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Corsano

Carnevale di Corsano: conclusione in grande stile

Si è conclusa il 26 febbraio la 30^ edizione del Carnevale di Corsano, organizzata dalla Pro Loco di Corsano in collaborazione con la Città di Corsano. Una festa

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Si è conclusa il 26 febbraio la 30^ edizione del Carnevale di Corsano, organizzata dalla Pro Loco di Corsano in collaborazione con la Città di Corsano. Una festa riuscita oltre ogni più ottimistica previsione. Il 26 febbraio si è recuperata la giornata prevista per martedì grasso, annullata per il maltempo. E sono state ben due le giornate annullate a causa della pioggia incessante, ma questo non ha fermato né il lavoro né la passione degli organizzatori, dei collaboratori e della cittadina intera. Una scoppiettante e riuscitissima edizione che ha celebrato la leggerezza della festa, senza dimenticare l’intelligente e perspicace ironia dell’interpretazione satirica della realtà, connotazione consueta per il rito carnascialesco. Il 19 febbraio un successo strepitoso ha accompagnato le sfilate mascherate: i tre carri allegorici, imponenti e di pregevole bellezza artistica, fino allo spettacolo in Piazza dei Seventy Level. Il 26 febbraio lo spettacolo si è concluso con l’esibizione degli Aluminium Frames e l’elezione del carro più bello. Il carro allegorico vincitore, eletto da una giuria di esperti, è stato quello opera di Cesario Ratano e la sua squadra, “… Altrimenti ci arrabbiamo! Altro che crisi!”, protesta giocosa contro i poteri forti, delle banche e della grande finanza rappresentata dal mostro mitologico Hidra; su tutto campeggiava il terribile mostro dello Spread, mostrato come lo spauracchio da controllare. Al centro del carro, l’immagine di un’Italia sofferente che brucia avvolta completamente e conquistata da poteri forti, che viene derubata giorno dopo giorno delle sue bellezze, prima tra tutte la democrazia così duramente conquistata dai nostri padri. Ma a tirare il “carro” c’era la super woman tedesca Angela Merkel. Come afferma lo stesso Ratano, il messaggio del carro vuole essere anche “un monito contro chi sta tentando di distruggere la democrazia e di impoverire la gente”: è così che campeggiava su tutto la grande maschera di “V per Vendetta”, diventata simbolo di tutti gli “Indignati” che protestano nel mondo contro lo strapotere della finanza. Ma splendidi e di grande pregio artistico anche gli altri due carri, realizzati da Carlo Morrone, Biagio Orlando e Stefano Nicolì. La scelta è stata davvero difficile. Innumerevoli i festosi cittadini e visitatori che hanno invaso pacificamente le stradine di Corsano, nelle tre giornate: bambini eroi dei fumetti, pagliacci, arlecchini per un giorno, famiglie mascherate, piogge ma solo di mille coriandoli, stelle filanti e suoni di trombette e fischietti. Tra le stradine anche qualche cagnolino mascherato ha partecipato alla festa di tutti. Gioia e scherzi per una masquerade che ha ritrovato nell’essenzialità della lieta condivisione un momento di svago dalla pesantezza della crisi. Corsano è stata una delle pochissime città salentine a festeggiare il Carnevale, in barba alla crisi, grazie ad una tradizione che da trent’anni unisce amici e associazioni per la realizzazione di carri allegorici, quest’anno aiutati da più di 150 giovanissimi volontari reclutati nelle scuole. Una vera e propria comunità ha sostenuto e promosso il Carnevale, perfino sui social networks, un momento in cui la socialità e la partecipazione hanno assunto un significato importante e rilevante, colto e interpretato da Gianfranco Riso e dal tutta la Pro Loco e dal vice sindaco Biagio Palumbo. Una bella conferma che è una promessa e un desiderio per il futuro, una prova che insieme si possono fare le cose in grande, che i giovani sono una risorsa e i più grandi una inestimabile guida. Dopo questo Carnevale, Corsano non sarà più la stessa.


Jessica Niglio

Attualità

Droni Hi Tech contro i piromani del Parco

Al via il monitoraggio del territorio con la protezione civile. Droni di ultima generazione sorvegliano il Parco Otranto-Leuca-Tricase per fermare gli incendiari. Il presidente del Parco Michele Tenore: «Telecamere sofisticate, possono seguire veicoli sospetti e identificarli»

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Il Parco Naturale Regionale Otranto-Leuca-Tricase, con i suoi oltre 52 chilometri di costa e paesaggi unici tra mare e terra, diventa il teatro di un’operazione innovativa per la tutela ambientale: due droni ad alta tecnologia sorvolano l’area per rafforzare il monitoraggio e la sicurezza durante i mesi più critici dell’anno.

Il nuovo sistema di sorveglianza aerea ha uno scopo preciso: anticipare l’insorgenza di incendi e garantire un controllo efficace del territorio, riducendo al minimo i tempi di intervento e rendendo più difficile l’azione indisturbata di chi mette a rischio la natura, anche solo per negligenza

I droni, dotati di telecamere sofisticate, possono seguire veicoli sospetti e identificarli, contribuendo a una sorveglianza capillare e continua.

Il presidente del Parco Michele Tenore

«Vogliamo proteggere il nostro paesaggio e agire in modo tempestivo», spiega Michele Tenore, presidente del Parco, «non è solo una questione di repressione: tale attività ha un forte valore dissuasivo. Sapere che il territorio è osservato dall’alto può far desistere chi pensa di poter accendere un fuoco impunemente».

Oltre alla componente tecnologica, il progetto si avvale della collaborazione delle associazioni di volontariato di Corsano e Marittima, e le forze dell’ordine.

