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Dai Comuni

Parità di genere: presentato a Gallipoli il progetto MAAT

Finanziato dall’avviso FUTURA promosso dal Consiglio Regionale della Puglia, parte un percorso di sensibilizzazione sul tema che muoverà i passi da un monitoraggio sugli eventi senza presenza di donne nei panel

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Si è svolta ieri, 13 agosto, a Gallipoli, la conferenza stampa di presentazione del progetto MAAT, ideato da Emys ETS e finanziato dall’avviso FUTURA promosso dal Consiglio Regionale della Puglia.









Anna Toma, avvocata, presidente del consiglio comunale di Racale e della Commissione Provinciale alle Pari Opportunità della Provincia di Lecce, ha illustrato come delegata di Emys le finalità del progetto: “Obiettivo generale di MAAT sarà quello di effettuare un monitoraggio sugli eventi culturali, istituzionali, politici, le attività formative e di carattere seminariale che hanno avuto luogo nei comuni della provincia di Lecce, con la finalità di constatare quali e quanti eventi si sono caratterizzati per una mancata rappresentazione delle donne all’interno dei panel. I dati raccolti saranno restituiti attraverso un report che sarà presentato nel corso di un convegno finale che si svolgerà nel mese di novembre 2024”.








Nello staff anche Martina Quintana, giovane socia di Emys:
“A dieci mesi dalla sottoscrizione del protocollo “No Woman No panel” tra Rai, Provincia di Lecce, Università del Salento e Comune di Lecce, sarà interessante verificare, attraverso il contributo dei cittadini e delle cittadine della provincia – che saranno coinvolte attraverso una call -, quali e quanti eventi non abbiano rispettato tale protocollo e più in generale in criterio dell’equa rappresentanza di genere”.





Presente anche Roberto Molentino per Pari, associazione partner del progetto:
Per noi di Pari è un vero privilegio essere partner di questo progetto, che sposa perfettamente gli scopi sociali della nostra associazione. Ho accettato con entusiasmo la proposta di far parte del gruppo di lavoro che effettuerà il monitoraggio e produrrà il report”.





Si potrà partecipare alla call inviando una segnalazione a progettomaat@gmail.com o mandare un messaggio WhatsApp al numero 349/3731562 entro il 30 settembre 2024.


Campi Salentina

Ruba auto, i carabinieri lo beccano e comincia l’inseguimento

Dopo aver seminato il panico sulla strada è stato raggiunto e fatto scendere dall’auto: non pago opposto resistenza, procurando lievi lesioni personali ad un carabiniere.

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Un uomo di 62 anni, di Campi Salentina, dopo aver rubato un’auto, viene intercettato e inseguito dai militari.

Beccato sulla provinciale Porto Cesareo-Torre Lapillo, alla vista della pattuglia il ladro ha accelerato cercando di seminare i carabinieri.

A quel punto è iniziato un inseguimento ad alta velocità ed a sirene spiegate, ma vana è stata la fuga.

Dopo aver seminato il panico sulla strada è stato raggiunto e fatto scendere dall’auto: non pago opposto resistenza, procurando lievi lesioni personali ad un carabiniere. 

Bloccato e arrestato è stato accompagnato in carcere.

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Appuntamenti

I primi 80 anni del CSI a Lecce e nel Salento

Il CSI di Lecce è un Ente di Promozione Sportiva e un’Associazione di Promozione Sociale che vuole essere un faro guida nell’agire quotidiano nella terra del Salento, con giovani dirigenti, ma anche con tante persone di esperienza e buona volontà. Continueremo ad essere ambiziosi, pur continuando a rimanere con i piedi per terra, continuando la semina di questi anni che ci hanno portato a raggiungere le 150 affiliate e oltre 8000 tesserati…

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Festa degli 80 anni di CSI a Lecce e nel Salento.

Chiusa una stagione entusiasmante, per i numerosi record raggiunti, il Comitato Provinciale del CSI Lecce si ritroverà venerdì 13 settembre alle ore 18:00, presso il Parco Nelson Mandela di Merine, frazione del Comune di Lizzanello, per festeggiare e premiare i campioni provinciali 2024 che hanno partecipato ai Campionati Nazionali CSI e condividere insieme alla Comunità Sportiva e Associativa il taglio della grande torta augurale per gli 80 anni di vita (1944-2024). 

