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Attualità

Corsano intitola una strada al prof. Licchetta

Nel centenario dalla nascita. Cerimonia di intitolazione domenica 14 novembre. Il prof. sarà ricordato dai senatori Giorgio De Giuseppe e Rosario Giorgio Costa e dall’on. Biagio Marzo. Prevista la presenza della presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone e del presidente della Provincia Stefano Minerva

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Il 14 novembre 2021 ricorrerà il centenario della nascita del Prof. Pietro Licchetta, figura importante del Salento.


L’amministrazione Comunale di Corsano, presieduta da Biagio Raona, ha deciso di ricordare questa figura con un consiglio comunale monotematico che si terrà alle ore 10 di domenica 14 novembre, nell’aula consigliare già intitolata al Prof. Pietro Licchetta, nel corso del quale il Consiglio ufficializzerà l’intitolazione di una strada cittadina all’illustre concittadino.


Nel pomeriggio, alle ore 17, nello stesso luogo la figura sarà ricordata dai senatori Giorgio De Giuseppe e Rosario Giorgio Costa e dall’on. Biagio Marzo.


Alla manifestazione hanno dato adesione anche il presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone ed il presidente della Provincia Stefano Minerva.


Nell’atrio del Palazzo Comunale sarà allestita una mostra fotografica e documentale.






Pietro Licchetta, già sindaco di Corsano dal 1951 al 1956, divenne consigliere provinciale alla fine del suo mandato da Sindaco e percorse tutte le tappe rivestendo la carica di assessore provinciale nella giunta retta dall’avv. Vergine e di vice presidente della Provincia nell’amministrazione retta da Egidio Grasso dal 1970 al 1975 sino a divenire presidente della Provincia nel 1975 fino al 1980.


Militò sempre nella Democrazia cristiana nella cui ideologia si riconosceva soprattutto per lo spirito di servizio, per altruismo e per senso della giustizia.


Ebbe rapporti di amicizia fraterna con gli uomini del tempo, l’on.Giacinto Urso,  il senatore Francesco Ferrari, l’on.Codaci Pisanelli, con Ciccio Rausa, con il senatore Giorgio  De Giuseppe e i tanti costruttori di futuro del passato.


Ricoprì negli anni anche la presidenza diocesana dell’azione cattolica, la presidenza dell’Ospedale Psichiatrico interprovinciale Salentino, diede impulso alla Università di Lecce, ricoprendo la funzione di consigliere in rappresentanza della Provincia di Lecce insieme a Donato Moro nel Consorzio Interprovinciale Universitario salentino.


Nel corso della sua vita non dimenticò mai le sue origini che lo portarono a meglio interpretare i bisogni della gente più umile ed a guardare con lungimiranza alle prospettive che il futuro poneva in un periodo di grandi trasformazioni.


Fu proprio il Prof. Licchetta  a completare quale assessore provinciale ai lavori pubblici, tutte le strade che dai piccoli centro cittadini conducono alle marine, bonificando le aree paludose diffuse sulla costa jonica.


Contribuì a dare vigore  e a porre le basi per  opere impensabili come l’ospedale oncologico di Lecce che fu individuato proprio dove oggi sorge; alla presidenza Licchetta sono legate la ristrutturazione dell’abbazia di Cerrate, l’inaugurazione del Conservatorio Musicale, il varo dell’Orchestra  e le stagioni concertistiche e liriche,  il Ponte del Ciolo, il completamento del museo Sigismondo Castromediano, all’interno del quale ospitò il Presidente della Repubblica Sandro Pertini in visita ufficiale.


Ricevette il console americano Gardner, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, ed ottenne titoli ed onorificenze dei quali non ha mai voluto vantarsi.


Sotto il profilo professionale egli fu docente e preside della Scuola Media di Alessano negli anni ’50, poi preside dell’Istituto Magistrale di Casarano, dell’Istituto Magistrale di Tricase ed infine del Liceo Scientifico “Stampacchia” di Tricase.


Frequentò il Liceo Classico “Colonna” di Galatina dove dopo la laurea in Lettere classiche, conseguita presso l’Università di Napoli, ebbe il primo incarico per l’insegnamento,


Latinista, grecista e dantista, non volle mai rinunciare alla Scuola, lasciando un’impronta profonda in tutti i suoi allievi che ancora lo ricordano per l’alto spessore culturale.


Morì a soli 67 anni nel novembre 1988.


