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Alessano

Le bollette impazzite di Aqp

Le segnalazioni: bolletta per l’allaccio alla fognatura non ancora effettuato, difficoltà per effettuare una voltura… Capo di Leuca senza sportelli e nessuno a cui chiedere chiarimenti o spiegazioni

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Se utilizzassimo un linguaggio moderno ed in voga, soprattutto tra i più giovani, oseremmo dire che Acquedotto Pugliese è tra i trend topic del momento.


Almeno a giudicare dalle tante segnalazioni che pervengono in Redazione di persone arrabbiate perché si son viste recapitare bollette ingiustificate o perché ogni qualvolta c’è bisogno di parlare con un operatore, chiedere spiegazioni, diventa un autentico calvario.


Vito Appennino di Barbarano (frazione di Morciano di Leuca), il 31 agosto scorso nella cassetta postale ha trovato un avviso di mancata consegna. Dopo una lunga ricerca ha trovato la sua corrispondenza addirittura (mistero) presso l’edicola di Gagliano del Capo! Avvisato, il sig. Appennino lì, insieme alla solita bolletta, ha trovato il conto da pagare per l’allaccio fognario che aveva chiesto per un totale di 699 euro. Peccato che quell’allaccio lo avrebbero realizzato… solo due mesi dopo, il 30 ottobre!


«In quei due mesi è stata un’Odissea per capire che fare tra moduli, telefonate e sportelli inesistenti in zona. Alla fine mi hanno mandato ad una cartolibreria di Gagliano del Capo… Cosa ho ottenuto? Che mi avrebbero rateizzato quell’importo nelle bollette successive. Nonostante gli accordi però mi hanno inviato di nuovo la bolletta per intero! Mi è toccato andare di nuovo a Lecce dove mi hanno detto di non considerare il nuovo invio… Resta il danno per tutto il tempo che mi hanno fatto perdere per colpe non certo mie. E mi chiedo: tutte quelle persone che pagano e neanche verificano cosa c’è in bolletta? Ne conosco parecchie e mi sorge il dubbio che sia tutto un sistema studiato».

E già perché non tutti sono in grado di districarsi tra siti web, moduli e centralini telefonici che ti fanno impazzire. Alle persone anziane che vivono sole qualcuno ci ha mai pensato? O sono buoni solo quando devono pagare?


Altro giro altra disavventura. Antonio Negro di Alessano racconta: «Ho ereditato casa da mio padre ma la fattura è tutt’oggi ancora intestata al defunto. La voltura è un atto obbligatorio ma, se non mi mettono nelle condizioni, come faccio? Qualcuno mi spiega come mai lo sportello di Tricase è chiuso e ci mandano a Lecce o a Monteroni per chiedere informazioni o chiarimenti? Ho provato anche a fare la voltura online attraverso un form che ho trovato con tanto di logo di Acquedotto Pugliese. Il fatto però che mi abbia chiesto gli estremi della carta di credito senza fare riferimento alle particelle di accatastamento mi ha messo in guardia. E se fosse una truffa? Ci fosse uno sportello vicino a cui recarsi, una persona fisica con cui parlare, tutto sarebbe diverso…».


Negro sostiene di aver «ascoltato molte storie con protagonista Aqp di Puglia così come sono tante le segnalazioni sui social da cui si apprende di bollette a persone defunte, di importi sbagliati e di tante altre situazioni al limite». Visto che è un servizio che tocca tutti ma proprio tutti non sarebbe il caso di correggere il tiro?


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Pedalando ad Alessano e Montesardo

Venerdì 2 giugno la “Biciclettata alessanese”, organizzata dalla locale Pro Loco. Ritrovo alle 8,30 in Piazza Don Tonino Bello

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Un evento di tradizione pluriennale. Riproposto per l’anno corrente, presenta importanti novità. Una tra queste riguarderà l’itinerario da percorrere.

Difatti, dal punto di ritrovo, fissato in Piazza Don Tonino Bello, pedalata dopo pedalata si attraverseranno i punti più caratteristici del borgo di Alessano, sino a Montesardo.

