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La musica che gira intorno, l’arte a servizio dell’ambiente

Concerti, dj set sui bus SGM e laboratori formativo-musicali per diffondere anche a Lecce la cultura del mezzo pubblico. Appuntamenti dal 27 aprile al 6 ottobre

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La musica per diffondere la cultura del mezzo pubblico.


Gli effetti sempre più evidenti del cambiamento climatico impongono, infatti, la necessità di adottare azioni chiare e scelte consapevoli; tra queste, sicuramente, anche quella di abbracciare la mobilità sostenibile come modello per gli spostamenti urbani.


Nasce con questo intento il progetto “La musica che gira intorno”, presentato stamattina a Lecce con una conferenza stampa a bordo di un bus della linea M1.


Ideato dall’associazione “Icon Radio Visual Group Aps” guidata da Alessandro Maria Polito, e adottato da SGM e Comune di Lecce, il progetto si propone di incentivare l’uso quotidiano del trasporto pubblico locale attraverso la musica, straordinario veicolo di coinvolgimento emotivo, soprattutto presso le generazioni più giovani.


Un utilizzo diffuso degli autobus nelle città, oltre a ridurre la circolazione delle auto private, contribuisce infatti a diminuire l’inquinamento atmosferico e acustico, a frenare il consumo del suolo e il degrado del territorio, ottimizza i costi per la collettività e incrementa l’efficienza stessa dei trasporti pubblici.


Il progetto, che partirà nei prossimi giorni, alternerà sino ad ottobre (con pausa durante l’estate) concerti e dj set sui bus e alle fermate degli autobus, laboratori formativo-musicali nelle scuole della città e vedrà alcuni eventi speciali con corse dedicate ad alcuni appuntamenti culturali.


Nel mese di giugno, inoltre, grazie all’acquisto del biglietto SGM delle linee M1 ed S13 si potrà partecipare a un itinerario in bus e a piedi con accompagnamento di guide turistiche.


Primo appuntamento la mattina di sabato 27 aprile, con l’avvio delle performance artistiche e la direzione musicale del pianista Toni Tarantino: dalle 10 alle 12 si esibiranno vari artisti alla tastiera di un pianoforte collocato, per l’occasione, sulla linea M1.


Nel pomeriggio, invece, dalle ore 18 alle 20 – e sempre sulla stessa linea – la musica accompagnerà i viaggiatori con un dj-set a bordo del mezzo.


Gli appuntamenti musicali proseguiranno poi domenica 28 mattina (dalle ore 10 alle 12) e sera (dalle ore 18 alle 20), sempre sulla linea M1, con musica eseguita al pianoforte da artisti vari che si alterneranno durante il percorso stradale. Le performance musicali e le esibizioni inizieranno sempre dal piazzale Carmelo Bene (Foro Boario).


Altri due eventi speciali sono previsti nel mese di maggio: il primo è il concerto della sera di venerdì 17 al Teatro Paisiello, con un omaggio al musicista leccese Vincenzo Pecoraro, realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Euterpe.


Il secondo appuntamento, dal titolo “2night bus museum”, è programmato nei due giorni successivi, in contemporanea con la Notte europea dei Musei, e prevede sabato 18 maggio la visita notturna al Museo Castromediano, domenica 19 quella al Ninfeo di Fulgenzio e alla Pinacoteca Caracciolo.


Per tutti gli eventi speciali sono programmate corse dedicate.


I successivi appuntamenti verranno resi noti sui profili social di SGM, Comune di Lecce e Icon Radio Visual group.


Al contempo, verranno organizzati una serie di incontri negli istituti scolastici dedicati alla sensibilizzazione dei più giovani sui temi della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico locale.


Ai laboratori formativi parteciperanno stakeholder ed esperti che si alterneranno agli studenti/musicisti che si esibiranno al pianoforte e con altri strumenti musicali.  La partecipazione degli studenti (e il coinvolgimento delle scuole) sarà incentivata attraverso la diffusione di un avviso pubblico. Le candidature degli studenti/musicisti saranno raccolte e visionate dall’associazione Icon Radio Visual Group APS e dal direttore musicale Toni Tarantino.


