Attualità
Matino: pronta la squadra per il Toma-bis

Il rieletto sindaco Giorgio Salvatore (Johnny) Toma ha ufficializzato la squadra con cui governerà Matino nei prossimi cinque anni.
Vice sindaco sarà Fabrizio Salvatore Coluccia; nominati quattro assessori (due uomini e due donne), e molte deleghe, compresa quel al PNRR: Transizione Digitale e Innovazione tecnologica nella P.A .
Ecco la nuova squadra già al lavoro
COLUCCIA Fabrizio Salvatore – vicesindaco
Opere pubbliche
Pubblica istruzione
Edilizia e manutenzione scolastica, servizi scolastici.
BARONE Lucetta Angela – assessore
Cultura e Turismo
Programmazione e gestione del Teatro Comunale
CORONESE Emanuele – assessore
PNRR: Transizione ecologica
Sicurezza Ambientale ed Igiene urbana
Mobilità sostenibile
GATTO Emanuela Anna– assessore
Servizi sociali
Politiche per combattere la povertà e l’esclusione sociale
Politiche giovanili ed informagiovani
Politiche attive del Lavoro e dell’occupazione
Politiche della Casa ed Edilizia Popolare – Ufficio Casa
FUSARO Antonio – assessore
Polizia Locale
Verde pubblico
Spazi attrezzati
PNRR: Transizione Digitale e Innovazione tecnologica nella P.A
Formazione Università
Casa di Comunità
Beni Storico Culturali
Museo MACMa
DE DONATIS Aldo
Cimitero Comunale
Manutenzione e Servizi cimiteriali
Attività produttive
Servizi alle imprese e Sportello agricolo
Pari opportunità
Decoro ed arredo urbano
Politiche per gli anziani e Tutela dei diritti delle disabilità
Programmazione Economica e Finanziaria
Bilancio
Politiche per la trasparenza
Attuazione del Programma
Comunicazione Istituzionale
Marketing Territoriale
Attualità
Artigiani e pensionati ecco i “Maestri d’opera e di Esperienza”
La cerimonia si è svolta con una premiazione per riconoscere gli artigiani che negli anni si sono distinti in campo artigianale e per il lavoro

Festa del Socio Anap e premiazione Maestri d’Opera e di Esperienza
L’esperienza degli artigiani come eredità per le future generazioni. In occasione della festa dei nonni, si è svolta a Lecce, presso la Basilica di San Domenico Savio, la “Festa del Socio Anap”.
La cerimonia si è svolta con la premiazione dei “Maestri d’opera e di esperienza”, per riconoscere gli artigiani che negli anni si sono distinti in campo artigianale e per il lavoro svolto come maestri avvicinando i giovani agli antichi mestieri.
«È un momento di festa – ha spiegato il presidente uscente di Anap Lecce Carmelo Isola -. È giusto dare un riconoscimento a queste persone che hanno sempre lavorato. Come associazione ci onoriamo di premiare i nostri artigiani». «È una giornata importante per i nonni e per gli artigiani – ha aggiunto il nuovo presidente di Anap Lecce Fernando Muci -. Dobbiamo iniziare a occuparci dei problemi dei pensionati che riscontro nella categoria. Questi artigiani meritano una pensione congrua e bisogna lavorare affinché possa essere riconosciuta».
All’evento ha preso parte il viceprefetto di Lecce Antonio Giaccari: «Come Prefettura di Lecce seguiamo con grande attenzione l’artigiano perché siamo convinti che queste figure possano rappresentare, per i valori che esprimono, una continuità per le nuove generazioni. Possano e devono essere un esempio per i giovani».
Poco prima della celebrazione della Santa Messa, officiata da Mons. Nicola Macculi, presso la Basilica di San Domenico Savio a Lecce, sono stati conferiti gli attestati di “Maestri d’Opera e d’Esperienza” a 7 artigiani per la professionalità e serietà con cui hanno portato avanti la loro attività nel settore artigianale. Un riconoscimento per essere stati un punto di riferimento per le nuove generazioni di artigiani.
L’elenco dei premiati: Rosaria Anna De Giuseppe, Elia Salvatore, Ernesto De Pascalis, Rita Isola, Carlo Nuzzo, Salvatore Pede, Luciano Tempesta.
Rosaria Anna De Giuseppe, 79 anni, Nardò, Meccanica
«Dopo aver lavorato in una azienda di ceramica, a 36 anni ho iniziato a lavorare con mio nipote nella sua officina. All’inizio come meccanico e poi come amministratrice. Per me non è stato facile perché il mondo delle automobili era sconosciuto. Però è stata una sfida, mi sono messa in gioco. Mi auguro che i giovani si avvicinino a questi mestieri che possono essere delle opportunità importanti di crescita e di lavoro».