Qui, in Piazza Sant’Antonio, ci sarà tempo e spazio per un piccolo ed energico ristoro.

Dopodiché, la passeggiata pedalata costeggerà l’insediamento rupestre (d’origine bizantina) di Macurano, prima di completare un’altra sosta. O meglio, un emozionante momento di raccoglimento in prossimità della tomba di Don Tonino Bello.

A conclusione della manifestazione, tra tutti i partecipanti, verrà sorteggiato il vincitore di una bici mountain bike, offerta da Pedone Veicoli.

Gli organizzatori di suddetta iniziativa, ossia il direttivo della Pro Loco Alessano, si propongono di perseguire un duplice effetto: uno di portata locale e l’altro socialmente generico.

Rispettivamente, dar vita ad una mattinata di sano e comunicativo divertimento. In favore, soprattutto dei bambini, coinvolgendo anche gli adulti.

Percorrendo in lungo ed in largo, i caratteristici borghi di Alessano e Montesardo, sarà un’occasione di saggiare il proprio territorio, a ritmo di pedali e di musica.

Ed in secondo luogo, filtrare un importante messaggio, di sempreverde attualità. Vale a dire, la mobilità sostenibile.

Quest’ultima, infatti oggigiorno rappresenta un prezioso rimedio e terapia per contrastare il dilagante inquinamento dei mezzi di trasporto. I cui effetti, si riversano sull’ambiente (riducendone la qualità di vita) ma anche sulla salute (del corpo e della mente) di ognuno di noi.

A riguardo, son risaputi i benefici prodotti dall’utilizzo della bicicletta. Vantaggi plurilaterali, giusto per citarne alcuni: allontana lo stress, diminuisce l’affaticamento, migliora la resistenza e la forza fisica, e per questo è considerato uno sport molto utile per la prevenzione di malattie cardiovascolari, anche nel caso di persone over 70. Non danneggia le articolazioni, tonifica e rafforza la muscolatura, apre la mente, abbatte i costi per l’utilizzo delle varie tipologie di trasporto.

Insomma, vi sono un’infinità di motivi per pedalare. E venerdì 2 giugno, con “La Bicicletta Alessanese”, ad Alessano, sarà l’occasione giusta

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Alessano

“Chiamatemi… don Tonino”, come non emozionarsi?

«In un momento in cui pensavo di tirare i remi in barca, perché stanca dai dolori della vita, il “fischio di un treno” mi ha ridato la speranza, perché sempre il buio cederà il posto alla luce»…

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Prosegue il “tour” di “Chiamatemi… Don Tonino”, reading a due voci tratto tratto dall’appassionante racconto scritto da Francesco Cardinali ed egregiamente interpretato da Renato Elia, attore e presentatore tricasino, e Laura Petracca di Specchia, docente dell’IISS “Don Tonino Bello_Nino Della Notte” di Tricase-Alessano-Poggiardo e nota pittrice salentina.

Abbiamo ricevuto in redazione un’accorata recensione di una nostra lettrice che volentieri pubblichiamo.

«Un reading che testimonia la grandezza di un uomo semplice, “dalle scarpe bucate” e con un cuore traboccante di amore, pronto a dare testimonianza dell’impegno concreto nell’affrontare le grandi sfide contemporanee.

Il tutto accompagnato dal fischio di un treno, simbolo della sete di conoscenza, a bordo del quale può salire chiunque abbia voglia di scoprire il mistero della vita, fatta di gioie e dolori, ma pregna di sorprese inaspettate.

E quel treno porta proprio alla scoperta del “Bello”, percorrendo le campagne salentine, baciate dal sole estivo e le strade che portano al mare, nella cui azzurrità si è spesso “smarrito” il Vescovo di Molfetta, profondamente innamorato di questa nostra terra avida di amore.

Un reading itinerante che, attraverso la nitida voce di Laura e quella profonda di Renato, arriva ovunque gratuitamente, proprio come avrebbe voluto Don Tonino, per condurci a piccoli passi nel mistero della vita.

