Casarano
Rinascimento casaranese!
Tante personalità stanno dando lustro a Casarano.
Una delle prime cose che i ragazzini rispondono quando si chiede loro di esprimersi sulla tipologia dei giornali e soprattutto dei telegiornali, è che in essi si trovano quasi esclusivamente brutte notizie. Hanno ragione. è un dato di fatto ma è la logica dell’offerta che si basa sempre sulla richiesta: le brutte notizie sono purtroppo quelle più lette e la morte di un cagnolino farà sempre più notizia della nascita di altri cinque. Le buone notizie, quando ci sono, vengono quasi sempre relegate in un trafiletto nelle pagine interne, là dove avanzano spazi fra le colonne. Un giornalista che voglia esser seguito dai propri lettori (oltre che a rispondere alla chiara missione a cui è chiamato), deve necessariamente denunciare qualcosa: un sopruso, un’inefficienza, alcune volte un reato. Oppure deve semplicemente raccogliere lamentele; c’è sempre qualcosa di cui lamentarsi… Eppure io sono convinto che, accanto alle più che legittime lamentele, ci possa anche essere spazio per qualcosa di cui esser soddisfatti e qualche volta anche orgogliosi e fieri. Ed anche se rischio di perder lettori ed interesse, oggi voglio parlare di qualcosa di bello: di Casarano. Sono tantissime le cose che non vanno in questa città e se ne legge suoi giornali spessissimo; polo industriale decaduto e ultimamente depredato in molte sue peculiarità a fatica conquistate negli anni come l’ospedale o il tribunale; Casarano deve fare i conti con un tenore di vita che nell’ultimo periodo è letteralmente collassato e con un’ombra di malavita di stampo mafioso che, interessa l’intero Salento, e a cui non può rimanere totalmente estranea. Eppure, nonostante tutti questi limiti, a guardar bene e senza il velo del pessimismo ad ogni costo, Casarano sembra cominciare una sorta di rinascimento. È di questa settimana la notizia che, durante l’ultimo concistoro in Vaticano, Angelo De Donatis, casaranese DOC, spiritualmente cresciuto nella Parrocchia di San Domenico, dopo esser stato nominato Vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma, è stato creato Cardinale. Lui è troppo umile per ricavarne una soddisfazione personale ma è sicuramente una soddisfazione per tutta la sua famiglia ed i suoi parenti che a Casarano ci vivono e, perché no, è una soddisfazione per tutti gli abitanti della città.
Casarano, in un posto ambitissimo di Roma (ma che ha influenze su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero) è presente anche al di là del Tevere, con un altro dei suoi figli: il Generale Salvatore Farina, ora Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano. Anche in questo caso parliamo di una personalità fuori dall’ordinario, partita alla soglia dei propri vent’anni e che va a ricoprire questo incarico dopo averne ricoperti altri in Italia ed all’estero che definire “minori” sembra quasi essere un oltraggio tanto sono ambiti e difficili da gestire. Una personalità anche questa, che non è casaranese solo sulla carta ma che vive la sua Casarano e che mantiene continui contatti con i propri parenti e con tutti i propri amici di un tempo.
Accanto a queste personalità conclamate da un incarico formale ed anche solenne, lasciatemi ricordare quell’Antonio Sergi Filograna che, dopo anni di tribolazione industriale, ha scelto la sua Casarano per rilanciare il mondo della calzatura e per ricominciare a dare lavoro ai tanti (troppi) concittadini che un impiego non ce lo avevano più; un imprenditore comunque affiancato da altre aziende al top nel proprio settore come gli stivali tecnici della De Niro Boot o le scarpe extra-super lusso della Elata e da tutta una serie di altri imprenditori che stanno facendo rinascere (a fatica) questo settore e gli altri settori che popolano la zona industriale.
