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Attualità

Ospedale di Casarano: continuiamo a non capire

Cantone pensaci tu. “Invano Casarano ha sbandierato il fatto che il proprio nosocomio (con 4 milioni pronti) sarebbe stato in grado di sopperire alle esigenze”

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C’era una volta una famiglia di quattro persone, una famiglia come tante: un papà che lavora, la mamma casalinga, un figlio grande disoccupato ed una figlia un po’ più piccola che va ancora a scuola in un paese vicino. Ogni componente di questa famiglia aveva un proprio mezzo di trasporto: una macchina station wagon per il papà che doveva spostarsi ogni giorno per il proprio lavoro, un’utilitaria per la mamma per i bisogni quotidiani, una macchina piccolina e di terza mano per il figlio disoccupato ed uno scooter per la figlia studentessa. Tutti noi sappiamo quanti costi ci siano connessi con i mezzi di locomozione e quindi, una sera, la famiglia “monoreddito” si riunisce intorno al tavolo ed il papà comunica a tutti che, per far fronte ad altre spese più urgenti ed importanti, tutti avrebbero dovuto fare dei sacrifici a partire dalla mobilità; per cui, senza ulteriori discussioni, si sarebbe provveduto a vendere scooter ed autovetture ad accezione di una che sarebbe stato comunque indispensabile avere.


Per consentire a tutti di spostarsi, facendo dei turni complessi, l’unica autovettura avrebbe accompagnato ognuno di loro per le reali necessità. Non c’era spazio inoltre per nessuna ulteriore discussione e nessuna proposta alternativa. Finita la cena, mentre ancora la mamma era intenta a sparecchiare, perplessa insieme ai figli su quanto appreso, il papà prese il proprio tablet e cominciò a visitare tutti i siti delle concessionarie Mercedes.


Quando la figlia più piccola gli chiese cosa stesse cercando, il papà le rispose che l’indomani mattina stessa si sarebbe recato in una di quelle concessionarie per acquistare, per il bene della famiglia, la macchina più bella e costosa che avesse trovato, anche a costo di indebitarsi sino al collo.


I commenti, più o meno coloriti, che seguirono a tale affermazione li lascio immaginare ad ognuno di voi. Questa appena raccontata vi sarà sembrata una storiella strampalata, senza capo né coda, talmente palesemente incoerente da non essere minimamente credibile. Sono d’accordo con voi. Eppure, se ci pensate bene, è quello che sta accadendo se, mantenendo intatta la trama, sostituite gli ospedali alle macchine, le città ai componenti della famiglia e se mettete il presidente Emiliano al posto del papà. Nella sanità bisogna economizzare. È un dato di fatto ed il primo a dirlo fu Fitto tanti anni fa, abbozzando (intempestivamente) una riforma della sanità che gli valse la non riconferma alle successive elezioni. A cavalcare poi questa “necessità” di economia, cominciando a raccontare la stessa storiella di cui sopra, ci ha pensato l’allegra combriccola formata da Vendola ieri ed Emiliano oggi. Declassiamo ospedali, chiudiamone addirittura alcuni (come Scorrano e Galatina) perché… bisogna fare economia.


Nel frattempo: diminuiscono i posti letto ed i macchinari per le visite per cui aumentano le prestazioni convenzionate (che costano) e soprattutto si innesca un turbinio di ambulanze che, quotidianamente, portano su e giù per la provincia ammalati anche per una semplice gastroscopia con spese (e rischi) che nemmeno i super pagati manager dell’ASL sono in grado di quantificare. Invano Casarano ha sbandierato il fatto che il proprio nosocomio (per il quale c’erano già pronti 4 milioni di euro) sarebbe stato in grado di sopperire alle esigenze; invano il Sindaco Gianni Stefàno ha anche messo a disposizione della Regione e della sua riforma 10 ettari di terreno a titolo GRATUITO, per la realizzazione di un ospedale più grande, distante solo 10Km da quello che stanno partorendo e in grado di rispettare tutti i requisiti; un ospedale nuovo di zecca nascerà e vedrà la luce nelle campagne fra Melpignano e Maglie ad una cifra stimata di 142 milioni di euro (!) e quando il Sindaco di Scorrano ha alzato il ditino dicendo che sembrava ridicolo chiudere il suo ospedale (anch’esso ammodernabile con qualche milione di euro) per costruirne uno nuovo a pochissimi Km dal proprio ed oltretutto sulla stessa strada statale 245, non è stato nemmeno degnato di una risposta.

