Attualità
Ok il piano del consumatore ma…
Occhio ai tempi! Per la prima volta, un debitore si è visto omologare il proprio Piano (presentato all’OCC di Casarano) da parte del Tribunale di Lecce. Ma ci sono voluti 11 mesi…

Un po’ di tempo fa parlammo dell’Organismo di Composizione della Crisi da sovraindebitamento; il nome è complesso e dà subito l’idea di uno di quei tanti organismi pressoché inutili di cui è piena l’Italia.
In realtà si tratta di uno strumento giuridico che, pur essendo previsto dalla nostra legislazione, solo pochissimi Comuni in Italia (si contano sulle dita) hanno deciso di dotarsene.
La legge che lo prevede è la n.3 del 2012 e, semplificando, è destinata a tutelare sia tutti quei cittadini che si trovano particolarmente esposti ai debiti, quei cittadini che, per intenderci, qualora fossero un’azienda sarebbe in liquidazione fallimentare, sia ovviamente anche tutti i creditori che da questi cittadini vorrebbero veder ripagati i propri crediti.
Il funzionamento è abbastanza semplice e consiste nella formulazione di un piano di risanamento (redatto ovviamente dall’Organismo in questione) in cui vengono definite appunto tutte le azioni che si ha intenzione di attuare al fine di consentire al debitore di poter chiudere la propria posizione (avendo comunque la garanzia di una sussistenza minima) e consentendo contemporaneamente a tutti i creditori di soddisfare, anche se in parte, le proprie ragioni. Si capisce come questo sia uno strumento importante anche per gli stessi creditori che, in moltissimi altri casi, vedono svanire del tutto i propri crediti a beneficio di altri cosiddetti “privilegiati” che magari sono meno comprensivi e per primi avviano azioni esecutive o esercitano prelazioni sul patrimonio del debitore.
La fase successiva è poi quella dell’omologazione da parte del Tribunale di questo piano e questa è la fase più importante perché consente di bloccare qualsiasi azione di recupero al fine di attuare il piano condiviso. La notizia di questi giorni è che, per la prima volta, un debitore si è visto omologare il proprio “Piano del Consumatore” da parte del Tribunale di Lecce e presentato appunto dall’OCC di Casarano.
Questo piano è risultato essere il più soddisfacente per i creditori rispetto alla liquidazione del patrimonio dell’indebitato che, nello specifico, era proprietario di un solo cespite (tra l’altro vincolato a garanzia dei cosiddetti “crediti con privilegio”), mentre quanto proposto rappresenta un ragionevole punto di equilibrio fra le aspettative dei creditori (soprattutto i piccolini, rispetto ad esempio alle banche) e la necessità di assicurare al debitore l’indispensabile per il proprio sostentamento.
Grande soddisfazione è stata ovviamente espressa dal sindaco Gianni Stefàno per la scelta di dotare Casarano di questo importante Organismo: «Una scelta che comincia così a dare i suoi primi frutti; uno strumento di alto valore sociale a beneficio di tutti i cittadini in difficoltà finanziaria. Ringrazio il Consigliere Giampiero Marrella ed il referente Dott. Merico” che insieme e con caparbietà sono stati i promotori di questa iniziativa».
Bene, il sindaco però non ha detto una cosa che non è certo di secondaria importanza.
Quando un debitore è attanagliato dai debiti ed i creditori sono al telefono o fuori dalla porta a vantare quanto dovuto, ogni giorno che passa sembra un’eternità; questo, come visto, è uno strumento importantissimo, come se fosse un salvagente lanciato in un mare in tempesta ma, se il Tribunale ci impiega undici mesi a valutare il piano e ad emettere una cavolo di omologazione con un timbro su una scartoffia, sapete dove se lo mette il salvagente quel povero debitore?
Lo strumento rimane ovviamente utilissimo e forse anche indispensabile in alcuni casi ma, per il futuro, non sarebbe male avere un Tribunale un pizzico più efficiente perché, ricordiamolo sempre: lo sciacallaggio delle banche e l’inefficienza dei tribunali consegnano i disperati nelle mani degli strozzini e di conseguenza della malavita.
Antonio Memmi
Attualità
Poste Italiane: al via i lavori nell’ufficio Maglie Centro
Interventi di ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza. La continuità dei servizi postali e finanziari ai cittadini sarà garantita nell’ufficio postale di Maglie 1 con orario prolungato

Poste Italiane comunica che da domani (mercoledì 23 aprile) l’ufficio postale di Maglie Centro sarà interessato da interventi di ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza.
La sede di via Regina Margherita, infatti, è inserita nell’ambito di “Polis – Casa dei Servizi Digital”, il progetto di Poste Italiane per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione nei Comuni con meno di 15mila abitanti, con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide.
Durante il periodo dei lavori sarà garantita la continuità dei servizi postali e finanziari nell’ufficio postale di via Salvatore Fitto (Maglie 1), che, per l’occasione, verrà potenziato osservando orario di apertura anche pomeridiana: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle 19,05 e il sabato fino alle 12,35.
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Attualità
Gli Après La Classe lanciano “Casa di legno”