Come non emozionarsi?

Da semplice spettatrice ho scoperto qualcosa di grande: la “croce”, la mia “croce”, la “croce” di tutti ha una collocazione provvisoria.

Il dolore, la sofferenza non sono per sempre.

In un momento in cui pensavo di tirare i remi in barca, perché stanca dai dolori della vita, il “fischio di un treno” mi ha ridato la speranza, perché sempre il buio cederà il posto alla luce.

Ed ecco una lacrima che bagna le mie guance e un brivido di emozione attraversa tutto il mio corpo.

Mi guardo intorno: Laura e Renato leggono, il treno continua a fischiare e nella penombra della Chiesa si innalza un lungo e intenso applauso di consenso.

La mia emozione è l’emozione di tutti i presenti nella Chiesa Madre di Tricase, per l’occasione gremita di gente.

Grazie Laura e Renato per averci emozionato attraverso l’insegnamento del nostro amato Don Tonino».

Anna Maria Minonne

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Alessano

Igiaba Scego incontra gli studenti del “G. Salvemini” di Alessano

Venerdì 26 maggio l’autrice del libro “Cassandra a Mogadiscio”, della dozzina del Premio Strega, porterà la testimonianza di una famiglia, la sua, in mezzo alla storia tra la Somalia e l’Italia. L’evento è organizzato dall’Associazione Ricerca e Informazione Sociale Salento aps nell’ambito del Festival Narrazioni con la collaborazione del CSV Br Le

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Una giornata davvero speciale per gli studenti dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “G.Salvemini” di Alessano e per la Dirigente scolastica Chiara Vantaggiato che ha fortemente sostenuto l’iniziativa.

Per venerdì 26 maggio, infatti, è in programma, l’incontro con Igiaba Scego autrice del libro “Cassandra a Mogadiscio”, edito dalla Bompiani, candidato al Premio Strega 2023 illustrerà attraverso la sua opera una scommessa, un ponte, una storia.

È il racconto di un Paese, la Somalia, stravolto dalla guerra e osservato dai media occidentali con un retrogusto di compatimento.

Quella di Igiaba è una finestra che rispolvera storie e dinamiche sociali, indagando sul legame coloniale tra i due Paesi Italia-Somalia, sull’uso della lingua e sui traumi provocati dalla migrazione e dalla fuga durante gli scontri che incendiarono Mogadiscio durante gli anni ’90 e mai del tutto spenti.

Una vicenda autobiografica che fa in realtà memoria collettiva, recuperando le testimonianze di chi è stato privato del proprio passato; e questa operazione Igialba la fa sotto forma di un racconto epistolare indirizzato alla nipote.

L’evento si incasella bene con lo spirito culturale e sociale del Festival Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto di Idrusa Libreria – Associazione Culturale NarrAzioni e rientra nel progetto “Il futuro si chiama donna, parole e pratiche di genere” dell’associazione RISS – Ricerca e Informazione Sociale Salento aps premiato dal Bando Futura della Regione Puglia.

«Obiettivo di questo progetto è quello di promuovere la cultura della parità nel mondo lavorativo, associativo, culturale e non solo», spiega Antonella Nicolì di RISS aps, «incentivando la presenza delle donne nelle organizzazioni e nelle azioni. La testimonianza della Scego aiuta le nuove generazioni a trovare soluzioni per ridurre le cause culturali e sociali di discriminazione e odio di genere, promuovendo un linguaggio inclusivo e spolverato dalle dinamiche sessiste».

L’incontro è tappa di un percorso che maturerà sino a settembre ed è termine di un lavoro di classe che il Salvemini ha svolto attraverso la professoressa Valeria Bisanti, referente del Centro per il Libro e la Lettura e del Maggio di Libri all’interno del Salvemini.

L’appuntamento del 26 maggio è patrocinato dall’ ISIS ‘G.Salvemini’, Idrusa Libreria – Associazione Culturale NarrAzioni  e dal CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento ets per la sua alta valenza sociale.

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