Casarano è anche un pullulare di pensiero e di cultura che va da un giornalista giovane ed in gamba come Danilo Lupo (inviato di Giletti su La7) ad un’altra giornalista che (ancorché io non sempre ne condivida le posizioni) è sicuramente in gamba come Marilù Mastrogiovanni; filosofi come Alberto Nutricati, Docenti universitari come Attilio Pisanò e come Mauro Romano, poeti come Cosimo Corvaglia o il pluripremiato Vito Adamo o il campione del mondo di cioccolateria Enrico che Casarano lo ha anche come cognome o la scienziata Annalena Venneri che a Londra conduce importantissimi studi sulla cura dell’Alzheimer. Ci si può ancora lamentare delle tante cose in cui Casarano deve migliorare ma chi si lamenta sempre trova facile rifugio se dà la colpa alle circostanze.
Non lasciamole sole, prendiamole ad esempio e scrolliamo da dosso a questa città il torpore e l’assopimento. Casarano ce la può fare!
Antonio Memmi
Casarano
Serpi con il veleno in coda
Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale
CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)
di Giuseppe Lagna
Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.
Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.
Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
“volatili per diabetici“.
Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.
La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Appuntamenti
“Tra le tue braccia”: la storia della piccola Angelica in un’opera teatrale
A Casarano va in scena la prima dell’opera teatrale dedicata ad Angelica Pirtoli, la più piccola vittima di mafia d’Italia, e a sua madre Paola Rizzello. E avverrà domani, dicembre, nel giorno del suo compleanno. Successivamente, lo spettacolo sarà riproposto nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile
Un’opera teatrale inedita, ispirata e dedicata alla memoria di Angelica Pirtoli, la più piccola vittima di mafia in Italia, e a sua madre Paola Rizzello.
“Tra le tue braccia”, opera inedita di e con Giustina De Iaco, andrà in scena domani, venerdì 5 dicembre (sipario alle ore 18,30), presso l’Auditorium Comunale “prof. Gino Pisanò” di Casarano.
L’opera è stata realizzata grazie al fondamentale contributo dell’avviso pubblico regionale “Futura – La Puglia per la Parità – Terza Edizione” e nasce dalla volontà dell’Associazione “Angelica Pirtoli” di rinnovare la memoria attraverso il teatro, le arti, la musica, promuovendo il dialogo sulla giustizia sociale e la legalità coinvolgendo in particolare le giovani generazione.
La data scelta è fortemente simbolica: il 5 dicembre 1989 è il giorno in cui Angelica è nata; il 5 dicembre 2024 è il giorno in cui l’associazione “Angelica Pirtoli – Semi di giustizia e rinascita” è nata.
Com’è noto, la bambina venne uccisa a Parabita il 20 marzo 1991, all’età di due anni, assieme alla mamma Paola Rizzello, ritenuta testimone scomoda dal clan Giannelli.
I loro corpi vennero ritrovati solo molti anni dopo, grazie alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia: quello di Paola nel 1997, quello della figlioletta nel 1999.
«Con questa opera teatrale», sottolinea Nadia Rizzello, zia di Angelica e presidente dell’associazione, «vogliamo restituire voce e dignità a Paola e Angelica, due vittime innocenti di mafia, strappate alla vita da una brutalità che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Questa rappresentazione non è solo memoria e resistenza culturale, è semina di giustizia. È un tentativo di trasformare il dolore in un impegno, in un modo per dire ai giovani che la legalità si costruisce anche con l’arte, con la conoscenza, con la bellezza. Ringrazio Giustina De Iaco per aver raccolto con delicatezza e profondità la nostra storia e tutti coloro che hanno creduto e reso possibile questo nostro progetto. Continueremo a lottare perché nessun’altra madre e nessun’altra bambina debbano più subire simili atrocità nel silenzio e nell’omertà».
L’opera sarà preceduta da un prologo musicale, mentre a seguire ci sarà un dibattito sul tema “L’antimafia sociale e il ruolo delle donne”, che vedrà protagoniste diverse personalità del mondo della cultura, dell’impegno civile e rappresentanti delle istituzioni.
Dialogheranno: Nadia Rizzello; Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia; Anna Toma, presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità; Angelo Pansini della Fondazione Stefano Fumarulo.
Presenterà la serata Roberto Molentino, socio fondatore dell’associazione “Angelica Pirtoli”.
Dopo la prima a Casarano, l’opera sarà presentata martedì 9 dicembre al Teatro Renata Fonte di Ruffano e,in seguito, nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile, continuando a seminare giustizia, nel ricordo di Paola e Angelica.
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