E così, qualche giorno fa, con somma soddisfazione pubblica del Governatore Emiliano (e soddisfazione ancora più sconfinata ma sommessa, di chi in questa operazione ci guadagnerà tanto) è stato annunciato l’avvio dell’iter per la costruzione del polo ospedaliero del basso Salento. Il compimento del disegno immaginato già da Vendola, che aveva però stimato di spendere “solo” 80 milioni di euro, già lievitato quindi a 142 milioni e, sapendo come vanno le cose in Italia, destinato ad essere ultimato chissà quando e chissà a quale faraonica somma totale.


I commenti sui social, le considerazioni sui giornali e nelle sedi istituzionali da tempo ormai si rincorrono e si autoalimentano per cui, convinto del fatto che Re Emiliano I di tutte le Puglie mai si degnerebbe di dare a me una risposta, cambio interlocutore e mi rivolgo a Raffaele Cantone, il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, pregando di rivolgere lui la domanda a Re Emiliano, sperando che almeno a lui possa esser data risposta. La domanda è semplicissima: perché?


Antonio Memmi


Appuntamenti

A Vaste (di Poggiardo) ricordano Alfio, Filadelfio e Cirino

Entrambi i genitori furono barbaramente martirizzati. I tre fanciulli vennero educati dapprima da Evodio da Bisanzio e, successivamente, dal Sacerdote cristiano Onesimo. I loro nomi, le cui radici presentano…

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Aria di festa a Vaste (frazione di Poggiardo) per i Santi patroni Alfio, Filadelfio e Cirino, i tre Martiri vissuti nel III secolo.

I tre fratelli nacquero nella Città dei Prefetti, nel III secolo. Dai nobili natali, discendevano da Benedetta di Locuste e dal principe Vitale (o Vitalio), padre di quattro figli (la primogenita fu madre del martire Erasmo).

Entrambi i genitori furono barbaramente martirizzati. I tre fanciulli vennero educati dapprima da Evodio da Bisanzio e, successivamente, dal Sacerdote cristiano Onesimo. I loro nomi, le cui radici presentano eminentemente una derivazione ellenistica, evidenziano tre significati ben precisi: Alfio (di carnagione chiara), Filadelfo (amico del fratello), Cirino (piccolo signore). La breve vita terrena dei tre Santi si concluse in modo tragico: furono martirizzati per la loro fede Cristiana a Lentini, in Sicilia, nel 253 d.C.

La Novena in onore dei Santi Martiri, quest’anno è titolata “La Vita è un Viaggio”, (avviata il 1° maggio con l’intronizzazione dei Santi e seguita, il giorno dopo, da “Il Miracolo della vita” che si concretizza nelle braccia di una madre con la dott.ssa Adriana Carluccio che si racconta…) prosegue sabato 3 maggio con “Un Cuore che ha R-imparato a battere”: nei corridoi degli ospedali comprendi che la vita non è una gara ma una benedizione. Il dott. Stefano Primitivo si racconta…

Domenica 4, “Lungo la via che percorsero i Martiri”: alle 18,30: Pellegrinaggio e Santa Messa al Pozzo dei Martiri.

Lunedì 5, “Se ognuno di noi vedesse nel prossimo il riflesso di Dio, pensate che ci sarebbe ancora bisogno di barconi?”: la Dott.ssa Katia Botrugno si racconta…

Martedì 6, “Chiusi dentro”: viaggio nelle carceri italiane. La prof.ssa Alba Monti si racconta…

Mercoledì 7, “Vite spezzate: la tua morte è per me, per noi la più grande ingiustizia». L’avv.ssa Maria Cristina Rizzo si racconta…

Giovedì 8, “Non sono stati mamma e papà ad adottare me, ma sono stata io con il passare dei giorni, dei mesi e deglianni ad adottare loro”. Mina Monteduro si racconta…
Si entra nel vivo delle celebrazioni venerdì 9 maggio: alle 8,30: Santa Messa della vigilia; alle 19,30, la processione per le vie del paese.
Al termine, lo spettacolo itinerante della Salento Street Band, Artisti di Strada e il Dj Nico Monteduro.

Sabato 10, solennità dei Santi Patroni Alfio, Filadelfio e Cirino, Sante Messe alle 8, 11 e 19 (in piazza, celebrata da don Antonio Tondi, parroco di Collepasso).
Nel corso della giornata presterà servizio la Grande Orchestra di Fiati Lirica Sinfonica di Terra d’Otranto Città di Lecce, diretta dal Maestro Giancarlo Perrone.