L’avvio del progetto, grazie alla partnership già in essere con IRVG Aps, vedrà il coinvolgimento di giovani musicisti del Conservatorio Tito Schipa, del Liceo Palmieri, oltre agli studenti dell’Accademia di musica di Lecce e dei Laboratori Musicali Academy.


«UN CONTRIBUTO PER CAMBIARE IL MODO IN CUI CI MUOVIAMO IN CITTÀ»


Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini: «Mi sembra una cosa da rimarcare sempre con orgoglio quando realtà private propongono alle istituzioni progetti che sono in linea con le visioni strategiche per la città. L’investimento verso il potenziamento della mobilità sostenibile è stata una delle direttrici più importanti che abbiamo seguito durante questo mandato, ponendo al primo posto la sicurezza di tutte le persone che percorrono la strada su qualsiasi mezzo, rinnovando le linee e incentivando l’uso del trasporto pubblico urbano, finora sempre rimasto sottoutilizzato. Ringrazio Sgm, l’associazione Icon Radio Visual Group, il Conservatorio, il liceo Palmieri, la scuole di musica cittadine e tutte le realtà che collaborano al progetto “La musica che gira intorno”, che spero riuscirà a dare il contributo che tutti ci auguriamo per cambiare il modo in cui ci muoviamo in città».


«RAGGIUNGERE IL CENTRO IN BUS, È UN’ABITUDINE SANA CHE FA BENE A NOI STESSI E ALL’AMBIENTE»


Marco De Matteis, assessore alla Mobilità sostenibile del Comune di Lecce: «Già quando abbiamo ospitato sul filobus uno dei concerti di Piano City Lecce, proprio con protagonista il maestro Tarantino, ho pensato a quanto fosse innovativo e accattivante portare la musica sui bus urbani in una città come la nostra dove la cultura di usare il trasporto pubblico è ancora tutta da coltivare e costruire. Con questo progetto, dopo il riordino delle linee, dopo la pubblicizzazione di Sgm, dopo la presentazione del piano economico-finanziario che traccia l’orizzonte di futuro del nostro trasporto pubblico locale, ci occupiamo della promozione del servizio, utilizzando l’attrattività della musica e entrando nelle scuole per dire ai ragazzi e alle ragazze che muoversi in maniera sostenibile, raggiungere il centro in bus, è un’abitudine sana che fa bene a noi stessi e all’ambiente».


«TRASFORMARE LA MOBILITÀ URBANA IN UN’ESPERIENZA CULTURALE PIACEVOLE, OLTRE CHE UTILE E SOSTENIBILE»


L’Amministratore unico di SGM Francesco Cantobelli: «Come avvenuto già in passato con progetti che avevano finalità simili, ovvero promuovere la mobilità sostenibile, abbiamo accettato con grande entusiasmo di sostenere anche questa iniziativa. Attraverso “La musica che gira intorno”, vorremmo utilizzare l’influenza emotiva della musica per sensibilizzare la comunità sull’importanza dell’utilizzo del bus in città. Concerti a bordo dei mezzi pubblici ed esibizioni alle fermate, consentiranno di trasformare la mobilità urbana in un’esperienza culturale piacevole, oltre che utile e sostenibile. A maggior ragione se ciò verrà fatto con il coinvolgimento dei giovani: in questo modo si potranno influenzare positivamente anche le abitudini delle generazioni più anziane».


«FONDAMENTALE INSERIRE STUDENTI E DOCENTI NELLA VITA DELLA CITTÀ»


Luigi Puzzovio, presidente del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce: «Un’iniziativa importante, perché sia per il Liceo musicale Palmieri che per il Conservatorio, che sono istituzioni strettamente connesse, è ormai fondamentale di inserire studenti e docenti nella vita della città. Mi auguro dunque che questo sia l’inizio di una lunga collaborazione con IRVG e con tutti i soggetti che partecipano a questo progetto: non vedo l’ora di vedere i nostri ragazzi all’opera».


