collaborazione con i colleghi delle Stazioni di Veglie e Leverano, della Sezione Radiomobile di Campi Salentina, il Nucleo Cinofili di “Modugno” ed i Vigili del Fuoco di Veglie e Lecce, è stato possibile rinvenire oltre un chilo di hashish, trenta grammi di cocaina e circa 100 grammi di marijuana, nonché la somma di 22mila euro in contanti. Denaro ritenuto provento di una possibile attività delittuosa.

Sia la sostanza stupefacente che il denaro sono stati sottoposti a sequestro e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Al termine delle operazioni, i due sono stati arrestati e come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, accompagnato presso la Casa Circondariale Borgo San Nicola del capoluogo salentino.

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Alessano

Chiesti tre ergastoli e 27 anni di reclusione per l’omicidio dell’anziano di Castri. Gli imputati tutti del Capo di Leuca

Gli accusati rispondono, in concorso, dell’accusa di omicidio volontario con l’aggravante dell’aver commesso il delitto allo scopo di eseguire quello di rapina…

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Tre ergastoli e 27 anni per un quarto imputato, questa la richiesta dell’accusa al termine del processo per la morte di Donato Montinaro, il 76enne vittima di una rapina, a giugno 2022, a Castri.  Condanne chieste dal PM Erika Masetti che oggi ha tenuto la requisitoria nell’aula bunker del carcere di Borgo San Nicola.

Gli accusati erano finiti in carcere un anno fa per l’omicidio del 76enne e perché adescavano «vecchietti benestanti».

Per Patrizia Piccinni, 50 anni, di Alessano (difesa dall’avvocato David Alemanno), Angela Martella, 60 anni di Salve (difesa dall’avvocato Silvio Verri), e l’ultimo degli arrestati in ordine cronologico: Emanuele Forte, 32 anni di Corsano (difeso dall’avvocato Marco Costantini) è stato chiesto l’ergastolo con isolamento diurno per uno o due anni.

Per il pentito Antonio Esposito, 41enne, di Corsano (assistito dall’avvocato Luca Puce) è stata chiesta la pena più bassa, di 27 anni.

Rispondono, in concorso, dell’accusa di omicidio volontario con l’aggravante dell’aver commesso il delitto allo scopo di eseguire quello di rapina.

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