Andrano
Mulino di comunità: spesa solidale per il primo compleanno
Il primo mulino di comunità della puglia, a Castiglione d’Otranto, restituisce in cifre l’impegno del primo anno al servizio del territorio. E nell’emergenza coronavirus lancia la spesa solidale

È nato per essere un arnese della democrazia del cibo e dopo dodici mesi di intensa attività si conferma tale: esattamente un anno fa, il 31 marzo 2019, è stato inaugurato il primo Mulino di Comunità della Puglia, a Castiglione d’Otranto (Lecce). In questo primo compleanno, la coop. agricola Casa delle Agriculture e l’omonima associazione intitolata a Tullia e Gino Girolomoni (pionieri del biologico italiano) restituiscono, in cifre e nuova solidarietà, la dimensione dell’impegno al servizio di un territorio marginale, reso centrale grazie alla valorizzazione della comunità di riferimento, all’investimento sulla ruralità e i suoi valori e alla cura della terra con metodi naturali. Non si dimentica, infatti, che il mulino è una infrastruttura al servizio del Salento, nata con lo sforzo corale di tantissimi cittadini volontari, con il supporto di una cospicua rete di donatori privati (per un totale di 37mila euro) e con il sostegno della Regione Puglia (50mila euro) e portata avanti con dedizione massima e sforzi economici non indifferenti dalla cooperativa che la gestisce.
LA SPESA SOLIDALE
Nel pieno dell’emergenza sanitaria e, di conseguenza, anche economica scatenata dall’epidemia da Coronavirus, anche il Mulino di Comunità ha deciso di mettere a disposizione dei cittadini più bisognosi lo strumento della “spesa solidale”, che si articola in due possibilità.
La prima: in un’iniziativa congiunta con Comune di Andrano, Gus-Gruppo Umana Solidarietà e altre realtà comunali, da oggi anche all’interno del mulino, in via Depressa n.3, è possibile acquistare beni di prima necessità (farine, salsa, prodotti da forno, legumi, verdure) da lasciare in un apposito contenitore. Gli alimenti verranno poi consegnati al Comune di Andrano che, per il tramite della Protezione civile, li distribuirà a chi è in stato di necessità, su indicazione dei servizi sociali o delle stesse associazioni, chiamate a intercettare bisogni emergenti.
La seconda possibilità riguarda il mutuo soccorso attraverso l’adozione di un buono spesa, che i cittadini possono donare o far recapitare, anche in maniera anonima, a persone che vogliono aiutare, perché possano fare la spesa in modo autonomo secondo le proprie necessità e i propri gusti, usufruendo di uno sconto. In questo modo, si vuole coinvolgere nella catena della solidarietà anche chi vive lontano dal proprio paese e, con pudore, vuole rendersi utile per chi è in difficoltà in questo momento.
Queste nuove iniziative si aggiungono alla consegna a domicilio della spesa, che da quando sono state introdotte le restrizioni per la lotta al Coronavirus è stata avviata senza costi aggiuntivi ed è già intensa nel circondario di Andrano e Tricase, nel Magliese e a Lecce e dintorni. Per questi servizi ci si può rivolgere al numero 366/5471708.
IL LAVORO PER FRENARE LO SPOPOLAMENTO
Sono cinque i rapporti di lavoro attivati nell’ultimo anno dalla cooperativa Casa delle Agriculture e dall’omonima associazione, che ha funto da sua incubatrice. Due realtà strettamente legate tra loro. Due mugnai, un contadino e un’addetta alle vendite sono affiancati da un’operatrice per l’inclusione di persone con altra abilità e da una decina di volontari attivi quotidianamente nelle attività agricole e di allevamento apistico, in quelle di animazione sociale e culturale (tra i progetti, si annoverano “Il Vivaio dell’Inclusione” vincitore del bando Puglia Capitale Sociale 2.0 e “Verso l’agriludoteca di comunità”). Si tratta di giovani che hanno deciso di praticare la “restanza” nel proprio territorio, fortemente colpito dallo spopolamento. Per restare, però, il primo passo è crearsi un lavoro, dando riscontro a bisogni rimasti senza risposta, o inventarsene uno, esplorando nuovi percorsi. È quello che è stato fatto.