«LA CULTURA MUSICALE DIFFONDE BELLEZZA, RIFLESSIONE, OPPORTUNITÀ LAVORATIVE»


Loredana Di Cuonzo, dirigente scolastica del Liceo Palmieri: «Impensabile che una città che ha dato i natali a Tito Schipa – ma questo discorso potrebbe valere per tanti altri artisti della contemporaneità – non abbia la cultura musicale diffusa di altre città europee. Lecce è molto cresciuta, negli ultimi venti anni, ma si può fare ancora molto. Quindi ben vengano queste iniziative che diffondono cultura musicale, perché la cultura musicale, a sua volta, diffonde bellezza, riflessione, opportunità lavorative. Un’idea al riguardo, per esempio, potrebbe essere la costituzione di un’orchestra giovanile della città, con annesso coro, unendo tutte le forze in campo».


«SOGNIAMO UNA CITTÀ PIÙ BELLA E VIVIBILE, CON MENO INQUINAMENTO E PIÙ MUSICA»


«Per la nostra associazione, che considera la musica straordinario veicolo di emozioni, ma anche di valori, è stato naturale pensare alle esibizioni musicali e ai dj set come strumento per fare breccia fra i più giovani, più inclini a cambiare abitudini per incidere positivamente sulle questioni ambientali, che sono anch’esse materia di nostro interesse», spiega il presidente di Icon Radio Visual Group Alessandro Maria Polito, «sogniamo una città più bella e vivibile, con meno inquinamento e più musica. E i nostri ragazzi ci potranno aiutare a ottenere tutto questo».


“La musica che gira intorno” è iniziativa organizzata da Icon Radio Visual Group aps con SGM e Comune di Lecce – Assessorato alla Mobilità urbana sostenibile –  con il patrocinio dell’Assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Polo Biblio-museale di Lecce, Museo Castromediano e in collaborazione con l’ Accademia di musica di Lecce ed i Laboratori Musicali Academy, Lecce Pedala, Welcome Lecce, Todo Modo, Liceo classico-musicale “Giuseppe Palmieri” e Conservatorio di musica “Tito Schipa” di Lecce, Accademia di musica di Lecce, Laboratori Musicali Academy.






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Bandiera Blu: a Patù al mare in sicurezza

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Il 25 luglio è la Giornata Mondiale della Prevenzione dell’Annegamento. 

Si tratta di un’iniziativa dell’OMS che segue la Risoluzione dell’ONU dell’aprile 2021 e che mira a evidenziare il tragico e profondo impatto dell’annegamento e a offrire strategie di prevenzione salvavita.

“Ogni annegamento è prevenibile. Esistono soluzioni”. 

Quest’anno in Italia tutte le località #BandieraBlu hanno dedicato la giornata alla sensibilizzazione e all’informazione sulla necessità di prevenire annegamenti, attraverso incontri con istituzioni e operatori, dimostrazioni sulla sicurezza in spiaggia e sul primo soccorso, laboratori per i bambini.

A Patù l’iniziativa è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale e dalla società Salento Navigando, che gestisce le postazioni di salvamento per conto del Comune tramite bagnini abilitati.

L’iniziativa si è svolta presso il chiosco Blu Night, lungo la spiaggia di Felloniche, insignita quest’anno per la prima volta del prestigioso riconoscimento rilasciato dalla FEE. 

Gli operatori addetti al salvamento, coordinati dagli operatori della Protezione Civile di Matino, hanno simulato, alla presenza di numerosi bagnanti, due operazioni di salvataggio in mare. Nella prima, due bambine con salvagente portate al largo dalla corrente sono state soccorse con il pattino a remi. Nella seconda un sub in difficoltà è stato soccorso dalla moto d’acqua e, una volta portato a terra, dai sanitari con auto ambulanza nel frattempo allertati.