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Attualità

Taurisano e la Festa del SS Crocifisso ed il grande spettacolo

Oggi, 3 maggio, il concerto degli Audio 2, noti al grande pubblico anche per la loro stretta somiglianza al compianto Lucio Battisti. Sul palco, un altro grande esponente della musica partenopea: il percussionista Tony Esposito…

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Taurisano rinnova l’appuntamento con la tanto attesa Festa del Santissimo Crocifisso: un’occasione di fede, cultura e anche grande spettacolo che unisce la comunità in un’atmosfera unica.

Quella di quest’anno, promette di essere un’edizione speciale che anuncia emozioni forti.

Sabato 3, presso la Cappella del SS. Crocifisso, Sante Messe alle 8 e alle 10. Alle 11 traslazione della venerata immagine del SS. Crocifisso nella Chiesa SS. Apostoli San Pietro e Paolo dove sarà celebrata la Santa Messa alle 18,30.

Alle 19, la processione per le vie del paese.

Nel corso della giornata presterà servizio il Gran Concerto Bandistico Associazione “G. Verdi” di Taurisano.

In cartellone, per sabato 3 maggio, il concerto degli Audio 2, alla ribalta negli anni ’90 e duemila e noti al grande pubblico anche per la loro stretta somiglianza al compianto Lucio Battisti. Sul palco, con i due artisti napoletani,un altro grande esponente della musica partenopea: il percussionista Tony Esposito con la sua inconfondibile energia.

Dopo il concerto, nell’Area So What, street food, birra artigianale e DJ set con Manuele Arhgirò.

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Attualità

Casarano Calcio: voce ai commericanti ed alla gente

Le voci, i commenti, la gioia dei tifosi e dei commercianti di Casarano per la Serie C

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ESCLUSIVA

INSERTO CASARANO IN SERIE C, scaricalo cliccando sul link a seguire:

https://www.ilgallo.it/wp-content/uploads/2025/04/Inserto-Maggio_Casarano-Serie-C.pdf

di Giuseppe Lagna

Gianni Toma (Toma Orologi)

«Felice della grande stagione e del ritorno del Casarano tra i professionisti, sarà volano economico per l’intera città. Gioisco anche per aver contribuito al rilancio della squadra alcuni anni fa».

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Annalisa Giorgino (Civico 16 Abbigliamento)

«Sono molto contenta per la vittoria del campionato, che porterà notorietà alla città e incremento alle attività commerciali».

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Agostino Malorgio (Enjoy Pizza Restaurant)

«Sono sicuro che la promozione del Casarano in serie C darà lustro anche all’economia e alla socialità nella città, con vantaggi anche nelle attività di ristorazione».

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Alessandro Venneri (Libreria Dante Alighieri)

«Sicuramente la risalita del Casarano nei professionisti apporterà ampi riflessi in tutte le attività del territorio, comprese quelle sportive e culturali».

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Paolo Mele (Bar Betitaly)

«Con il ritorno del Casarano nel professionismo tutta la città deve essere soddisfatta, perché è noto che il calcio può rappresentare occasione di ripresa in ogni ambito sociale».

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Aldino Antonaci (Trattoria La Pergola)

«Dopo quasi un trentennio di alti e bassi, siamo riconoscenti all’impegno del presidente Antonio Filograna Sergio per aver riportato il Casarano in serie C, questo avrà certamente ripercussioni positive in ogni settore dell’economia cittadina».

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Alessandra Costa (Costa Confezioni)

«Per me che son cresciuta al seguito del Casarano con mio padre Gigi è stata una grande gioia e spero che la serie C riporti la città agli splendori sociali ed economici di un tempo».

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Leonardo Scorrano (Buffetti Computer Store)

«Come recita lo striscione apposto al mio negozio, si è trattato di una continuità tra l’epoca di Mesciu Ucciu Filograna e suo nipote Antonio. Tutto questo non potrà che assicurare vantaggi all’economia della Città e del comprensorio».

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Giovanna D’Agnello Crazy Tabacchi e Servizi online)

«Finalmente! La Serie C è un’altra cosa. Il salto di categoria ce lo siamo meritato tutti. In particolare, noi tifosi. Dico “noi” perché, oltre ad occuparmi della rivendita dei biglietti per le partite nella mia tabaccheria, sono un’assidua frequentatrice della curva. Quando abbiamo potuto cantare “ce ne andremo in Serie C”, in curva erano tanti gli occhi gonfi. La terza serie darà lustro alla città e, ne sono sicura, anche l’economia casaranese se ne gioverà. Sono felice anche per i calciatori, ne ho conosciuti molti e sono tutti bravi ragazzi. Così come sono felice per il presidente, se lo merita. Domenica 4 maggio al Capozza ci sarà il pienone e sarà gremita anche la Curva Sud.
Faremo una grande festa, questo è sicuro!».

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