Un lavoro congiunto che rafforza la presenza sul territorio e integra prevenzione, sorveglianza e intervento operativo. «Le sanzioni per chi accende fuochi sono pesanti e necessarie», sottolinea ancora Tenore, «ma il vero nodo resta culturale. Molti non comprendono che anche un fuoco acceso in buona fede, magari solo per bruciare residui di potatura, può diventare una minaccia gravissima. In estate basta una scintilla, con il vento e la vegetazione secca, per innescare un incendio che sfugge subito al controllo e mette in pericolo persone, ambienti naturali e interi ecosistemi».

L’uso dei droni, quindi, sottolinea il presidente, ha anche una funzione educativa: «Vogliamo trasmettere il messaggio che il nostro patrimonio naturale non è lasciato solo, che lo stiamo difendendo con ogni mezzo possibile. Serve responsabilità da parte di tutti».

In un contesto segnato da temperature sempre più estreme e siccità prolungate, tale iniziativa potrebbe (finalmente) rendere il Parco Otranto-Leuca-Tricase un esempio concreto di tutela ambientale moderna dove, com’è doveroso sia, la protezione della natura si affianca all’innovazione e alla consapevolezza collettiva.

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Appuntamenti

Integrazione oltre la campanella

Domani (17,30) nella Sala del Pellegrino di Leuca un convegno sulla scuola inclusiva promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo

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Presso la Sala del Pellegrino della Basilica di Santa Maria di Leuca, si terrà il convegno dal titolo “Integrazione oltre la campanella”, promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, con il patrocinio della Regione Puglia, dell’Ordine degli Assistenti Sociali – Consiglio Regionale della Puglia, e la collaborazione delle cooperative sociali Egle e Amici di Nico.

Start dei lavori alle 17,30 di domani (venerdì 4 luglio).

L’iniziativa offrirà un momento di riflessione e confronto sulle buone pratiche e sulle prospettive future dei servizi di integrazione scolastica ed extrascolastica a favore dei minori con bisogni educativi speciali.

Aprirà i lavori Emiliano Cazzato, Responsabile UdP – ATS di Gagliano del Capo.

Seguiranno i saluti istituzionali di: don Stefano Ancora, Vicario per la Pastorale, Diocesi Ugento-S. M. di Leuca; Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia; Francesco Petracca, sindaco di Castrignano del Capo; Gianfranco Melcarne, Presidente ATS di Gagliano del Capo e sindaco di Gagliano.

Durante il convegno verrà proiettato il video “Le nostre attività laboratoriali”, contenente le testimonianze di familiari e educatori coinvolti nei percorsi di inclusione dei bambini beneficiari del servizio.

Sono in programma gli interventi di: Stefano Rossi, direttore generale Asl LE; Maria Nacci, direttore sanitario Asl LE; Diego De Matteis, Neuropsichiatra infantile, Responsabile UOC di Neuropsichiatria Infantile; – Massimiliano Fiorentino, presidente CROAS Puglia; Simone Fernando, dirigente scolastico IC Tiggiano/Corsano; – Letizia Scordari, Cooperativa sociale “Egle”; Maria Antonietta Bove, degli “Amici di Nico”

Le conclusioni saranno affidate a Valentina Romano, Direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia.

Modererà i lavori Donatella Franza, assistente sociale ATS Gagliano del Capo e Referente del Servizio Integrazione Scolastica.

Durante l’evento è previsto intrattenimento per i bambini.

Il convegno è in fase di accreditamento presso il CROAS Puglia per il riconoscimento dei crediti formativi agli Assistenti Sociali.

Per iscrizioni e informazioni: serviziamministrativi@comune.gaglianodelcapo.le.it

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Attualità

«Crisi di coerenza» per il Partito Democratico di Corsano

La denuncia dell’ex Segretario Pierluigi Ciardo che chiede l’intervento dei vertici provinciali, regionali e nazionali contro quei tesserati PD che «hanno appoggiato sindaci di Fratelli d’Italia a Corsano per mero tornaconto personale»

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Una dura accusa di “paralisi decisionale” e “mancanza di coraggio” scuote il Partito Democratico di Corsano.

Pierluigi Ciardo (foto in alto), ex segretario locale, attuale tesserato e candidato sindaco all’ultima tornata elettorale, ha inviato una lettera ai massimi dirigenti del partito (la Segretaria Nazionale Elly Schlein, il Segretario Regionale Domenico De Santis e il Segretario Provinciale Luciano Marrocco) denunciando «una grave crisi di coerenza politica».

Al centro delle critiche di Ciardo, la «tolleranza verso tesserati PD» che avrebbero «appoggiato sindaci di Fratelli d’Italia a Corsano», atteggiamento che sarebbe stato dettato da «mero tornaconto personale» e che «svilisce il senso stesso di appartenenza al Partito».

L’ex segretario sottolinea l’impossibilità di conciliare la tessera del PD con il sostegno a forze politicamente opposte.

La missiva evidenzia inoltre come la dirigenza locale e i livelli superiori si mostrerebbero «imbarazzati» e riluttanti a convocare un congresso locale, «richiesto a gran voce da numerosi simpatizzanti per ridare slancio e identità al partito».

Ciardo chiede con forza un intervento «urgente e determinato» dei vertici, invocando «una chiara riaffermazione dell’identità del PD» e «tolleranza zero» verso chi strumentalizzerebbe l’appartenenza al partito per interessi privati.

L’obiettivo è «sbloccare la democrazia interna» e «riposizionare il PD di Corsano come baluardo di coerenza e integrità».

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