L’iniziativa ha visto l’intervento del comandante dell’Ufficio Locale di S.M. Leuca della Capitaneria di Porto, Vito Fersini, della Polizia Locale, guidata dal Comandante Giovanni Grecuccio, e dell’Amministrazione Comunale. 

Hanno partecipato il Gruppo Scout di Patù, gli ospiti della Comunità di Riabilitazione Psichiatrica Cento Pietre Unite, gli ospiti del progetto SAI MSNA gestito da Arci Lecce, le bambine e i bambini della Ludoteca “Il Tempo Ritrovato” di Patù. 

Dopo la dimostrazione pratica e la presentazione dell’iniziativa da parte del Sindaco e del Comandante della Capitaneria, i più piccoli si sono intrattenuti per un breve laboratorio sull’importanze delle regole di sicurezza in mare, ricevendo in cambio maglietta e cappellino a ricordo di questa giornata.

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Cosa sono quegli oggetti colorati? Chi è Maya?

Che mistero ad Ugento! Perchè quei colori sgargianti? Cosa c’entrano le vicende di una famiglia di emigrati salentini in Svizzera con la storia millenaria del nostro territorio?

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In tanti se lo saranno chiesto come noi: che saranno mai quegli oggetti colorati apparsi a luglio sulle spiagge ugentine, tra Torre San Giovanni e Torre Mozza?

Chi è Maia che dalla Svizzera ha deciso di venire ad Ugento per capire il mistero della sua famiglia?

Cosa c’entrano le vicende di una famiglia di emigrati salentini in Svizzera con la storia millenaria del territorio?

Quello che siamo riusciti a scoprire è che si tratta di un progetto del comune di Ugento e dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Per il momento gli ideatori preferiscono non svelare troppo ma hanno promesso che a breve giro di posta illustreranno pubblicamente tutti i particolari della loro iniziativa.

I colori pop di questi oggetti fuori scala fanno pensare alla Cracking Art.

L’operazione, che ai più raffinati e tradizionalisti potrebbe sembrare anche dissacrante rispetto ad una visione seriosa della cultura, parte in realtà da una riflessione più profonda. Il nostro mondo infatti sta diventando più artificiale, in continua trasformazione tra storia, natura e digitale.

Con i colori sgargianti delle opere esposte si vuole sollecitare una riflessione collettiva sui temi del disinnamoramento dell’uomo per la sua storia, della scissione tra noi, il nostro patrimonio e le nuove realtà artificiali e digitali; e lo si fa attraverso un’azione basata su meccanismi narrativi e ludici.

Per saperne di più e soddisfare ogni nostra curiosità non resta che attendere il lancio ufficiale dell’iniziativa.

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Casarano e il solito “circo” Ferrari

Incontro saltato ma la gente ha il diritto di sapere, conoscere le motivazioni e capire. Lo vuole adesso, che alle Regionali manca un anno e, forse, qualcosa si può ancora fare

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di Antonio Memmi

Dici Ferrari e subito pensi alla Formula 1, a Maranello ed alle auto sportive per milionari… ma se la parola Ferrari la dici a Casarano, il primo sentimento che appare è un impeto di rabbia che sale dal profondo per quello che, negli anni, ad opera di politici a dir poco stolti (se non addirittura in malafede) è stato fatto ad uno degli ospedali più efficienti e che del Senatore Ferrari porta, appunto, il nome.

Ne abbiamo parlato tanto su questo giornale ed in tanti ne parlano da anni ma, sino ad ora, l’esito è stato un lento, inesorabile e costante processo di ridimensionamento del nosocomio che conduce lì dove quegli stessi boiardi di Stato (che vanno dai politici a chi dagli stessi politici viene nominato per imposizione sacra delle mani) hanno deciso che si debba andare: cioè chiudere Casarano, potenziare Gallipoli e costruire (spendendo milioni di euro) un nuovo colosso ospedaliero dalle parti di Maglie; basta riepilogarlo cosi sinteticamente per capirne al volo l’assurdità (senza voler a tutti i costi pensar male).