Attualità

Regione, Emiliano cambia tutto. Palese fuori

Rimpasto Emiliano: si dimettono Palese e Maraschio, all’assessorato alla legalità, Viviana Metrangolo, figlia di Renata Fonte

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Dopo il terremoto giudiziario che ha scosso gli scranni della giunta pugliese, Emiliano rivede la sua squadra, come richiesto anche dalla segretaria del Partito Democratico. È stato lo stesso governatore ad annunciare l’avvicendamento al suo staff e il “netto cambio di fase” voluto da Elly Schein.

Emiliano ha reso noto di aver chiesto ai due attuali assessori esterni alla Sanità (Palese) e all’Ambiente (Maraschio) di farsi da parte per favorire l’ingresso di due nuovi nomi. Per “ragioni esclusivamente politiche”, come ha dichiarato, i due assessori hanno rassegnato entrambi le dimissioni. “Considerata l’attuale situazione politica ho ritenuto opportuno formalizzare le mie dimissioni da assessore, anche nella speranza che questo possa favorire una più rapida soluzione che consenta al Governo regionale di riprendere e continuare a lavorare per il bene dei cittadini pugliesi”, afferma Rocco Palese. In serata è giunto dunque il rimpasto tanto preannunciato.

Tre erano dunque le caselle scoperte, oltre a quelle di Palese e Maraschio, quella di Maurodinoia, indagata per corruzione.
Emiliano punta a un mini rimpasto in realtà, annunciandolo in serata. Per l’assessorato alla legalità, confermata l’indiscrezione delle ore precedenti. A capo del nuovo assessorato sarà la dottoressa Viviana Metrangolo, figlia di Renata Fonte, uccisa dalla mafia nel 1984. Metrangolo avrà anche la delega a Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali e Antimafia sociale.

A Serena Triggiani, invece, va la delega all’Ambiente, Ciclo rifiuti e bonifiche, Vigilanza Ambientale, Parchi, Rischio industriale, Politiche abitative, Crisi industriali e Politiche di genere; a Debora Ciliento la delega ai Trasporti e Mobilità sostenibile.

Giovanna Nuzzo

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Appuntamenti

Una cena per Daniela e Paola

Dopo il successo dello scorso anno domenica 28 aprile torna la cena di beneficenza di ApsRacaleCam per sostenere la fondazione casaranese che si occupa di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio. Nove chef pugliesi si ritrovano per una cena degustazione unica nel suo genere

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La buona cucina sposa la solidarietà per un momento conviviale volto alla sensibilizzazione su una giusta causa ed anche quest’anno ApsRacaleCam insieme a numerosi professionisti del settore ristorativo hanno deciso di scendere in campo per una nobile causa sostenere la Fondazione Onlus Daniela e Paola.

Domenica 28 aprile, a partire dalle ore 20,30, in un luogo segreto, che sarà svelato solo ai partecipanti della cena, si terrà la quarta edizione della cena di beneficenza a sostegno della fondazione casaranese che si occupa di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio.

Un gruppo di professionisti ma soprattutto amici che per l’occasione insieme realizzeranno un menù unico ed autentico per regalare piacevoli momenti conviviali a tavola e sostenere un progetto che da oltre quindici anni è presente nel nostro territorio.

Sono numerosi gli chef e professionisti del settore che hanno aderito all’iniziativa dove tra i fornelli della cucina ognuno preparerà un proprio piatto.

«I partecipanti avranno modo di gustare un menù unico nel suo genere preparato in esclusiva dagli chef», dice Valentino Interlandi, ideatore e vice presidente di APS RacaleCam, «ogni portata riflette l’estro e la personalità di ogni singolo chef che ha deciso di sostenere la causa. Una cucina che dialoga con la terra ed il mare, un menù semplice e creativo, che vede l’utilizzo di prodotti del territorio con il contributo di realtà locali che hanno deciso di fare rete per sostenere una bellissima realtà nel nostro territorio».

Tutto il ricavato della cena sarà devoluto a favore della Fondazione Daniela e Paola Onlus, impegnata nei progetti a favore dell’infanzia.

Durante la cena sarà proprio il presidente Claudio Bastianutti a raccontare la storia della fondazione, ad illustrare le attività già attivate e quelle in programma, da avviare grazie all’aiuto di tutti i volontari e i benefattori.

Ecco alcuni degli chef e ristoratori che hanno deciso di partecipare all’iniziativa: Samuele TomaSinodia Corigliano D’Otranto; Leonardo D’IngeoFran by Masseria Francescani Torre Chianca; Daniela MontinaroLe Macare Alezio; Antonella De VitisAntico Monastero Felline; Antonio De CarloMasseria Caronte Vernole; Roberto FersinoLe Stanzie Supersano; Rodolfo CaldarazzoVizio Melpignano; Antonio CamilliSantaVoglia Lecce.