Elia Salvatore, 73 anni, Poggiardo, Fabbro
«Ho iniziato a 15 anni come apprendista in un laboratorio fabbrile di Poggiardo e da allora ho dedicato il mio tempo alla lavorazione del ferro. Dopo circa un decennio da lavoratore dipendente ho fondato una mia azienda. Dal 2001 è entrato a far parte della bottega anche mio figlio Antonio a cui ho cercato di trasmettere tutta la mia conoscenza affinché un’arte faticosa ma nobile continui l’orgoglioso artigianato artistico Salentino. Insieme nel 2003 abbiamo partecipato alla Biennale Europea del Ferro Battuto, arrivando secondi nella categoria squadre. Una delle tante soddisfazioni che questo mestiere mi ha dato. Credo sia importante trasmettere questo sapere alle future generazioni».
Ernesto De Pascalis, 85 anni, Lecce, Edilizia
«Ho iniziato a 15 anni con mio padre che mi portava sui cantieri. Era un lavoro faticoso ma allo stesso tempo gratificante. Ho imparato le basi del mestiere e poi all’età di 30 anni ho aperto una attività mia. Ho esercitato la professione per 36 anni fino al 2004. All’età di 84 anni la passione per questo mestiere è sempre la stessa. Mi piacerebbe poter insegnare quello che ho imparato ai giovani. Cosa mi è piaciuto di più? La manualità. È un lavoro che richiede molta pazienza ma è anche tanto gratificante».
Rita Isola, 78 anni, Lecce, Acconciatori
«Ho iniziato da giovane a fare la commessa. Poi nel tempo ho sentito la necessità di formarmi. Anche perché non riuscivo a stare a casa senza far niente. Ho scelto di diplomarmi e seguire un corso di manicure per lavorare nel salone di mio marito per circa 30 anni. Cosa mi è piaciuto di questo lavoro? Il contatto con la gente. Il potermi rapportare con persone diverse. Ogni giorno era diverso».
Carlo Nuzzo, 69 anni, Lecce, Commercio
«Ho iniziato a lavorare fin da giovane dell’azienda individuale di mio padre dove ho imparato i segreti del mestiere. Nel tempo ho trasformato l’azienda in una società che ho portato avanti prima con mia moglie e poi insieme ai miei figli. Sono specializzato nel commercio di componenti oliodinamici per macchine agricole. È una attività che mi ha sempre interessato, anche grazie alla passione trasmessa da mio padre. E poi era vicina anche al mio percorso di studi. Questo è un lavoro dinamico, è un settore dove non si smette mai di imparare e di formarsi. Per questo mi è sempre piaciuto. Inoltre mi ha portato anche a girare il mondo, una vera fortuna».
Salvatore Pede, 80 anni, Poggiardo, Edile
«Ho iniziato da giovanissimo formandomi come capomastro. Poi ho avuto l’opportunità di lavorare all’esterno, facendo esperienze prima in Svizzera e poi in Germania. Sono stati anni di sacrifici ma queste esperienze mi hanno arricchito perché ho potuto imparare tecniche di lavoro diverse e sconosciute. All’età di 30 anni sono tornato in Italia e ho aperto una mia attività. Questo non è un mestiere semplice: ci vuole impegno, costanza e pazienza. Ma è un lavoro che consiglierei ai giovani perché oggi offre numerose opportunità di lavoro e di crescita».
Luciano Tempesta, 73 anni, Nardò, Carrozziere
«Sono un carrozziere specializzo nel restauro delle auto d’epoca, principalmente le Fiat 500. Ho iniziato a 17 anni, un po’ come si faceva ai miei tempi, lavorando come apprendista. Poi dopo la parentesi militare ho aperto una mia attività. È un lavoro che mi ha portato molte soddisfazioni. Mi ha sempre affascinato la meccanica e capire il funzionamento delle automobili. Oggi la mia attività è portata avanti da uno dei miei due figli. E sono felicissimo che uno di loro abbiamo preso questa passione da me».
Attualità
“Il TAC: vecchia-nuova opportunità”, di Emanuela Aprile
Sembra anche che ci sia un altro ritorno al passato con i grandi marchi italiani che si rivolgono alle nostre aziende…

ESCLUSIVA
I tempi cambiano e se le crisi spesso si rivelano un’opportunità, il comparto salentino del TAC sembra averla colta al volo. Scegliendo la sfida della bellezza e della qualità.
L’evoluzione ha interessato anche le priorità e i valori su cui l’impresa si basa dal punto di vista della ricerca dell’alta qualità, puntando ancora sulla tradizionalità ma orientandosi all’avanguardia.
Sembra anche che ci sia un altro ritorno al passato con i grandi marchi italiani che si rivolgono alle nostre aziende per accorciare i tempi sulla produzione e con il territorio che appare pronto per accogliere questa nuova opportunità. Opportunità che riguarda anche i giovani pugliesi, laureati e non, interessati all’ambito dell’artigianato e della moda, fino ad oggi costretti obtorto collo a cercare opportunità di formazione e lavorative nel nord Italia.