Insieme ai rappresentanti istituzionali, presenzieranno il Presidente Provinciale e Vice Presidente Nazionale CSI Marco Calogiuri, la Vice Presidente CSI Lecce Sabina Tondo e i vertici regionali del CSI. 

Saranno 42 le coppe che andranno a premiare le società sportive e le squadre, le stesse che hanno disputato gli innumerevoli campionati nelle diverse categorie di calcio a 5 e a 7, e nelle discipline della pallavolo e della pallacanestro. 

Durante la serata saranno consegnate alcune targhe a coloro che in questi anni hanno ricoperto il ruolo di presidente provinciale e che hanno contribuito a rendere il CSI Lecce una vera Comunità in questi lunghi ottanta anni. 

Festeggiare gli 80 di CSI in Italia e nella Provincia di Lecce – spiega il presidente del CSI Lecce e Vice Presidente Nazionale Marco Calogiuri – è un momento straordinario di crescita e rappresenta la forza e la storia di un popolo sportivo in cammino. Generazioni e generazioni di italiani e salentini sono cresciute imparando i valori della vita sui campetti d’oratorio del Csi. Nel festeggiare i nostri 80 anni vogliamo costruire nelle radici il nostro futuro. Il CSI di Lecce è un Ente di Promozione Sportiva e un’Associazione di Promozione Sociale che vuole rappresentare ed essere un faro guida nell’agire quotidiano nella terra del Salento, con giovani dirigenti, ma anche con tante persone di esperienza e buona volontà. Continueremo ad essere ambiziosi, pur continuando a rimanere con i piedi per terra, continuando la semina di questi anni che ci hanno portato a raggiungere le 150 affiliate e oltre 8000 tesserati”.

La festa degli 80 anni conclude il lungo percorso alla presidenza del CSI LECCE di Marco Calogiuri che ha guidato l’Associazione per 17 anni periodo nel quale l’ente di promozione sportiva e associazione di promozione sociale salentino ha rigenerato la sua vision e mission con importanti risultati raggiunti. Prossima tappa 5/6 ottobre a Lecce con l’assemblea ordinaria che rinnoverà i vertici dirigenziali per il quadriennio 2024/2028.

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Carmiano

Arrestato latitante della Sacra Corona Unita

Catturato Giovanni Parlangeli, esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano, resosi irreperibile da maggio 2023. Aveva trovato riparo in un casale di campagna tra Taviano e Racale.

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La Polizia di Stato ha catturato Giovanni Parlangeli, pregiudicato 43enne di Magliano (Carmiano), esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano (consorterie criminali di stampo mafioso operanti nei territori di Monteroni e Gallipoli), resosi irreperibile da maggio 2023

Alle prime luci dell’alba è stato tratto in arresto il latitante Giovanni Parlangeli, pregiudicato 43enne, esponente apicale del clan mafioso Tornese – Padovano, appartenente alla Sacra Corona Unita.

L’arresto, risultato di un’articolata attività investigativa incardinata presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, è stato eseguito da personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile e della Sisco di Lecce, unitamente a personale della Sezione Tecnologie Applicate alle Investigazioni del Servizio Centrale Operativo e il supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

Il latitante è stato destinatario di un provvedimento di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dalla Sezione Riesame del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, in quanto gravemente indiziato, tra gli altri reati, di associazione mafiosa, ed in particolare di essere componente del clan Tornese, nonché anello di congiunzione con il clan Padovano​.

Infatti, da pregresse inchieste giudiziarie, il clan Tornese, anche per una storica alleanza che per motivi di “comparanza” con il clan Padovano, ha esteso la sua influenza nel territorio gallipolino, tramite Parlangeli, il quale, operando come referente dei due clan, ne rappresentava gli interessi in relazione al controllo delle attività economiche sul territorio, sottoposte a pressioni (pizzo) dalle organizzazioni criminali.

Lo stesso inoltre risulta gravemente indiziato in concorso di estorsione aggravata dal metodo e dalle finalità mafiose nei confronti di un operatore economico del territorio, obbligato a corrispondere, sotto pesanti minacce, la somma di oltre 60 mila euro.

Infine, nell’ambito della perquisizione del casale di campagna situato tra Taviano e Racale, in cui Parlangeli aveva trovato riparo, sono stati rinvenuti numeroso munizionamento e documenti falsi validi per l’espatrio.

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