SUPPORTATI 300 PICCOLI CONTADINI
Sono circa 300 i piccoli contadini supportati nelle fasi di reperimento delle sementi biologiche e in quelle di pulitura e molitura di cereali e legumi, per un totale di 35 tonnellate di frumento trasformate in farina. Si tratta di giovani che si sono avvicinati alla terra negli ultimi anni – il 30 per cento è composto da ventenni e trentenni – ma lo zoccolo duro, il 60 per cento, resta la fascia d’età tra i 40 e i 60 anni, con un 10 per cento di settantenni che continua ad autoprodursi il cibo. Sono contadini, professionali o per passione, che arrivano da tutta la provincia di Lecce, da Porto Cesareo a Gagliano del Capo, con alcuni provenienti anche dal Brindisino.
La possibilità di decorticare il farro con l’unica decorticatrice di qualità presente in quel bacino ha portato a galla produzioni di nicchia di farro monococco e dicocco per circa 50 ettari. I costi per il servizio di molitura si mantengono accessibili e parificati alla media dei mulini industriali, a fronte, però, di una lavorazione di altissima qualità effettuata con un mulino a pietra naturale di fabbricazione austriaca. Per i produttori della rete Salento km0 è previsto un ulteriore sconto del 5 per cento. Una scelta politica chiara, per rendere conveniente il ritorno alle autoproduzioni e dunque anche alla coltivazione dei campi incolti. In quest’ottica sono stati avviati anche i primi “patti di filiera” cerealicola, per il conferimento delle piccole produzioni naturali presso il mulino.
UN ALTRO MODO DI FARE LA SPESA
Il mulino di comunità è un luogo di produzione ma anche di nuova cultura del cibo e della spesa: aperto con il proprio spaccio ogni giorno, una volta a settimana organizza anche il gruppo di acquisto popolare anticrisi. Sono circa 280 le persone che, da Lecce a Santa Maria di Leuca, abitualmente scelgono di fare la spesa in questa maniera alternativa, prenotando settimanalmente farine, salsa, verdure biologiche, prodotti da forno e altri alimenti e ritirando le proprie cassette.
INCLUSIONE SOCIALE E CULTURA
Interamente accessibile ai portatori di altre abilità, il Mulino di comunità è inoltre fucina di cultura, inclusione e dialogo: sono 30 le scolaresche che hanno visitato l’esperienza innovativa innescata, alcune provenienti anche dal nord Italia e dal nord Europa; è possibile prendere in prestito i libri contenuti nella “little free library”; lì si sono tenuti diversi corsi di formazione agricola e laboratori di cucina etnobotanica; sono 15 gli eventi di cui il mulino è stato il fulcro, dalla cena di comunità “Il pane e le rose” alla “Notte Verde”, dagli incontri con gli anziani dell’Auser all’omaggio a De André, dalle presentazioni di libri alle degustazioni a tema, dalla proiezione di film alle tavole del Mediterraneo con il coinvolgimento dei migranti.
Andrano
Andrano e il tifo per il Lecce: una sede giallorossa intitolata alla first lady
Taglio del nastro… rosa, domani alle 19 in piazza Maria S.S. delle Grazie, alla presenza di Marina D’Arpe e del Presidente Saverio Sticchi Damiani

Il direttivo di Andrano Giallorossa 1908 inaugurerà domani una sede ufficiale intitolata a Marina D’Arpe, moglie del Presidente dell’U.S. Lecce, Saverio Sticchi Damiani.
L’appuntamento è alle 19, in piazza Maria S.S. delle Grazie.
Al taglio del nastro… rosa, saranno presenti la first lady, Marina D’Arpe e il presidente del Lecce, come sempre presente sul territorio quando si tratta di ribadire i valori dello sport, rinsaldando il legame tra squadra, territorio e comunità.
Seguirà il taglio del nastro “rosa”.
Coordineranno la serata
Pino GRECO (Nuovo Quotidiano di Puglia)
Valentina Martella presidente di Andrano Giallorossa 1908 e Pino Greco di Nuovo Quotidiano di Puglia.
Andrano
Castiglione d’Otranto: il mistero di Era e Argo
Labrador Scomparsi: l’appello dell’associazione “Noi come loro” e della famiglia adottante: “Aiutateci a ritrovarli!”

Il 20 giugno, in una calda mattina a Castiglione, frazione di Andrano, Era e Argo, due Labrador, affettuosi e vivaci, escono accidentalmente dal loro giardino, senza più fare ritorno.