Dove collocare un ospedale pubblico, che abbia ovviamente lo scopo di servire il maggior numero di persone possibile, è una questione più che altro geografica e per capirlo basterebbe prendere una mappa della provincia di Lecce ed un compasso, anche semplice, da scuola elementare; basterebbe aprirlo a piacere e posizionarlo su Casarano disegnando un bel cerchio e vedendo quanti comuni, con i relativi abitanti, entrerebbero in quel cerchio; poi, senza cambiare l’apertura di quel compasso, si potrebbe puntare su Gallipoli, facendo la stessa operazione ed il relativo conteggio, al netto, però, dei cefali e delle spigole che entrerebbero nel computo nel semicerchio tracciato verso ovest.

I maligni dicono che la scelta della Regione di fregarsene del compasso e di preferire invece proprio Gallipoli, sia dovuta all’amicizia che da tempo unisce il sindaco (e presidente della Provincia Stefano Minerva) a Re Emiliano I di tutte le Puglie ma si sa che i maligni non ne capiscono di geometria per cui è giusto che l’ospedale di primo livello sia nella “città bella” piuttosto che a Casarano.

Questo il quadro sintetico di questo piano che viene ormai perpetrato da anni; tutto il resto sino ad ora sono state solo chiacchiere, dibattiti, tavoli tecnici ed un mucchio di scartoffie da far impallidire il catasto.

Ovviamente il tutto accompagnato dalle immancabili promesse all’albeggiare di ogni nuova campagna elettorale.

L’INCONTRO SALTATO

Ma la gente almeno vuole sperare sino all’ultimo e lo abbiamo visto con la Tenda dei Diritti che il buon Marco Mastroleo (consigliere di Minoranza di Casarano) ha ideato e stoicamente tenuto in vita finché ha fisicamente potuto; un’iniziativa certo simbolica ma che tante coscienze ha smosso.

La gente vuole sapere, ha il diritto di sapere, conoscere le motivazioni concrete, non fatte di paroloni ma semplici da capire e lo vuole adesso che alle elezioni regionali manca un anno e quindi (volendolo) qualcosa si potrebbe ancora fare.

Per questo desiderio di sapere, era stato organizzato, per giovedì della scorsa settimana, un incontro davvero unico soprattutto perché seduti a rispondere alle domande, ci sarebbero dovuti essere davvero tutti gli attori di questo thriller: politici (di destra e di sinistra, regionali e territoriali) ed anche i manager dell’ASL (quelli di nomina regale di Sua Maestà); l’incontro era stato organizzato per tempo e davvero bene, con ingresso solo su invito per non buttare tutto in caciara e per non farlo diventare una caccia alla streghe; sarebbe stato trasmesso in diretta affinché la gente avesse potuto comprendere le posizioni e le esigenze di tutti, facendo le domande giuste alle persone giuste.

Gli organizzatori hanno fatto di tutto per trovare una data ed un orario idoneo per tutti (anche se “stranamente” i problemi e gli impegni di lavoro pareva li avessero solo i manager dell’ASL o i politici regionali di maggioranza).

Quando, poi, finalmente la data era stata fissata… improvvisi impegni inderogabili (indovinate di chi?) ne hanno fatto saltare la possibilità di realizzazione.

Peccato, sarebbe stata un’occasione per spiegare la razionalità di un piano che nessuno ha ancora capito.

Perché una razionalità dietro questo piano sicuramente c’è!

Non sappiamo quanto, però, sia per loro conveniente spiegarla ai cittadini.

TRA UN ANNO LE ELEZIONI…

Ancora è presto ma tra un po’ ricomincerà la funzione cerimoniale della campagna elettorale per le regionali; Sua Maestà individuerà il suo Delfino e nuovi dibattiti, nuovi tavoli tecnici, speranze ed altrettante promesse investiranno il Ferrari (o quel che  ne resterà).

Alla fine il Partito annuncerebbe pure che 2 più 2 fa 5 e bisognerebbe crederci” (G. Orwell – “1984”).

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