«È davvero sorprendente vedere che anche quest’anno abbiamo raggiungo la quota prefissata di 50 commensali», ha dichiarato Robert D’Alessandro, presidente di ApsRacalecam, «il fatto che le prenotazioni siano giunte così rapidamente è un segno tangibile dell’impegno delle persone verso le cause benefiche locali e della loro volontà di fare la differenza».

La cena di beneficenza non è solo un’occasione per gustare prelibatezze culinarie ma anche un momento per riflettere sull’importanza della solidarietà e della condivisione.

Ogni piatto servito è un simbolo di speranza e di sostegno verso coloro che ne hanno bisogno.

L’evento è sold out e l’intero ricavato della cena verra interamente devoluto alla fondazione casaranese.

LA FONDAZIONE

La Fondazione O.N.L.U.S. Daniela e Paola nasce a seguito degli attentati terroristici accaduti in Egitto a Sharm el Sheik il 23 luglio 2005.

In quel tragico episodio hanno perso la vita 90 persone della popolazione civile.

Tra loro c’erano le sorelle Bastianutti, Daniela, 25 anni, e Paola, 22 anni (nella foto grande in alto). Si trovavano lì per un viaggio premio.

Da quel momento i genitori hanno deciso di incanalare le loro forze e le loro energie impegnandosi per i più deboli, per i bambini, futuro della società.

GLI OBIETTIVI

Lo scopo principale della Fondazione è quello di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio.

Per il perseguimento del proprio scopo, la Fondazione ha realizzato una Casa-famiglia, una comunità educativa, in cui accoglie i minori assicurando un clima domestico e di accoglienza.

L’impegno sociale non finisce qui.

Attraverso la Fondazione, infatti, i componenti si prefiggono di aiutare tutti i bambini, italiani, stranieri ed extracomunitari, che per un qualsiasi motivo si dovessero trovare sul territorio italiano e avessero bisogno di cure.

Si vuole, inoltre, attivare iniziative atte ad incentivare la cultura dell’affido e aiutare genitori e figli nel ritrovare e scoprire il giusto rapporto per la crescita della famiglia.

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Attualità

L’impegno di Colacem per la Sicurezza sul Lavoro

Colacem ha scelto il tema della sicurezza alla guida, sviluppando un opuscolo informativo che illustra le linee per una guida sicura su ogni mezzo, con l’obiettivo di ridurre i rischi e proteggere l’incolumità dei lavoratori. «La sicurezza non è solo una responsabilità individuale, ma un impegno collettivo. Colacem è determinata a garantire un ambiente di lavoro sicuro a un’organizzazione professionale e consapevole, per essere esempio di eccellenza in termini di sicurezza e benessere dei suoi lavoratori»

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La Giornata Mondiale della Sicurezza del 28 aprile è occasione per Colacem di «ribadire il suo costante impegno a rafforzare la cultura della sicurezza: un valore fondamentale per l’azienda, che promuove comportamenti consapevoli e sicuri tra i propri dipendenti».

Nella ricorrenza di quest’anno, Colacem ha scelto il tema della sicurezza alla guida, sviluppando un opuscolo informativo che illustra le linee per una guida sicura su ogni mezzo, con l’obiettivo di ridurre i rischi e proteggere l’incolumità dei lavoratori.

Uno strumento di comunicazione che sarà presto disponibile in diverse lingue oltre l’italiano, tra cui francese e spagnolo, per assicurare che il messaggio raggiunga tutti i dipendenti del Gruppo nei vari territori di operatività, ovviamente Salento e Galatina compresi.

Inoltre, per lunedì 29 aprile Colacem ha invitato i propri dipendenti a partecipare a incontri, sia in sede che nei reparti degli stabilimenti, per condividere il contenuto dell’opuscolo e sensibilizzare tutti ad adottare sempre comportamenti sicuri.

«Queste iniziative», fanno sapere dall’azienda, «sono parte di un più ampio sforzo quotidiano per costruire una cultura della sicurezza che permei ogni aspetto del lavoro e della vita. Nel corso degli ultimi anni sono state intraprese numerose attività volte al miglioramento continuo dei livelli di sicurezza degli impianti, all’acquisizione di una maggiore consapevolezza nell’attuare comportamenti sicuri e alla creazione di maggiori standard procedurali. La formazione rimane il principale strumento per la creazione di cultura della sicurezza, insieme alla partecipazione attiva dei lavoratori attraverso riunioni e analisi dei mancati infortuni. La sicurezza non è solo una responsabilità individuale, ma un impegno collettivo. Colacem è determinata a garantire un ambiente di lavoro sicuro a un’organizzazione professionale e consapevole, per essere esempio di eccellenza in termini di sicurezza e benessere dei suoi lavoratori».

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