Con “Casa di legno” gli Après La Classe inaugurano un nuovo capitolo del loro percorso artistico. Il singolo, in uscita oggi, martedì 22 aprile, è un brano che si fa rifugio e slancio, radice e orizzonte. Una traccia intensa e visionaria, capace di oltrepassare i generi e le sovrastrutture per restituire all’ascolto tutta la potenza di una musica autentica, viva, profondamente libera.
“Casa di legno è il posto in cui ci sentiamo in perfetta connessione con l’universo, un posto in cui il giudizio non esiste e la musica domina senza alcun limite stilistico. Una volta entrati, non vorrete più andar via!” – Après La Classe
Una band che ha consolidato nel tempo un’identità musicale riconoscibile, attraverso un lavoro collettivo che continua a evolversi tra studio e palcoscenico. Distribuito da Ada, registrato presso Funkeria Records, mixato da Alex Fazzi e masterizzato da Giovanni Versari, il brano si arricchisce della partecipazione speciale alla tromba di Gabriele Blandini, dando vita a una traccia intensa e coinvolgente, figlia delle mille anime musicali che da sempre abitano l’universo sonoro della band salentina. Il singolo sarà presentato dal vivo lunedì 21 aprile con un evento speciale al Parco Gondar di Gallipoli (LE).
Nati nel 1996 nel cuore del Salento, gli Après La Classe si fanno presto conoscere nei live club pugliesi, fino a conquistare l’intera penisola con l’uscita del primo album omonimo nel 2002 e una travolgente attività dal vivo. Nel 2004 pubblicano Un numero, che inaugura un viaggio musicale libero da etichette e costantemente aperto alla contaminazione. La vera casa della band è il palco, dove negli anni costruiscono una fanbase solida e appassionata. Il riconoscimento come Gruppo rivelazione dell’anno 2005 da Super Club Live ne è solo la conferma. Con gli album Luna Park (2006), Mammalitaliani (2010, prodotto da Caparezza), Riuscire a volare e Circo Manicomio (2017), il gruppo prosegue una crescita artistica segnata da importanti collaborazioni: Caparezza, Giuliano Sangiorgi, Alborosie, Tormento, Manu Chao. Numerosi i tour internazionali (New York, Los Angeles, Montreux Jazz Festival) e i successi radiofonici, tra cui Mammalitaliani, premiato come Pezzo Folk dell’anno dal MEI, e Sogno Otro Mundo con Manu Chao, pubblicato nel 2022 all’interno del disco Santa Marilena.
Nel 2024, gli Après La Classe pubblicano il singolo Estate a Monaco feat. Laioung e annunciano un nuovo album in arrivo. Nel frattempo, ci accolgono nella loro nuova Casa di legno.
Attualità
Oggi è la Giornata Mondiale della Terra
Quest’anno cade proprio il giorno dopo la scomparsa di Papa Francesco, sempre in prima linea per le battaglie in difesa dell’ambiente. Il Santo Padre parlava di «insensata guerra al Creato»…

Istitutita nel 1970 dall’ambientalista statunitense Gaylord Nelson, Giornata Mondiale della Terra si svolge il 22 aprile di ogni anno ed è dedicata alla sensibilizzazione e all’azione per la protezione dell’ambiente.
L’idea nacque nel 1969, quando Nelson, allora senatore degli Stati Uniti, fu testimone di una devastante marea nera che colpì la costa di Santa Barbara, in California.
Questo incidente suscitò grande preoccupazione riguardo alla salute del nostro pianeta e spinse Nelson a cercare un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni ambientali.
Così, il 22 aprile 1970, Nelson organizzò il primo Earth Day negli Stati Uniti.
L’obiettivo principale era quello di creare un movimento che unisse le persone nella lotta per la salvaguardia del nostro pianeta.
Grazie al successo del primo Earth Day, l’evento si diffuse rapidamente in tutto il paese e presto divenne un movimento globale. Oggi, la Giornata della Terra è celebrata in tutto il mondo, coinvolgendo persone di diverse nazionalità e culture che si uniscono per promuovere la consapevolezza ambientale e adottare comportamenti sostenibili.
Il tema scelto per il 2025 è “Il Nostro Potere, Il Nostro Pianeta” e i volontari della Fondazione Internazionale La Via della Felicità di tutta Italia, continueranno le loro iniziative di riqualificazione urbana nel rispetto della guida al buon senso per una vita migliore dal titolo La Via della Felicità scritta dall’umanitario L. Ron Hubbard.
Si tratta del primo codice morale che ha come scopo quello di arrestare il declino morale nella società e ripristinare integrità e fiducia nell’uomo, riempie il vuoto morale in una società sempre più materialista e contiene 21 principi fondamentali che guidano una persona a un migliore tenore di vita.
Interamente non religioso, può essere seguito da persone di ogni razza, colore o credo per ripristinare i legami che uniscono l’umanità.
PAPA FRANCESCO: «INSENSATA GUERRA AL CREATO»
La casualità (o forse no) che la Giornata Mondiale della Terra cada proprio il giorno dopo la scomparsa di Papa Francesco, ci ricorda anche le battaglie del Santo Padre per la difesa dell’ambiente.
Bergoglio parlava di «insensata guerra al Creato».
Con gli effetti di questo conflitto che sono il prosciugamento di tanti fiumi, lo stravolgimento del ciclo dell’acqua prodotto da un «consumismo rapace», l’innalzamento delle temperature con le gravi siccità, effetto dell’uso sfrenato di combustili fossili e dell’abbattimento delle foreste.
«Inoltre», aggiungeva il Papa, «industrie predatorie stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l’estrazione di petrolio e gas, i progetti di mega-estrazione incontrollata e l’allevamento intensivo di animali».
Anche questa è l’eredità lasciataci da Papa Francesco. Non sciupiamola!
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