Era, femmina dal mantello cioccolato, e Argo, maschio color miele chiaro, sono inseparabili.
Ma da quel giorno sono spariti nel nulla.
UNA CORSA SENZA RITORNO
I loro padroni, componenti di una famiglia del posto, non si danno pace da quel 20 giugno.
I due cani, regolarmente microchippati e iscritti all’anagrafe canina, non hanno lasciato traccia.
Era indossava un collare nero, Argo uno azzurro – dettagli che possono aiutare chi dovesse avvistarli a riconoscerli.
Eppure, nonostante i volantini affissi, i post sui social e le ricerche con drone e termocamere, nessun indizio concreto è emerso.
Dove Sono Finiti?
C’è chi sospetta che qualcuno li abbia presi con sé, ignaro del fatto che abbiano una famiglia che li cerca disperatamente.
Oppure, forse, si sono allontanati troppo e non riescono a tornare.
Come è possibile che nessuno li abbia visti?
Due Labrador di taglia media, socievoli e abituati alla presenza umana, sono difficili da non notare.
L’associazione Noi Come Loro si unisce all’appello: «Se li avvistate, anche solo per un attimo, contattateci immediatamente».
Anche una foto sfocata o un video da lontano potrebbero essere fondamentali per restringere il campo delle ricerche.
Il numero da chiamare per eventuali segnalazioni è 3288317664
SPERANZA SEMPRE VIVA
La famiglia non smette di cercarli, passando in rassegna campagne, strade secondarie e persino i boschi vicini.
Ogni suono, ogni movimento fa sobbalzare il cuore: «Era e Argo devono tornare a casa. Se li avete visti, se sapete qualcosa, non esitate. La loro storia potrebbe finire bene, ma serve l’aiuto di tutti».
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Andrano
Un abbraccio al mare
L’associazione A-Mare guida una giornata di bellezza e speranza a Marina di Andrano. Esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana. L’immagine più potente: sub non vedenti si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi

Ci sono gesti che non fanno rumore, ma che sanno farsi sentire nel profondo.
Gesti che parlano il linguaggio del cuore, della cura, dell’impegno autentico.
Quella vissuta oggi a Marina di Andrano è stata molto più di una semplice pulizia dei fondali: è stata un’esperienza collettiva di amore per il mare, di rispetto per la natura, di vera inclusione umana.
A guidare questa intensa giornata è stata l’associazione A-Mare, punto di riferimento per chi crede che l’ambiente marino non sia solo un paesaggio da ammirare, ma un bene prezioso da proteggere.
Con passione, competenza e uno spirito contagioso, l associazione A-Mare ha saputo coinvolgere un’intera comunità, trasformando un’iniziativa ecologica in un momento di rinascita condivisa.
Accanto a loro, con entusiasmo e dedizione, gli studenti dell’IISS Don Tonino Bello di Tricase – indirizzo Nautico: ragazzi che hanno scelto di sporcarsi le mani per ripulire il mare, ma che in realtà lo hanno fatto per seminare qualcosa di molto più grande – responsabilità, consapevolezza, futuro.
In acqua, tra la luce filtrata dalle onde, una scena che resterà impressa in chiunque l’abbia vista: sub non vedenti, guidati da istruttori ASBI Albatros, si immergono per recuperare plastica e rifiuti sommersi.
Un gesto di straordinaria potenza simbolica, che ha emozionato e fatto riflettere.
Perché quando l’inclusione si unisce all’impegno, si crea bellezza. Autentica.
Fondamentale il supporto di tante realtà locali: la Pro Loco, il Comitato Porto, il Comune di Andrano e anche la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, presenti per garantire sicurezza e sorveglianza durante tutta l’operazione.
Un lavoro di squadra, un’unione di forze che ha mostrato cosa può nascere quando si collabora per il bene comune.
Quella di oggi non è stata soltanto una giornata ecologica. È stata una storia da raccontare.
Un abbraccio collettivo a un mare ferito, ma ancora capace di accogliere e restituire emozioni.
È stata una promessa: che la bellezza può tornare, se scegliamo di costruirla insieme.
A Marina di Andrano, il mare ha sorriso.
E con lui, chi ha creduto che anche il più piccolo gesto, fatto con il cuore, possa cambiare il mondo.
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