Del nuovo scenario ne abbiamo parlato con Emanuela Aprile, Segretario generale di Confartigianato Imprese Lecce.
Il trend pare decisamente di ripresa soprattutto nel calzaturiero. Ci conferma questa sensazione?
«È evidente che, in questo momento, il settore del TAC diventa trainante nell’economia del territorio. La capacità degli imprenditori salentini di recuperare dopo il momento di profonda crisi che si è riscontrato del settore è un grande merito che va riconosciuto».
Com’è cambiata la concezione della produzione artigianale?
«È lapalissiano dire che un risultato si potrà raggiungere solo con la sinergia tra quelle imprese che hanno le competenze e la forza per affermarsi sui mercati nazionali e internazionali e gli imprenditori artigiani, i maestri artigiani che sono detentori delle tecniche e del saper fare artigiano».
I grandi marchi scelgono il Salento per le loro scarpe, borse e quant’altro. Evidente che anche la storia ha un suo peso…
«Certamente la storia del settore TAC nel Salento gioca un ruolo importante poiché gli insegnamenti che ne derivano potrebbero evitare gli errori del passato.
Quindi se da un lato è importante mettere a disposizione dei grandi marchi il saper fare dei nostri imprenditori e dei loro collaboratori, al contempo non bisogna appiattirsi senza creare e dare sfogo alla capacità innovativa delle risorse del territorio e delle sue comunità».
Ci sono delle linee strategiche per non disperdere le potenzialità di quello che appare un nuovo boom della TAC?
«Ancora valorizzare la tradizione attraverso l’innovazione dei prodotti e dei processi sfruttando la creatività dei più giovani.
Formazione quindi, formazione continua e investimenti su quei giovani che, nonostante tutto, vogliono cogliere la sfida di arricchire con le loro competenze il nostro territorio».
Quale dovrà essere il ruolo delle istituzioni (sostegno economico, formativo…)?
«Importanti possono essere gli strumenti di welfare che ancora sono poco conosciuti e utilizzati, ma che potrebbero rappresentare un’ottima motivazione per i nostri ragazzi perché riconoscimento delle loro potenzialità».
Questione contratti: salari e stipendi…
«Investire significa garantire l’applicazione di quelle condizioni contrattuali frutto del lavoro delle associazioni di categoria e dei sindacati che si confrontano a livello nazionale e con la contrattazione di secondo livello».
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Frigole e i riconoscimenti del Premio Petaso per l’Ambiente 2023
L’Associazione ATA-PC Lecce OdV, ideatrice e organizzatrice del premio, quest’anno ha premiato…

A Frigole si è svolta la VII Edizione del “Premio Pegaso per l’Ambiente” 2023.
L’Associazione ATA-PC Lecce OdV, ideatrice e organizzatrice del premio, quest’anno ha premiato il Gruppo Carabinieri Forestali di Lecce, coordinato dal Col. Ruggiero Capone rappresentato, per l’occasione, dal Maresciallo Lorenzo PRETE e il Nucleo di Polizia Ambientale ed Amministrativa della Polizia Locale di Lecce, coordinato dal Comm. Sup. Luigianna Vizzi.
Anche questa VII edizione, come tutte quelle passate, ha riscosso un grande successo di pubblico – dichiara la dott.ssa Primula Meo, presidente dell’Associazione – La professionalità e la vicinanza ai cittadini da parte delle due istituzioni premiate si è potuta evincere durante lo svolgimento della serata.
Il Maresciallo Prete e il Comm. Sup. Vizzi hanno illustrato il grande lavoro che, egregiamente e quotidianamente, svolgono sul territorio, coinvolgendo attivamente la platea. In qualità di rappresentante legale – conclude il presidente Meo – mi ritengo soddisfatta ed onorata di poter portare avanti questo evento che, anno dopo anno, riesce a mettere in risalto personalità ed enti che lavorano, spesso anche in silenzio, nel tutelare l’ambiente e gli animali, gratificandoli con un riconoscimento che sta diventando sempre più ambito.
Il Gruppo Carabinieri Forestali di Lecce è stato premiato con la seguente motivazione: “per l’elevata professionalità e la continua ed encomiabile opera di capillare controllo del territorio, con particolare riguardo ad abusi edilizi-paesaggistici, gestione illecita dei rifiuti ed incendi boschivi”, il riconoscimento è stato consegnato dal Prof. Maurizio Pinna, già insignito del Premio Pegaso per l’Ambiente nella III edizione del 2019.
Il Nucleo di Polizia Ambientale ed Amministrativa della Polizia Locale di Lecce è stato premiato con la seguente motivazione: “per l’incessante attività svolta con elevato spirito di abnegazione, grande senso di responsabilità e spiccata professionalità per la tutela dell’ambiente e del mondo animale”, il riconoscimento è stato consegnato dal dott. Roberto Paladini, già insignito del Premio Pegaso per l’Ambiente nella VI edizione del 2022.
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